Ha “esordito” nell’universo cinematografico Marvel con il volto di Edward Norton, ma è grazie a Mark Ruffalo che Bruce Banner, aka Hulk, ha finalmente trovato la sua ragion d’essere nel racconto contemporaneo del personaggio. Fragile, tormentato, ironico, questo eroe potrebbe trovare la conclusione del suo arco narrativo in Avengers: Endgame o continuare il suo viaggio verso luoghi inesplorati.
Ecco di seguito tutto quello che non sapevate sull’Hulk interpretato da Ruffalo nel MCU:
Ruffalo vede Bruce come il perfetto opposto di Tony Stark
Per come lo vede Mark Ruffalo, Bruce Banner è l’esatto opposto e l’alternativa a Tony Stark dell’universo Marvel:
“Credo sia la versione di un angelo caduto di Tony. Professore rinnegato, ribelle, arrogante, che faceva cose che non erano proprio ortodosse. Tra di loro c’è vera ammirazione, und dinamica interessante che spinge Stark a godere davvero quando vede questo ragazzo trasformarsi in Hulk.”
Thor: Ragnarok è stato importante per il suo arco narrativo
Archiviata la parentesi di Avengers: Age of Ultron, Hulk lascia temporaneamente i Vendicatori e ritorna protagonista in Thor: Ragnarok e di Bruce Banner non c’è quasi traccia. Svolta narrativa che ha permesso all’attore di lavorare in modo differente con il personaggio.
Per Ruffalo il film ha rappresentato un passo importante per lo sviluppo di Hulk, perché l’ha reso “molto più di un individuo rabbioso e macchina da guerra, e mi ha dato l’opportunità di scavare nella sua emotività“.
Probabilmente non avrà mai il suo standalone
I diritti del personaggio sono ancora nelle mani della Universal, cosa che rende alquanto improbabile – al momento – la realizzazione di uno standalone su Hulk nel MCU.
Ma sappiamo quanto i Marvel Studios siano capaci di scendere a compromessi, come accaduto con la Sony e la condivisione di Spider-Man, quindi la stessa situazione potrebbe verificarsi con il gigante di giada…mai dire mai.
Ruffalo era già in lizza per L’Incredibile Hulk
Non tutti sanno che insieme a Edward Norton, scelto per interpretare Bruce Banner nel film del 2008, anche Mark Ruffalo era in lizza per il ruolo, arrivato fino alla shortlist finale. Questo sostanzialmente è il motivo per cui l’attore è stato scelto subito dopo l’addio di Norton al franchise e in previsione di The Avengers.
Insomma, i Marvel Studios sapevano già chi volevano per il nuovo volto di Hulk, e sembra che non abbiano faticato per ottenerlo.
Il design di Hulk combina il volto di Ruffalo con il fisico di uno spogliarellista
Nell’universo cinematografico Marvel il corpo di Hulk viene interamente animato al computer, ma gli artisti degli effetti visivi hanno comunque bisogno di un punto di riferimento con cui iniziare.
La parte inferiore si basa sulla ricostruzione del fisico di un bodybuilder e spogliarellista di Long Island di nome Steve Romm mentre il volto è modellato su quello di Mark Ruffalo.
Piccola curiosità: Romm era così felice di prestare il suo corpo a Hulk che ha chiamato il suo gatto Lou Ferrigno, una delle sue più grandi ispirazioni e interprete di Bruce Banner nella celebre serie tv.
La voce di Hulk è un misto di Ruffalo e Lou Ferrigno
A proposito di Lou Ferrigno, sapevate che la voce di Hulk è il risultato della combinazione della sua voce con quella di Mark Ruffalo? Un ottimo modo per omaggiare l’attore e culturista americano e volto originale dell’eroe in tv.
Prima della CGI, Ferrigno interpretò Hulk dipingendosi di verde senza effetti speciali e con i vestiti strappati.
Infinity War ha messo in scena il conflitto tra Hulk e Bruce
Avengers: Infinity War ha sicuramente rappresentato un punto di “stallo” per Bruce Banner, dal momento che nel film l’eroe non riesce mai a trasformarsi nel Gigante di Giada (fatta eccezione del prologo, quando affronta Thanos). Tuttavia dietro questo passo indietro del personaggio esistono delle ragioni dipendenti dal percorso iniziato in Thor: Ragnarok che – con molte probabilità – si concluderà in Avengers: Endgame.
A spiegarlo sono stati i registi del film Anthony e Joe Russo:
“Diverse persone hanno interpretato questa incapacità di Bruce come la reazione alla paura. Si, è vero, è spaventato e traumatizzato, eppure ha già avuto momenti simili in passato, è già stato battuto da qualcuno e preso a pugni. Questo però è il risultato del viaggio di Ragnarok. Bruce e Hulk sono due personaggi costantemente in conflitto fra loro, sempre in bilico sul filo del controllo.“
L’arco narrativo di Thor: Ragnarok si basa su Planet Hulk
Come è noto, Thor: Ragnarok ha incluso nella sua storyline anche alcuni eventi che ripercorrono le avventure di Hulk nella celebre serie Planet Hulk. E in mancanza della possibilità di realizzare un film MCU tutto sul Gigante di Giada, lo Studio ha pensato bene di accorpare le due linee narrative.
“C’è anche Hela e Balder e Beta Ray Bill – ha spiegato Kevin Feige – e ci sono tante altre cose che non abbiamo ancora inserito. Ma in termini di personaggi che conoscevamo già, abbiamo pensato che sarebbe stato divertente inserire un personaggio avrebbe aumentato la portata eroica del film, un duo che era stato già apprezzato tantissimo, Hulk e Thor. La coppia ha dimostrato grande potenziale comico, soprattutto negli scambi da pesci fuor d’acqua tra Banner e Thor. E così abbiamo pensato che quell’aereo, alla fine di Age Of Ultron, sarebbe potuto andare nello spazio e così avremmo avuto la possibilità di vedere il Pianeta dei Gladiatori.”
L’autoironia di Bruce ha una ragione specifica
Mark Ruffalo interpreta Bruce Banner con grande autoironia, e non si tratta di una coincidenza, ma della naturale progressione del personaggio da dove l’aveva lasciato Edward Norton alla fine de L’incredibile Hulk.
“Stiamo solo riprendendo la strada conclusa da Ed. Adesso c’è un vecchio Banner, in fuga da lungo tempo, ed è arrivato al punto in cui è stanco di correre, e ha un certo senso dell’umorismo nei confronti di se stesso che lo aiuta ad affrontare il mostro dentro di lui“.
Joss Whedon ha scritto le battute di Hulk durante le riprese di Age of Ultron
Mark Ruffalo ha dovuto aspettare più dei suoi colleghi la sceneggiatura con le sue battute di Avengers: Age of Ultron, e la colpa è da addossare nientemeno che a Joss Whedon. A quanto pare infatti il regista ha scritto le sue scene durante la lavorazione del film.
Whedon ha poi spiegato che “Ciò che rende Hulk così difficile da portare sulla pagina è il fatto che finga di essere una specie di lupo mannaro quando è un supereroe. Quindi, la domanda è: come progredisce? Come possiamo apportare cambiamenti a ciò che fa Hulk?“
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Fonte: ScreenRant