Home Blog Pagina 996

Qualcosa di troppo recensione del film di e con Audrey Dana

Qualcosa di troppo recensione del film di e con Audrey Dana

Il cinema ha un debole per i «what if» e a sfruttarne il potenziale è l’attrice – nonché regista e sceneggiatrice – Audrey Dana, che segue il debutto di 11 donne a Parigi con Qualcosa di troppo.

Chiave di lettura della commedia è lo switch vissuto dalla protagonista Jeanne, una quarantenne divorziata in cerca d’equilibrio che, paradossalmente, riscopre la propria femminilità in seguito a un piccolo cambiamento.

Abituati alle frivole commedie americane, come Hot Chick – una bionda esplosiva e Boygirl – questione di…sesso, o persino reduci dall’ultimo prodotto italiano Moglie e Marito, lo switch si mescola e rimescola su se stesso fino a presentarsi in un piatto privo di sostanza e qualità. Audrey Dana affronta il tema con una spennellata al femminile, ponendo l’obiettivo su cosa significhi oggi essere un uomo e, soprattutto, una donna.

Rischioso per la banalità ma coraggioso per l’angolatura scelta, il film si spaccia come una commedia odierna per sottolineare il costante dislivello tra uomo e donna, due figure complementari che il più delle volte ignorano il loro vero senso della vita.

Jeanne, interpretata da una carismatica Audrey Dana, viene dipinta come una donna sottomessa, senza lingua, finché non ritrova la voce nei pantaloni. Il cambiamento di Jeanne è rapido, a tratti paranormale, e più tempo passa nei panni dell’uomo, meno avverte il bisogno di scoprire chi realmente è. Il suo personaggio, preso singolarmente, sarebbe un banale cliché della comedy, se non fosse per il fatto che nel suo corpo si annidino due personalità opposte, che sgomitano tra cervello e ormoni dimenticandosi completamente del cuore.

Perché è quello che fa la differenza. È il cuore che prende il comando nell’esatto momento in cui ci si ricorda della sua esistenza. Jeanne s’innamora rispolverando ciò che più le manca di se stessa, ma ottiene la ricompensa del romance soltanto dopo un percorso lastricato di dialoghi banali e ambientazioni piuttosto irrealistiche (la scena in palestra, per dirne una).

Il modo in cui viene descritta la figura maschile calerebbe già da sé la qualità della pellicola: Jeanne come uomo lascia il comando agli ormoni, scrostando una patina superficiale trita e ritrita che, in un contesto così delicato, avrebbe dovuto rafforzare più gli aspetti positivi che negativi, ancor di più se è il cervello femminile a sperimentare la vita maschile. Purtroppo è proprio la figura femminile ad abbatterne tutto il potenziale. Esplorare nuovi mondi non è una condanna, finché non si perde la bussola. Jeanne parte come una sottomessa e arriva a destinazione come un leader, ma il messaggio – per quanto nobile e profondo possa sembrare – è del tutto errato, perché il suo cambiamento non è dato dal coraggio di voler essere donna, ma dal ripiego di poter essere uomo.

Ciò che rende giustizia alla pellicola è il ginecologo (Christian Clavier), una voce del popolo che rappresenta l’uomo comune con domande ovvie e reazioni genuine, ma nello specifico è un personaggio che affronta il dilemma senza pregiudizi, una delle chiavi che avrebbe reso maggior giustizia all’idea del film.

Qualcosa di troppo, che nasce da un sogno della stessa Dana collocabile a più di vent’anni fa, è una commedia frizzante che sbatte il muso contro i concetti e i pregiudizi del ventunesimo secolo. Audrey Dana ha scelto ottimi cavalli di battaglia, ma ha preferito giocare sporco andando a infangare quei lati negativi e superficiali dell’uomo che al tempo stesso hanno reso vulnerabile e patetica la donna. «Mio padre aveva ragione. Senza p*****o non combinerai mai niente nella vita». E questo è quanto.

Qualcosa di straordinario: recensione del film

Qualcosa di straordinario: recensione del film

Arriva al cinema Qualcosa di straordinario distribuito da Universal Pictures e con protagonisti nel cast e Drew Barrymore e John Krasinski.

In Qualcosa di straordinario nel 1988 tre balene grigie, durante la loro migrazione annuale, si ritrovarono intrappolate sotto il ghiaccio del Circolo Polare Artico, precisamente a Barrow, una piccola cittadina dell’Alaska. La famiglia di balene riusciva a respirare a fatica grazie ad un piccolo foro, che, però, minacciava di essere coperto dal ghiaccio da un momento all’altro. Un anno prima della caduta del muro di Berlino, in piena guerra fredda, USA e URSS si unirono in una missione di salvataggio che ha dell’incredibile. Questa la vicenda realmente accaduta su cui si basa il film di Ken Kwapis, regista del recente successo La verità è che non gli piaci abbastanza.

Drew Barrymore è Rachel Kramer, il membro di Greenpeace che si batte affinché il caso delle balene venga posto all’attenzione della stampa e dello Stato e si reca sul posto, divenendo parte attiva e fondamentale della battaglia per la vita della famiglia di cetacei, che diverranno un vero e proprio affare di Stato. Una storia piena di paradossi, basti pensare al fatto che i membri  della tribù Iñupiat, che basa la propria sopravvivenza sulla caccia delle balene, sono i primi ad impegnare i propri sforzi nella missione. Una vera e propria favola: davanti ad una famiglia in pericolo (le balene sono affettuosamente rinominate Wilma, Fred e Bamm-Bamm, come i celeberrimi Flinstones), anche le due superpotenze in guerra riscoprono il proprio lato umano, dimenticando i dissapori è veramente qualcosa di straordinario.

Tuttavia, Kwapis non è così melenso: per amor di realtà accenna neanche troppo velatamente agli interessi nascosti dietro l’apparente atto di bontà gratuita. Ed ecco che vediamo la strumentalizzazione spietata della vicenda da parte di chi vuole fare carriera nel mondo giornalistico, da parte degli Americani, che hanno l’occasione di riconfermare la loro fama di “popolo buono” e, ancora, l’interesse dei Sovietici ad intervenire nella missione, e rivestire il ruolo inusuale degli eroi salvatori.

In questi giochi di potere l’unica che sembra animata davvero da amore disinteressato per gli animali è Rachel Kramer, che si dimostra molto abile nell’approfittare del caso mediatico scoppiato attorno alla vicenda e ottiene importanti concessioni dalla superpotenza americana. Non mancano le storie d’amore nate sul “campo”, come quella davvero curiosa tra il comandate della Guardia Nazionale e l’Assistente Esecutivo presidenziale e quella tra Rachel, leader di Greenpeace e Adam (John Krasinski), il giornalista che ha scoperto le balene intrappolate.

Questi gli elementi che rendono leggermente più interessante una storia che ha indubbiamente dell’incredibile, ma che, cinematograficamente parlando, non è poi così accattivante. Non aiuta per niente il ritmo lento del film che rischia più volte di far calare l’attenzione dello spettatore. Una storia spettacolare e commovente, ma che, trasposta sul grande schermo, non dimostra alcun pregio cinematografico, se non la grande abilità tecnica nel ricostruire i modelli incredibilmente verosimili delle maestose balene e la loro “prigione di ghiaccio”. Qualcosa di straordinario, distribuito dalla Universal Pictures, sarà nelle sale a partire dal 24 febbraio 2012.

Qualcosa di Straordinario – Trailer Italiano

0
Qualcosa di Straordinario – Trailer Italiano

Il trailer italiano del film “Qualcosa di Straordinario (Big Miracle)”, di Ken Kwapis, con Kristen Bell, Drew Barrymore, Dermot Mulroney e John Krasinski.

Qualcosa di speciale: trama, cast e le frasi del film

Qualcosa di speciale: trama, cast e le frasi del film

Considerata una delle regine della commedia romantica statunitense, l’attrice Jennifer Aniston ha negli anni recitato in alcuni noti film di questo genere come Ti odio, ti lascio, ti… e La verità è che non gli piaci abbastanza. In questo filone si colloca però anche il film del 2009 Qualcosa di speciale, incentrato sull’imprevedibilità dell’amore e di come questo ci colga proprio nel momento in cui smettiamo di cercarlo. Opera prima di Brandon Camp, qui anche sceneggiatore insieme a Mike Thompson, la pellicola si è affermata negli anni come uno dei più brillanti esempi del suo genere, capace di regalare ancora oggi emozioni uniche e sincere.

Originariamente intitolato Brand New Day, il film ha visto cambiare più volte il proprio titolo, con gli autori alla ricerca di quello che meglio si adattasse alla vicenda narrata nel film. Dopo essere passati per Travelling, Camp e Thompson hanno infine stabilito che quello giusto era Love Happens, che rende l’idea di come l’amore accada sempre all’improvviso. In italiano ciò è stato tradotto con Qualcosa di speciale, che evidenzia allo stesso modo la natura preziosa di un sentimento tanto importante. Ricco di colpi di scena, il film passa così dal contenere situazioni più drammatiche a intrecci più romantici, così da soddisfare ogni tipo di spettatore.

Costato circa 18 milioni di dollari, Qualcosa di speciale è arrivato ad incassarne circa 36 in tutto il mondo, affermandosi come un buon successo per il suo anno. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e alle frasi più belle del film. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo, e grazie alle quali si potrà godere di una comoda visione casalinga.

Qualcosa di speciale: la trama del film

Protagonista del film è Ryan Burke, scrittore di successo caduto in una profonda depressione in seguito alla morte della moglie. Nel tentativo di elaborare il suo lutto, egli decide di scrivere un libro dove affronta il tema della perdita, spiegando agli altri, e anche a sé stesso, come affrontare tale evento. In poco tempo il libro riscuote un enorme successo, a tal punto da renderlo un vero e proprio guro sull’argomento. Ryan inizia così a tenere una serie di seminari, dove entra in contatto con i suoi lettori confrontandosi con il suo dolore. Durante uno dei suoi viaggi fa la conoscenza di Eloise Chandler, una graziosa fioraia.

La donna viene da un passato ricco di cocenti delusioni amorose, e ha promesso a sé stessa di non lasciarsi più coinvolgere in alcun tipo di relazione sentimentale. L’amore decide però che tra di loro deve nascere un improvviso sentimento, destinato a legarli molto più di quanto loro pensino. Conoscendosi, però, entrambi dovranno fare i conti con i propri demoni interiori. Ryan capisce di non aver mai realmente superato il suo lutto, ed Eloise non riesce a vincere le proprie paure. Prima di potersi amare liberamente dovranno dunque liberarsi dalle rispettive catene. Una conquista che solo l’amore potrà aiutarli ad ottenere.

Qualcosa di speciale cast

Qualcosa di speciale: il cast del film

Per una commedia romantica l’ingrediente segreto sta spesso negli attori a cui si affidano i personaggi protagonisti. Sono loro infatti a farci innamorare e divertire, ma per riuscire in ciò è necessario che chi gli dà vita sia perfettamente adatto a quella parte. Nello scegliere l’attore giusto per Ryan Burke, i produttori avevano da subito in mente Aaron Eckhart. Dopo essere diventato celebre grazie a Il cavaliere oscuro, dove interpreta Harvey Dent, egli si è dichiarato entusiasta di poter lavorare in una commedia romantica, desideroso di cambiare genere. Accanto a lui, nel ruolo del suo manager Lane Marshall vi è invece l’attore Dan Fogler, mentre John Carroll Lynch è Walter, uno dei partecipanti ai seminari di Ryan.

A dare volto ad Eloise vi è l’attrice Jennifer Aniston. Questa si è a sua volta interessata molto al progetto, ma a causa di impegni precedentemente presi ha dovuto dividersi tra questo e il set di un altro film. In molte delle scene, dove non è ripresa in volto, è dunque sostituita da una controfigura. Frances Conroy, celebre per la sua partecipazione alla serie American Horror Story, è qui l’interprete della madre di Eloise. A dar vita al padre vi è invece Martin Sheen, celebre protagonista di film come Apocalypse Now e JFK – Un caso ancora aperto. Judy Greer, vista nel recente Halloween, interpreta Marty, collega e amica di Eloise.

Qualcosa di speciale: le frasi, il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile vedere o rivedere il film grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Qualcosa di speciale è infatti disponibile nel catalogo di Rakuten TV, Chili Cinema, Google Play, Apple iTunes, Tim Vision e Amazon Prime Video. Per vederlo, in base alla piattaforma scelta, basterà iscriversi o noleggiare il singolo film. Si avrà così modo di poter fruire di questo per una comoda visione casalinga. È bene notare che in caso di solo noleggio, il titolo sarà a disposizione per un determinato limite temporale, entro cui bisognerà effettuare la visione. Il film sarà inoltre trasmesso in televisione il giorno martedì 3 maggio alle ore 21:20 sul canale Rai 2.

Qui di seguito si riportano invece alcune delle frasi più belle e significative pronunciate dai personaggi del film. Attraverso queste si potrà certamente comprendere meglio il tono del film, i suoi temi e le variegate personalità dei protagonisti. Ecco dunque le frasi più belle del film:

  • La felicità è uno stato mentale. E come per tutte le cose ci vuole pratica. Dedicate cinque minuti al giorno a sorridere, a sorridere e basta. E dopo un po’ vi verrà naturale. (Ryan Burke)
  • La vita a volte ci regala limoni aspri. E noi possiamo fare la faccia inacidita oppure fare una bella limonata! (Ryan Burke)
  • Quando parti per i tuoi viaggi è importante tenere a mente che quando una cosa finisce, un’altra avrà un inizio. (Ryan Burke)
  • La vita è in un bigliettino 3×5. (Eloise Chandler)
  • L’alcool non è una panacea e un cerotto non cura un cancro. (Ryan Burke)

Fonte: IMDb

Qualcosa di personale: tutte le curiosità sul film

Qualcosa di personale: tutte le curiosità sul film

I film appartenenti al genere cosiddetto “dramma romantico” di solito ruotano attorno a un ostacolo che impedisce l’amore profondo e vero tra due persone. Che siano ostacoli naturali o generati proprio da uno dei protagonisti, questi rendono le vicende narrate molto più coinvolgenti, strazianti e ricche di valore. Appartengono a questa tipologia di film capolavori come Casablanca o Il paziente inglese, ma anche titoli come I ponti di Madison County, Chiamami col tuo nome e La vita di Adele. Un altro film simile particolarmente apprezzato è anche Qualcosa di personale, diretto nel 1996 da Jon Avnet.

La sceneggiatura del film doveva originariamente essere un adattamento di Golden Girl: The Story of Jessica Savitch, un libro del 1988 di Alanna Nash che ripercorre la vita travagliata della conduttrice televisiva americana Jessica Savitch. Il film finito, tuttavia, è stato notevolmente alterato dalle decisioni commerciali da parte dei produttori e somiglia estremamente poco alla biografia della Savitch. Ciò non ha però rappresentato un impedimento al successo di Qualcosa di personale, capace di incassare oltre 100 milioni di dollari in tutto il mondo. Particolarmente celebre è anche il brano Because You Loved Me, cantato da Celine Dion e presente nel film.

Per tutti gli appassionati di storie struggenti, dove l’amore cerca di esprimersi nonostante tutto e tutti, Qualcosa di personale è dunque un titolo da recuperare assolutamente. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Qualcosa di personale: la trama e il cast del film

Protagonista del film è Sally Atwater, una donna molto ambiziosa che come segretaria di redazione presso una TV locale riscuote subito la stima di Warren Justice, suo caporedattore. Determinata a fare carriera, Sally impara tutti i segreti del giornalismo e Warren la aiuta molto nel lavoro, sviluppando per lei profondi sentimenti. Tutto sembra procedere per il meglio fino a quando un giorno Sally decide di intraprendere degli inaspettati cambiamenti nella sua carriera. Warren, per seguirla, deciderà di lasciare il suo lavoro. Tra loro tutto si complica però quando la donna, ora affermata giornalista, si offre di aiutare il suo ex capo a trovare un nuovo lavoro.

Ad interpretare Sally Atwater vi è l’attrice Michelle Pfeiffer, la quale avendo all’epoca partorito da poco, ha preferito recitare in questo film piuttosto che in uno che le avrebbe richiesto di viaggiare oltreoceano. Nei panni di Warren Justice si ritrova invece il celebre attore Robert Redford, rimasto particolarmente affascinato dal ruolo. Nel film si ritrova poi anche l’attrice Stockard Channing, nota per il ruolo di Betty Rizzo in Grease, qui impegnata a recitare nel ruolo della dirompente Marcia Mac Grath. Completano il cast gli attori Scott Bryce nei panni del giornalista Rob Sullivan e Joe Mantegna in quelli dell’agente di Sally, Bucky Terranova.

Qualcosa di personale libro

Qualcosa di personale: le differenze con il libro

Nella primavera del 1988, gli sceneggiatori John Gregory Dunne e Joan Didion iniziarono a scrivere la sceneggiatura di un film intitolato Golden Girl, basato sulla biografia scritta da Alanna Nash sulla defunta conduttrice e giornalista della NBC News Jessica Savitch e finanziato dalla Walt Disney Company. Quando il film è stato finalmente distribuito nel 1996, otto anni dopo, era conosciuto come Qualcosa di personale ma nessuno dei dettagli più controversi della vita della Savitch era rimasto, compresi i suoi presunti problemi di abuso di droghe che potrebbero averla indotta a fornire notizie dal vivo incoerenti sulla televisione nazionale all’inizio dell’ottobre 1983.

Altri dettagli omessi dal film includevano il suicidio del secondo marito della Savitch, avvenuto pochi mesi dopo il loro matrimonio, la sua presunta bisessualità, i tentativi di suicidio e gli abusi fisici da parte del suo partner di lunga data Ron Kershaw, un noto giornalista che era il modello originale per il personaggio di Warren Justice. Anche la morte di Savitch all’età di 36 anni in un incidente automobilistico (non correlato a droghe o alcol) è stata esclusa dalla sceneggiatura. Il film dunque si presenta come una struggente storia d’amore solo vagamente ispirata alla storia della Savitch.

Qualcosa di personale: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire di Qualcosa di personale grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Infinity+, Amazon Prime Video e Disney+. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di lunedì 18 luglio alle ore 21:10 sul canale La 5.

Fonte: IMDb

Qualcosa di nuovo: recensione del film di Cristina Comencini

Qualcosa di nuovo: recensione del film di Cristina Comencini

Arriva dal 13 ottobre al cinema Qualcosa di nuovo, nuova pellicola di Cristina Comencini con Paola Cortellesi e Micaela Ramazzotti.

“Sei rimasta sola ad aspettare il grande amor, donna di nessuno, per volere troppo sempre no dicesti al cuor”. Così cantava Frank Buscaglione nel 1958, suonando molto più progressista dei suoi coetanei: oggi, con il parziale, se non totale, rovesciamento dei ruoli sociali, le donne hanno assunto ruoli di potere e prestigio nonché rivendicato diritti in ogni ambito (politico, sociale), uscendo fuori dalle classiche definizioni di mogli e madri al fianco di uomini al comando. Discussioni di genere a parte, questo mutamento è indubbiamente tema di interesse anche per il cinema contemporaneo, tant’è che sono sempre più numerose le storie femminili portate sul grande schermo, attraverso film in cui è la coppia o il collettivo a farsi tramite di un’esigenza strettamente generazionale, cioè quella di dare voce all’individualità, di staccare la donna dalle sue etichette e dalla sua determinazione in quanto coniuge, metà, sostituto.

Arriva dal 13 ottobre al cinema Qualcosa di nuovo, nuovo film di Cristina Comencini

Così a pochi mesi da La pazza gioia di Paolo Virzì (riuscito esperimento in tandem rosa), Cristina Comencini traduce per il cinema un testo teatrale da lei scritto, La scelta, con l’aiuto di due attrici in forma come Paola Cortellesi e Micaela Ramazzotti. La storia è, al contrario del titolo, qualcosa di rivisto: Lucia e Maria sono quarantenni divorziate, migliori amiche una l’opposto dell’altra, che vivono in modi differenti l’essere single in una società piena di piccoli uomini e grandi responsabilità. Ci sarebbe pure del materiale da scovare e sul quale riflettere, ma le dinamiche legate ai ritmi della commedia lasciano naufragare il film della Comencini verso i lidi della veloce dimenticanza, sebbene l’indiscutibile eleganza della scrittura e la bravura delle interpreti (con menzione speciale alla Cortellesi) facciano trascorrere novanta minuti piacevoli. Sulla recitazione sembra appoggiarsi senza particolari guizzi creativi Qualcosa di nuovo, mettendo insieme scene ed equivoci che risentono troppo della struttura teatrale alla base, ma che al cinema non coinvolgono come dovrebbero.qualcosa di nuovo

Qualcosa di Nuovo: il film di Cristina Comencini con Paola Cortellesi

0

Debutterà al cinema il 13 Ottobre Qualcosa di Nuovo, il nuovo di Cristina Comencini con protagoniste Paola Cortellesi e  Micaela Ramazzotti.

Nel cast di Qualcosa di Nuovo anche Eduwardo Valdarnini e con la partecipazione di Eleonora Danco.  Qualcosa di Nuovo è una produzione Cattleya con Rai Cinema e sarà distribuito da 01 Distribution.  Di seguito tutte le clip del film: 

MARIA E LUCIA

PAOLA CORTELLESI:

“MA QUI ANDIAMO IN GALERA?!”

Il trailer ufficiale:

La trama ufficiale di Qualcosa di Nuovo – Lucia e Maria si conoscono da sempre. Due amiche che più diverse non si può.  Lucia ha chiuso col genere maschile, Maria invece non riesce proprio a farne a meno. Una sera nel suo letto capita (finalmente!) l’Uomo perfetto. Bello, sensibile, appassionato, maturo. Il mattino però porta con sé incredibili sorprese e tra equivoci, grandi bugie e piccoli abbandoni Lucia e Maria si prenderanno una bella vacanza da se stesse.  Forse quel ragazzo incontrato per caso è davvero l’Uomo che tutte cercano perché con le sue semplici teorie riesce a fare la vera radiografia delle loro vite, a buttare all’aria abitudini e falsi miti e a rivoluzionare ogni desiderio e ogni certezza.

Qualcosa di nuovo: Comencini, Cortellesi e Ramazzotti presentano il film

A un anno da Latin Lover, Cristina Comencini torna in sala con Qualcosa di nuovo, tratto dalla piéce teatrale da lei scritta La scena e interpretata da Paola Cortellesi e Micaela Ramazzotti. La regista e le due protagoniste erano a Roma stamane per presentare il film alla stampa, una piacevole commedia che vede protagoniste una coppia di donne, sempre in linea con le riflessioni e i precedenti lavori della Comencini, la cui vita viene stravolta dall’incontro con Luca (interpretato da Eduardo Valdarnini) e dall’ interesse condiviso per il ragazzo, di vent’anni più giovane. Ad aprile le danze è la Ramazzotti, che descrive il suo personaggio come “una donna che inventa bugie, e lo fa continuamente, in un’esistenza rocambolesca in cui arranca e cerca di concludere qualcosa. Ma più di tutto ama parlare con l’amica di sempre“.

Ho amato il mio personaggio, Maria, perché mi metteva di buonumore – ha aggiunto l’attrice – E poi desideravo lavorare con Cristina da tanto tempo. Mi ha chiamata e senza nemmeno leggere la sceneggiatura ho accettato. Senza contare che avrei avuto occasione di confrontarmi con una professionista come Paola che sa fare qualsiasi cosa, cantare, scrivere, recitare, e confesso di aver provato una certa soggezione all’inizio, ero un po’ intimidita, eppure conoscendola ho scoperto una donna dolcissima con cui era bello parlare delle proprie vite personali nelle pause sul set, portando il clima nel film durante tutta la giornata.

Qualcosa di nuovo: Comencini, Cortellesi e Ramazzotti presentano il film

Qualcosa di nuovo

È vero – racconta la Comencini – Queste due parlavano sempre durante le riprese, soprattutto di babysitter. Essere una regista donna ha aiutato in questo, ho concesso molte pause“. Dall’altra parte c’è Paola Cortellesi, che nel film interpreta Lucia, la lady di ferro: “Lucia è una donna rigida che ha deciso di chiudere le porte all’amore dopo una serie di delusioni, pensa di conoscere gli uomini e rappresenta esattamente quel modello femminile che tanto spaventa il sesso maschile, cioè la determinazione e la sicurezza“. “Non vive di prospettive, ma cerca di scaldare il cuore passando le giornate con la sua migliore amica Maria, con cui forma una vera coppia di fatto che si vuole bene da sempre e che affronta gioie e dolori.

Sarà l’irruzione del ventenne Luca a destabilizzare il fragile equilibrio della loro relazione, come spiega la Cortellesi: “Questo incontro assolutamente casuale è un elemento nuovo e inaspettato e Lucia, che pensa di sapere ogni cosa, viene travolta e sorpresa da un uomo maturo, di una sincerità spiazzante, che affronterà lasciandosi finalmente andare in un’educazione sentimentale che coinvolgerà lei e tutti gli altri personaggi”. “Mi piace pensare che il film lasci un finale aperto, e quello che succede dopo non ci è dato saperlo – aggiunge la regista – Credo che dopo questo uragano di eventi il ragazzo possa diventare più capace di relazionarsi con le donne e Lucia e Maria possano essere molto più aperte ad altri futuri incontri.”

Qualcosa di nuovo è atteso nelle nostre sale il prossimo 13 Ottobre distribuito da 01 Distribuition.

 

Qualcosa di cui sparlare: trama, cast e curiosità sul film

Qualcosa di cui sparlare: trama, cast e curiosità sul film

Celebre in particolare per i film Buon compleanno Mr. Grape, Le regole della casa del sidro e Chocolat, il regista svedese Lasse Hallström ha nel 1995 dato vita ad una commedia sentimentale nata dalla penna della sceneggiatrice Callie Khouri, premio Oscar per il film Thelma & Louise. Tra amore, tradimenti e voglia di ricominciare, prende vita una storia che trova nella ricerca dell’indipendenza della protagonista il suo punto di forza. Arricchito da un cast di grandi celebrità, il film Qualcosa di cui sparlare è ancora oggi un titolo particolarmente apprezzato del suo genere, uscito in un periodo in cui la commedia sentimentale viveva i suoi massimi splendori.

Il titolo, ispirato all’omonima canzone della cantante Bonnie Raitt, lascia presagire una pellicola dove il pettegolezzo diventa una delle principali armi d’accusa e di smascheramento per chi ha qualcosa da nascondere. Al di là dei pettegolezzi, però, vi è la vera sostanza, che si ritrova appunto qui in una vera e propria battaglia tra sessi. Se è vero che nessuno è perfetto, ciò che davvero emerge è il percorso che la protagonista intraprende per emanciparsi e conquistare ciò che in passato si era negata.

Affermatosi come un buon successo al box office, con oltre 70 milioni di dollari incassati in tutto il mondo, Qualcosa di cui sparlare è un film che risulta ancora oggi attuale nelle sue tematiche e divertente nelle sue situazioni. Un’opera che gli amanti del genere non possono lasciarsi sfuggire. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Qualcosa di cui sparlare: la trama del film

La vicenda si svolge nel rurale Sud degli Stati Uniti. Qui vive la bella Grace King, la quale conduce una tranquilla e spensierata routine insieme all’amato marito Eddie Bichon. I due sembrano una coppia perfetta, uniti anche dall’amore per la figlia Caroline. Il loro idillio si spezza però il giorno in cui Grace, accompagnando la figlia a scuola, scopre che suo marito la tradisce con un’altra donna. Sconvolta dalla cosa, a cui stenta a credere, Grace si ritrova ben presto a provare un profondo senso di vergogna. Dopo aver accettato la cosa, comprenderà che chi deve davvero vergognarsi è Eddie, meditando dunque una vendetta nei suoi confronti.

Grace inizia infatti a raccontare a chiunque la verità su suo marito, facendo scoppiare un vero e proprio scandalo nella cittadina. Mentre Eddie si ritrova ricoperto dai pettegolezzi, la donna decide infine di allontanarsi da lui e, prendendo con sé Caroline, torna a vivere nella tenuta di famiglia dei genitori. Qui, con il padre Wyly, la madre Georgia e la sorella Emma Rae, tenterà di ricostruire la propria vita. Mentre inizia a frequentare corsi universitari e di equitazione, però, Grace vede tornare in ginocchio Eddie, il quale tenta disperatamente di riconquistarla.

Qualcosa di cui sparlare cast

Qualcosa di cui sparlare: il cast del film

Come anticipato, il cast del film è ricco di grandi interpreti statunitensi, tra cui anche alcuni premi Oscar. In primis, nei panni di Grace King si ritrova l’attrice Julia Roberts, in quegli anni popolarissima grazie a film come Pretty Woman e Il rapporto Pelican. Dopo aver letto la sceneggiatura della Khouri, la Roberts accettò subito di partecipare al progetto, attratta dal percorso di emancipazione che compie il personaggio di Grace. Accanto a lei, nei panni di suo marito Eddie vi è invece l’attore Dennis Quaid, noto per film come Dragonheart, The Day After Tomorrow e Wyatt Earp.

Ad interpretare l’allevatore di cavalli Wyly King, padre di Grace, vi è il grande attore Robert Duvall, pluricandidato all’Oscar e vincitore della statuetta nel 1984 per il film Tender Mercies – Un tenero ringraziamento. Un’altra leggenda del cinema è quella che si può ritrovare nei panni di Georgia King, la madre di Grace. Si tratta di Gena Rowlands, nota in particolare per i suoi numerosi film girati con il regista e marito John Cassavetes. L’attrice Kyra Sedgwick recita infine nel ruolo di Emma Rae King, la sorella di Grace. Nel ruolo della piccola Caroline, vi è l’attrice Haley Aull, la quale dopo questo ruolo non proseguì ulteriormente la carriera nello spettacolo.

Qualcosa di cui sparlare: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire del film grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Qualcosa di cui sparlare è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Chili, Google Play, Apple iTunes e Amazon Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di venerdì 11 giugno alle ore 21:10 su La5.

Fonte: IMDb

 

Qualcosa di buono: recensione del film con Hilary Swank

Qualcosa di buono: recensione del film con Hilary Swank

Non è mai semplice trasporre al cinema (come con Qualcosa di buono) le sofferenze di una malattia e ben pochi sono gli autori che hanno trionfato senza sprofondare dell’insidia del patetico, senza giocare sulle facili corde delle emozioni sottovuoto. Partendo dal toccante e lucido romanzo di Michelle Wildgen e grazie all’ottima prova drammatica di Come un uragano, ecco che George C. Wolfe con questo suo secondo lungometraggio riesce a tradurre con intelligenza il dramma della vita a stretto contatto con un morbo che corrode in maniera lenta ed inesorabile quanto di più umano vi può essere.

Non nascondendo l’influsso di dinamiche già collaudate nel rapporto malato-badante già proposte in Quasi amici e volendo faticosamente emulare la profondità nella descrizione del dramma progressivo della malattia di Still Alice, il film riesce a produrre una ventata di sentimenti autentici e nel frattempo a porre l’attenzione dello spettatore su ben tre dinamiche parallele perfettamente amalgamate fra loro: la crisi matrimoniale fra Kate e il marito Evan (con in prima linea l’immancabile senso di colpa del coniuge debilitato verso il compagno); la terribile corrosione quotidiana della malattia e un bizzarro quanto eccezionale rapporto affettivo fra due donne esattamente agli antipodi.

Qualcosa di buono, il film

In Qualcosa di buono Kate è una brillante pianista che vive un’esistenza agiata affianco al marito Evan e a numerose amiche della buona società. La sua vita perfetta viene improvvisamente sconvolta quando gli viene diagnosticata la SLA, tremenda malattia neurodegenerativa che in breve tempo la lascia quasi totalmente paralizzata ed incapace di comunicare. Nel mentre che la propria vita e i rapporti affettivi iniziano a deflagrare, Kate deve trovare qualcuno che si occupi di lei, ed è così che conosce Bec, una scapestrata studentessa universitaria con mille progetti mai conclusi e una totale inesperienza con i degenti. Quello che a prima vista nasce come un rapporto improbabile ben presto si trasformerà in una fortissima amicizia pronta a combattere contro la drammaticità del destino.

Hilary Swank non avrà certo lo spessore di Julianne Moore ma si dimostra capacissima quanto la collega di descrivere passo per passo la degenerazione del corpo e dello spirito (ma non della mente!) riuscendo anche nel climax della immobilità finale a trasudare emozioni ed espressività da ogni inquadratura. La giovane Emmy Rossum si dimostra eccellente nel dare vita ad un personaggio a dir poco eclettico, una ragazza sbandata ma dalla grande umanità, una giovane donna con tutta la vita davanti e molti strade sbagliate alle spalle.

Seppur giocando con l’evocazione progettata delle emozioni, alla ricerca in più di un’occasione delle lacrime preconfezionate, Qualcosa di buono riesce a superare l’apparente didascalia e il velo di stereotipo che aleggia sui personaggi per dar vita ad un prodotto di ottimo consumo, una macchina di sentimenti mai scontati, un film intelligente e profondo fatto per essere fruito ma capace di lasciare riflessioni autentiche.

Qualche Nuvola: Saverio Di Biagio racconta il suo passaggio alla regia assieme al cast

Allo Spazio Fandango Incontro di Via dei Prefetti a Roma, Saverio Di Biagio, già aiuto regista di Daniele Vicari, ci presenta assieme a una rappresentanza del suo cast il suo primo lavoro da regista. Lo definisce “una commedia sentimentale che tratta temi universali”, con una particolare attenzione alla “vivacità di personaggi autentici” e alle “differenza di classe che la attraversano, ormai non più necessariamente economiche” .

Qualche notizia su The Dark Knight Rises

0

Wally Pfister, storico collaboratore di Christopher Nolan sarà il direttore della fotografia di The Dark Knight Rises. Bleeding Cool ci ha fatto quattro chiacchiere, e sono venute fuori cose molto interessanti, soprattutto riguardo all’ultima arrivata del cast, la bella Anne Hathaway.

altPfister ha abbozzato qualche parola sul terzo Batman di Nolan: la pre-produzione è ormai avanzata, e  la sceneggiatura è pronta, il film verrà girato per la maggior parte con cineprese IMAX, e la sequenza d’apertura sarà “impressionante”, più de Il Cavaliere Oscuro. Pfister si è diplomaticamente dichiarato ‘all’oscuro d molte cose’:

Riuscirebbero a sorprendere anche me, è già successo in passato. Quando mi sono reso conto della quantità di ragazze che stavano provinando prima di scegliere Anne Hathaway… non sapevo nemmeno quale nome era vero e quale falso, finché Emma Thomas non me l’ha confermato due giorni prima dei provini.

Pfister ha confermato di aver girato il provino di Anne Hathaway lasciandosi andare a qualche commento: E’ fenomenale con quel costume – ma subito dopo – Verrei licenziato se ne parlassi, e così non potrei nemmeno girare il film. Non posso davvero parlarne…

Insomma è stato detto tutto e il contrario di tutto, speriamo soltanto che le alte aspettative legate al film non vengano disattese.


Qualche notizia su The Dark Knight Rises

0
Qualche notizia su The Dark Knight Rises

Wally Pfister, storico collaboratore di Christopher Nolan sarà il direttore della fotografia di The Dark Knight Rises. Bleeding Cool ci ha fatto quattro chiacchiere, e sono venute fuori cose molto interessanti, soprattutto riguardo all’ultima arrivata del cast, la bella Anne Hathaway.

Pfister ha abbozzato qualche parola sul terzo Batman di Nolan: la pre-produzione è ormai avanzata, e  la sceneggiatura è pronta, il film verrà girato per la maggior parte con cineprese IMAX, e la sequenza d’apertura sarà “impressionante”, più de Il Cavaliere Oscuro. Pfister si è diplomaticamente dichiarato ‘all’oscuro d molte cose’:

Riuscirebbero a sorprendere anche me, è già successo in passato. Quando mi sono reso conto della quantità di ragazze che stavano provinando prima di scegliere Anne Hathaway… non sapevo nemmeno quale nome era vero e quale falso, finché Emma Thomas non me l’ha confermato due giorni prima dei provini.

Pfister ha confermato di aver girato il provino di Anne Hathaway lasciandosi andare a qualche commento: E’ fenomenale con quel costume – ma subito dopo – Verrei licenziato se ne parlassi, e così non potrei nemmeno girare il film. Non posso davvero parlarne…

Insomma è stato detto tutto e il contrario di tutto, speriamo soltanto che le alte aspettative legate al film non vengano disattese.

Fonte: badtaste.it

Qual è la top 5 dei generi cinematografici più famosi al mondo?

Qual è la top 5 dei generi cinematografici più famosi al mondo?

Mentre ci apprestiamo a chiudere un’altra stagione per quanto riguarda il cinema, il quesito lanciato dal cineasta statunitense Martin Scorsese, su che cos’è il cinema, ci offre una occasione ghiotta per compilare una personale classifica sui cinque principali generi cinematografici più famosi al mondo fino al 2019.

Facciamo una premessa d’obbligo: nonostante la popolarità e il successo planetario, abbiamo scelto solo i cinque generi più importanti, in termini di blasone, titoli, e importante per quanto concerne la settima arte.

Per questo motivo abbiamo effettuato una scelta di merito, privilegiando generi come la fantascienza e il cinema d’azione, a discapito di sottogeneri come il thriller e l’horror, che sono sempre più in voga, al pari dei cinecomics e della Space Opera, genere di cui ad esempio fa parte la saga di Star Wars.

In effetti ci siamo rifatti a un criterio di valutazione classico, che tende ad accorpare tutti questi sottogeneri, all’interno dei generi principali come l’azione, l’avventura, la fantascienza (classica e non) il dramma e naturalmente la commedia.

Avventura

Un film di avventura è un genere che tra le caratteristiche peculiari contiene al suo interno quelle di un mondo eroico dove si fondono al suo interno scene epiche di battaglie e di avventura.

Proprio per questo motivo in questa categoria di film gli elementi basilari sono quelli che riguardano l’intensità delle scene d’azione e i valori tradizionali della cavalleria.

Si tratta di un genere molto famoso, sia in passato che al presente, che al suo interno contiene un sottogenere che fu molto in voga durante il periodo della Hollywood classica: i cosiddetti film di cappa e spada.

Un esempio moderno di film d’avventura è quello della saga ideata da Steven Spielberg e George Lucas che hanno come protagonista il celebre personaggio di Indiana Jones.

La cui prima storia è stata portata sullo schermo con enorme successo nel film I predatori dell’arca perduta, diretto dallo stesso Spielberg nel 1981.

Film e genere che negli anni ottanta, grazie a innovazioni e saghe fortunate, è tornato in voga e persiste ancora oggi in pellicole come Jumanji – Benvenuti nella giungla o nella saga de La mummia con Brandan Fraser (1999).

Azione

I film d’azione tendono a presentare un eroe intraprendente che lotta contro probabilità incredibili, tra cui situazioni potenzialmente letali, un cattivo o un inseguimento che di solito si conclude con la vittoria dell’eroe.

Alcuni dei sottogeneri d’azione più popolari includono:

  • L’avventura d’azione, un esempio su tutti è rappresentato dal film pluripremiato Il Gladiatore, del cineasta britannico Ridley Scott,
  • La commedia d’azione, dove ricordiamo la famosa saga di Arma Letale, con la coppia di poliziotti composta dal formidabile duo: Mel Gibson/Danny Glover,
  • I film dedicati alle arti marziali, uno su tutti, I 3 dell’Operazione Drago con il leggendario Bruce Lee,
  • I film spionaggio come uno degli ultimi 007, Skyfall, interpretato dal britannico Daniel Craig, e infine
  • i film sul gioco d’azzardo; tra i quali ricordiamo alcuni classici come The Gambler, pellicola del 1974 diretta da Karel Reitz e interpretato da James Caan e Paul Sorvino; film che secondo il critico Toback è stata una delle più interessanti e belle sceneggiature del suo decennio, con Caan alle prese con un ruolo difficile su un insegnante di inglese newyorkese che conduce una doppia vita, tra la dipendenza dal gioco e la sua professione di docente.

Di questo film è stato realizzato un remake nel 2014 con Mark Wahlberg, riscritto per l’occasione dal premio Oscar William Monahan.

Altri film d’azione dedicati al gioco sono invece pellicole di culto come Rounders – il giocatore, del 1998, con un cast all stars dove spiccano Matt Damon, Edward Norton e un inarrivabile John Malkovich nel ruolo di KGB Teddy.

Tra gli appassionati del genere action, questa pellicola è un vero e proprio film di culto, sia per le sequenze di gioco, sia per la recitazione del terzetto Damon-Norton-Malkovich.

Commedia

Naturalmente il genere di film commedia, che pone l’accento su una struttura basata sull’umorismo, trae ispirazione dal teatro, che fonda le sue radici sui classici degli Antichi Greci, passando per l’epoca romana fino al teatro rinascimentale e a quello elisabettiano, quando William Shakespeare ripropone alcuni schemi classici, legati appunto agli standard della commedia.

Nel cinema, specialmente in quello statunitense e hollywoodiano, tale elemento risulta essere portante, specialmente per quanto riguarda la commedia di costume, la quale svolge un ruolo di derisione di difetti insiti nella natura umana. Tra i grandi autori bisogna citare almeno Billy Wilder, Ernst Lubitsch, Frank Capra e Howard Hawks.

Contemporaneamente nasce anche in Italia il genere detto appunto di commedia all’italiana, dove i grandi maestri come Monicelli, Risi, Germi, Steno e De Sica, per citarne alcuni dei maggiori, seppero dare lustro e visibilità alla commedia italiana, che di fatto contribuì a plasmare la cosiddetta commedia moderna, genere ancora oggi in voga, per quanto riguarda Hollywood e il cinema di cassetta.

Drammatico

Al pari della commedia, anche i film di genere drammatico, vanta una struttura e delle basi che si fondano sui classici stilemi dei drammi di epoche passate. Oggi il genere viene fuso in quello che tutti conoscono come cinema di genere emotional.

Così come per la commedia, anche il drammatico è un genere molto strutturato e basato su schemi classici, che possono essere elusi, oppure rispettati.

Tuttavia dovendo per forza darne una definizione concisa, si può sostenere che il film drammatico, per come lo si intende in Europa e nel Nord America è caratterizzato da toni seri e mai leggeri, salvo rare eccezioni, dove i sentimenti fungono da vero e proprio fulcro, per la struttura narrativa e tematica del plot.

I sentimenti devono quindi essere centrali e non far prevalere l’azione, l’intreccio o la burla. Altro elemento fondamentale, che ritroviamo poi in altri sottogeneri, è quello legato alle aspettative del pubblico, il quale tenderà a identificarsi e a sperimentare gli stati d’animo dei protagonisti sullo schermo.

Fantascienza

Erroneamente considerato un genere cinematografico moderno, in realtà la fantascienza, detta anche genere fantascientifico, fu uno degli elementi presenti fin dagli esordi della settima arte.

Non è un caso se uno dei primi film in assoluto che venne realizzato nel 1902, fu proprio quel Viaggio nella Luna del cineasta francese Georges Melies, considerato uno dei primi film di finzione in assoluto e sicuramente tra i dieci film più famosi di tutti i tempi. Il genere fantascientifico è senza dubbio uno dei più popolari e amati dal pubblico cinematografico.

Pur essendo considerato dai più come un genere commerciale, bisogna sottolineare come spesso cineasti di fama mondiale come Stanley Kubrick, Ridley Scott e il sovietico Andrej Tarkovskij, furono capaci di realizzare autentici capolavori, attraverso sperimentazione, sfide produttive e realizzative, che sono ancora oggi citate come esempi massimi dell’arte cinematografica mondiale.

Quadrophenia: nuovo trailer del film da dicembre al cinema

0
Quadrophenia: nuovo trailer del film da dicembre al cinema

Ecco il nuovo trailer di Quadrophenia, il film ispirato all’omonimo album degli Who e che ritornerà il 10 dicembre al cinema in versione restaurata e digitalizzata.

Londra, anni ’60. Lambrette, anfetamine, parka, scontri sulle spiagge tra mods e rockers. La Gran Bretagna post bellica e la musica soul. L’esplosione di rabbia adolescenziale di una generazione che vuole provare a vivere scrivendo da sola il proprio futuro e cede infine alla disillusione. Tutto racchiuso in un film straordinario, diretto da Franc Roddam, che attinge linfa vitale e canzoni dall’omonimo album capolavoro degli Who, uno dei 10 dischi più importanti della storia del rock. Con un giovane Sting nel ruolo di Ace, uno dei protagonisti del film.

QuadropheniaA distanza di 35 anni da quel 1979 che lo vide uscire nelle sale di tutto il mondo, Quadrophenia, il film capolavoro diretto ispirato all’omonimo album degli Who del 1973, torna al cinema in versione restaurata e digitalizzata solo mercoledì 10 dicembre (elenco delle sale a breve disponibile su www.nexodigital.it). Un’uscita attesissima perché cade nell’anno del cinquantesimo anniversario della band. Il film, ripercorrendo le musiche dell’album, racconta attraverso il protagonista Jimmy, i contrasti della generazione inglese degli anni ’60 che si divideva fra i Mods (giovani ben vestiti che guidavano scooter italiani) e i Rockers (seguaci del rock and roll americano anni ’50, vestiti con giubbotti di pelle e sempre in sella a grosse motociclette). Così Quadrophenia resta probabilmente a tutt’oggi il film capace di mostrare come nessun altro il connubio tra rock e ribellione giovanile.

Mentre il film cult ispirato all’album degli Who torna in sala restaurato e digitalizzato, Universal Music propone da oggi in radio THE WHO “BE LUCKY”, il brano inedito che anticipa l’uscita della nuova raccolta THE WHO “HITS 50!” prevista il 4 novembre in occasione del 50° anniversario della band di Roger Daltrey e Pete Townshend.

Con oltre 100 milioni di dischi venduti nel mondo e la reputazione di “migliore gruppo dal vivo di sempre”, per dirla con Eddie Vedder dei Pearl Jam, gli Who (Pete Townshend – chitarra, Roger Daltrey – voce, John Entwistle – basso e Keith Moon – batteria) hanno rappresentato per molti versi l’emblema del gruppo rock per eccellenza, in grado di influenzare svariate generazioni future. Furia iconoclasta, senso di appartenenza generazionale, una sconfinata ambizione musicale e un talento fuori da ogni schema si uniscono sul palco e in canzoni diventate pietre miliari della storia del rock, come “My generation”, “I can’t explain” e album come “Who’s next”,  “Tommy” e “Quadrophenia”, per la cui definizione venne coniato il temine “rock opera”. Dopo gli esordi come gruppo portabandiera del movimento mod inglese, a partire dalla seconda metà degli anni ’70 gli Who si ergono a rockband a tutto tondo, costituendo un punto di riferimento e di influenza per band loro coetanee come Beatles e Rolling Stones, e finendo per influenzare, con la loro attitudine diretta e nervosa, anche i musicisti che daranno vita alla scena punk, nella seconda metà degli anni ’70, i Clash in primis. Nonostante la morte di Keith Moon, avvenuta nel 1978, e quella del bassista John Entwistle, nel 2002, gli Who hanno proseguito a suonare e a fare dischi, l’ultimo dei quali, datato 2006, si intitola “Endless wire”. Una delle loro ultime pubblicazioni è stata proprio l’album dal vivo intitolato “Quadrophenia live”, celebrazione di uno dei loro album più belli di sempre.

Quadrophenia è distribuito in Italia da Nexo Digital in collaborazione con Universal Music, Radio DEEJAY e MYmovies.it.

Quadrophenia torna al cinema dopo 35 anni il film ispirato all’album degli Who

0

QuadropheniaNexo Digital è lieta di annunciare l’uscita nelle sale per il mese di ottobre della versione restaurata e digitalizzata di Quadrophenia, il film capolavoro diretto 35 anni fa, nel 1979, da Franc Roddam e ispirato all’omonimo album degli Who, che ne furono i produttori esecutivi. Il film racconta, ripercorrendo le musiche dell’album attraverso il protagonista Jimmy, i contrasti della generazione inglese degli anni ’60 che si divideva fra i Mods (giovani ben vestiti che guidavano scooter italiani) e i Rockers (seguaci del rock and roll americano anni ’50, vestiti con giubbotti di pelle e sempre in sella a grosse motociclette).

Quadrophenia tornerà dunque su grande schermo in versione restaurata in ottobre 2014 (nell’anno in cui si festeggiano i 50 anni del gruppo) e l’elenco delle sale sarà pubblicato appena disponibile su www.nexodigital.it. Nel frattempo Universal Music pubblica QUADROPHENIA: LIVE IN LONDON,  il cofanetto disponibile su cd e dvd già da domani che mostra una delle tappe del “Quadrophenia and More Tour”, che nel 2012/2013 gli Who hanno portato in giro per il mondo per celebrare il 40° anniversario dell’uscita dell’ omonimo album del 1973.

Quaderno Proibito: Notorious annuncia la serie tv dal romanzo di Alba de Céspedes

0

Notorious annuncia l’opzione della property letteraria Quaderno Proibito romanzo del 1950 di Alba de Céspedes, scrittrice italo-cubana recentemente riscoperta e ripubblicata con successo in tutto il mondo.

Alba de Céspedes è annoverata tra le autrici che sono state fonte di ispirazione di Elena Ferrante; nata nel 1911 si è subito imposta come una donna avanti rispetto ai suoi tempi, una scrittrice d’avanguardia che promuove nelle sue opere un’idea democratica di società, battendosi per la parità di diritti tra uomini e donne, ed è per questa sua spiccata capacità di guardare al futuro che possiamo considerare le sue opere moderne ancora oggi.

La trasposizione per la serialità di questo romanzo di Alba de Céspedes è stata affidata a Francesca Serafini e Giordano Meacci, già sceneggiatori di film di successo come Non essere cattivo di Claudio Caligari, film dell’anno ai Nastri d’argento nel 2016 e candidato italiano agli Oscar nello stesso anno, nonché autori di Fabrizio De André – Principe libero di Luca Facchini e Carosello Carosone di Lucio Pellegrini (con il quale hanno vinto il Premio Flaiano alla Migliore sceneggiatura).

Quaderno Proibito è solo il primo passo nel mondo della serialità da parte della divisione Notorious Series di Notorious Pictures SPA, guidata da Guglielmo Marchetti – Chairman e Stefano Bethlen – CEO che, con l’ingresso di Benedetta Galbiati nel ruolo di Head of Scripted Series Development & Production, ha l’obiettivo di rafforzare ulteriormente la sua presenza nel mercato dell’audiovisivo.

Notorious Pictures ha infatti già opzionato altri due romanzi della stessa autrice, Dalla Parte di lei e Nessuno torna indietro, certi dell’enorme potenziale che l’ampia produzione letteraria di Alba de Céspedes sarà in grado di esprimere sullo schermo nella trasposizione seriale.

Siamo felici di annunciare questo ambizioso ed importante progetto di sviluppo seriale di Quaderno Proibito – ha commentato Stefano Bethlen, amministratore delegato della Notorious Pictures – un romanzo senza tempo di un’autrice che parla di temi urgenti ancora oggi e che siamo certi possa conquistare il pubblico della serialità, come sta già accadendo con la riedizione recente dei suoi romanzi.

Ho sempre avuto una passione per le storie sull’emancipazione femminile. Storie di donne che non hanno paura di far sentire la propria voce. –ha affermato Benedetta Galbiati, Head of Scripted Series Development & Production – E sono convinta che quando una storia ben raccontata incontra una questione sociale scottante e di attualità, ci sia un enorme potenziale di pubblico da raggiungere. E in Quaderno Proibito convivono alla perfezione questi due gli elementi e contribuiscono a renderlo un progetto in sviluppo di ampio respiro, anche internazionale. Alba de Céspedes e le donne a cui dà vita nei suoi romanzi, hanno ancora tanto da dirci.”

QT8: Quentin Tarantino – The first Eight, il doc dal 26 Febbraio

QT8: Quentin Tarantino – The first Eight, il doc dal 26 Febbraio

Arriva su MioCinema dal 26 febbraio QT8: Quentin Tarantino – The first Eight, un documentario che racconta la carriera del celebre cineasta statunitense, dagli esordi come autore di sceneggiature, Una vita la massimo scritta nel 1987, Natural Born Killers scritta nel 1989 e Dal tramonto all’alba scritta nel 1990,  passando per l’esordio dietro la macchina da presa con l’acclamato Le iene, la Palma d’oro a Cannes e l’Oscar alla miglior sceneggiatura originale per Pulp Fiction e il susseguirsi di successi diventati cult del cinema internazionale, sino al suo ottavo film da regista, The Eightful Eight.

QT8 vanta interviste esclusive di diverse star di Hollywood che hanno lavorato con Tarantino ai suoi film, tra i quali Samuel L. Jackson, Kurt Russell, Tim Roth, Christoph Waltz. Ma vi sono anche interviste a personaggi che hanno vissuto in prima persona la crescita professionale di Tarantino, come i produttori Stacey Sher e Richard Gladstein, o come l’amico e sceneggiatore Scott Spiegel.

Il documentario racconta retroscena inediti, aneddoti e segreti del grande regista. Vi sono numerosi contributi esclusivi, come riprese dei set, fotografie, video di archivio e animazioni originali. Infine, non potevano mancare numerose clip dei film di Tarantino, che si amalgamano nel racconto e nei commenti dei protagonisti.

https://youtu.be/8_j9b0a16IM

Qing Chun: Gui (Youth: Homecoming) in concorso a Venezia 81

Qing Chun: Gui (Youth: Homecoming) in concorso a Venezia 81

Sarà presentato stasera in concorso all’81. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica Qing Chun: Gui (Youth: Homecoming), il documentario cinese diretto da Bing Wang.

In merito al film il regista ha dichiarato: “In Cina la maggior parte dei giovani lavora duramente per mantenersi. Gli stipendi sono molto bassi, le giornate infinite e non c’è quasi tempo di riposare. La società cinese ha ridotto la loro vita quotidiana a lavoro. Guadagnare denaro è diventato l’unica ambizione”.

La trama di Qing Chun: Gui (Youth: Homecoming)

Con l’avvicinarsi delle vacanze di Capodanno i laboratori tessili di Zhili sono quasi deserti. I pochi dipendenti rimasti sono in disperata attesa dello stipendio per pagarsi il viaggio di ritorno a casa. Dalle rive del fiume Yangtze alle montagne dello Yunnan, tutti festeggeranno nelle proprie città natali e celebreranno i rituali di prosperità con la famiglia. Per Shi Wei questa è anche l’opportunità di sposarsi, come per Fang Lingping. Il marito, ex tecnico informatico, dovrà seguirla a Zhili dopo la cerimonia. Imparare è difficile, ma ciò non ostacola l’avvento di una nuova generazione di lavoratori

Pussy Island con Channing Tatum cambia titolo e data di uscita

0
Pussy Island con Channing Tatum cambia titolo e data di uscita

Secondo Deadline, il prossimo debutto alla regia di Zoë Kravitz ha ricevuto un nuovo titolo dagli Amazon MGM Studios.

Originariamente chiamato Pussy Island, il film thriller con Channing Tatum è ora ufficialmente intitolato Blink Twice. Inoltre, Amazon MGM Studios ha confermato che Blink Twice arriverà nelle sale il 23 agosto 2024. La data di uscita nelle sale vedrà il film debuttare nello stesso mese di altri progetti di alto profilo, tra cui Borderlands, Alien: Romulus e Kraven the Hunter.

Cosa aspettarsi dal film di debutto alla regia di Zoë Kravitz?

In Blink Twice, il miliardario della tecnologia Slater King (Channing Tatum) incontra la cameriera Frida al suo gala di raccolta fondi e scocca la scintilla. La invita a unirsi a lui e ai suoi amici per una vacanza da sogno sulla sua isola privata“, si legge nella sinossi. “È un paradiso. Le notti selvagge si fondono con i giorni di sole e tutti si divertono un mondo. Nessuno vuole che questo viaggio finisca, ma quando iniziano ad accadere cose strane, Frida comincia a mettere in discussione la sua realtà. C’è qualcosa di sbagliato in questo posto. Dovrà scoprire la verità se vuole uscire viva da questa festa“.

Oltre a dirigere, Zoë Kravitz ha anche co-scritto la sceneggiatura con E.T. Feigenbaum (High Fidelity). Blink Twice sarà interpretato anche da Naomi Ackie, Christian Slater, Geena Davis, Adria Arjona, Simon Rex, Haley Joel Osment, Kyle MacLachlan e Alia Shawkat. Il film è prodotto da Bruce Cohen, Kravitz, Tiffany Persons e dalla Free Association di Tatum.

Push: trama, cast e curiosità sul film con Chris Evans

Push: trama, cast e curiosità sul film con Chris Evans

Proprio negli anni in cui i supereroi della Marvel prendevano vita al cinema, arrivava sul grande schermo un film che a suo modo raccontava un diverso gruppo di persone speciali, dotate di capacità come la telecinesi e la chiaroveggenza. Si tratta di Push, diretto nel 2009 da Paul McGuigan, già autore di Slevin – Patto criminale. Fu così lui a dar vita ad uno dei primi gruppi di eroi non nati da un fumetto. Quella qui raccontata è infatti una storia originale ideata e poi scritta da David Bourla, all’interno della quale si ritrovano grandi colpi di scena, ma anche tematiche come la forza che nasce dall’unione e il conflitto con una società che mira all’uniformità.

Non nata sulla carta, la storia di Push finì comunque con l’arrivarvi in concomitanza con la distribuzione in sala del film. La casa editrice Wildstorm ha infatti prodotto una miniserie a fumetti di sei numeri incentrata sugli eventi precedenti al film. La loro funzione è dunque quella di vero e proprio prequel, che permette di conoscere ulteriormente i personaggi e le loro vicende in vista del film, che può comunque essere fruito appieno anche senza la lettura di tali albi. Nonostante questa grande promozione del film, Push finì con il passare in sordina, schiacciato dall’interesse verso supereroi più conosciuti e che in quel momento iniziavano ad affollare le sale.

Si tratta però di un film particolarmente avvincente, che in parte anticipa caratteristiche divenute poi ricorrenti di questo genere. A distanza di più di dieci anni dalla sua uscita, il film meriterebbe dunque di essere recuperato e riscoperto. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Push: la trama del film

Al centro delle vicende del film vi è una misteriosa agenzia governativa nota come la Division. All’interno di questa si conducono una serie di esperimenti per dar vita a soldati dotati di grandi abilità psicofisiche. Coloro che si rifiutano di sottoporsi a questo processo vengono immediatamente eliminati, per evitare fughe di notizie. I problemi hanno inizio nel momento in cui Nick, un telepate di seconda generazione, riesce a scappare dalla Division, trovando poi rifugio ad Hong Kong. Per evitare di essere rintracciato, nasconde per anni le proprie abilità. A richiamarlo all’azione è però l’arrivo di Cassie, una giovanissima veggente che gli chiede di aiutarla a rintracciare altri ragazzi come loro.

I due, che la Division non ha mai smesso di cercare, iniziano pertanto a radunare un gruppo di persone dotate di abilità simili alle loro. Si forma così un vero e proprio esercito. Tra i nuovi arrivati nel gruppo vi è anche Kira, capace di manipolare la mente altrui e un tempo fidanzata proprio con Nick. È lei a possedere una serie di informazioni per sconfiggere una volta per tutte la crudele agenzia. Per arrivare ad ottenere tale obiettivo, però, dovranno prima di tutto scontrarsi con gli agenti che gli danno la caccia. Tra questi vi è lo spietato Henry Carver, il quale sembra a sua volta dotato di abilità simili a quelle dei giovani protagonisti.

Push cast

Push: il cast del film

A dar vita ai protagonisti del film vi sono una serie di celebri nomi di Hollywood, a partire da Chris Evans. Dopo essere stato la Torcia Umana in Fantastici 4, e prima di assumere i panni di Captain America, l’attore si è qui trovato a dar vita al personaggio di Nick, dotato di telecinesi. Originariamente il ruolo era stato offerto all’attore Channing Tatum, il quale però dovette rinunciare a causa di altri impegni, favorendo l’ingresso di Evans. Accanto a lui, nel ruolo della veggente Cassie vi è invece l’attrice Dakota Fanning, già particolarmente nota grazie a film come La guerra dei mondi e Man on Fire. Camille Belle, anche lei attrice sin da bambina, è invece presente nei panni di Kira, abile nella manipolazione mentale.

Facenti parte del gruppo di protagonisti sono anche gli attori Ming-Na-Wen nei panni della segugio Emily Wu, e Xiao Lu Li, in quelli della veggente Pop Girl. Dalla parte dei cattivi si ritrovano invece l’agente Henry Carver, interpretato dal candidato all’Oscar Djimon Hounsou. Noti sono anche gli attori Corey Stoll, che dà qui vita all’agente Mack, e Maggie Siff, nei panni di Teresa Stowe, aiutante di Nick e i suoi amici. Poiché il regista ha evitato quanto più possibile di ricorrere ad effetti speciali digitali, l’intero cast si è dovuto preparare al film attraverso un lungo addestramento fisico. Questo gli ha permesso di poter personalmente eseguire anche le scene più complesse da un punto di vista dell’azione.

Push: il sequel, il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

Costato circa 38 milioni di dollari, Push è arrivato ad incassarne a livello globale solo circa 49. Si è trattato di un risultato particolarmente al di sotto delle aspettative, che ha portato ad abbandonare i piani per un potenziale sequel, già ipotizzato dai produttori e dagli sceneggiatori. Proprio per questo il film si conclude con un finale particolarmente aperto, che rimandava la risposta a tante domande a successivi capitoli. A sfavorire la realizzazione di un seguito vi è stata inoltre la negativa risposta da parte della critica, come anche la difficoltà di competere in un mercato cinematografico sempre più invaso da nuovi film sui supereroi.

In mancanza di un sequel, è però possibile fruire di Push grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Chili Cinema e Netflix. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di martedì 2 febbraio alle ore 21:00 sul canale 20 Mediaset.

Fonte: IMDb

Purché finisca bene: “Non ho niente da perdere” con Carolina Crescentini

0

Tornano su Rai 1 le storie del ciclo “Purché finisca bene”, una collana di commedie sentimentali con cast importanti, con la nuova puntata in programmazione su Rai 1 dal 2 Gennaio 2019 con il nuovo film Non ho niente da perdere. 

Nuova puntata Carolina Crescentini in “”Non ho niente da perdere“, che andrà in onda il 15 gennaio alle 21:25 su Rai 1. Nel cast oltre all’attrice anche Edoardo Pesce, Sergio Assisi, Ilaria Genatiempo, Ninni Bruschetta, Michele Venitucci, Dario Cassini, Marco Cassini, Margherita Vicario.

In Non ho niente da perdere Camilla  ha un problema: è ipocondriaca. In visita al padre e alla sorella, che organizzano matrimoni in una villa storica, Camilla si ritrova vittima di un assalto organizzato da un gruppo di eco-terroristi. Verrà coinvolta, suo malgrado, in un piano di liberazione organizzato da Ettore, un ex-carabiniere in attesa di riscatto.

Puppet Master: i produttori di Transformers preparano il reboot

0
Puppet Master: i produttori di Transformers preparano il reboot

La nota saga horror Puppet Master tornerà presto sul grande schermo. Arriva dall’Hollywood Reporter infatti la notizia che S. Craig Zahler (regista di Bone Tomahawk con Kurt Russell) scriverà la sceneggiatura di Puppet Master The Littlest Reich, il primo capitolo di una nuova serie di film che saranno prodotti da Lorenzo di Bonaventura e Mark Vahradian, noti per essere i produttori del fortunato franchise di Transformers.

Secondo le prime indiscrezioni, Puppet Master The Littlest Reich racconterà la storia di un giovane da poco divorziato che ritrova una bambola nell’armadio di suo fratello defunto e pianifica di vendere il giocattolo in un convento dell’Oregon per celebrare il 30° anniversario dell’omicidio di Toulon. Durante l’asta una forza oscura animerà tutti i burattini, dando il via ad una serie di omicidi. Al momento non sappiamo chi si occuperà della regia del nuovo film.

Il primo film originale della saga, Puppet Master Il burattinaio, è uscito nel 1989 per la regia di David Schmoeller. Il film ha avuto 10 sequel, diretti da vari registi, tutti prodotti tra il 1989 e il 2012.

Fonte

Pupi Avati: al via le riprese del nuovo film, Lei Mi parla Ancora

0

Partiranno il 03 Agosto le riprese di Lei Mi parla Ancora, il nuovo film di Pupi Avati. Il film, liberamente tratto dall’omonimo libro di Giuseppe Sgarbi, racconta la storia d’amore tra Nino e Caterina: un amore lungo 65 anni e mai finito, neanche con la morte di lei, come scrisse lo stesso autore. “Finché morte non vi separi è una bugia. Il minimo sindacale. Un amore come il nostro arriva molto più in là. E il tuo lo sento anche da qui.” Le riprese dureranno sei settimane tra Roma e Ferrara, dove Sgarbi trascorse parte della sua vita.

La sceneggiatura e il soggetto sono di Pupi e Tommaso Avati. Tra gli interpreti principali Renato Pozzetto (Nino), Stefania Sandrelli (Caterina), Isabella Ragonese (Caterina giovane), Lino Musella (Nino giovane), Fabrizio Gifuni (Amicangelo). Insieme a loro anche Chiara Caselli, Alessandro Haber, Serena Grandi, Gioele Dix, Nicola Nocella. Il film è coprodotto da Bartlebyfilm e Vision Distribution in collaborazione con Duea Film e sarà distribuito nelle sale italiane da Vision Distribution.

“Con LEI MI PARLA ANCORA ho voluto raccontare la storia di un grande amore, quello tra Nino e Caterina, un amore lungo 65 anni, un amore che dura oltre la morte. Il pretesto narrativo è un libro di memorie che il protagonista, rimasto vedovo, si è deciso a pubblicare affidandone la scrittura a un ghost writer romano, ambizioso e disincantato. Ed è proprio nella dialettica fra questi due personaggi, così apparentemente diversi tra loro, che ho scorto la possibilità di affrontare il presente della nostra terra e il suo meraviglioso passato, in quella porzione dell’Emilia così speciale che ha saputo trattenere, accanto alla modernità, il grande fascino del suo passato. Delle sue tante memorie. Ho raccontato la nostra terra, la nostra gente, attraverso una ennesima, diversa, angolazione. Per continuare a dare un senso al nostro lavoro”.

Pupi Avati, la trama

Nino e Caterina sono sposati da sessantacinque anni e si amano profondamente dal primo momento che si sono visti. Alla morte di Caterina, la figlia Elisabetta, nella speranza di aiutare il padre a superare la perdita della donna che ha amato per tutta la vita, gli affianca Amicangelo, un editor con velleità da romanziere, per scrivere attraverso i ricordi del padre un libro sulla loro storia d’amore. Amicangelo accetta il lavoro solo per ragioni economiche e si scontra subito con la personalità di un uomo che sembra opposta a lui. Ma il rapporto tra i due diventerà ogni giorno più profondo fino a trasformarsi in un’amicizia sincera.

Pupi Avati racconta “Una sconfinata giovinezza”

0

Una_sconginata_giovinezza

L’ultima produzione di Pupi Avati è il suo primo film che tratta di “una storia d’amore e in cui i protagonisti sono tutti e due molto belli”, riassume così scherzando il regista bolognese, a conclusione della conferenza stampa che si è tenuta oggi a Roma.

Pupi Avati in concorso al Festival del Film di Roma

Pupi Avati sarà in concorso durante il Festival internazionale del film di Roma. La notizia arriva da una fonte certa, lui stesso, che ha annunciato oggi al Roma Fiction Fest la sua partecipazione al concorso romano.

Pupazzi senza gloria: intervista a Phil Phillips

0
Pupazzi senza gloria: intervista a Phil Phillips

In occasione della premiere a Londra di Pupazzi senza gloria abbiamo avuto il piacere di intervistare il protagonista, Phil Phillips.

Pupazzi senza gloria racconta le vicende di due detective alle prese con un serial killer che sta uccidendo tutti i componenti del cast de L’allegra combriccola, un amatissimo show di pupazzi degli anni 90.

A seguire il caso Connie Edwards (Melissa McCarthy), una veterana del corpo di polizia con una terribile dipendenza dallo zucchero, e il suo ex collega pupazzo Phil Phillips (doppiato da Maccio Capatonda), caduto in disgrazia e diventato ora un investigatore privato.

Ambientato in una Los Angeles in cui umani e pupazzi condividono sesso, droga e pallottole, Pupazzi senza gloria è un film scorrettissimo tutto da ridere e dal “piacere” assicurato.

Pupazzi senza gloria

Pupazzi alla riscossa, trailer. Da novembre al cinema

0
Pupazzi alla riscossa, trailer. Da novembre al cinema

È stato diffuso in rete da Lucky Red il trailer di Pupazzi alla riscossa. Le amatissime Uglydolls arrivano sul grande schermo a Novembre. Dal regista di Shrek 2 e Gnomeo & Giulietta, un film in cui tutto ciò che è unico è bello. Un mondo meraviglioso e coloratissimo dove la prima regola è divertirsi. Un’avventura straordinaria in cui è la vera amicizia a renderci speciali!

SINOSSI

Moxy e i suoi amici pupazzi sono pronti a vivere una grande avventura. In un mondo fantasioso e ricco di colori uno strampalato gruppo di pupazzi, morbidi, soffici e felpati, dovrà affrontare con coraggio e determinazione la prova più importante della loro vita: trovare un bambino a cui dare il proprio amore. Per farlo dovranno sfidare il leader incontrastato dell’Accademia della Perfezione, il pupazzo Lou. Riusciranno i nostri eroici pupazzi nella loro impresa?

La versione italiana del film vedrà il coinvolgimento di cinque doppiatori d’eccezione:

FEDERICA CARTA sarà la scatenata MOXY, una vera e propria forza della natura, vivace e piena di energia, meravigliosamente unica con il suo sorriso a tre denti.

DILETTA LEOTTA sarà la bellissima MANDY, ha un segreto da nascondere che teme possa compromettere il suo desiderio di raggiungere la perfezione.

SHADE sarà lo scaltro e simpaticissimo UGLYDOG , il migliore amico di Mandy.

ACHILLE LAURO sarà LUCKY BAT, il pupazzo più saggio, peccato che i suoi consigli non funzionino mai come dovrebbero!

ELIO sarà OX, il suo unico desiderio è che i suoi amici pupazzi si sentano sempre amati e al sicuro.

Puoi baciare lo sposo: Alessandro Genovesi e il cast presentano i film

Il regista Alessandro Genovesi e un nutrito cast – Diego Abatantuono, Monica GuerritoreDino Abbrescia sono solo alcuni interpreti – hanno presentato ieri a Roma la loro nuova commedia, Puoi baciare lo sposo, incentrata sull’unione civile fra due ragazzi, Antonio e Paolo (Cristiano Caccamo e Salvatore Esposito), la cui notizia spiazza la famiglia di Antonio. In sala dal 1 marzo, il lavoro è prodotto da Colorado Film in collaborazione con Medusa.

Come nasce questo racconto, in cui si parla di temi importanti con leggerezza ma senza superficialità?

Alessandro Genovesi: “Ci tenevo a che, visto l’argomento, nessuno si sentisse rappresentato in maniera sbagliata. Comunque stavo facendo un film, non una proposta di legge. Stavo raccontando una storia ed era importante che avesse delle caratteristiche di commedia, che il clima generale fosse leggero, che l’argomento venisse trattato in maniera leggera, con un’attenzione alla recitazione degli attori, che non doveva essere parodistica o farsesca […], ma invece lavorare molto sul realismo” E aggiunge: “È un principio. La leggerezza vicino alla comicità, alla risata, hanno la capacità di aprire noi stessi e siamo più propensi ad accogliere quello che ci viene raccontato”.

Il film ha visto la collaborazione dell’associazione Diversity, che si occupa della rappresentazione responsabile delle persone LGBTI. La presidente Francesca Vecchioni lo definisce “un film importantissimo” e spiega: “Purtroppo siamo in un momento in cui serve far capire quanto bisogna abbattere le paure con la conoscenza”. Mentre racconta così la collaborazione: “Abbiamo fatto un lavoro di lettura critica del copione […], dando una serie di indicazioni esclusivamente sulla rappresentazione dei temi e delle persone LGBTI. […] È stata meravigliosa l’idea di coinvolgerci e potete immaginare il rispetto con cui abbiamo cercato di gestire questa situazione. Alessandro Genovesi ha fatto un lavoro meraviglioso da subito, però […] possono esistere piccoli passaggi di linguaggio o modi, o azioni – come alcuni abbracci che sono diventati baci, ad esempio – che credo abbiano reso più realistico il film”.

C’è una madre, interpretata da Monica Guerritore, che prende subito in mano la situazione e tenta di mettere le cose a posto.

Monica Guerritore: “La bellezza del personaggio di Anna è la forza, l’accoglienza tipica del mondo femminile, perché noi donne sappiamo adattarci ai cambiamenti […], per cui siamo anche in grado più facilmente di accogliere ciò che è il nuovo, cioè l’inatteso. Non ci sono censure o non censure, c’è lo shock che può venire da qualcosa che non avevi previsto. Tuo figlio ti porta a casa Genny Savastano di Gomorra [Salvatore Esposito, che qui è Paolo, ndr] e ti dice che domani lo vuole sposare. Naturalmente hai una notte in cui rifletti, […] dopodiché amore chiama amore. Non c’è maschio, non c’è femmina e l’amore vince. Questo è tipico del femminile”. E a proposito del mestiere dell’attore, cita un’affermazione di Meryl Streep, secondo cui “l’interprete è colui che si mette nei panni degli altri per far capire al pubblico come ci si sente”. “Io, in Anna, ho fatto capire al pubblico come ci si può sentire in una situazione inaspettata, e alla fine ci si sente bene”.

Al papà, Diego Abatantuono, invece, non basta una notte per metabolizzare la notizia.

Diego Abatantuono: “Penso che possano essere tanti quelli che la pensano come il mio personaggio. È già difficile trovare persone emancipate, aperte, evolute, come lui sembra essere all’inizio. Dopodiché, quando il problema si presenta personalmente, viene fuori l’ottuso che è in lui. Credo che negli uomini ci sia tanta ottusità recondita, millenni di ottusità che vanno superati. C’è chi li ha già superati, chi ancora fa fatica. […] Far passare una tematica così importante in maniera leggera e divertente credo sia più avvincente che raccontarla in maniera drammatica. […] La commedia, quando è azzeccata, è il modo migliore”.

Salvatore Esposito, qui c’è un capovolgimento totale rispetto al ruolo di Genny in Gomorra, con cui è solitamente identificato.

Salvatore Esposito: “Quando hai la fortuna […] di partecipare a un prodotto di successo internazionale, è facile che la gente ti veda soprattutto per quel ruolo. In realtà sto cercando con le mie scelte di fare cose anche diverse, mai rinnegando ciò che ho fatto […]. Ringrazio regista e produttori perché mi è stata data questa bellissima possibilità. Spero, attraverso il lavoro che ho fatto insieme agli altri attori e al regista, di riuscire a far passare la mia idea di raccontare qualcosa di vero, di reale con dei sentimenti puri”.

Il personaggio interpretato da Dino Abbrescia, Donato [che ama vestirsi da donna, ndr], parte da un’incertezza, ma poi fa una scelta coraggiosissima.

Dino Abbrescia: “Sì, alla fine risulta quasi il personaggio più risolto di tutti, anche se è partito con una grande incertezza. Parte dalla provincia per liberarsi, per esprimere questo grande desiderio che aveva dentro. […] Mia mamma ha visto il trailer e mi ha detto: “Dino, ma lo sai che stai proprio bene! Ma stai meglio così”.[…] Lei mi ha dato la chiave del personaggio, la sensazione di benessere che lui prova. […]. Era il personaggio più pericoloso del film perché poteva farlo crollare e creare molto caos, mentre sgombera il campo da una serie di cose: travestirsi non è necessariamente essere gay, transessuali”.

Pensa che la Chiesa sia più aperta a questa realtà grazie a Papa Francesco?

Genovesi: “Secondo me la Chiesa con Papa Francesco è molto più aperta in generale. […] Nel film ci sono piccoli accenti rispetto alla religione in diversi momenti”.

Sono intervenuti poi alcuni membri dell’associazione Agedo, che riunisce genitori di persone LGBTI, ribadendo l’importanza di trattare temi come le unioni civili, legati alle diverse identità di genere e alla parità di diritti. Tra loro, Pamela Villoresi: “Per molti genitori è molto importante. Per noi che facciamo spettacolo è un po’ più facile, siamo già svezzati, ma per qualcuno è stato molto complicato. […] Agedo fa incontri nelle scuole, lotta per le leggi”. Sulla battaglia per le unioni civili non ha usato mezzi termini: “Ci siamo battuti a sangue. […] Noi genitori di coppie di mamme siamo stati più graziati, ma le coppie dei papà sono state maciullate […]. Hanno dato loro dei pervertiti, degli orchi. […] La battaglia delle unioni civili ha cambiato la vita a tante famiglie omosessuali e un film come questo aiuta a riderci sopra, a farlo penetrare con allegria, serietà e tranquillità. È un’acqua, tanto non si ferma”.

Puoi baciare lo sposo, recensione del film di Alessandro Genovesi

La nuova commedia di Alessandro Genovesi – già regista de Il peggior Natale della mia vita, Ma che bella sorpresa – mette al centro il tema delle unioni civili e porta sullo schermo Puoi baciare lo sposo, liberamente ispirata alla commedia teatrale My big gay Italian wedding di Anthony J. Wilkinson. Il film appare concepito essenzialmente per coloro che faticano ad accettare l’omosessualità e le altre identità di genere e il fatto che esse semplicemente rientrino in un concetto di normalità allargato e inclusivo, in cui la natura di ciascuno è libera di esprimersi.

Antonio (Cristiano Caccamo) e Paolo (Salvatore Esposito) sono una coppia di ragazzi che vivono e lavorano a Berlino e stanno per sposarsi. Ai suoi genitori, Anna (Monica Guerritore) e Roberto (Diego Abatantuono), Antonio non ha mai detto di essere omosessuale, ma ora non può più rimandare. Dunque decide di partire per l’Italia per presentare loro il suo compagno e comunicare la notizia del matrimonio. La coppia parte per Civita di Bagnoregio, dove il padre di Antonio è sindaco, noto per le sue idee progressiste. Si uniscono ai due la loro esuberante amica Benedetta (Diana Del Bufalo) e il nuovo coinquilino, l’ansioso Donato (Dino Abbrescia). La notizia dell’unione civile spiazza entrambi i genitori di Antonio ma, mentre Anna è più pronta ad accettare, Roberto non sembra affatto intenzionato a celebrare le nozze del figlio.

La commedia, dai toni leggeri e garbati, sebbene diverta in alcuni passaggi, soprattutto grazie a personaggi come quello di Donato – Dino Abbrescia trova un equilibrio non facile, dandogli autentica naturalezza senza rinunciare alla comicità – ed abbia qualche accento brillante e azzeccato, è per il resto piuttosto piatta, sia a causa di un intreccio prevedibile, che conduce verso un finale scontato, sia perché risente del suo stesso garbo.

Puoi baciare lo sposo, l’incontro con il regista

puoi baciare lo sposoGenovesi e Giovanni Bognetti nel curare la sceneggiatura cercano di dare realismo e umanità ai personaggi, riuscendo nello sforzo apprezzabile di non sfociare nella macchietta. Il problema semmai è l’opposto: l’eccessiva preoccupazione di urtare la sensibilità di quella parte di pubblico che non ha ancora metabolizzato le tematiche trattate. Anziché puntare a conquistarlo con le emozioni attraverso le figure dei due ragazzi, suscitando adesione alla loro vicenda, Puoi Baciare lo sposo finisce per sacrificare proprio loro. Più che personaggi consistenti e vividi, essi paiono simboli dell’amore puro, della bontà d’animo, della mitezza, risultando scialbi – un’occasione non sfruttata a pieno per Caccamo ed Esposito, qui lontano dai panni di Genny Savastano che lo hanno reso famoso. Non mancano didascalismo e retorica. Basti pensare all’insistenza della macchina da presa su alcuni elementi: il crocifisso che cade su Roberto; Antonio nei panni di Cristo flagellato durante la Via Crucis; il discorso di frate Francesco (Antonio Catania) in chiesa. Di fronte al padre, che non accetta la sua natura, Antonio non ha reazioni significative, nessun aperto contrasto o sussulto d’orgoglio, come invece ci si aspetterebbe. Lui e Paolo appaiono timidi, il loro amore è delicato e pudico: solo qualche bacio, privo di accenti passionali. Non basta qualche momento più realistico a cancellare una sensazione di scarsa naturalezza.

C’è invece indulgenza verso Roberto: alcune dichiarazioni indifendibili del sindaco, alcuni gesti inaccettabili sono passeggeri, sembra dire il regista. Tutto è compensato dall’evoluzione positiva del personaggio, oltre che dalla presenza di Anna, che invece comprende il figlio e accetta quasi subito. Puoi Baciare lo sposo, preso dall’equilibrismo, attento a non far sentire nessuno troppo scomodo, perde buona parte dell’autenticità, mentre chi guarda dubita che questo sia davvero un modo efficace di veicolare i temi delle unioni civili, della parità di diritti e della libertà sessuale.