Terry Gilliam, 84 anni, aveva in programma di realizzare un ultimo film per concludere la sua carriera, intitolato Carnival at the End of Days, con un cast che avrebbe incluso Johnny Depp, Jeff Bridges, Adam Driver, Jason Momoa, Tom Waits, Asa Butterfield ed Emma Laird. Il progetto, tuttavia, è naufragato pochi mesi prima dell’inizio delle riprese a causa di problemi di finanziamento. Interrogato sulla possibilità che il film si realizzi, lo stesso Gilliam ha dichiarato: “Non credo proprio”.
In una recente intervista per celebrare il cinquantesimo anniversario di Monty Python e il Santo Graal, il regista si è infatti detto rassegnato riguardo al destino del progetto: “Penso che questo film non si farà. Probabilmente è la prima volta che lo dico pubblicamente. Quindi sono un po’ preoccupato nel dirlo — probabilmente questo lo condannerà.” Gilliam ha inoltre commentato le difficoltà incontrate nel mondo del cinema indipendente, sottolineando la complessità dei rapporti con i finanziatori. “Nel mondo del cinema indipendente incontri tante persone intraprendenti e interessanti… Ti promettono la luna, e la luna non si muove.”
Carnival at the End of Days avrebbe raccontato la storia di Dio (interpretato da Jeff Bridges) che decide di cancellare l’umanità per via della distruzione del pianeta, presentata come una commedia. L’unico personaggio a tentare di salvare l’umanità sarebbe stato Satana (Johnny Depp), preoccupato di restare senza occupazione in assenza di esseri umani. Il personaggio, insieme a un gruppo di giovani, cerca di convincere Dio a scegliere dei nuovi Adamo (Asa Butterfield) ed Eva (Emma Laird). Gilliam ha definito il film una commedia anche in questo contesto: “Dio avrà comunque la possibilità di spazzare via l’umanità. È una commedia.”
Negli ultimi decenni, Gilliam ha costruito un repertorio di film memorabili, tra cui Monty Python e il Sacro Graal, Paura e Delirio a Las Vegas e L’esercito delle 12 scimmie e L’uomo che uccise Don Chisciotte, realizzato dopo innumerevoli difficoltà. Gilliam ha spesso affrontato difficoltà con i produttori, come accadde anche con Brazil nel 1985. Con il fallimento di Carnival at the End of Days, il futuro della sua carriera resta incerto. La vicenda sottolinea le difficoltà dei registi indipendenti nel realizzare progetti ambiziosi che richiedono investimenti importanti, soprattutto quando si tratta di autori storici e ormai anziani, come Gilliam.