Uscito nelle sale undici anni fa e secondo capitolo della trilogia di Christopher Nolan, Il cavaliere oscuro ha completamene ridefinito il modo in cui il cinema poteva approcciarsi ai supereroe immergendo i personaggi e la storia in un’ambientazione del tutto realistica. Alcuni lo considerano il miglior cinecomic mai realizzato, altri invece un film sopravvalutato, ma la sua complessità lo rende ancora oggetto di studio per il pubblico.
Ci sono inoltre dei dettagli che nessuno potrebbe aver notato e che vi elenchiamo qui sotto:
L’introduzione del villain
La sequenza iniziale del
film ci consegna una delle rapine più emozionanti della storia del
cinema, dove un gruppo di criminali mascherati da clown e aizzati
dal Joker mettono sotto assedio una banca. E a
quanto pare in tutti i film di Nolan i villain venfono introdotti
nello stesso modo, da Ra’s Al Ghul a
Bane, presentati come gli scagnozzi del boss prima
di rivelare che sono loro le vere menti dietro il piano.
Le maschere dei clown
Christopher
Nolan ama rendere omaggio ai film che lo hanno
ispirato, come Stanley Kubrick, che il regista
cita nella sequenza iniziale de Il cavaliere oscuro grazie ad uno
dei ladri che indossa una maschera da clown identica a quella
mostrata in Rapina a mano armata. Ed
esattamente come nel capolavoro di Kubrick, anche qui seguiamo una
rapina ben pianificata dove i truffatori iniziano a “pugnalarsi” a
vicenda per i soldi.
Spaventapasseri
Nel film torna anche lo
Spaventapasseri di
Cillian Murphy, villain principale di
Batman Begins, ma in pochi sanno che l’apparizione
dell’attore segna un record importante: è infatti l’unica star a
vestire due volte i panni dello stesso cattivo di Batman in due
film diversi.
Il nuovo costume ne Il cavaliere oscuro
In ogni sequel di supereroi
vediamo un upgrade del costume del protagonista, ed è ciò che
accade anche in Il cavaliere oscuro dove Bruce Wayne toglie la
parte più ingombrante della vecchia tuta per indossare qualcosa di
più comodo. Forse perché lo stesso
Christian Bale aveva espresso una certa
frustrazione per le misure troppo strette?
Le origini di Harvey Dent nel Il cavaliere oscuro
Joker potrebbe anche aver
rubato la scena nel film, ma non possiamo non ricordare l’efficacia
di un villain come Harvey Dent aka Due Facce.
Nella sua prima scena però viene anticipato il suo destino, con il
personaggio che esprime la sua volontà di resistere mentre sta
processando il mafioso Sal Maroni in tribunale. Lì un uomo estrae
dalla tasca la pistola e cerca di sparare a Dent, che poi è un
cenno alle sue origini nel fumetto.
MCU
Film innovativo per quanto
riguarda il genere cinecomic, Il cavaliere oscuro esce nello stesso
anno di un altro titolo importante, ovvero Iron
Man, capitolo inaugurale del MCU.
E’ interessante notare come questa sigla sia presente anche nel
lavoro di Nolan, attraverso la Major Crimes Unit
del commissario Gordon, indicata proprio con MCU. Una strana
coincidenza no?
Matilda Ledger
Il Joker di Heath Ledger è un criminale imprevedibile, misterioso e folle, e una delle sue scene più emozionanti arriva quando il clown si maschera da infermiera nell’ospedale di Gotham facendo esplodere tutto ciò che ha intorno. E mentre l’attore fugge dal caos, potreste non aver notato il cenno del capo al suo cartellino con il nome che recita “Matilda“, la figlia avuta insieme a Michelle Williams.
La Lamborghini in Il cavaliere oscuro
La trilogia di
Christopher Nolan su Batman ha introdotto diversi
aspetti interessanti nell’universo del personaggio, tra cui una
nuova interpretazione della Batmobile.
Allontanandosi dal tipico design elegante e futuristico, l’
automobile è più simile a un carro armato militare e si accoppia
alla Lamborghini modello Murcielago guidata da
Bruce Wayne. Ma sapevate che in spagnolo significa
“pipistrello”?
Alfred e Bruce in Il cavaliere oscuro
Uno degli eventi più
significativi della trilogia è la morte di Rachel Dawes, e la scena
tra Bruce e Alfred serve a spiegare quanto l’eroe voglia addossarsi
la colpa facendo riferimento alle stesse battute di dialogo di
Batman Begins in cui Alfred confortava il giovane Wayne
dopo la morte dei suoi genitori.
L’applauso di Joker
I tic, i movimenti e
l’aspetto di Joker nascono dalla mente di Heath
Ledger e dalla capacità di improvvisare sul set, come quel momento
in cui il clown si confronta con il commissario Gordon appena
promosso e i colleghi della polizia lo applaudono. Come loro anche
Joker inizia a battere le mani dietro le sbarre, aggiungendo un
tocco di minaccioso alla celebrazione. A quanto pare nessuno aveva
previsto questa scelta e la reazione del cast che vediamo nel film
è autentica.
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Fonte: Screenrant