Avengers: Infinity War, ecco perché un personaggio non c’è nella battaglia finale

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ATTENZIONE – L’articolo contiene spoiler su Avengers: Infinity War

Contrariamente a quanto mostrato nel primo trailer, durante la battaglia finale di Avengers: Infinity War ambientata nel Wakanda, Hulk non partecipa agli scontri e Bruce Banner, ancora “traumatizzato” dall’incontro con Thanos, è costretto ad agire dentro la corazza dell’Hulkbuster.

Tuttavia c’è una ragione logica dietro l’assenza del supereroe nell’atto conclusivo del film, come spiegato di recente dai fratelli Russo:

Dovevamo stare attenti al personaggio di Bruce Banner, perché se ogni volta che si trova nei guai Hulk lo salva, Hulk diventa automaticamente l’eroe. Al contrario, in questo film volevamo che fosse Banner l’eroe, e così è stato“.

Qualche giorno fa Mark Ruffalo aveva parlato degli eventi che coinvolgono il suo personaggio in relazione alla sua controparte verde:

Non posso dire nulla, ma pensate che Bruce e Hulk andranno incontro a seri problemi…l’unica persona o cosa nell’universo che spaventa Hulk è Banner. E l’unica cosa che non piace a Banner è Hulk. Insomma, nel film sono diretti verso una resa dei conti.

Avengers: Infinity War, recensione del film Marvel Studios

Vi ricordiamo che Avengers: Infinity War, diretto da Anthony e Joe Russo e prodotto da Kevin Feige. Louis D’Esposito, Victoria Alonso, Michael Grillo e Stan Lee, è arrivato nelle nostre sale lo scorso 25 aprile.

La sinossi: Un viaggio cinematografico senza precedenti, lungo dieci anni, per sviluppare l’intero Marvel Cinematic Universe, Avengers: Infinity War di Marvel Studios porta sullo schermo il definitivo, letale scontro di tutti i tempi. Gli Avengers e i loro alleati supereroi devono essere disposti a sacrificare tutto nel tentativo di sconfiggere il potente Thanos prima che il suo attacco improvviso di devastazione e rovina metta fine all’universo.

Avengers: Infinity War, Bruce Banner e Hulk verso la resa dei conti

Cecilia Strazza
Cecilia Strazza
Nata a Roma nel 1990, Cecilia Strazza si è occupata per anni di analisi del film e critica cinematografica, collaborando con le riviste online Cinefilos.it e Sentireascoltare.com. Con Bakemono Lab ha pubblicato i volumi “Don’t you (forget about me): il cinema teen di John Hughes”, “Just like honey: il cinema di Sofia Coppola”, e con Bietti il saggio “Greta Gerwig: lo sguardo nuovo del cinema femminile“. Insieme a Chiara Guida e Davide Cantire è autrice e conduttrice del podcast “Cinema e…” e dal 2020 lavora in Wildside.
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