Pulp Fiction: dieci cose che non sai sul film

Pulp Fiction

Pulp Fiction è dei film cult di Quentin Tarantino, anzi, dell’intera storia del cinema. Scritto e diretto dal regista americano nel 1994, vinse (nello stesso anno) la Palma d’oro al Festival di Cannes e un Oscar alla Miglior Sceneggiatura Originale agli Oscar del 1995.

 

Pulp Fiction: streaming Italia

Pulp Fiction  streaming, è visibile in sia in lingua originale che sub ita, sulla piattaforma Chili. Ma cosa non sapete del film? Ecco dieci curiosità su Pulp Fiction e dove vederlo in streaming in Italia.

Pulp Fiction: curiosità

1 – Tarantino ha scritto il copione ad Amsterdam in un hotel e in una caffetteria chiamata Betty Boop. Tarantino è rimasto lì per diversi mesi e quando se ne andò scordò di saldare il conto, di 150 dollari, a un video noleggio. Durante il film ci sono evidenti riferimenti a usi e costumi olandesi, come la scena del royal with cheese o come il riferimento, fatto da Mia e Vincent, ad un hashish bar chiamato Cobra (situato a pochi metri dalla casa di Anna Frank).

2 -Pulp Fiction è costato 8 milioni di dollari. Cinque di questi erano destinati al pagamento dello stipendio degli attori e delle attrici che avevano partecipato al film. Dopo l’uscita nei cinema di tutto il mondo, il film ha incassato più di 200 milioni di dollari al box office.

Il cast di Pulp Fiction

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3 – Pulp Fiction e la scelta di Bruce Willis. Bruce Willis è stata l’ultima scelta per il personaggio di Butch, un boxer fallito. In origine, il ruolo era stato scritto per Sylvester Stallone, Matt Dillon o Mickey Rourke, salvo poi arrivare a scegliere Willis. Oltre al fatto di aver lavorato al film per soli 18 giorni, Willis è protagonista di diverse scene chiave del film. La macchina che il suo personaggio guida è una Honda Civic, la stessa che appare anche nei successivi Jackie Brown e Kill Bill vol. 2.

4 – Pulp Fiction ha rilanciato John Travolta. In ombra ormai da alcuni anni, Pulp Fiction ha fatto in modo di risollevare la carriera cinematografica di Travolta. Per calarsi meglio nel personaggio di Vincent Vega, Travolta consulto un amico ex eroinomane di Tarantino. Questi, suggerì a Travolta di ubriacarsi di Tequila e galleggiare in una vasca piena di acqua bollente, per farsi venire un’idea di come si percepisce l’effetto della droga. Il personaggio di Vega era stato scritto appositamente per Michael Madsen e, guarda il caso, Vincent Vega è il fratello di Vic Vega, il Mr. Blonde de Le Iene interpretato proprio da Madsen.

5 – Pulp Fiction consacrò Uma Thurman, ma lei non era convinta di fare il film. Il ruolo di Mia Wallace era richiestissimo e, tra le attrici che hanno proposto la loro candidatura, c’erano i nomi di Isabella Rossellini, Meg Ryan, Halle Berry e Michelle Pfeiffer. La scelta cadde su Uma Thurman, ai tempi molto giovane e non molto conosciuta. Tarantino la voleva così tanto nel film che la convinse al telefono, recitandole una parte di copione. In una scena tagliata del film, Vincent dice a Mia che sognava di essere picchiato da Emma Peel, del duo Avengers. Qualche anno dopo, la Thurman interpreterà davvero quel ruolo.

Pulp Fiction: colonna sonora

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6 – Pulp Fiction e You can never tell di Chuck Berry. Questa canzone fa parte della colonna sonora del film e ha reso la sequenza del ballo una delle famose e ricordate nella storia del cinema. Il ballo al Jack Rabbit Slims fu copiato, movimento per movimento, dalla danza che si trova in 8 1/2 di Federico Fellini (1963), che vedeva protagonisti Barbara Steele e Mario Pisu.

7 – Pulp Fiction e una colonna sonora ricercata. Tarantino è famoso per la sua sterminata cultura, anche musicale. Ecco, che la soundtrack di Pulp Fiction arriva dalla selezione di brani provenienti da un vastissimo repertorio. I brani che compongono la colonna sonora sono di diverso genere: dalla musica surf al rock, dal funk al blues. I brani sono di diversi artisti, tra i quali spiccano i nomi di Kool & the Gang, Dick Dale e Al Green. All’interno della colonna sonora, era prevista anche My Sharona dei The Knack, ma i diritti del brano erano già stati acquistati dalla produzione di Giovani, carini e disoccupati di Ben Stiller.

Le migliori frasi di Pulp Fiction

8 – Pulp Fiction e le sue indimenticabili frasi. Il film di Tarantino è un costituito da un insieme di frasi che sono diventate, con il tempo, indimenticabili, sia per appassionati e che non. Tra queste, non ci si può dimenticare di “Ma i giorni in cui dimentico sono finiti, stanno per cominciare i giorni in cui ricordo”, “Quando voi maschiacci vi riunite siete peggio di un circolo di cucito” oppure “Fabienne, quell’orologio apparteneva a mio padre: hai idea di quante ne ha passate per farmi avere quell’orologio? Non ho tempo per i dettagli, ma ne ha passate un sacco. Ora, tutte queste stronzate le puoi anche bruciare, ma ti ho espressamente raccomandato di non dimenticarti di quel cazzo di orologio!”.

9 – Pulp Fiction ed Ezechiele 25:17. La prima parte del passaggio biblico non è reale. Dalla seconda parte in poi, quello che viene detto proviene davvero da Ezechiele 25:17. <<Il cammino dell’uomo timorato è minacciato da ogni parte dalle iniquità degli esseri egoisti e dalla tirannia degli uomini malvagi. Benedetto sia colui che nel nome della carità e della buona volontà conduce i deboli attraverso la valle delle tenebre; perché egli è in verità il pastore di suo fratello e il ricercatore dei figli smarriti. E la mia giustizia calerà sopra di loro con grandissima vendetta e furiosissimo sdegno su coloro che si proveranno ad ammorbare ed infine a distruggere i miei fratelli. E tu saprai che il mio nome è quello del Signore quando farò calare la mia vendetta sopra di te>>. La citazione, nel complesso, proviene da un film di arti marziali di serie b del 1976, un certo Karate Kiba.

  • Mi chiamo Jerda e non è con le chiacchiere che uscirai da questa merda. (Jules);
  • Hamburger, dici? La colonna portante di ogni colazione vitaminica. (Jules);
  • Ma i giorni in cui dimentico sono finiti, stanno per cominciare i giorni in cui ricordo. (Ringo)
  • Quando voi maschiacci vi riunite siete peggio di un circolo di cucito. (Mia)
  • Non odi tutto questo? […] I silenzi che mettono a disagio. Perché sentiamo la necessità di chiacchierare di puttanate per sentirci più a nostro agio? […] È solo allora che sai di aver trovato qualcuno davvero speciale: quando puoi chiudere quella cazzo di bocca per un momento e condividere il silenzio in santa pace. (Mia)

Fonti: IMDb

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