Quentin Tarantino
Foto di Cinefilos.it

Molti grandi cineasti hanno provato, senza riuscirci, a entrare nelle grazie dei produttori per dirigere un film della saga di James Bond. Tra questi vi è anche Quentin Tarantino, che negli anni Novanta, dopo il successo di Pulp Fiction, provò a realizzare un proprio film basato sul personaggio. Parlando con Deadline, Tarantino ha confermato di aver avuto l’intenzione di adattare il romanzo Casino Royale, i cui diritti non appartenevano alla EON Productions, società nata per produrre film dai romanzi di Ian Fleming. “Questo è quello che volevo fare dopo Pulp Fiction. Volevo realizzare la mia versione di Casino Royale, che avrebbe avuto luogo negli anni ’60 e non sarebbe stato un capitolo della serie di film di Bond“, ha rivelato Quentin Tarantino.

 

Avremmo scelto un attore e sarebbe stata un’avventura soltanto. Quindi ho pensato che avremmo potuto farlo. Ma poi si è scoperto che tre anni prima quelli della EON Productions avevano capito che qualcuno avrebbe provato a fare quello che ho fatto e così hanno stretto un accordo generale con la tenuta dei Fleming della serie “abbiamo i diritti cinematografici di tutto ciò che ha scritto. Ti daremo un mucchio di soldi per ogni singola cosa che ha scritto”. Se qualcuno vuole farne un film, deve venire da noi.‘”. Un accordo che ha dunque impedito a Tarantino di adattare il romanzo senza il bisogno di rivolgersi alla EON.

Il regista ha quindi parlato del futuro di Bond, che ogni volta che viene cambiato protagonista la storia ricomincia da capo: “Ci ho pensato. Quello che credo dovrebbero fare, e penso che lo avrebbero dovuto fare da tempo, è che ci sono così tanti libri che hanno realmente dei nomi classici e delle avventure classiche. Nella maggior parte dei casi non hanno adattato i libri o le storie. Hanno preso gli elementi principali della trama, e forse la Bond Girl o il villain, e poi sono andati per la loro strada. Penso che non dovrebbero realizzare i remake dei film, ma semplicemente adattare i libri e farlo nel modo in cui sono stati scritti. Sarebbe qualcosa di totalmente nuovo“.

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