I figli di Christopher Reeve non hanno mai visto il cameo in CGI di The Flash

Christopher Reeve The Flash cameo

Uno dei documentari più attesi in anteprima al Sundance Film Festival 2024 è “Super/Man: The Christopher Reeve Story“, che ripercorre l’ascesa dell’omonima star a icona di Hollywood e l’incidente quasi fatale a cavallo del 1995 che lo ha lasciato paralizzato dal collo in giù. I figli di Christopher Reeve – Will, Matthew e Alexandra – appaiono come soggetti nel film e si sono uniti al Variety Studio presentato da Audible per parlare dell’eredità del padre.

 

Alexandra ha definito il documentario un “bellissimo regalo” perché è raro “vedere la vita di un genitore raccontata nella sua totalità… vedere una vita ben vissuta sullo schermo e nella sua piena complessità. Volevamo che la gente vedesse gli alti e i bassi, la facciata pubblica e ciò che accade a casa“.

È un dono. Siamo così fortunati“, ha aggiunto Matthew. “Non solo abbiamo i suoi film da guardare, ma anche una collezione di filmati casalinghi da recuperare e da esaminare e interviste di lui su YouTube da consultare. Vedere cose che non avevo mai visto prima non ha cambiato la mia percezione di lui, ma l’ha migliorata… come una rara intervista australiana del 1977 che è stata caricata e di cui non conoscevo l’esistenza. È stato molto bello vederle e scoprire molto più materiale di quello che conoscevamo“.

Ai figli di Christopher Reeve è stato chiesto cosa ne pensano dell’apparizione del padre nel film della Warner Bros. “The Flash“. Lo studio ha utilizzato in modo controverso la CGI per ricreare le sue sembianze per un cameo in cui la sua iterazione di Superman viene avvistata dal Flash di Ezra Miller nel multiverso. Nessuno di loro ha mai guardato “The Flash” e non sono stati coinvolti in quel cameo.

Quando gli è stato chiesto quale fosse il ruolo di Christopher Reeve più sottovalutato dopo che la sua carriera è stata dominata da Superman, Will non ha esitato a rispondere.

Nella nostra città natale, Bedford, New York… il cinema locale ha subito un rebranding qualche anno fa“, ha detto Will. “La persona responsabile di quel turno mi ha contattato e mi ha detto che gli sarebbe piaciuto che proiettassi un film a mia scelta tra quelli di mio padre. Ho risposto: “Certo, ma non Superman. Faremo “Remains of the Day Quel che resta del giorno””. Era così orgoglioso del suo ruolo in quel film. Non è un ruolo importante. È un ruolo importante nel film. Ha potuto mostrare un lato completamente diverso di sé. Sapevo quanto fosse orgoglioso di questo. Non che non fosse orgoglioso di Superman… ma se fosse qui non sceglierebbe Superman, sceglierebbe “Quel che resta del giorno”. Non penso tanto ai film di Superman quanto alle oscillazioni che gli sono state fatte al di là di questo ruolo di grande importanza“.

- Pubblicità -