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Rampage: cominciata la produzione, ecco la prima sinossi

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Nel giorno del suo compleanno, l’impegnatissimo Dwayne Johnson annuncia l’inizio delle riprese di Rampage via Instagram.

“Il primatologo Davis Okoye (Jhonson), un uomo che tiene la gente a distanza, condivide un profondo legame con George, un gorilla straordinariamente intelligente che è stato alle sue cure sin dalla nascita. Un rischioso esperimento genetico va male e trasforma la gentile creatura in un mostro rabbioso. A peggiorare la situazione, si scopre che ci sono altre creature con questo difetto. Mentre queste creature si spargono per l’America, distruggendo tutto sul loro cammino, Okoye fa squadra con un ingegnere genetico screditato per realizzare un antidoto, combattendo a suo modo attraverso un difficile campo di battaglia, non solo per prevenire una catastrofe ma anche per salvare quello che una volta era suo amico.”

Rampage: Dwayne Johnson e il suo legame con gli animali

Il film, che sarà distribuito dalla New Line Cinema e prodotto da Beau Flynn, è la reunion del team dietro San Andreas: la pellicola, infatti, sarà diretta da Brad Peyton e sceneggiata da Carlton Cuse (affiancato da Ryan Condal).

Nel cast del film ci sono Dwayne Johnson, Naomie Harris, Joe Manganiello, Jeffrey Dean Morgan e Marley Shelton.

Rampage: anche Joe Manganiello al fianco di Dwayne Johnson

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Joe Manganiello e Marley Shelton sono le ultime new entry in ordine di tempo nel cast di Rampage, il film basato sull’omonimo gioco che vede al timone Dwayne Johnson.

Joe Manganiello con Dwayne Johnson in Rampage

Non si sa ancora molto del film, tranne che i protagonisti saranno un trio di mostri mutanti: un gorilla, un coccodrillo e un lupo. Il personaggio di Johnson, un amante degli animali, sarà naturalmente l’unica speranza per l’umanità. La Harris, da parte sua, sarà una genetista con una morale ferrea.

Rampage: Dwayne Johnson e il suo legame con gli animali

Il film, che sarà distribuito dalla New Line Cinema e prodotto da Beau Flynn, è la reunion del team dietro San Andreas: la pellicola, infatti, sarà diretta da Brad Peyton e sceneggiata da Carlton Cuse (affiancato da Ryan Condal).

Nel cast del film ci sono Dwayne Johnson, Naomie Harris, Joe Manganiello e Marley Shelton.

Fonte: CS

Rampage – Furia animale: tutte le curiosità, dal cast alle differenze con il videogioco

Negli ultimi anni l’ex wrestler e oggi attore Dwayne Johnson ha recitato in ruoli da protagonista in film campioni d’incasso come Jumanji – Benvenuti nella giungla, Skyscraper e Fast & Furious – Hobbs & Shaw. Uno dei titoli più affascinanti tra i blockbuster da lui interpretati è però senza dubbio Rampage – Furia animale (qui la recensione). Uscito nel 2018 al cinema per la regia di Brad Peyton questo vede la storia prendere il via in seguito ad una serie di mutazioni genetiche che rendono alcuni animali molto più grandi di ciò che sono realmente. Ha così inizio una battaglia per la supremazia, dove l’umanità è ridotta al ruolo di mere spettatrice. A salvare la situazione, però, ci penserà proprio il celebre campione di wrestling.

Il film è la prima trasposizione cinematografica dell’omonimo videogioco degli anni Ottanta prodotto da Midway Games. Si tratta di un picchiaduro dove poter distruggere le principali città degli Stati Uniti, sfidando altri mostri e sfuggendo all’attacco dei militari. Con l’acquisizione dei diritti sul film, la Warner Bros. decise di dotare il film di un budget di circa 120 milioni di dollari, al fine di renderlo estremamente spettacolare ed entusiasmante sotto più punti di vista.  La Weta Digital, che aveva già realizzato gli effetti speciali di Il Signore degli Anelli e L’alba del pianeta delle scimmie, ha infatti dato vita alle spettacolari creature presenti nel film.

Arrivato in sala, Rampage – Furia animale si è affermato come un vero e proprio campione di incassi. Questo ha infatti ottenuto un risultato pari a 400 milioni di dollari. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e alle differenze tra il film e il videogioco. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Rampage - Furia animale cast
Dwayne Johnson and Jeffrey Dean Morgan in Rampage: Furia animale © 2018 – Warner Bros. Pictures

La trama di Rampage – Furia animale

Protagonista del film è il primatologo Davis Okoye, il quale condivide un legame indissolubile con George, un gorilla albino straordinariamente intelligente di cui si occupa dalla nascita. La loro tranquillità viene però spezzata quando un rischioso esperimento genetico trasforma la gentile scimmia in un’enorme creatura furiosa. A peggiorare le cose vi è la scoperta che anche altri animali sono stati modificati allo stesso modo. Mentre questi nuovi predatori distruggono ogni cosa lungo il loro cammino, Okoye farà squadra con uno screditato ingegnere genetico per creare un antidoto, non solo per impedire una catastrofe globale, ma per salvare lo spaventoso primate che una volta era suo amico.

Il cast del film

Ad interpretare il primatologo Okoye è, come già accennato, l’attore Dwayne Johnson. Questi, che aveva già collaborato con il regista, si è detto entusiasta della possibilità di dar vita ad un videogame tanto amato. Affinché accettasse la parte, però, l’attore impose alla produzione di cambiare il finale del film. Originariamente questo terminava con la morte del gorilla George. Johnson voleva però dare un lieto fine al film, cosa che infine ottenne. Come suo solito, egli si preparò alle riprese aumentando l’intensità dei suoi allenamenti, così da poter sfoggiare un fisico atletico e robusto, perfetto per poter eseguire personalmente anche molte delle scene più complesse e che normalmente richiedono l’utilizzo di controfigure.

Accanto a lui nel film si ritrova poi la candidata all’Oscar Naomie Harris nei panni dell’ingegnere genetico Kate Caldwell. Jeffrey Dean Morgan, noto per essere l’interprete di Negan in The Walking Dead, è invece l’agente governativo Harvey Russell, che aiuterà Okoye nella sua missione. Malin Akerman dà qui vita a Claire Wyde, proprietaria della compagnia Energyne, responsabile della mutazione degli animali in enormi mostri. Con lei dalla parte dei cattivi vi è anche Jake Lacy nei panni di Brett Wyden, fratello poco sveglio di Claire. Joe Manganiello, infine, è Burke, leader di un gruppo privato di militari. Jason Liles è invece l’attore che, tramite motion capture, dà vita ai movimenti del gorilla George. Un ruolo per il quale si è preparato mesi studiando il comportamento di tali animali.

Naomie Harris e Dwayne Johnson in Rampage - Furia animale
Naomie Harris e Dwayne Johnson in Rampage – Furia animale © 2017 Warner Bros. Entertainment Inc. and RatPac-Dune Entertainment LLC

Le differenze tra il videogioco e il film

Nel mondo di Rampage il videogiocatore è libero di impersonare un mastodontico gorilla, un enorme dinosauro o un lupo gigante. Questi personaggi entrano in scena per distruggere le maggiori città degli Stati Uniti. Particolarmente popolare, questo divenne uno dei più celebri picchiaduro dei suoi anni. Per la sua trasposizione al cinema si sono però rese necessarie alcune inevitabili modifiche. Il videogioco in sé, infatti, non presenta una trama adatta ad un film, e che dunque si è dovuta costruire grossomodo da zero. Numerosi cambiamenti sono però stati operati in particolare nei confronti della genesi delle creature che si danno battaglia nel film. Ciò ha permesso di poter rendere più fruibile e credibile quanto narrato.

Nel videogioco i tre personaggi principali sono due uomini e una donna, rispettivamente chiamati George, Ralph e Lizzie. Questi a causa di esperimenti scientifici si ritrovano tramutati in un gorilla, un lupo mannaro e un dinosauro. Nel film, invece, i tre giganteschi mostri hanno origine da animali che già possiedono le caratteristiche richieste, ovvero un gorilla, un lupo e un coccodrillo. Ciò ha reso la loro trasformazione più credibile e meno bizzarra di quanto non sarebbe stata se a tramutarsi fossero stati degli esseri umani. Tali creature presentano poi ulteriori particolarità rispetto al videogioco. In quest’ultimo George ha una pelliccia marrone, mentre nel film è albino. Il lupo Ralph passa dall’essere bipede all’essere quadrupede, mentre il dinosauro Lizzie ha la stessa grandezza degli altri due, contrariamente al videogioco dove è molto più grande.

Il trailer di Rampage – Furia animale e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile vedere o rivedere il film grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Rampage – Furia animale è infatti disponibile nel catalogo di Apple iTunes e Tim Vision. Per vederlo, in base alla piattaforma scelta, basterà iscriversi o noleggiare il singolo film. Si avrà così modo di poter fruire di questo per una comoda visione casalinga. È bene notare che in caso di solo noleggio, il titolo sarà a disposizione per un determinato limite temporale, entro cui bisognerà effettuare la visione. Il film sarà inoltre trasmesso in televisione il giorno mercoledì 12 marzo alle ore 21:20 sul canale Italia 1.

Rampage – Furia Animale: trailer del film con Dwayne Johnson

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Rampage – Furia Animale: trailer del film con Dwayne Johnson

La Warner Bros ha diffuso il trailer ufficiale italiano di Rampage – Furia Animale, il nuovo film che vedrà protagonista Dwayne Johnson nei panni di Davis Okoye. La star internazionale Dwayne Johnson è protagonista del film d’azione ed avventura “Rampage”, diretto da Brad Peyton.

https://www.youtube.com/watch?v=sIxD7WiRnLA

Rampage – Furia Animale uscirà nelle sale cinematografiche italiane il 12 aprile 2018.

Rampage – Furia Animale

Nel film Rampage – Furia Animale il primatologo Davis Okoye (Johnson) è un uomo schivo. Condivide un legame indissolubile con George, un gorilla silverback straordinariamente intelligente di cui si occupa dalla nascita. Un esperimento genetico scorretto e dai risultati catastrofici trasforma la gentile scimmia in un’enorme creatura furiosa. A peggiorare le cose, ben presto si scopre che altri animali sono stati modificati nello stesso modo. Mentre questi nuovi predatori alfa devastano il Nord America, distruggendo ogni cosa che incontrano lungo il loro cammino, Okoye si allea con uno screditato ingegnere genetico per creare un antidoto, facendosi strada attraverso un campo di battaglia in continua evoluzione, non solo per impedire una catastrofe globale ma per salvare lo spaventoso primate che una volta era suo amico.

Tra i protagonisti di Rampage – Furia Animale la candidata Oscar Naomie Harris (Moonlight), Malin Akerman (Billions), Jake Lacy (Girls), Joe Manganiello (True Blood) e Jeffrey Dean Morgan (The Watchmen); P.J. Byrne (The Wolf of Wall Street), Marley Shelton (Premonitions), Breanne Hill (San Andreas), Jack Quaid (Hunger Games: La ragazza di fuoco) e Matt Gerald (serie TV Daredevil).

Peyton dirige una sceneggiatura di Ryan Engle, Carlton Cuse & Ryan J. Condal e Adam Sztykiel, da una storia di Ryan Engle, basato sul videogioco RampageRampage – Furia Animale è prodotto da Beau Flynn, John Rickard, Brad Peyton e Hiram Garcia. Segna la terza collaborazione tra Johnson, Peyton e Flynn, in seguito al Blockbuster di successo “San Andreas”; produttori esecutivi Marcus Viscidi, Dwayne Johnson, Dany Garcia, Jeff Fierson, Toby Emmerich, Richard Brener e Michael Disco, insieme alla co-produttrice Wendy Jacobson. La squadra creativa tecnica annovera lo scenografo Barry Chusid (“San Andreas”), il direttore della fotografia Jaron Presant (2a unità, “Star Wars: L’ultimo Jedi”), il montatore Jim May (“Piccoli brividi”), la costumista Melissa Bruning (“Apes Revolution – Il pianeta delle scimmie”). Le musiche saranno composte da Andrew Lockington creatore della colonna sonora di “San Andreas” e “Viaggio nell’isola misteriosa”. Le creature di “Rampage” sono rese vive dal conclamato capo coordinatore VFX Colin Strause (“San Andreas,” “X-Men: Apocalisse”) insieme alla società vincitrice di ben cinque premi Oscar, Weta Digital (la trilogia “Il signore degli anelli”, “Apes Revolution – Il pianeta delle scimmie”).

New Line Cinema presenta, una produzione Wrigley Pictures/Flynn Picture Company/7 Bucks Entertainment in associazione con la ASAP Entertainment, “Rampage” sarà distributo da Warner Bros. Pictures, società della Warner Bros. Entertainment.

Rampage – Furia Animale: recensione del film con Dwayne Johnson

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Rampage – Furia Animale: recensione del film con Dwayne Johnson

Una città sull’orlo della distruzione, animali giganteschi e malintenzionati e The Rock, gli ingredienti di Rampage – Furia Animale sono semplici, diretti, senza false pretese. Il film con l’ex star del wrestling vuole divertire, partendo da un pretesto narrativo esile, necessario e sufficiente a costruire una vorticosa avventura in salsa CGI.

Protagonista di Rampage – Furia Animale, film d’azione e avventura diretto da Brad Peyton, è il primatologo Davis Okoye (Dwayne Johnson). Uomo schivo, Davis condivide un legame indissolubile con George, un gorilla silverback straordinariamente intelligente di cui si occupa dalla nascita. Un rischioso esperimento genetico e dai risultati catastrofici trasforma la gentile scimmia in un’enorme creatura furiosa. A peggiorare le cose, ben presto si scopre che altri animali sono stati modificati allo stesso modo. Mentre questi nuovi predatori alfa devastano il Nord America, distruggendo ogni cosa che incontrano lungo il proprio cammino, Okoye farà squadra con uno screditato ingegnere genetico per creare un antidoto, facendosi strada attraverso un campo di battaglia in continua evoluzione, non solo per impedire una catastrofe globale, ma per salvare lo spaventoso primate che una volta era suo amico.

Rampage – Furia Animale,  il film

Rampage - Furia AnimaleDawyne Johnson torna in coppia con Brad Peyton, dopo i fasti distruttivi di San Andreas e realizza un film d’azione e intrattenimento, quintessenza della “poetica” hollywoodiana, un prodotto rumoroso e onesto, indirizzato al pubblico da popcorn, che si divertirà alle adrenaliniche acrobazie di The Rock, questa volta nei panni di un primatologo. Al fianco di Johnson, compaiono Naomie Harris, Malin Akerman, Joe Manganiello e Jeffrey Dean Morgan.

Rampage – Furia Animale è basato su un videogioco arcade, uno dei cabinati che tanto sono tornati in voga negli ultimi tempi, grazie al revival anni ’80. Certo, giocando a Rampage si interpretava la parte del mostro, e più si distruggeva più si vinceva, ma il film sovverte le regole, e ci mette dalla parte del (super)eroe che deve salvare la situazione. Ancora una volta l’ormai iconico interprete dell’action d’oltreoceano si assume il compito di salvare la giornata e di impedire a mostri geneticamente modificati di distruggere la città.

Rampage – Furia Animale: il video messaggio di Dwayne Johnson

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Rampage – Furia Animale: il video messaggio di Dwayne Johnson

Sarà presentato al Cartoons on the Bay e arriverà in sala dal 12 Aprile, Rampage – Furia Animale, il nuovo film che vede protagonista Dwayne Johnson e che vede protagonisti, con l’attore, anche diverse creature gigantesche, animali furiosi pronti a distruggere qualsiasi cosa.

Di seguito, Johnson ha lasciato un video messaggio per promuovere l’uscita del film nelle sale.

Rampage – Furia Animale uscirà nelle sale cinematografiche italiane il 12 aprile 2018.

Rampage – Furia Animale

Nel film Rampage – Furia Animale il primatologo Davis Okoye (Johnson) è un uomo schivo. Condivide un legame indissolubile con George, un gorilla silverback straordinariamente intelligente di cui si occupa dalla nascita. Un esperimento genetico scorretto e dai risultati catastrofici trasforma la gentile scimmia in un’enorme creatura furiosa. A peggiorare le cose, ben presto si scopre che altri animali sono stati modificati nello stesso modo. Mentre questi nuovi predatori alfa devastano il Nord America, distruggendo ogni cosa che incontrano lungo il loro cammino, Okoye si allea con uno screditato ingegnere genetico per creare un antidoto, facendosi strada attraverso un campo di battaglia in continua evoluzione, non solo per impedire una catastrofe globale ma per salvare lo spaventoso primate che una volta era suo amico.

Tra i protagonisti di Rampage – Furia Animale la candidata Oscar Naomie Harris (Moonlight), Malin Akerman (Billions), Jake Lacy (Girls), Joe Manganiello (True Blood) e Jeffrey Dean Morgan (The Watchmen); P.J. Byrne (The Wolf of Wall Street), Marley Shelton (Premonitions), Breanne Hill (San Andreas), Jack Quaid (Hunger Games: La ragazza di fuoco) e Matt Gerald (serie TV Daredevil).

Peyton dirige una sceneggiatura di Ryan Engle, Carlton Cuse & Ryan J. Condal e Adam Sztykiel, da una storia di Ryan Engle, basato sul videogioco RampageRampage – Furia Animale è prodotto da Beau Flynn, John Rickard, Brad Peyton e Hiram Garcia. Segna la terza collaborazione tra Johnson, Peyton e Flynn, in seguito al Blockbuster di successo “San Andreas”; produttori esecutivi Marcus Viscidi, Dwayne Johnson, Dany Garcia, Jeff Fierson, Toby Emmerich, Richard Brener e Michael Disco, insieme alla co-produttrice Wendy Jacobson. La squadra creativa tecnica annovera lo scenografo Barry Chusid (“San Andreas”), il direttore della fotografia Jaron Presant (2a unità, “Star Wars: L’ultimo Jedi”), il montatore Jim May (“Piccoli brividi”), la costumista Melissa Bruning (“Apes Revolution – Il pianeta delle scimmie”). Le musiche saranno composte da Andrew Lockington creatore della colonna sonora di “San Andreas” e “Viaggio nell’isola misteriosa”. Le creature di “Rampage” sono rese vive dal conclamato capo coordinatore VFX Colin Strause (“San Andreas,” “X-Men: Apocalisse”) insieme alla società vincitrice di ben cinque premi Oscar, Weta Digital (la trilogia “Il signore degli anelli”, “Apes Revolution – Il pianeta delle scimmie”).

Rampage – Furia Animale: trailer del film con Dwayne Johnson

New Line Cinema presenta, una produzione Wrigley Pictures/Flynn Picture Company/7 Bucks Entertainment in associazione con la ASAP Entertainment, “Rampage” sarà distributo da Warner Bros. Pictures, società della Warner Bros. Entertainment.

Rampage – Furia Animale: il trailer italiano

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Rampage – Furia Animale: il trailer italiano

Dwayne Johnson è il protagonista di Rampage – Furia Animale, il film che sarà distribuito da Warner Bros. Italia a partire dal 12 aprile.

Rampage: Dwayne Johnson nelle prime foto dal film

Questa la sinossi del film:

“Il primatologo Davis Okoye (Jhonson), un uomo che tiene la gente a distanza, condivide un profondo legame con George, un gorilla straordinariamente intelligente che è stato alle sue cure sin dalla nascita. Un rischioso esperimento genetico va male e trasforma la gentile creatura in un mostro rabbioso. A peggiorare la situazione, si scopre che ci sono altre creature con questo difetto. Mentre queste creature si spargono per l’America, distruggendo tutto sul loro cammino, Okoye fa squadra con un ingegnere genetico screditato per realizzare un antidoto, combattendo a suo modo attraverso un difficile campo di battaglia, non solo per prevenire una catastrofe ma anche per salvare quello che una volta era suo amico.”

RampageDwayne Johnson e il suo legame con gli animali

Rampage, che sarà distribuito dalla New Line Cinema e prodotto da Beau Flynn, è la reunion del team dietro San Andreas: la pellicola, infatti, sarà diretta da Brad Peyton e sceneggiata da Carlton Cuse (affiancato da Ryan Condal). Nel cast di Rampage ci sono Dwayne Johnson, Naomie Harris, Malin Akerman, Jake Lacy, Joe Manganiello, Jeffrey Dean Morgan.

Rampage – Furia Animale, il film con Dwayne Johnson in home video

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Arriva in home video l’ultimo action movie con Dwayne Johnson, Rampage – Furia Animale (recensione): una grande avventura ispirata all’omonimo videogioco degli anni ’80 e disponibile dal 22 agosto in DVD, Blu-ray e 4K Ultra HD. Il film calibra perfettamente il genere d’azione con la commedia, grazie al carisma di The Rock, affiancato dall’attrice candidata all’Oscar Naomie Harris e da Jeffrey Dean Morgan, reduce dal grande successo riscosso nella serie tv The Walking Dead nei panni del cattivissimo Negan.
Il film diretto da Brad Peyton si avvale del lavoro della pluripremiata WETA (5 Premi Oscar per la trilogia de Il Signore degli Anelli e Apes Revolution – Il Pianeta delle Scimmie) che ha realizzato le ‘creature’. Proprio i Contenuti Speciali delle edizioni home video porteranno lo spettatore a scoprire come è stato ricreato sul grande schermo il mondo di Rampage e mostreranno alcuni divertenti momenti della vita sul set.

Rampage – Furia Animale, la trama

Il primatologo Davis (Dwayne Johnson) condivide un legame indissolubile con George, un gorilla silverback straordinariamente intelligente di cui si occupa dalla nascita. Quando un esperimento genetico portato avanti da una grossa azienda senza scrupoli ha dei risultati catastrofici, George ed altri animali in tutto il paese vengono mutati in enormi creature aggressive che distruggono qualsiasi cosa incontrino sul loro cammino. In questa avventura adrenalinica Davis prova a trovare un antidoto, non solo per impedire una catastrofe globale ma anche per salvare la spaventosa creatura che una volta era sua amica.

Rampage – Furia Animale DVD

Prezzo: 19,99 euro
Lingue: Dolby Digital: Italiano 5.1, Inglese 5.1, Tedesco 5.1, Francese 5.1.
Sottotitoli: Francese, Olandese. Non udenti: Italiano, Inglese, Tedesco.
Contenuti speciali: Not just a game anymore

Rampage – Furia Animale BLU-RAY

Prezzo: 19,99 euro
Video: 1080p High Definition 16×9 2.40:1
Lingue: Dolby Digital: Italiano 5.1, Spagnolo 5.1, Polacco 5.1, Ceco 5.1, Ungherese 5.1. DTS-HD Master Audio: Inglese 5.1. Dolby Atmos TrueHD: Inglese.
Sottotitoli: Greco, Ungherese, Lettone, Lituano, Norvegese, Polacco, Portoghese, Rumeno, Sloveno, Spagnolo, Svedese, Finlandese, Bulgaro, Croato, Ceco, Danese, Estone. Non Udenti: Italiano, Inglese.
Contenuti speciali:
  • Not just a game anymore
  • Trio of Destruction; Rampage: Actors in action
  • Gag reel
  • Scene eliminate e molto altro!

Rampage – Furia Animale BLU-RAY ULTRA HD

Prezzo: 29,99 euro
Video: 2160p Ultra High Definition 16×9 2.40:1
Lingue: Dolby Digital: Italiano 5.1, Polacco 5.1, Ungherese 5.1, Spagnolo 5.1, Ceco 5.1. DTS-HD Master Audio: Inglese 5.1. Dolby Atmos TrueHD: Inglese.
Sottotitoli: Spagnolo, Sloveno, Rumeno, Portoghese, Lituano, Lettone, Ungherese, Greco, Estone, Croato, Bulgaro, Svedese, Polacco, Norvegese, Finlandese, Danese, Ceco. Non Udenti: Italiano, Inglese.
Contenuti speciali del Blu-ray:
  • Not just a game anymore
  • Trio of Destruction; Rampage: Actors in action
  • Gag reel
  • Scene eliminate e molto altro!

Ramona, recensione del film di Andrea Bagney

Ramona, recensione del film di Andrea Bagney

Ramona e Bruno sono due anime destinate a incrociarsi nel marasma cittadino, e con le proprie parole dare inizio a una sinfonia urbana pronta a spegnersi per lasciar spazio allo scorrere dei pensieri, di riflessioni lanciati a mille tra bar e vie isolate. 

Filtrato dalla cinepresa di Andrea Bagney, Madrid si ammanta di un bianco e nero di altri tempi; un bicromatismo di un microuniverso non certo senza colore, ma a cui bastano due cuori che battono e si arrestano, l’uno di fronte all’altro, per plasmare un prisma cromatico di mille sfumature invisibili. È nello sguardo, nella velocità dei dialoghi, nelle labbra aperte nell’attesa di una risposta, che si celano le pennellate colorate dell’esistenza. 

Ramona si fa pertanto opera di altri tempi, una messa in sequenza di istantanee cinematografiche che elevano attimi di vita quotidiani in momenti veri, reali, ma soprattutto immortali. 

Ramona: la trama

È incostante, insicura, eppure sognatrice, la protagonista di Ramona, opera prima della regista Andrea Bagney, presentata nel corso della 17.esima edizione della Festa del cinema di Roma. Al centro della pellicola lei, quella Ramona (Lourdes Hernández) – chiamata da tutti Ona – che presta il proprio nome al titolo e che in una giornata di sole si imbatte nel curioso regista cinematografico Bruno (Bruno Lastra). Da subito innamorato di lei, luomo farà precipitare Ona in una spirale di dubbi circa la propria relazione col marito Nico (Francesco Carril) in un costante dialogo tra psicologia femminile, e arte cinematografica.

La vita che si fa evento speciale

Custode di momenti ordinari, assurti e assorti nella straordinarietà dell’evento cinematografico, Ramona è un po’ Manhattan di Woody Allen, un po’ Frances Ha di Noah Baumbach, con una spruzzatina di Richard Linklater, senza per questo perdere la propria unicità di sguardo e restituzione degli eventi. Esteticamente debitrice a un universo cinematografico segnato dalle impronte dei grandi del passato, che del recente presente, il film di Andrea Bagney si incammina lungo percorsi già battuti per ricercare la propria strada e la propria voce.

Cristalizzandosi nello spazio di inquadrature perlopiù fisse, la macchina da presa si presta a tanti sguardi che colgono di sfuggita, e senza alcun desiderio di intromissione, lo svolgersi di un’intesa che nasce, lasciandone appassire un’altra. Colti da vari punti di vista e angolature, la Bagney lascia che siano i propri personaggi a mostrarsi in maniera del tutto naturale e spontanea ai propri spettatori, attraverso la portata dei propri pensieri, l’esternazione curiosa dei propri ricordi, e la carica gestuale rivelante pregi e difetti di un carattere perfettamente restituito dalla caratura di performance coese, profonde, verosimili.

È solo nella messa in pausa di bocche che parlano, e piedi che camminano, che la macchina da presa si libera del suo stato granitico, per seguire come una calamita i propri personaggi lungo quella scia attrattiva che emanano e da cui è impossibile distaccarsi. Un’aura potentissima, la loro, in cui non vi è apparentemente nulla di speciale, quando è proprio negli inframezzi di questa anonimia dell’esistenza, che si ritrova la bellezza di Ramona. Un gioco di prestigio, una formula chimica, che fa del cinema un mago talentoso capace di rendere straordinario l’ordinario, e la vita quotidiana materiale da sogno a occhi aperti.

Happening di vita e finzione

Seduti sulla poltrona, gli spettatori vivono di illusioni; credono di essere parte integrante di quell’universo urbano che si staglia dinnanzi a loro, e testimoni privilegiati di un microcosmo interiore in fase di (de)costruzione. È un happening di taglio teatrale, quello di Ramona; una performance che vive nel momento della sua esecuzione, senza possibilità di repliche, proprio come la vita al di là dello schermo.

Un’onda continua di parole comunicate in apnea, e mani che arrancano per cercare il proprio porto sicuro; il tutto custodito tra i confini di una cornice di fattura meta-cinematografica, dove l’arte dell’essere si sostituisce e si mescola a quella del fingere. Ramona è un dialogo continuo con la modulazione di un futuro in divenire, e la costruzione di un rapporto fittizio, da modellare con la forza della macchina da presa.

Il gioco dell’attrazione tra l’attrice Ona, e il regista Bruno, si fa riflesso speculare delle pennellate che dipingono quell’universo di celluloide alla seconda inserito all’interno del racconto primario. Un passaggio di testimone che dimostra la magia del cinema di trasformare l’invenzione in realtà, lasciando credere che quello nato e ricreato dai personaggi sullo schermo sia la vera finzione. E proprio per sottolineare il materiale estraneo a quel mondo ordinario vissuto e creato al ritmo dei battiti cardiaci di Ramona, Bruno e Nico, che la regista sostituisce al bianco e nero dell’ordinarietà, i colori accesi e cangianti della sostanza meta-filmica.

I provini, le prove, e tutto il microuniverso che si svolge davanti all’obiettivo della cinepresa si veste di abiti colorati e brillanti, illuminati da una fotografia viva e splendente che ne tradisce la propria natura artefatta, irreale, immaginifica. Perché è nello spazio del bianco e nero, di due corpi e anime in antitesi che si nascondono le mille sfumature di una realtà banale, ordinaria, ma proprio per questa maledettamente vera. 

Ombre di fattura ordinaria

Tra le strade cittadine, tra le mura di un locale, o cullati nel proprio nido domestico, nessun indizio intende far capolino per tradire la natura drammatica e finzionale dell’opera di Andrea Bagney.  Lourdes Hernández e Bruno Lastra perdono la propria unicità per aderire perfettamente all’anima dei loro protagonisti. Investiti di una comicità mai forzata, ma perfettamente coerente all’umore di situazioni divergenti e mutevoli che sono chiamati ad affrontare, gli interpreti portano a compimento quel processo iniziato dalla potenza della macchina da presa, per tradurre in realtà frammenti una fantasia narrativa.

Anche la foga di una gestualità marcata, non solo si fa sintomo di una teatralità interpretativa tipicamente spagnola, ma reitera quel comportamento non verbale che accompagna tanti ignari interlocutori nei loro scambi interpersonali durante la vita di tutti i giorni. Il muro che separa la realtà diegetica, con quella spettatoriale, viene dunque abbattuto, in un girotondo di parole, sensazioni e attimi di vita vorticoso e coinvolgente. 

Non sono fantasmi di un passato riportato alla luce i personaggi di Ramona; il cinema della Bagney non è quello di Roma di Alfonso Cuaròn: non intende, cioè, farsi ponte diretto con i ricordi di ieri, richiamando frammenti dell’aldilà sul terreno dell’oggi. Le anime che vivono tra i raccordi di Ramona sono ombre di un presente che si svolge incurante degli altri; ombre scelte e insignite di valore e interesse, elevandosi a luce di proiezione, strumento straordinario di racconto di entità ordinarie. Entità che si incontrano, si parlano, si allontanano, Ramona e Bruno sono i poli opposti di una sala di aspetto fatta di celluloide, costruita e modellata nell’attesa di un abbraccio che tarda a compiersi, e con cui liberare, catarticamente, le proprie emozioni.

Specchio di mille incontri e abbandoni, di speranze e sorrisi, Ramona leviga quel vetro smerigliato che fin troppe volte impedisce la visione, e l’immedesimazione spettatoriale, per trascinare il pubblico al centro di esistenze paradossalmente così normali, da sembrare speciali. Un’equazione sottile, impercettibile, compiuta incosciamente, che eleva a straordinaria anche la realtà apparentemente banale di un pubblico così coinvolto in una storia in cui è portato a ritrovarsi, per ritrovare tra il bianco e nero di Ramona, le sfumature della propria esistenza.

Rami Malek: 10 cose che non sai sull’attore

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Rami Malek: 10 cose che non sai sull’attore

Rami Malek è il nuovo astro nascente del cinema contemporaneo. Di lui si erano già notate le capacità in passato, grazie ad alcuni film in cui pur con ruoli secondari si faceva notare non poco. Californiano ma di origini egiziane e greche, Malek ha una bella gavetta alle spalle, che si divide tra cinema e televisione. Ha cercato di dare forma al sogno della vita, quello di diventare attore, con molti sacrifici e tanto impegno, anche quando i genitori non erano d’accordo sulla sua scelta di dedicarsi al mondo dell’arte.

Ecco 10 cose che non sai di Rami Malek.

Rami Malek: i suoi film

1. Ha recitato in celebri film. L’attore ha debuttato al cinema in Una notte al museo (2006), nel ruolo del faraone egiziano Ahkmenrah. Nel 2009 riprende il personaggio in Una notte al museo 2 – La fuga (2009). Successivamente recita in L’amore all’improvviso – Larry Crowne (2011), Battleship (2012),  The Master (2012), The Twilight Saga: Breaking Dawn – Parte 2 (2012), Senza santi in paradiso (2013), Oldboy (2013), Short Term 12 (2013), Need for Speed (2014), Il sangue di Cristo (2014), Notte al museo – Il segreto del faraone (2014), Papillon (2017), Bohemian Rhapsody (2017), Fino all’ultimo indizio (2021) e No Time to Die (2021).

2. È noto per un’acclamata serie. Parallelamente al cinema, Malek recita anche in alcuni episodi di serie TV come Una mamma per amica (2004), The War at Home (2005-2007), Medium (2005), 24 (2010) e The Pacific (2010). Il grande successo arriva però grazie al ruolo di Elliot Alderson nella serie Mr. Robot. Composta da quattro stagioni andate in onda dal 2015 al 2019, questa ha permesso a Malek di affermarsi come uno dei più interessanti attori della sua generazione e di vincere numerosi premi.

Rami Malek in Twilight

3. Ha recitato nella nota saga fantasy. Non tutti lo sanno, ma Malek ha avuto un ruolo nella saga cinematografica di Twilight, più precisamente in Breaking Dawn – Parte 2 (2012) di Bill Condon. In questo film, l’attore americano interpreta Benjamin, un vampiro creato da Amun in persona, con il potere di manipolare i quattro elementi, ovvero terra, aria, fuoco e acqua. Sia durante che dopo la realizzazione del film, Malek ha ringrazio molto i fan della saga per il supporto ricevuto. Questo è stato uno dei primi ruoli cinematografici che hanno permesso all’attore di affermarsi presso un pubblico più vasto.

rami malek

Rami Malek è Freddie Mercury

 

4. Ha interpretato il celebre cantante. Alla fine di novembre del 2016 venne annunciato che Rami Malek sarebbe stato Freddie Mercury nel film sui Queen in uscita nel 2018. Per proporsi per il ruolo egli ha registrato un video in cui cantava e che la ha mandato proprio ai Queen, per fare in modo che lo ascoltassero prima di vederlo. In ogni caso, ha dovuto poi cantare dal vivo davanti a Brian May e Roger Taylor e sembra che la scelta sia stata subito unanime. Così inizia la storia dell’interpretazione della stella della musica rock, anche se entrare in un personaggio così sfaccettato e complesso non è stato affatto facile.

5. Ha studiato a lungo le movenze di Mercury. Per prepararsi al ruolo, oltre ad aver visto tutti i video di Freddie, Malek ha studiato i movimenti di alcuni cantanti, immaginando come questi possano aver ispirato Mercury, da Liza Minnelli a David Bowie e fino Jimi Hendrix. Ha poi passato ore e ore alle prove costumi, indossato un trucco preciso e dei denti posticci Inoltre, Malek ha cercato di capire che cosa avesse ispirato Freddie, cercando di esprimere il suo carattere meraviglioso e le sue sfumature, di renderlo umano, un umano che fa errori come tutti gli altri.

rami malek

Rami Malek in Mr. Robot

6. È stato il ruolo che lo ha fatto diventare famoso. Per Malek, il 2015 è stato l’anno della svolta, cioè da quando ha iniziato ad interpretare il ruolo da protagonista per la serie Mr. Robot. Malek è infatti Elliot Alderson, un ragazzo che si occupa di sicurezza informatica per la Allsafe Cybersecurity. Elliot ha diversi problemi, tra cui quello di relazionarsi con le persone. Questo problema lo fa vivere in un costante stato di ansia, convivendo con deliri dettati dalla paranoia e con allucinazioni. Eppure, nella vita privata, Elliot è un hacker fenomenale, e usa le sue abilità per scovare i segreti più intimi delle persone. Per questo ruolo, l’attore americano è stato nominato ben due volte ai Golden Globe (nel 2016 e nel 2017) e ha vinto un Emmy nel 2016 come miglior attore in una serie drammatica.

Rami Malek in Until Dawn

7. Ha fornito le sembianze al personaggio di un videogioco. Nel 2015 l’attore decide di prestare la sua voce per uno dei personaggi del videogioco Until Dawn. In questo titolo horror, pubblicato dalla Sony Computer Entertainment esclusivamente per Playstation 4, Malek presta la propria voce al personaggio di Joshua Washington, detto Josh, uno dei protagonisti. Until Dawn è un survival-horror e lo scopo è quello di far sopravvivere i protagonisti il più a lungo possibile, attraverso gli 11 capitoli in cui il gioco si divide. I dieci personaggi si trovano in uno chalet per la solita vacanza invernale e cinque di essi decidono di fare uno scherzo ad una loro compagna che, sentendosi umiliata, scappa nel bosco circostante, raggiunta dalla sorella. Quando le due si accorgono di essere seguite da qualcuno, inizia l’avventura.

Rami Malek: chi è la sua fidanzata

8. Ha conosciuto l’attuale compagna sul set di un film. Sul set del film Bohemian Rapsody Malek ha conosciuto l’attrice Lucy Boynton, di 13 anni più giovane. Nota anche per i film Rebel in the Rye e Assassinio sull’Orient Express, nel film dedicato ai Queen questa interpreta Mary Austin, la compagna e amica di Mercury. Proprio grazie alla vicinanza tra i loro personaggi, tra i due attori è nato l’amore e dal 2018 sono inseparabili. Lei ha anche accompagnato Malek in occasione dei premi Oscar a cui lui era candidato.

Rami Malek non è su Instagram

9. Malek non ama molto i social. In più interviste l’attore ha dichiarato di non fare uso e di non essere molto interessato ai social network. Il motivo? Estraniano troppo dalla realtà e sono troppo impersonali. Ai social preferisce passare del tempo con la sua famiglia o con i suoi amici, oppure andare a fare una passeggiata o isolarsi per un paio di giorno e staccare la spina. A dimostrazione di quanto detto, Malek non ha nessun profilo Instagram. Tuttavia, l’attore ha una pagina Facebook, che non viene però aggiornata dal 2016, e un profilo Twitter che usa molto di rado. Si possono tuttavia ritrovare diverse fan page a lui dedicate con foto e notizie.

Rami Malek: età e altezza dell’attore

10. Rami Malek è nato il 12 maggio del 1981 a Los Angeles, Stati Uniti. L’attore è alto complessivamente 1.71 metri.

Fonti: IMDb, biography, thefamousepeople

Rami Malek: “Interpretare Safin non è stato psicologicamente facile”

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In una nuova intervista concessa a GQ, l’attore premio Oscar Rami Malek ha parlato di No Time to Die e del ruolo del misterioso villain Safin che interpreterà nella 25esima avventura di James Bond che purtroppo, a causa dell’emergenza sanitaria, è stata posticipata ad aprile del prossimo anno.

Parlando con la celebre rivista, il protagonista di Bohemian Rhapsody ha fornito ulteriori dettagli sul criptico Safin, che lui stesso ha definito un cattivo tanto inquietante quanto snervante, sottolineando quanto sia stato psicologicamente impegnativo interpretare un personaggio del genere. “Quando penso a Safin penso a qualcuno che è meticoloso ma al tempo steso misurato. C’è qualcosa in questo che è davvero snervante e inquietante”, ha dichiarato. “È qualcuno che spesso ti dà la sensazione di essere osservato… e anche questo è abbastanza inquietante. Ti chiede di mettere in dubbio ciò che pensi sia giusto, ciò che pensi sia sbagliato e la tua interpretazione di entrambe le cose.”

“Penso che il pubblico inizierà a farsi domande su cosa sia il male. Trovo che Safin sia affascinante perché riesce a staccarsi dall’empatia per eseguire meticolosamente la sua volontà. È così che ho iniziato a farmi travolgere psicologicamente dalla sua persona. È spietato e questo potrebbe essere – forse rischiando di rivelare troppo! – il risultato di qualcosa che gli è successo, ma è anche qualcosa che attinge al lato più analitico della sua personalità. Penso che il fatto che possa ancora trovare un modo per giustificare la propria malvagità sia qualcosa di pietrificante e, dal punto di vista psicologico, qualcosa su cui non è stato facile lavorare.”

Stando a quanto emerso nel corso dell’intervista, Safin è un ex assassino e terrorista della SPECTRE. Questa è la prima volta che viene confermata la connessione di Safin con l’organizzazione segreta. “Ecco cosa sappiamo finora di Safin: è un ex assassino della SPECTRE e una figura potente nel mondo del terrorismo.”

In No Time to Die, Bond si gode una vita tranquilla in Giamaica dopo essersi ritirato dal servizio attivo. Il suo quieto vivere viene però bruscamente interrotto quando Felix Leiter, un vecchio amico ed agente della CIA, ricompare chiedendogli aiuto. La missione per liberare uno scienziato dai suoi sequestratori si rivela essere più insidiosa del previsto, portando Bond sulle tracce di un misterioso villain armato di una nuova e pericolosa tecnologia.

Il film vedrà protagonisti un cast d’eccezione composto da Daniel CraigLéa SeydouxRalph FiennesRami MalekNaomie HarrisBen WhishawJeffrey WrightAna de Armas, Rory Kinnear, Dali Benssalah, Billy Magnussen, David Dencik e Lashana Lynch.

Rami Malek sarà Freddie Mercury per Bryan Singer, ufficiale

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Rami Malek sarà Freddie Mercury per Bryan Singer, ufficiale

Dopo le voci dello scorso novembre, arriva la conferma dal sito ufficiale dei Queen che Rami Malek sarà Freddie Mercury in Bohemian Rhapsody, il biopic che vedrà al centro della storia proprio la vita del frontman del gruppo inglese che ha fatto la storia del rock.

A dirigere il film è stato chiamato Bryan Singer, che conferma ufficialmente la sua partecipazione al progetto dopo una lunga trattativa.

Bryan May e Roger Taylor, membri dei Queen, saranno i produttori esecutivi. Questo coinvolgimento potrebbe portare dei problemi di lavorazione, data la vicinanza emotiva dei due al materiale originale.

Il ruolo di Freddie Mercury, per molto tempo passato dalle mani di Sacha Baron Cohen a quelle di Ben Wishaw, è arrivato adesso all’attore che forse riuscirà a rendere giustizia alla grande personalità del cantante e musicista prematuramente scomparso nel 1995. Rami Malek ha raggiunto la notorietà grazie a Mr. Robot, serie premiata e arrivata alla terza stagione.

Rami Malek nel trailer e nel poster di Operazione Vendetta

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Rami Malek nel trailer e nel poster di Operazione Vendetta

20th Century Studios ha reso disponibili il primo trailer e il poster di Operazione Vendetta il nuovo film che vede protagonisti il premio Oscar Rami Malek (Bohemian Rhapsody) e il candidato all’Oscar Laurence Fishburne (Tina – What’s Love Got to Do with It). Il thriller di spionaggio ricco di azione uscirà nelle sale italiane il 10 aprile 2025. Charlie Heller (Malek) è un brillante ma profondamente introverso decodificatore della CIA che lavora in un ufficio nel seminterrato del quartier generale di Langley e la cui vita viene sconvolta quando sua moglie viene uccisa in un attacco terroristico a Londra.

Quando i suoi supervisori si rifiutano di agire, l’uomo prende in mano la situazione e si imbarca in un pericoloso viaggio intorno al mondo per rintracciare i responsabili, usando la sua intelligenza come arma principale per sfuggire ai suoi inseguitori e vendicare la moglie.

Il poster di Operazione Vendetta con Rami Malek

Il cast del film include anche Rachel Brosnahan, Caitríona Balfe, Jon Bernthal, Michael Stuhlbarg, Holt McCallany, Julianne Nicholson, Adrian Martinez, Danny Sapani e Laurence Fishburne. Operazione Vendetta è diretto da James Hawes. La sceneggiatura è di Ken Nolan e Gary Spinelli, ed è basata sul romanzo di Robert Littell. Il film è prodotto da Hutch Parker, p.g.a., Dan Wilson, p.g.a., Rami Malek, Joel B. Michaels, con JJ Hook come produttore esecutivo. Operazione Vendetta sarà disponibile nelle sale italiane dal 10 aprile 2025.

Rami Malek in trattative per interpretare Buster Keaton

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Rami Malek in trattative per interpretare Buster Keaton

La Warner Bros. Television è in trattative per sviluppare una serie limitata basata sulla vita della star del cinema muto Buster Keaton. Il progetto avrebbe come protagonista Rami Malek nei panni di Keaton.

Il regista di The Batman, Matt Reeves, dirigerà la mini serie e produrrà tramite la sua 6th and Idaho Productions, che è sotto un accordo globale con la Warner Bros. TV. Producono anche Malek e David Weddle, con Ted Cohen in trattativa per essere produttore esecutivo e sceneggiatore. La biografia di James Curtis del 2022 “Buster Keaton: A Filmmaker’s Life” potrebbe servire come materiale di partenza per la serie, poiché lo studio sta negoziando i diritti per il libro.

Buster Keaton, che visse dal 1895 al 1966, è considerato una delle star più importanti dell’era del cinema muto insieme a Charlie Chaplin. Ha iniziato da bambino in spettacoli di vaudevile insieme ai suoi genitori, che erano artisti itineranti, prima di passare al cinema alla fine degli anni ’10.

Lavorando con creativi e dirigenti di alto rango tra cui Douglas Fairbanks, Joseph M. Schenck e Edward F. Cline, è diventato famoso per aver eseguito acrobazie esagerate e commedie fisiche con un’espressione facciale impassibile. Dopo aver formato la Buster Keaton Productions con Schenck, ha anche iniziato a dirigere, con i suoi film più noti tra cui Sherlock Jr., Steamboat Bill, Jr. e La legge dell’ospitalità, tra gli altri. Keaton ha anche continuato a lavorare sotto accordi con Metro-Goldwyn-Mayer e Columbia Pictures, oltre a vari produttori indipendenti.

Malek è meglio conosciuto per aver interpretato il ruolo di Elliot Alderson nella serie statunitense Mr. Robot dal 2015 al 2019 e per aver interpretato Freddie Mercury nel film biografico di Bryan Singer del 2018 Bohemian Rhapsody. Quest’ultimo gli è valso il premio come miglior attore in diverse situazioni nel corso della stagione dei premi 2019, fino ad arrivare al Premio Oscar.

Rami Malek di Mr. Robot sarà Freddie Mercury

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Rami Malek di Mr. Robot sarà Freddie Mercury

Dopo Sacha Baron Cohen e Ben Wishaw ora tcca a Rami Malek. L’attore di Mr. Robot sarà Freddie Mercury per la 20th Century Fox che, finalmente, sembra aver trovato la strada per produrre il tanto chiacchierato biopic sul frontman dei Queen. Dopo anni di sviluppo sembra infatti che il progetto si stia concretizzando.

Secondo Deadline, Bryan Singer è in trattative per dirigere il film che al momento porta il titolo provvisorio di Bohemian Rhapsody, da quella che forse è la bella e nota canzone del gruppo inglese. Rami Malek farà parte di una produzione Fox e New Regency, mentre Graham King, che lavora da otto anni al progetto, produrrà con la sua GK Films.

Rami Malek sarà Freddie Mercury

Bryan May e Roger Taylor, membri dei Queen, saranno i produttori esecutivi. Anthony McCarten, che ha scritto La Teoria del Tutto, ha firmato l’ultima versione dello script disponibile e si pensa che le riprese possano cominciare già nelle prime settimane del 2017. Se Singer dovesse accettare, dovrebbe mettere da parte 20mila leghe sotto i mari e dedicarsi al biopic, per poi concentrarsi nuovamente sul franchise degli X-Men.

Protagonista di Mr. Robot, Rami Malek ha conquistato, grazie al ruolo di Elliot Alderson, una nomination ai Golden Globes e un Emmy per la migliore interpretazione maschile in una serie drammatica.

Rami Malek a Roma per Bohemian Rhapsody: “Come Freddie Mercury, siamo in cerca di identità”

Tutti conoscono il Freddy Mercury personaggio pubblico, audace, impertinente, ma nessuno è mai riuscito a separarsi dall’idea della natura mitologica di questo artista – Rami Malek, più minuto di quanto ci si aspetti, strabuzza gli occhi mentre spiega com’è stato interpretare una delle figure più importanti della storia della musica in Bohemian Rhapsody, il film diretto da Bryan Singer che uscirà nelle sale a fine Novembre – Ecco perché ogni giorno della lavorazione del film è stato estremamente difficile: interpretare qualcuno che significa così tanto per le persone non era affatto facile, ma dovevo cercare un modo. L’ho trovato scovando l’unico punto in comune che avevo con lui: l’infanzia da emigrato in terra straniera, io che sono americano di prima generazione, la ricerca di un’identità…cose che in fondo ci rendono esseri umani, l’uno uguale all’altro.

L’attore è arrivato a Roma in compagnia del collega Gwylim Lee (che sullo schermo recita la parte di Brian May, il chitarrista dei Queen) discutendo del lungo processo di riprese e del lavoro di interpretazione.

Non penso di poterlo definire un peso o un onere, ma riuscite a  immaginare quanto complesso e pesante sia stato per me entrare nei panni di un mito?“, spiega Malek. “L’importante era rendere giustizia all’eredità lasciata da Mercury e per farlo mi sono completamente immerso in ciò che era, preso lezioni di canto e di pianoforte, studiato con un coach per l’accento e con un coreografo per riprodurre le sue movenze. Tutto pagando di tasca mia, perché quando accettai il ruolo non c’erano nemmeno i finanziamenti per il film.

Della stessa opinione è Lee, la cui somiglianza fisica con May è incredibile, d’accordo con quanto detto dal collega: “La prospettiva di vestire i panni di un personaggio così amato può spaventarti all’inizio, ma ho cercato di concentrarmi su ciò che potevo ottenere. E in tal senso l’aiuto di Brian è stato fondamentale, nel modo in cui mi suggeriva come dovevo suonare e stare sul palco dando l’impressione di farlo senza sforzo. D’altronde ci era stato richiesto di stare sul palco come se quella era la cosa che avevamo fatto per tutta la vita.”

Malek ha poi raccontato quanto sia stato complicato ricreare la sequenza integrale del Live Aid (l’evento benefico che nel 1985 coinvolse i Queen e tantissimi altri artisti musicali in giro per il mondo): “Dovevamo riprodurre la performance cercando immedesimarmi quanto più possibile in Freddy, e nel mentre pensavo a come l’avrebbe vista lui, cosa avrebbe fatto“.La parte più complicata? Ricreare il concerto nella maniera più accurata possibile. Ripetendo le scene all’infinito finché non fossero state perfette, e questo lavoro ci portava via un sacco di energie. Ogni giorno giravamo il frammento di una canzone, prima Bohemian Rhapsody, poi We are the champions…ma è lì che ci siamo resi conto dell’energia, dell’adrenalina che iniziava ad entrarci nelle vene, unendoci non soltanto come gruppo di attori ma anche come band.”

Dall’hacker di Mr.Robot al palcoscenico di Bohemian Rhapsody, Rami Malek sembra non aver smarrito lo stesso spirito che guida le sue scelte professionali in una carriera ormai in ascesa: “Ci sono stati i momenti in cui dovevo accettare un ruolo per pagare le bollette, eppure è sempre subentrata la mia sensibilità personale e ho sempre voluto fare qualcosa che potessi guardare in futuro ed esserne orgoglioso. Ancora oggi non accetto ruoli per consolidare il mio status, o perché altrimenti si dimenticheranno di me. Anzi mi piace la sfida, sottopormi a cose nuove, e come artista cerco di collaborare con chi prova lo stesso. E in questo mi sento simile a Freddy, un uomo che è riuscito ad influenzare così tante persone trasferendo agli altri la sua ricerca di un senso di appartenenza.”

Bohemian Rhapsody, recensione del film con Rami Malek

Rambo: trama, cast e sequel del film con Sylvester Stallone

Rambo: trama, cast e sequel del film con Sylvester Stallone

Nato come film per denunciare una volta di più gli orrori della guerra in Vietnam, Rambo è in breve diventato un grande classico, nonché uno dei più apprezzati film del suo anno. È inoltre il film che, insieme a Rocky, ha contribuito a lanciare la carriera dell’attore Sylvester Stallone. Oggi inserito tra i più grandi personaggi della storia del cinema, il combattivo veterano si è visto diventare protagonista di un’intera saga, oggi composta da ben 5 film realizzati tra il 1982 e il 2019. Il primo di questi, diretto da Ted Kotcheff, è ancora oggi un concentrato di pura azione, violenza e profonde riflessioni sul drammatico conflitto.

La storia del personaggio non nasce però al cinema, ma ha origine nel romanzo del 1973 Primo sangue, dello scrittore David Morrell. Quando ne vennero acquisiti i diritti, per i produttori fu subito chiaro che a ricoprire il ruolo del protagonista sarebbe dovuto essere Stallone, divenuto una celebrità dopo il successo di Rocky. A lui fu inoltre permesso di collaborare alla sceneggiatura, e durante la scrittura di questa si operarono una serie di cambiamenti volti a rendere il film meno violento rispetto al testo letterario. Se nel libro il personaggio uccide in modo diretto molti dei suoi inseguitori, ciò non avviene invece nel film.

Ciò ha permesso di rendere il personaggio non un carnefice ma una vittima degli eventi, sottolineando così ancor di più i demoni che i reduci del Vietnam si trovano a dover affrontare. Ancora oggi, è indicato come uno dei film migliori e più importanti di sempre sull’argomento. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e ai suoi sequel. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Rambo: la trama del film

Protagonista è il veterano della guerra del Vietnam John Rambo. A sette anni dal suo congedo, questi giunge in una piccola cittadina per fare visita ad un vecchio commilitone. Qui scopre con profonda tristezza che il suo amico è morto di cancro a causa dell’esposizione a un erbicida durante la guerra. Ritrovatosi sempre più solo, Rambo inizia allora un innocuo vagabondaggio nella piccola città. La sua presenza non è però ben vista dal violento e arrogante sceriffo Will Teasle, che finisce per arrestarlo. Portato alla stazione di polizia, Rambo subisce le angherie e i soprusi degli ufficiali. Tale violenza risveglia però in lui il ricordo delle torture subite come prigioniero di guerra.

Assalito da tali memorie, Rambo inizia a ribellarsi alla brutalità dei poliziotti, dimostrando una forza immane e una grande capacità di rispondere agli attacchi. In breve, riesce a fuggire dalla stazione, dirigendosi poi nel bosco. Lo sceriffo non è però intenzionato a lasciarlo a piede libero, e scatena così tutto il corpo di polizia a disposizione contro di lui. Nel frattempo, Teasle scopre la vera identità dell’uomo e di cosa egli sia capace. Se quanto viene detto di Rambo è vero, nessuno ha alcuna possibilità contro di lui in un territorio a lui famigliare come quello del bosco. Ma lo sceriffo non sembra disposto ad arrendersi. La sua arroganza sarà però la sua rovina, poiché nessuno è veramente attrezzato per dare la caccia al letale Rambo.

Rambo sequel

Rambo: il cast del film

Anche se oggi è impensabile immaginare il personaggio con un volto diverso da quello di Stallone, oltre a lui, in caso di suo rifiuto, vennero presi in considerazione anche altri interpreti. Tra questi si annoverano Clint Eastwood, Al Pacino, Robert De Niro, Paul Newman e Michael Douglas. Anche l’italiano Terence Hill fu tra i possibili candidati, ma si disse non interessato non apprezzando la violenza del film. Alla fine Sylvester Stallone accettò il ruolo, che contribuì a renderlo ancor più popolare. L’attore, però, era notoriamente scontento dal primo montaggio del film, a tal punto che cercò di comprarlo per distruggerlo. Quando poi si optò per un nuovo montaggio, egli si disse soddisfatto del risultato.

Per il ruolo dello sceriffo Teasle erano stati considerati gli attori Gene Hackman e Robert Duvall, ma entrambi rifiutarono. Ad ottenere il ruolo fu allora Brian Dennehy, il quale fu disponibile anche ad eseguire molti dei suoi stunt, come alcune cadute che gli si vedono fare nel corso del film. Per il ruolo del Colonnello Trautman i primi attori considerati furono Lee Marvin, Kirk Douglas e Rock Hudson, ma ad ottenere la parte fu infine Richard Crenna, il quale ottenne grazie a questa grande notorietà e che riprese poi anche in Rambo 2 – La vendetta e Rambo III. Completano il cast gli attori Bill McKinney nei panni di Dave Kern e Michael Talbott in quelli dell’agente Balford.

Rambo: i sequel del film

Poiché il film si affermò come un grandissimo successo di critica e pubblico, con un incasso globale di circa 125 milioni di dollari, lo studios di produzione decise di dar vita ad una trilogia, composta da Rambo 2 – La vendetta (1985) e Rambo III (1988). A distanza di vent’anni da quest’ultimo capitolo, il personaggio è infine stato riportato sul grande schermo per un quarto capitolo, intitolato John Rambo (2008). Ma la saga non si concluse lì, e nel 2019 è infatti stato rilasciato Rambo: Last Blood, che ad oggi sembrerebbe essere il capitolo conclusivo della serie, in cui Rambo è chiamato a confrontarsi con nuovi traumi e nuovi nemici, cercando di salvare chi gli è più caro.

Il trailer di Rambo e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire del film grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Rambo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Google Play, Apple TV, Now, Infinity+ e Paramount+. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. È bene notare che in caso di noleggio si avrà soltanto un dato limite temporale entro cui guardare il titolo. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di venerdì 12 gennaio alle ore 21:20 sul canale Italia 1.

Fonte: IMDb

Rambo: le curiosità sulla saga con Sylvester Stallone

Rambo: le curiosità sulla saga con Sylvester Stallone

Nato come film per denunciare una volta di più gli orrori della guerra in Vietnam, Rambo è in breve diventato un grande classico, nonché uno dei più apprezzati film del suo anno, il 1982. È inoltre il film che, insieme a Rocky, ha contribuito a lanciare la carriera dell’attore Sylvester Stallone. Oggi inserito tra i più grandi personaggi della storia del cinema, il combattivo veterano si è visto diventare protagonista di un’intera saga, oggi composta da ben 5 film realizzati tra il 1982 e il 2019.

La sua storia ha però origine nel romanzo del 1973 Primo sangue, dello scrittore David Morrell. Quando ne vennero acquisiti i diritti, per i produttori fu subito chiaro che a ricoprire il ruolo del protagonista sarebbe dovuto essere Stallone. A lui fu inoltre permesso di collaborare alla sceneggiatura, e durante la scrittura di questa si operarono una serie di cambiamenti volti a rendere il film meno violento rispetto al testo letterario. Riscontrando poi un grandissimo successo di critica e pubblico, lo studios di produzione decise di dar vita ad una trilogia, composta da Rambo 2 – La vendetta (1985) e Rambo III (1988).

A distanza di vent’anni da quest’ultimo capitolo, il personaggio è infine stato riportato sul grande schermo per un quarto capitolo, intitolato John Rambo (2008). Ma la saga non si concludeva lì, e nel 2019 è infatti stato rilasciato Rambo: Last Blood, che apparentemente potrebbe essere il capitolo conclusivo della saga. Nel corso degli anni il personaggio è certamente evoluto e cambiato, ma il senso generale della sua storia è rimasto presente in ognuno dei suoi film. Le cicatrici che il veterano si porta dietro dal Vietnam non guariscono, rimangono vive sul suo corpo e nella sua mente, diventando un monito per tutti.

Rambo: la trama dei film

Rambo (1982)

Il primo film introduce il protagonista: il veterano della guerra del Vietnam John Rambo. A sette anni dal suo congedo, questi giunge in una piccola cittadina per fare visita ad un vecchio commilitone. Qui scopre con profonda tristezza che il suo amico è morto di cancro a causa dell’esposizione a un erbicida durante la guerra. Ritrovatosi sempre più solo, Rambo inizia allora un innocuo vagabondaggio nella piccola città. La sua presenza non è però ben vista dal violento e arrogante sceriffo Will Teasle, che finisce per arrestarlo. Portato alla stazione di polizia, Rambo subisce le angherie e i soprusi degli ufficiali. Tale violenza risveglia però in lui il ricordo delle torture subite come prigioniero di guerra.

Assalito da tali memorie, Rambo inizia a ribellarsi alla brutalità dei poliziotti, dimostrando una forza immane e una grande capacità di rispondere agli attacchi. In breve, riesce a fuggire dalla stazione, dirigendosi poi nel bosco. Lo sceriffo non è però intenzionato a lasciarlo a piede libero, e scatena così tutto il corpo di polizia a disposizione contro di lui. Nel frattempo, Teasle scopre la vera identità dell’uomo e di cosa egli sia capace. Se quanto viene detto di Rambo è vero, nessuno ha alcuna possibilità contro di lui in un territorio a lui famigliare come quello del bosco. Ma lo sceriffo non sembra disposto ad arrendersi. La sua arroganza sarà però la sua rovina, poiché nessuno è veramente attrezzato per dare la caccia al letale Rambo.

Rambo 2 – La vendetta (1985)

Nel primo dei sequel, John Rambo si ritrova condannato e costretto ai lavori forzati per via di quanto compiuto nel precedente film. La sua sorte cambia però nel momento in cui il colonnello Trautman gli offre l’opportunità di tornare in Vietnam per una nuova missione. Rambo, che nella sua testa non ha mai realmente abbandonato la giungla vietnamita, decide di accettare l’incarico. Istruito sulla sua missione, che prevede il recupero di alcuni prigionieri statunitensi, egli si reca dunque sul luogo. Una volta lì, Rambo viene messo in contatto con Co Bao, una ragazza vietnamita che lavora però per il governo americano.

Grazie a lei, Rambo riesce ad infiltrarsi in uno dei campi di concentramento, dove trova numerosi prigioni in situazioni disperate. Davanti a quegli orrori, il soldato decide di disubbidire agli ordini, e si impegna per salvare uno dei prigionieri. Tentando di riportarlo alla base americana, Rambo e Co Bao vengono però traditi da uno dei loro alleati, che li vende al nemico in cambio della libertà. I tre riescono però a sfuggire alla trappola, nascondendosi nella giungla. Ben presto, Rambo capirà di essere stato abbandonato da Trautman e dall’esercito. Per sopravvivere dovrà ora fare affidamento a tutte le sue capacità, poiché nella giungla è estremamente facile cadere nella trappola dei soldati vietnamiti.

Rambo III (1988)

Con il terzo film della serie, scopriamo che ora Rambo vive in Thailandia, dove si è recato per cercare una nuova pace interiore aiutato dai monaci buddhisti, ai quali in cambio offre aiuto nel restauro del loro monastero. Qui però il veterano non è dedito solo ad attività pacifiche. Egli partecipa infatti regolarmente a degli incontri di lotta, donando poi i soldi vinti ai suoi nuovi amici monaci. La sua tranquillità viene però nuovamente spezzata da una nuova visita di Trautman. Questi chiede infatti al soldato di prendere parte ad una missione in Afghanistan per fornire ai locali delle armi per combattere contro gli occupanti russi. Rambo però, memore delle esperienze precedenti, decide di rifiutare l’incarico.

Si troverà tuttavia a cambiare idea nel momento in cui verrà a sapere che Trautman è stato catturato dai russi. Si reca così in Pakistan, dove alleatosi con un gruppo di ribelli del luogo tenta un primo assalto per salvare il colonnello. L’attacco non va però nel migliore dei modi. Pur riuscendo a liberare Trautman, Rambo si ritrova con questi nel bel mezzo del nulla, lasciati a piedi dall’elicottero con il quale avevano tentato la fuga. Esposti agli attacchi del nemico, i due uomini dovranno ora cercare di sopravvivere in un territorio a loro pressoché sconosciuto. La loro unica salvezza sarà di nuovo le grandi doti da stratega di Rambo.

John Rambo (2008)

Sono passati ormai molti anni dalle sue ultime avventure. Rambo continua la sua pacifica vita lavorando su un battello al confine tra la Thailandia e la Birmania. Su questo riceve un giorno la visita di alcuni missionari, i quali gli chiedono di accompagnarli nel territorio birmano dove si sta svolgendo un conflitto, con l’intento di portare aiuti umanitari ai soldati. Inizialmente riluttante, Rambo infine accetta, consapevole che il territorio sia cosparso di pericolose mine antiuomo. A missione compiuta, scopre però che quello stesso gruppo di missionari è stato ora catturato e rinchiuso in un campo di prigionia. Insieme ad un gruppo di mercenari, il veterano parte allora in loro salvataggio.

La missione va a buon fine, e Rambo riesce a salvare il gruppo di ostaggi, che durante la loro prigionia avevano subito atroci torture. Durante la fuga, però, l’esercito birmano scopre l’accaduto ed organizza una tempestiva caccia all’uomo. Rambo è così costretto a rifugiarsi nella giungla, dove darà nuovamente prova delle sue capacità di sopravvivenza e combattimento. A finire nei guai sono però ora i mercenari che lo avevano aiutato nell’impresa. Il suo nuovo obiettivo sarà dunque ora quello di organizzare un ultimo colpo, annientando l’esercito birmano e salvando i suoi alleati.

Rambo: Last Blood (2019)

Decisosi a tornare negli Stati Uniti alla fine del precedente film, Rambo è ora in pace con sé stesso, e vive una nuova tranquillità nel suo ranch, dove vive insieme alla nipote di una sua cara amica. Quest’ultima è in procinto di partire per il college, e l’ormai anziano veterano già manifesta una certa malinconia per la cosa. Molto protettivo nei confronti della giovane, non riesce a vivere senza il terrore che qualcosa di brutto possa capitarle. Gli orrori visti nel corso della sua vita non possono infatti essere dimenticati. Una sera quanto da lui temuto si avvera. La ragazza non torna a casa, e Rambo inizia così subito a cercarla. Rivoltosi ad un’amica di lei, scopre che la nipote è stata venduta ad un cartello di trafficanti umani in Messico.

Imbracciata l’artiglieria pesante, si reca immediatamente nel paese, oltrepassando il pericoloso confine. Arriverà infine a rintracciare la giovane, ma il gruppo di messicani che la tiene in ostaggio si rivela essere più temibile del previsto. Ridotto in fin di vita, Rambo dovrà trovare un altro modo per penetrare nel lodo edificio e compiere la sua missione. Aiutato da una giornalista del luogo, che ha un conto in sospeso con il suddetto cartello, Rambo dimostrerà ancora una volta che nonostante l’età è ancora il più temibile dei guerrieri.

Rambo: i guadagni dei film al box office e dove vedere i film in streaming

Quella di Rambo è una delle serie cinematografiche di maggior successo della storia. Dato il grande successo dei film, questa si è posizionata infatti al 31° nella classifica delle saghe più redditizie di tutti i tempi. Il suo incasso complessivo è infatti quello di oltre 1.4 miliardi di dollari, a fronte di un budget totale di circa 220 milioni. Singolarmente, il primo film ha incassato circa 125 milioni nel mondo. Il primo dei sequel è ad oggi il film con il maggiore incasso, attestatosi intorno ai 300 milioni. Seguono i 189 milioni del terzo e i 113 milioni del quarto capitolo. Il quinto capitolo è invece stato il meno remunerativo, con un incasso globale di “soli” 91 milioni.

Per gli amanti della saga, o per chi volesse vederla per la prima volta, è possibile fruirne grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. I film di Rambo sono infatti presenti nei cataloghi di Rakuten TV, Google Play, Microsoft Store, Apple iTunes, Now TV, Tim Vision, e Netflix. Per vederli, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale, avendo così modo di guardarli in totale comodità e al meglio della qualità video. È bene notare che con un abbonamento generale non si hanno tempi di scadenza entro cui guardare i film.

Fonte: IMDb

Rambo: Last Blood, tutte le curiosità sul film con Sylvester Stallone

Nato come film per denunciare una volta di più gli orrori della guerra in Vietnam, Rambo è in breve diventato un grande classico, nonché uno dei più apprezzati film del suo anno. È inoltre il film che, insieme a Rocky, ha contribuito a lanciare la carriera dell’attore Sylvester Stallone. Oggi inserito tra i più grandi personaggi della storia del cinema, il combattivo veterano si è visto diventare protagonista di un’intera saga, oggi composta da ben 5 film realizzati tra il 1982 e il 2019. Proprio in quest’ultimo anno è infatti uscito Rambo: Last Blood (qui la recensione), diretto da Adrian Grunberg e scritto dallo stesso Stallone insieme a Matthew Cirulnick.

Il titolo, come intuibile, si riferisce a quel Primo sangue nome originale del primo film della saga. Sono ora passati 37 anni da quel lungometraggio e undici da John Rambo, il capitolo che nel 2008 aveva ravvivato la saga. Nonostante il passare del tempo e il trasformarsi della società e del mondo, Rambo è un uomo costantemente in guerra. Questa, infatti, pur cambiando nei luoghi, nelle modalità e nelle fazioni coinvolte, sembra essere sempre la stessa. Con Rambo: Last Blood l’azione si sposta infatti sui conflitti al confine tra Stati Uniti e Messico, dando vita ad un film da molti definito “trumpiano”.

Politicamente controverso, il film non ha mancato di dividere nuovamente critica e pubblico, dimostrandosi in ogni caso essere un’opera che racconta a suo modo la contemporaneità. Rimane ora il dubbio se questo sarà davvero o meno l’ultimo capitolo della saga. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

La trama di Rambo: Last Blood

Decisosi a tornare negli Stati Uniti alla fine del precedente film, Rambo è ora in pace con sé stesso, e vive una nuova tranquillità nel suo ranch, dove vive insieme alla nipote di una sua cara amica. Quest’ultima è in procinto di partire per il college, e l’ormai anziano veterano già manifesta una certa malinconia per la cosa. Molto protettivo nei confronti della giovane, non riesce a vivere senza il terrore che qualcosa di brutto possa capitarle. Gli orrori visti nel corso della sua vita non possono infatti essere dimenticati. Una sera quanto da lui temuto si avvera. La ragazza non torna a casa, e Rambo inizia così subito a cercarla.

Rivoltosi ad un’amica di lei, scopre che la nipote è stata venduta ad un cartello di trafficanti umani in Messico. Imbracciata l’artiglieria pesante, si reca immediatamente nel paese, oltrepassando il pericoloso confine. Arriverà infine a rintracciare la giovane, ma il gruppo di messicani che la tiene in ostaggio si rivela essere più temibile del previsto. Ridotto in fin di vita, Rambo dovrà trovare un altro modo per penetrare nel lodo edificio e compiere la sua missione. Aiutato da una giornalista del luogo, che ha un conto in sospeso con il suddetto cartello, Rambo dimostrerà ancora una volta che nonostante l’età rimane sempre il più temibile dei guerrieri.

Rambo Last Blood cast

Rambo: Last Blood: il cast del film

Tornato a vestire i panni di Rambo, Sylvester Stallone si è per l’occasione preparato sottoponendosi a diversi mesi di duro allenamento, così da implementare la propria massa muscolare e raggiungere una forma fisica ideale. Allo stesso tempo, si è cimentato nell’utilizzo di diverse tipologie di armi e di stili di combattimento. Durante le riprese del film, però, Stallone aveva affermato che questo sarebbe stato l’ultimo capitolo della saga, ritenendosi ormai troppo anziano per interpretare tale ruolo. Successivamente, però, egli si è smentito dichiarando che in caso di buon successo di Rambo: Last Blood si sarebbe potuto realizzare anche un sesto capitolo.

Accanto a lui, nel ruolo della nipote Gabrielle vi è la giovane attrice Yvette Monreal, anche nota per i suoi ruoli nelle serie Faking It e Stargirl. Questo per lei è stato il primo film di rilievo in cui ha recitato. Adriana Barraza è invece Maria Beltran, la vecchia amica di Rambo che vive con lui nel ranch in Arizona. L’attrice Paz Vega, recentemente vista in film come Vendetta finale e nella serie The OA, è qui presente nei panni della giornalista Carmen Delgado, la quale aiuterà Rambo nella sua missione. Gli attori Oscar Jaenada e Sergio Peris-Mencheta sono invece i fratelli Victor e Hugo Martinez, i comandanti del cartello messicano.

Rambo: Last Blood: come finisce il film?

Nel finale del film, dopo che Rambo ha fatto irruzione nel covo dei trafficanti ed ha ucciso numerose guardie del corpo, il boss di nome Hugo decide di guidare un gruppo di sicari al ranch di Rambo per farla finita una volta per tutte. Questi vengono però neutralizzati dalle trappole ivi lasciate. Rambo, infine, sventra Hugo uccidendolo strappandogli il cuore dal petto. Stanco e ferito, egli si siede poi sotto il portico della casa di suo padre. Il film finisce senza chiarire se Rambo sia morto o si sia semplicemente addormentato. Durante i crediti finali, si però vedono i flashback delle sue avventure passate nei film precedenti, lasciando dunque intendere che Rambo sia oramai morto e quindi libero dalla violenza che lo ha seguito per tutta la vita.

Il trailer di Rambo: Last Blood e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire del film grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Rambo: Last Blood è infatti disponibile nei cataloghi di Google Play, Apple iTunes, Now e Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. È bene notare che in caso di noleggio si avrà soltanto un dato limite temporale entro cui guardare il titolo. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di venerdì 16 febbraio alle ore 21:20 sul canale Italia 1.

Fonte: IMDb

Rambo: Last Blood, Sylvester Stallone pubblica una nuova foto

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Rambo: Last Blood, Sylvester Stallone pubblica una nuova foto

Arriva ancora da Sylvester Stallone la nuova immagine ufficiale di Rambo: Last Blood, quinto capitolo del franchise atteso nelle sale il 14 novembre 2019. L’attore torna nei panni di John Rambo per sfidare i membri di un terribile cartello messicano coinvolto nel commercio sessuale delle ragazze dell’est, e al suo fianco ci saranno Paz Vega, Adriana Barraza, Sergio Peris-Mencheta, Joaquin Cosio e Oscar Jaenada.

Diretto da Adrian Grunberg (Viaggio in Paradiso), il film sarà distribuito in Italia da Notorous Pictures.

In Rambo: Last Blood vedremo il veterano del Vietnam alla ricerca della figlia di un suo caro amico scomparsa misteriosamente in Messico. Lasciato quindi il ranch dove si era ritirato, Rambo viaggerà oltre il confine degli Stati Uniti per ritrovare la ragazza, scoperchiando un segreto giro di prostituzione gestito da un pericoloso boss del crimine.

Guarda il primo trailer di Rambo: Last Blood

Rambo: Last blood, la recensione del film con Sylvester Stallone

Rambo: Last blood, la recensione del film con Sylvester Stallone

Trentasette anni dopo aver messo a ferro e fuoco la cittadina di Hope, nello stato di Washington, John Rambo è pronto per imbracciare nuovamente le armi e dar vita ad una nuova guerra. Questa, come noto, non lo ha mai abbandonato, perseguitandolo in ogni fase della sua vita, e così avviene anche in Rambo: Last Blood. Il film è il quinto capitolo della saga che, insieme a Rocky, ha reso celebre Sylvester Stallone, ed è diretto dal regista Adrian Grunberg. L’attore riprende qui i panni del reduce del Vietnam più famoso del cinema, e firma anche la sceneggiatura di un capitolo perfettamente al passo con i suoi tempi.

Ritiratosi a vita privata per occuparsi esclusivamente del suo ranch, Rambo verrà infatti richiamato alla battaglia nel momento in cui la sua nipote acquisita, Gabriela, viene rapita da un gruppo di criminali messicani e costretta a vivere in un giro di droga e prostituzione. Rambo attraverserà così senza paura il confine, disposto a compiere di tutto pur di ritrovare colei che negli ultimi anni sembra aver infuso nella sua vita nuova speranza.

Si rende evidente sin dalla sinossi l’attualità del conflitto vigente all’interno di questo nuovo film della serie. D’altronde tutti i film dedicati a Rambo sono sempre stati connotati da forti caratteri politici, che li rendono ben più di semplici film d’azione. Ognuno di questi è perfettamente immerso nel contesto storico in cui viene realizzato, proponendosi come lucido riflesso della società americana. Ecco dunque che se nel 1982 il problema dei reduci affetti da sindrome post-traumatica era ancora all’ordine del giorno, nel 2019 tutti gli occhi sono puntati su quel confine tra Stati Uniti e Messico, delimitato dall’ormai celebre muro che più volte appare nel film in tutta la sua imponenza.

Rambo: Last blood porta infatti in sé tutti i caratteri della politica di Trump, dalla difesa dei confini alla supremazia statunitense, ciò senza diventare un film filo-trumpiano ma rimanendo nella sua natura di documento-testimonianza di una società. Non si può tuttavia negare che nel cercare di far ciò, il film scada in alcuni stereotipi che, date proprio le premesse politiche, rischiano di saltare maggiormente all’occhio. Se tutti, o quasi, i messicani appaiono moralmente discutibili, altrettanto discutibili appaiono in più occasioni gli snodi narrativi del film, che dovrebbero contribuire al conflitto.

Se non risulta brillante da un punto di vista narrativo, il film certamente sa affermarsi come un buon prodotto di genere, grazie a sequenze particolarmente incisive ed un terzo atto atteso per tutto il film che sa esplodere nel modo che si sperava. Stallone non sembra invecchiato di un anno quando, come avveniva nell’originale dell’82, si adopera per costruire trappole e ricercare la sua vendetta. Il film riesce così a far appassionare nuovamente alle sue gesta, per quanto ormai il Vietnam appaia un lontano ricordo evocato solo attraverso alcuni, forzati, riferimenti.

Esplode in una violenza inaudita il film, ai limiti dello splatter, ponendosi probabilmente come summa della violenza del personaggio, e che se forse potrebbe sembrare fuori luogo sa tuttavia essere il coronamento di una vendetta che anche lo spettatore iniziava a nutrire. Moralmente discutibile, dunque, ma ancora esplosivo e in grado di intrattenere all’interno dei canoni prefissati del genere, Rambo: Last Blood, che già nel titolo richiama quel First Blood titolo originale dell’82, si pone infine come ultima celebrazione di uno dei personaggi che ha conquistato il proprio posto nella storia del cinema.

Guarda il trailer di Rambo: Last Blood

Rambo: Last Blood, ecco la data d’uscita

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Rambo: Last Blood, ecco la data d’uscita

Negli ultimi mesi abbiamo visto un paio di foto di quello che dovrebbe essere l’ultimo appuntamento con il classico franchise d’azione, e adesso la Lionsgate annuncia finalmente la data d’uscita di Rambo: Last Blood.

Tutto quello che sapevamo con certezza in merito al film, era che Sylvester Stallone sarebbe tornato nei panni di John Rambo in autunno, e adesso sappiamo che sarà il prossimo 20 settembre.

Il film riprenderà la storia dove era stata lasciata dall’ultimo film, con il veterano che vive in pace in Arizona. Tuttavia, in seguito al rapimento della figlia del suo amico da parte di un cartello della droga, prenderà le armi per un ultimo combattimento.

Al di là del ritorno di Stallone, che sarà di nuovo il personaggio iconico, il film diretto da Adrian Goldberg vede anche la partecipazione di Paz Vega, Sergio Peris- Mencheta e Yvette Monreal.

Rambo: Last Blood è stato scritto da Matt Cirulnick e prodotto dalla Millennium Media di Avi Lerner e da Kevin King.

Rambo: la storia vera di un veterano della seconda guerra mondiale

Il classico d’azione del 1982 Rambo (First Blood) occupa un posto unico nella storia del cinema, anche rispetto agli altri film del suo franchise. Mentre i sequel di Rambo hanno trasformato il protagonista di Sylvester Stallone in un patriottico ed eroico eroe d’azione che combatte per preservare lo stile di vita americano, il primo film della serie è un dramma di carattere fondamentale che parla di traumi e perdite. Il film è una rappresentazione del disturbo da stress post-traumatico che una generazione di soldati ha affrontato all’indomani della guerra del Vietnam. Pur essendo romanzato, First Blood ha affrontato gravi questioni sistematiche relative al maltrattamento dei veterani.

Sebbene Sylvester Stallone abbia avuto un ruolo fondamentale nel plasmare la regia e il tono di Rambo (First Blood) e dei suoi sequel, il primo film della serie era basato sull’omonimo romanzo dell’autore David Morell. Le differenze tra il film e il romanzo sono notevoli: il romanzo presenta una brutalità ancora maggiore, un tono molto più cupo e più tempo dedicato all’esame del passato di Rambo. Il realismo e la sensibilità della scrittura di Morrell sono comprensibili, dato che Rambo (First Blood) è stato liberamente ispirato alla storia vera del veterano della Seconda Guerra Mondiale Audie Murphy.

Chi è il veterano della Seconda Guerra Mondiale su cui si basa Rambo?

Nato nel 1925, Audie Murphy è stato un soldato americano che ha ricevuto un riconoscimento nazionale per il suo servizio nella Seconda Guerra Mondiale. Come molti giovani americani, Murphy si unì alla lotta contro i nazisti dopo il bombardamento di Pearl Harbor nel 1941; sebbene all’epoca fosse troppo giovane per arruolarsi ufficialmente, sua sorella lo aiutò a falsificare i documenti in modo che potesse servire la sua nazione. Nonostante sia stato respinto sia dal Corpo dei Marines che dalla Marina, Murphy riuscì ad arruolarsi nell’Esercito degli Stati Uniti. Prestò servizio in molte delle campagne più critiche del conflitto, tra cui l’invasione della Sicilia nel 1943, la battaglia di Anzio nel 1944 e la liberazione della Francia. Quando nel 1945 la Germania e il Giappone si arresero ufficialmente alle forze alleate, Murphy aveva ricevuto tutte le onorificenze al valore assegnate dall’esercito americano e altre onorificenze dai servizi belgi e francesi.

Sebbene il conflitto si sia rivelato uno dei più sanguinosi della storia mondiale, Murphy si è guadagnato una significativa esposizione alla violenza durante il suo servizio; al termine della guerra, gli sono state attribuite oltre 250 uccisioni. Come il personaggio di John Rambo, Murphy ha sofferto di un grave disturbo da stress post-traumatico negli anni successivi alla guerra. Spesso dormiva con una pistola al fianco, Murphy soffriva di forti depressioni, vomito e stanchezza; mentre prendeva dei sonniferi per aiutarlo ad affrontare gli incubi grafici, la sua dipendenza dai farmaci gli procurò ulteriori problemi nel decennio successivo. Gli amici di Murphy riferirono che la sua personalità poteva cambiare da un momento all’altro e che spesso ricorreva alla violenza perché non riusciva a comunicare.

La storia di Audie Murphy ha ispirato Rambo (First Blood)

La storia di Audie Murphy ha ispirato Rambo

Sebbene le lotte di Murphy contro il disturbo da stress post-traumatico lo abbiano portato su un sentiero oscuro, il veterano decorato è stato in grado di far luce sulle sue esperienze e di diventare un’icona culturale. Murphy scrisse nel 1949 un libro di memorie intitolato To Hell and Back (All’inferno e ritorno) che descriveva in dettaglio il suo servizio nella Seconda Guerra Mondiale e le successive problematiche. In seguito Murphy è diventato un attore affermato, noto per aver interpretato personaggi eroici. Dopo aver interpretato una versione di sé stesso nell’adattamento del 1955 di To Hell and Back, Murphy recitò in diversi western classici. Quando la sua carriera cinematografica si concluse alla fine degli anni Sessanta, Murphy era conosciuto per i suoi ruoli cinematografici quasi quanto per il suo servizio militare.

I film di Murphy ebbero un impatto significativo su molti spettatori, poiché la sua storia di trauma e perseveranza era di grande ispirazione. A Morrell sono tornate in mente le esperienze di Murphy quando ha iniziato a scrivere First Blood. All’epoca, Morrell era professore di inglese all’Università dell’Iowa e aveva molti studenti arruolati per la guerra del Vietnam. Vedendoli lottare per esprimere i loro sentimenti riguardo alla violenza subita, Murphy pensò a Murphy, che da piccolo era stato uno dei suoi attori preferiti. First Blood è stato scritto come un terribile avvertimento sui pericoli del non dare a questi coraggiosi veterani le risorse e la terapia di cui avevano disperatamente bisogno.

Il romanzo di First Blood si conclude con una nota molto cupa, con Rambo che muore dopo lo scontro con il capo Wilfred Teasle. Tuttavia, il film Rambo si conclude con un messaggio piuttosto ottimistico sulla potenziale guarigione di Rambo. Dopo aver finalmente avuto la possibilità di parlare del motivo per cui è così traumatizzato, Rambo scoppia in lacrime e accetta di arrendersi alle autorità. È un momento intimo che presenta una delle migliori recitazioni della carriera di Sylvester Stallone . Anche se non suggerisce che la strada da percorrere sarà facile per Rambo, significa che sta facendo i passi giusti.

Il franchise di ‘Rambo’ ha perso la sua strada

Rambo Franchise

Rambo (First Blood) era unico tra i film d’azione degli anni ’80, in quanto evitava i cliché a favore di una rappresentazione realistica dell’America del dopoguerra. Purtroppo, i sequel di Rambo hanno trasformato la serie nel tipo di narrazione sciovinista e nazionalista che il primo film aveva intenzionalmente sovvertito. In Rambo 2 – La vendetta, il personaggio principale viene arruolato dal governo degli Stati Uniti per abbattere i terroristi nemici all’estero. Sebbene questo avrebbe potuto essere un modo ponderato per analizzare cosa comporta per Rambo il ritorno in una zona di combattimento, il film abbandona ogni profondità a favore di esplosive scene d’azione.

Anche se alla fine il franchise ha perso la sua strada, Rambo continua a dare un’idea dell’importanza della riabilitazione e della terapia. Il contesto può essere legato alla guerra del Vietnam, ma il conflitto di Rambo con l’autorità è rilevante per qualsiasi epoca di guerra. È un classico senza tempo che onora i sacrifici che generazioni di veterani, compreso Murphy, hanno vissuto una volta tornati a casa.

Rambo: Ariel Vroman al lavoro sul reboot

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Rambo: Ariel Vroman al lavoro sul reboot

Secondo quanto riportato da The Hollywood Reporter, la Nu Image/Millennium Films starebbe progettando un reboot di Rambo, con il regista israeliano Ariel Vroman (The Iceman, Criminal) dietro la macchina da presa e Brooks McLaren a occuparsi della sceneggiatura.

Lo scopo del nuovo film è quello di riformulare il ruolo creato nel 1972 dal romanzo di David Morrell First Blood e reso celebre grazie ai quattro film con Sylvester Stallone. Questo riavvio continuerebbe le avventure del personaggio, ma con un nuovo attore in primo piano. Non è ancora chiaro se sia previsto di mantenere il film orientato verso un protagonista veterano del Vietnam, oppure attualizzarlo sullo sfondo dei conflitti in Iraq o Afghanistan.

Lo stesso Stallone ha portato avanti per alcuni anni dopo il 2008 l’idea di un Rambo V, anche se ha dichiarato a Variety lo scorso anno di aver abbandonato una simile prospettiva:

Il cuore pronto, ma il corpo dice: ‘Resta a casa! È come quei combattenti che tornano indietro per un ultimo round e vengono rovinati. Lascia fare a qualcun altro.

L’attore ha anche scartato l’ipotesi Rambo: New Blood, serie TV della Fox, che ruota intorno al figlio, fino ad ora mai visto, del personaggio.

Io non voglio denigrare, ma è delicato cercare di sostituire un personaggio con il figlio. Ho visto il figlio di Flicka, figlio di Tarzan, figlio di King Kong. Si tratta di una premessa molto difficile.

Per quanto riguarda questa possibile serie tv, tra l’altro, non si registrano novità.

Rambo, lo spin-off diventa un sequel diretto con Sylvester Stallone

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Sylvester Stallone ha prestato il suo talento a molti grandi franchise nel corso degli anni e i fan dell’attore sono comprensibilmente ansiosi di vederlo rivisitare alcuni dei più famosi. Sly ha già chiarito che un ritorno di Rocky è fuori discussione per lui, quindi che dire di un altro dei suoi ruoli iconici come Rambo

L’ultimo film Rambo: Last Blood è stato rilasciato nel 2019 ed ha rappresentato una solida conclusione alla sua storia. Mentre Stallone ha precedentemente affermato che vorrebbe riprendere il ruolo in un altro sequel, abbiamo sentito dire negli ultimi anni che il piano potrebbe essere formato da una serie prequel su una piattaforma di streaming. Era un’idea seguita dalla voglia di lasciarsi dietro il personaggio e vedere come poteva proseguire nella sua storia.

Ebbene proprio il diretto interessato parlando con The Hollywood Reporter  ha confermato che il progetto è ora passato da un prequel a un vero e proprio sequel che lo vedrà passare il testimone, presumibilmente a un nuovo protagonista per il franchise. “Penso che accadrà. Volevo farlo come un documentario di Ken Burns sul Vietnam, dove metti lì il giovane Rambo e lui è un ragazzo estroverso, capitano di football, e poi capisci perché diventa Rambo” , spiega. “Ma quello che vogliono fare è una storia moderna in cui io passo il testimone. Ed è qualcosa che si sta avvicinando al compimento”.

Nella stessa intervista, Sylvester Stallone ha rivelato che il massimo che ha rifiutato per un film è stato di ben 34 milioni di dollari dopo che gli è stata offerta la possibilità di recitare in Rambo IV negli anni ’80. Con il tasso di cambio, oggigiorno sarebbero circa 85 milioni di dollari e l’attore ora ammette di aver commesso un errore. “Oh ragazzo, che idiota. Ora ci penso e… dico wow.” Siamo decisamente incuriositi di vedere dove andrà il franchise di Rambo e come sarà questo passaggio del testimone. Inutile dire che qualsiasi attore che subentri a Stallone avrà molta pressione sulle spalle e siamo entusiasti di scoprire chi sarà disposto ad assumersi il rischio.

Rambo V: un nuovo “strumento” in una foto dal set

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Rambo V: un nuovo “strumento” in una foto dal set

Sylvester Stallone ha diffuso una nuova foto dal set di Rambo V in cui vediamo il “fermatore di cuore”, o almeno è questa la traduzione più letterale possibile del nome dato al coltellaccio che l’eroe brandisce nell’immagine di seguito.

Sylvester Stallone è al momento una star molto impegnata. Dopo la rinascita grazie a Creed, che gli ha fatto guadagnare un Golden Globes e una nomination agli Oscar. Adesso, mentre è impegnato sul set di Rambo V, l’attore e regista arriverà presto in sala con Creed 2, dove ritrova Dolph Lundgren nel ruolo di Ivan Drago, mentre in programma per lui c’è anche I Mercenari 4.

Tutto ciò che sappiamo del film, finora, è che è stato scritto da Matt Cirulnick e prodotto dalla Millennium Media di Avi Lerner e da Kevin King, mentre è confermato che verrà sottoposto all’attenzione di papabili finanziatori durante il Festival di Cannes.

In Rambo V vedremo il veterano del Vietnam alla ricerca della figlia di un suo caro amico scomparsa misteriosamente in Messico. Lasciato quindi il ranch dove si era ritirato, Rambo viaggerà oltre il confine degli Stati Uniti per ritrovare la ragazza, scoperchiando un segreto giro di prostituzione gestito da un pericoloso boss del crimine.

Rambo V: The Last Blood, il primo trailer del film con Sylvester Stallone

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Dopo la presentazione al Festival di Cannes 2019, ecco il primo teaser trailer di Rambo V: The Last Blood, che vedrà Sylvester Stallone per l’ultima volta nei panni del veterano. Il film arriverà nelle sale USA il prossimo 20 settembre.

Del film, sappiamo che sarà ambientato nel mondo del cartello messicano, con Paz Vega che interpreterà Carmen Delgado, una reporter che indaga proprio sul cartello e si schiera dalla parte di Rambo per salvare sua sorella vittima di un rapimento. Joaquín Cosio e Yvette Monreal completano il cast.

Quasi quarant’anni dopo aver versato il “primo sangue”, Sylvester Stallone è tornato come uno dei più grandi eroi action di tutti i tempi, John Rambo. Ora, l’eroe deve affrontare il suo passato e portare alla luce le sue spietate abilità di combattimento per vendicarsi in una missione finale. Un mortale viaggio di vendetta, Rambo V: The Last Blood segna l’ultimo capitolo della serie leggendaria.

Lionsgate in collaborazione con Millennium Media presenta, una produzione Millennium Media Balboa Productions e Templeton Media, in associazione con Campbell Grobman Films, e in associazione con Dadi Film (HK) Limited.

Rambo Last Blood Stallone pronto a tornare nei panni del militare

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Rambo ... Sylvester Stallone as the action hero.Sylvester Stallone non ha in progetto solo il sequel de I Mercenari 3 ma addirittura ha deciso di rispolverare un suo vecchio cavallo da battaglia come John Rambo in Rambo Last Blood.
Il film sarà diretto dallo stesso attore sempre basandosi su uno dei racconti di James Byron Huggins (probabilmente Hunter) da cui è stata tratta tutta la saga del militare vendicativo, ma altri dettagli non sono ancora emersi.
John Rambo tornerà così dopo una pausa che lo vede fermo dal 2008 con Rambo,film da 52 milioni di dollari capace di incassarne 113 in tutto il mondo.

Fonte: CS.net

Rambo III: trama, cast e curiosità sul film

Rambo III: trama, cast e curiosità sul film

Nato come film per denunciare una volta di più gli orrori della guerra in Vietnam, Rambo è in breve diventato un grande classico, nonché uno dei più apprezzati film del suo anno. È inoltre il film che, insieme a Rocky, ha contribuito a lanciare la carriera dell’attore Sylvester Stallone. Oggi inserito tra i più grandi personaggi della storia del cinema, il combattivo veterano si è visto diventare protagonista di un’intera saga, oggi composta da ben 5 film realizzati tra il 1982 e il 2019. Dopo il grande successo dei primi due capitoli, nel 1988 è uscito Rambo III, il quale presenta un’ambientazione inedita ma in linea con il periodo storico.

Diretto stavolta da Peter MacDonald, già regista della seconda unità di Rambo 2 – La vendetta, il film porta infatti il personaggio di Rambo nel pieno del conflitto afgano, territorio in quegli anni diviso da una guerra che vedeva contrapposti Stati Uniti e URSS. Rambo III sposta dunque il centro dell’interesse dalla guerra del Vietnam al nuovo conflitto che teneva in quegli anni il mondo con il fiato sospeso. Si propone così come un’opera che riflette su quanto accadeva in quel dato momento, non senza un’ovvia propensione per la celebrazione degli Stati Uniti.

Con un incasso globale di 189 milioni di dollari a fronte di un budget di circa 63, Rambo III si affermò come un buon successo, con la critica che eloggiò le sue scene di azione. Ancora oggi è uno dei capitoli più apprezzati della saga. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

La trama del film Rambo III

Nel terzo film della serie, Rambo vive ora in Thailandia, dove si è recato per cercare una nuova pace interiore aiutato dai monaci buddhisti, ai quali in cambio offre aiuto nel restauro del loro monastero. Qui però il veterano non è dedito solo ad attività pacifiche. Egli partecipa infatti regolarmente a degli incontri di lotta, donando poi i soldi vinti ai suoi nuovi amici monaci. La sua tranquillità viene però nuovamente spezzata da una nuova visita di Trautman. Questi chiede infatti al soldato di prendere parte ad una missione in Afghanistan per fornire ai locali delle armi per combattere contro gli occupanti russi. Rambo però, memore delle esperienze precedenti, decide di rifiutare l’incarico.

Si troverà tuttavia a cambiare idea nel momento in cui verrà a sapere che Trautman è stato catturato dai russi. Si reca così in Pakistan, dove alleatosi con un gruppo di ribelli del luogo tenta un primo assalto per salvare il colonnello. L’attacco non va però nel migliore dei modi. Pur riuscendo a liberare Trautman, Rambo si ritrova con questi nel bel mezzo del nulla, lasciati a piedi dall’elicottero con il quale avevano tentato la fuga. Esposti agli attacchi del nemico, i due uomini dovranno ora cercare di sopravvivere in un territorio a loro pressoché sconosciuto. La loro unica salvezza sarà di nuovo le grandi doti da stratega di Rambo.

Rambo III cast

Il cast di Rambo III e le location dove è stato girato il film

Tornato a vestire i panni di Rambo, Sylvester Stallone si è per l’occasione preparato in modo ancora più rigido. Egli si è infatti sottoposto a otto mesi di duro allenamento, così da implementare la propria massa muscolare. Allo stesso tempo, si è cimentato nel combattimento SWAT, nel tiro con l’arco e in diversi corsi di sopravvivenza. Per recitare nel nuovo capitolo, però, egli chiese come parte del suo compenso anche un jet Gulfstream, dal valore di 12 milioni di dollari, ottenendolo. Con un elicottero, invece, stava per andare incontro ad un terribile incidente quando non vide che stava per essere colpito dalle pale in azione del velivolo.

Accanto a lui, nel ruolo del sergente Samuel Trautman vi è invece l’attore Richard Crenna. Egli ha ripreso qui il personaggio per la terza ed ultima volta, essendo comparso anche nei precedenti due film. L’attore è infatti poi scomparso poco prima della realizzazione del quarto capitolo. Successivamente a Rambo III, egli recitò in Hot Shots! 2, dove dava vita ad una parodia della serie e del suo personaggio. Accanto a loro nel film si rirovano poi anche Marc de Jonge nel ruolo del colonnello Alexei Zaysen, Kurtwood Smith nei panni di Robert Griggs e Sasson Gabai in quelli di Mousa Ghani.

Per quanto riguarda le location, Rambo III è stato girato in diverse zone del Mondo, in particolare in Thailandia, fra Bangkok ed il monastero buddista di Chiang Mai, passando poi per Peshawar in Pakistan e Israele fra Tel Aviv, Eilat e Jaffa. Infine, alcune riprese si sono svolte anche negli Stati Uniti, nello specifico nell’Imperial County in California e a Yuma fra la Fort Yuma Indian Reservation e la Yuma Territorial Prison State Park, in Arizona. Tutti questi ambienti hanno permesso al film di dotarsi anche di un’atmosfera esotica, assente nei precedenti due.

Il trailer di Rambo III e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire del film grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Rambo III è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Google Play, Apple TV, Infinity+, Now e Paramount+. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. È bene notare che in caso di noleggio si avrà soltanto un dato limite temporale entro cui guardare il titolo. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di venerdì 25 gennaio alle ore 21:20 sul canale Italia 1.

Fonte: IMDb

Rambo 5: Sylvester Stallone si allena per il film – foto

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Rambo 5: Sylvester Stallone si allena per il film – foto

Come annunciato lo scorso Maggio, Sylvester Stallone tornerà nei panni di John James Rambo in Rambo 5, quinto capitolo del franchise, le cui riprese inizieranno il prossimo settembre tra Londra, Bulgaria e Isole Canarie.

Tutto ciò che sappiamo del film, finora, è che è stato scritto da Matt Cirulnick e prodotto dalla Millennium Media di Avi Lerner e da Kevin King, mentre è confermato che verrà sottoposto all’attenzione di papabili finanziatori durante il Festival di Cannes.

In Rambo 5 vedremo il veterano del Vietnam alla ricerca della figlia di un suo caro amico scomparsa misteriosamente in Messico. Lasciato quindi il ranch dove si era ritirato, Rambo viaggerà oltre il confine degli Stati Uniti per ritrovare la ragazza, scoperchiando un segreto giro di prostituzione gestito da un pericoloso boss del crimine.

Nel frattempo l’attore è tornato in palestra per seguire un intenso regime di allenamenti ed essere pronto per le riprese. Qui sotto la foto scattata a Stallone e pubblicata su Instagram:

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