Saoirse Ronan interpreterà Linda McCartney, la moglie di Sir Paul, nel prossimo film biografico in quattro parti sui Beatles diretto da Sam Mendes. L’attrice, quattro volte candidata all’Oscar, reciterà al fianco di Paul Mescal nel ruolo di Paul McCartney. Linda e Paul si sposarono nel 1969. Lei lavorò con lui come tastierista e corista nella sua band post-Beatles, i Wings. Linda morì di cancro nel 1998 all’età di 56 anni.
Mendes sta realizzando quattro film separati, uno dal punto di vista di ciascun membro dei Beatles. A tal fine, non è noto in che misura Ronan apparirà negli altri tre film. Il quartetto cinematografico si incrocerà per catturare l’improbabile viaggio della band da Liverpool al centro della cultura globale, che li portò allo scioglimento nel 1970. Lo slogan, in altre parole, è “Ogni uomo ha la sua storia, ma insieme sono leggendari“. Tutti e quattro i capitoli debutteranno sul grande schermo nell’aprile 2028, in quella che Sony Pictures definisce la “prima esperienza cinematografica da guardare tutta d’un fiato“. Tuttavia, l’esatto piano di distribuzione non è chiaro.
McCartney, Starr e le famiglie dei defunti Lennon e Harrison hanno concesso i diritti completi sulla storia della loro vita e sulle musiche per i film sceneggiati, rendendoli i primi lungometraggi approvati dalla band.
Saoirse Ronan ha debuttato con Espiazione del 2007 e ha poi ottenuto nomination agli Oscar per le sue interpretazioni in Brooklyn e in Lady Bird e Piccole donne di Greta Gerwig. L’attore irlandese ha recentemente recitato e prodotto il film drammatico indipendente del 2024 The Outrun e ha diretto Blitz di Steve McQueen.
Sappiamo che gli attori Harris Dickinson, Paul Mescal, Barry Keoghan e Joseph Quinn sono ufficialmente stati scelti per interpretare rispettivamente John Lennon, Paul McCartney, Ringo Starr e George Harrison nei quattro biopic che racconteranno la storia dei Beatles ognuno dal punto di vista di uno dei membri della band. Keoghan, che è stato scelto per interpretare Starr, ha raccontato in precedenza il suo incontro “assolutamente incantevole” con il vero percussionista, che “ha suonato la batteria per me”, ricordandolo come “uno di quei momenti in cui rimani semplicemente a bocca aperta e ti blocchi”.