Origin, Ava DuVernay: “Ho lavorato a stretto contatto con Isabel Wilkerson”

Il film sarà distribuito da Neon

Origin Ava DuVernay

Presentato in Concorso a Venezia 80, Origin di Ava DuVernay racconta in modo emozionante la storia di Isabel Wilkerson. La scrittrice vinse un Pulitzer per il reportage individuale per il suo lavoro sulle inondazioni del Midwest e su un bambino di 10 anni che si prende cura dei suoi fratelli. Durante la presentazione ha parlato della genesi di questo progetto: “Ho letto il libro e sono rimasta affascinata da tutto quello che Isabel Wilkerson ha messo al suo interno. L’ho letto tre volte per capirlo realmente e già alla seconda lettura ho iniziato a vedere lei, la donna che lo ha costruito. Ho iniziato a pensare alla storia cercado di adattarla nel modo in cui lui l’ha vissuta e traumatizzata. Tutto quello che riguarda la sua storia che non è presente nel libro me l’ha raccontato lei di persona. Abbiamo parlato per un anno, ci sono stati così tanti incontri e si è aperta molto con me è stata generosa”.

 

Ava DuVernay è la prima donna afroamericana ad arrivare in Concorso alla Mostra del Cinema di Venezia: “Ai registi neri viene detto che le persone che amano i film in altre parti del mondo non si interessano alle nostre storie e non si interessano ai nostri film. Questo è qualcosa che ci viene detto spesso: non potete partecipare ai festival internazionali, non verrà nessuno“, ha detto DuVernay. “La gente non verrà alle conferenze stampa, non verrà alle proiezioni. Non saranno interessati a vendere i biglietti. Potreste anche non entrare in questo festival, non fate domanda. Non so dirvi quante volte mi hanno detto: “Non fare domanda a Venezia, non entrerai. Non succederà”. E quest’anno è successo qualcosa che non era mai accaduto in otto decenni: una donna afroamericana in concorso. Quindi ora questa è una porta aperta che confido e spero che il festival mantenga aperta“.

Il cast di Origin

Oltre a Ellis-Taylor e Bernthal, Origin è interpretato anche da Niecy Nash-Betts, Vera Farmiga, Audra McDonald, Nick Offerman, Blair Underwood, Connie Nielsen, Emily Yancy, Jasmine Cephas-Jones, Finn Wittock, Victoria Pedretti, Isha Blaaker e Myles Frost. La collisione tra gli attori e protagonisti del mondo reale è interessante perché è stata una esperienza lavorare con persone realmente esistite: la bibliotecaria a Berlino per esempio. Non credo che avremmo avuto il cast che abbiamo avuto se fosse rimasto nel sistema degli studios“, ha detto DuVernay. “Il sistema degli studios è un luogo in cui ho lavorato e realizzato progetti di cui sono orgogliosa, ma c’è davvero un aspetto di controllo su chi interpreta cosa. E c’è l’idea di chi fa soldi, di chi attira l’attenzione e a volte questo è in contrasto con chi potrebbe essere la persona migliore per la parte. Aunjanue Ellis-Taylor era la persona migliore per questa parte“.

- Pubblicità -