Tre grandi studios si stanno battendo per aggiudicarsi i diritti di 28 anni dopo di Danny Boyle e Alex Garland. Jeff Sneider di The Insneider ha rivelato che Warner Bros, Universal e Paramount sono in lizza per il sequel di 28 giorni dopo e per i successivi film della trilogia. E uno studio è attualmente in vantaggio sugli altri.
“Mi dicono che tre grandi studios si daranno battaglia per 28 anni dopo di Danny Boyle, che avrà sicuramente un ruolo per Cillian Murphy… se sarà disposto a tornare a farlo. Vediamo come andranno gli Oscar“, ha dichiarato Sneider nel suo articolo.
“Ad ogni modo, mi è stato detto che Warner Bros, Universal e Paramount hanno dato la caccia a questo film e che Warner Bros è l’attuale favorita per aggiudicarsi il pacchetto horror.
Una fonte ha detto che Mike DeLuca e Pam Abdy stanno tentando di spremere lo slate della WB come hanno fatto con la prevendita della MGM, nella speranza di invogliare ulteriormente Brian Roberts, proprietario della Comcast, a fare un’offerta per l’acquisizione di Warner Bros Discovery. La stessa fonte ha detto che sarebbero sorpresi se lo sceneggiatore Alex Garland permettesse a 28 anni dopo di approdare alla Paramount dopo la loro travagliata collaborazione per Annientamento“.
Danny Boyle è impegnato a dirigere il primo capitolo. Garland è pronto a scrivere tutti e tre i film. Il budget per ogni film sarebbe di circa 75 milioni di dollari. Alex Garland e Danny Boyle dovrebbero anche produrre i nuovi film, insieme al produttore originale Andrew Macdonald e a Peter Rice, ex capo della Fox Searchlight Pictures, la divisione dell’ormai defunta Twentieth Century Fox che aveva sostenuto il film britannico e il suo sequel, negli anni 2000.
Cillian Murphy accetterà di partecipare al sequel di 28 anni dopo?
L’anno scorso Cillian Murphy ha dichiarato che gli piacerebbe realizzare un sequel di 28 giorni dopo. Murphy ha scherzato sul fatto che il film si sarebbe dovuto chiamare 28 anni dopo a causa del lungo intervallo tra i film.
Uscito nel 2002, l’originale 28 giorni dopo aveva come protagonista Cillian Murphy, allora ancora prevalentemente sconosciuto al pubblico cinematografico. Il film sconvolse gli spettatori con le sue orde di non-morti in fuga, il pessimismo implacabile e l’uso all’avanguardia della torbida frontiera della fotografia digitale. Boyle diresse il film, mentre Garland lo scrisse. Il film è però ricordato anche per aver ottenuto un guadagno di circa 84 milioni di dollari a fronte di un budget di appena 8, dimostrando dunque il potenziale che anche film a basso costo potevano avere se dotati di forti elementi attrattivi.