Il tanto atteso sequel di Avatar uscirà finalmente a dicembre con il titolo Avatar: La Via dell’Acqua. Ad oggi sono state divulgate pochissime informazioni riguardo a questo sequel, ma è noto che gran parte del cast originale sarà parte di esso, inclusi Sam Worthington, Zoe Saldana e, naturalmente, la leggendaria attrice Sigourney Weaver. Il film, come noto, è famoso per il suo massiccio e rivoluzionario uso della CGI, ma secondo la Weaver, a rendere impegnativo il suo ruolo non è stato il dover lavorare a stretto contatto con la motion capture.
Intervistata da Interview Magazine, la star di Alien ha rivelato che il suo personaggio ha preso alcune notevoli svolte creative in questo nuovo film. L’attrice interpreta infatti non più la scienziata Grace Augustine, bensì una bambina Na’vi di nome Kiri, figlia adottiva di Jake e Neytiri. L’attrice si è detta è grata per l’opportunità di poter prendere parte al nuovo film con un ruolo inedito, affermando: “penso che se James Cameron non mi avesse conosciuto così bene, non mi avrebbe scelto per una cosa così bizzarra come questa. Ho dovuto lavorare in un modo completamente diverso per interpretare questo personaggio, un modo molto fisico”.
La Weaver interpreta dunque un personaggio adolescente, che le ha dunque richiesto una notevole attività fisica. L’attrice, tra le altre cose, sembra infatti aver dovuto imparare a tuffarsi in apnea, imparando a trattenere il respiro per oltre sei minuti. Abbinando tutto ciò a una personalità che la Weaver ha descrive come “infantile”, diventa chiaro come la parte sia stata per lei particolarmente impegnativa. Per scoprire di più riguardo a Kiri, il suo ruolo in questo universo narrativo e a cosa realmente l’attrice si è dovuta preparare, l’appuntamento è fissato al cinema a partire dal 16 dicembre.
Fonte: ScreenRant