Festival di Cannes: le foto dal red carpet di Indiana Jones 5

James Mangold, Harrison Ford
James Mangold, Harrison Ford al Festival di Cannes - Foto di Luigi De Pompeis © Cinefilos.it

L’archeologo più famoso del cinema torna per una nuova avventura in Indiana Jones e il quadrante del destino, presentato Fuori Concorso al Festival di Cannes. Il regista americano James Mangold dirige questo lungometraggio in cui Harrison Ford, nei panni di “Indy”, affronta una nuova minaccia nazista sullo sfondo della Guerra Fredda. Sulla croisette presenti tutti i protagonisti del film oltre al regista e al protagonista anche Ethann Isidore, Phoebe Waller-Bridge, Shaunette Renée Wilson, Boyd Holbrook e Mads Mikkelsen.

 

Il quinto e ultimo capitolo della saga portata avanti da Steven Spielberg e George Lucas – ora produttori del progetto – segna il grande ritorno di Harrison Ford sul red carpet, 15 anni dopo la presentazione di Indiana Jones e il regno del teschio di cristallo. L’attore americano ha fatto la storia al Festival di Cannes negli anni ’70, recitando La conversazione (1974) e Apocalypse Now (1979), due film vincitori della Palma d’Oro di Francis Ford Coppola.

In questo nuovo lungometraggio, l’attore cult di Star Wars e Blade Runner è diretto da James Mangold. Il regista e sceneggiatore americano, autore dei blockbuster Logan e Le Mans 66, presenta quest’anno a Cannes il suo primo film. Come i giochi precedenti, Indiana Jones and the Dial of Destiny è musicato da John Williams. Questo è il 112esimo film a cui il compositore presta il suo genio. 

Indiana Jones e il Quadrante del Destino,

Insieme a Harrison Ford, il cast del film include Phoebe Waller-Bridge (Fleabag), Antonio Banderas (Dolor y gloria), John Rhys-Davies (I predatori dell’arca perduta), Toby Jones (Jurassic World – Il regno distrutto), Boyd Holbrook (Logan – The Wolverine), Ethann Isidore (Mortale) e Mads Mikkelsen (Animali Fantastici – I segreti di Silente). Il film vedrà Indy intento a scoprire un artefatto che può apparentemente riavvolgere e manipolare il tempo, particolarmente ambito da un ex nazista ora scienziato presso la Nasa, dove si sta intanto progettando lo sbarco sulla luna.

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