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Il Signore degli Anelli, trilogia: 10 dettagli che non avevi notato

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Il Signore degli Anelli, trilogia: 10 dettagli che non avevi notato

La trilogia de Il Signore degli Anelli di Peter Jackson si compone di tre film, appunto: La Compagnia dell’Anello, Le Due Torri e Il Ritorno del Re. Trattandosi di pellicole che superano le tre ore di durata, è più che comprensibile che all’occhio dello spettatore meno allenato e più distratto, ci siano una serie di dettagli che sono passati totalmente inosservati.

Tra storyline che si intrecciano, battaglie come se piovesse e così tanti nomi di luoghi e personaggi da ricordare, è davvero impossibile riuscire a tenere a mente ogni singolo dettaglio presente nell’epica trilogia di Jackson.

Ecco 10 cose che forse non avevi mai notato nella trilogia de Il Signore degli Anelli:

Le scarpe di Gandalf

Nella prima scena de Le Due Torri in cui appare Gandalf, è possibile notare un dettaglio che sicuramente è sfuggito anche all’occhio dello spettatore più attento: per una frazione di secondo, la macchina da presa inquadra il personaggio a figura intera, poco prima che lo stesso richiami il suo fido Ombromanto: proprio in quel momento è possibile notare Ian McKellen con ai piedi delle scarpe da ginnastica; probabilmente delle Converse, anche se risalire al modello esatto è molto difficile. Chiaramente, non sono i tradizionali stivali neri che l’attore sfoggia per tutta la durata del film.

L’esercito di Sauron

La battaglia di Minas Tirith ne Il Ritorno del Re è stata a lungo oggetto di forte dibattito tra i fan della saga. La difesa di Minas Tirith è organizzata da Gandalf e, anche grazie all’aiuto di Aragon, l’esercito di Sauron viene sconfitto. C’è una domanda però che fin dall’uscita del film sembra affliggere i fan più accaniti: perché poco dopo scopriamo che Sauron può contare ancora su decine di migliaia di Orchi, e che ciò – come suggerito da Gandalf – potrebbe impedire a Frodo di raggiungere il Monte Fato? Dov’erano prima questi Orchi?

Gli Orchi, Frodo e Mordor

Aragorn e Gandalf decidono di marciare verso il Nero Cancello, in modo da attirare su di loro l’attenzione di Sauron, distraendolo così da Frodo, il quale può recarsi all’interno del Monte Fato per distruggere finalmente l’Anello. Alle porte di Mordor, affrontano la Bocca di Sauron, che mostra loro la cotta di mithril di Frodo, strappata allo hobbit durante la sua prigionia. A quanto pare, però, all’epoca gli Orchi non avevano idea di chi fosse Frodo. Se la Bocca di Sauron sa che Frodo è a Mordor, significa che anche Sauron lo sa: ciò rende la narrazione alquanto controversa.

Tecnicamente, Frodo non distrugge l’Anello

Alla fine, Frodo arriva finalmente su Monte Fato, ma quando entra ed affronta la lava, ignora l’invito di Sam a distruggere l’Anello. Al contrario, guarda il suo amico negli occhi, esclama: “L’anello è mio”, lo mette al dito e diventa invisibile. Successivamente Gollum, con un morso, strappa il dito con l’Anello a Frodo e, durante la colluttazione, lo Hobbit cade nel vuoto e trascina con sé facendolo cadere nella lava, anche Gollum e l’Anello: l’Anello è finalmente distrutto, ma tecnicamente non è stato Frodo a distruggerlo, dal momento che era stato corrotto dal suo potere.

Sciogliere la Compagnia

Alla fine de La Compagnia dell’Anello, Frodo si distacca dai suoi compagni che hanno giurato di aiutarlo nella sua missione per distruggere l’Unico Anello. Persuaso da Gandalf e Galadriel, Frodo si è convinto di essere l’unico in grado di riuscire a terminare la missione: coinvolgere gli altri sarebbe un rischio troppo alto. Parte di questa decisione si fonda sull’assunto che lo Hobbit è l’unico in grado di non cedere alla corruzione dell’Anello. Il resto della storia, però, ci insegna che se Frodo fosse stato davvero solo, sarebbe morto diverse volte…

Il giusto tributo a Sam

Non appena ci si rende conto che l’Anello è stato distrutto, tutti invocano il nome di Frodo per celebrare il suo viaggio e il suo gesto eroico. Molti, però, dimenticano che Sam ha avuto un ruolo fondamentale nella missione dell’amico, sotto molteplici punti di vista. Al di là dell’aspetto semplice e modesto, Sam ha sempre dimostrato una tenacia fuori dal comune, unita ad una grande forza d’animo e ad uno spirito poetico. Purtroppo, nel film, è sempre Frodo ad essere celebrato, e mai Sam, al quale è legato da un profondo vincolo d’amicizia.

Gandalf e il Re Stregone di Angmar

Nella saga viene più volte affermato che “nessun uomo” può uccidere il Re degli stregoni di Angmar. Una regola che dev’essere presa alla lettera, dal momento che sia Merry sia Eowyn riescono a farlo sparire dal mondo, uno hobbit e una donna, appunto, non uomini. Quando però Gandalf, che fa parte degli Istari, ha cercato di ucciderlo, fallendo, non è mai stata data alcuna spiegazione del perché non ci sia riuscito. Gandalf è un mago, capace addirittura di uccidere i Balrog, i servitori più potenti di Sauron: deve essere per forza in grado di uccidere il Re Stregone…

Il lungo viaggio di Sam e Frodo

Il viaggio intrapreso da Sam e Frodo richiede che i due personaggi camminino molto durante tutta la storia. Una domanda sorge però spontanea: perché i due non si sono mai serviti di un cavallo? Nei film vediamo continuamente personaggi che percorrono immense distanze a cavallo, proprio mentre Sam e Frodo cercano affannosamente di spostarsi da un luogo all’altro. Chiaramente un espediente così semplice come quello del cavallo per i due amici, avrebbe di gran lunga accorciato la narrazione del film.

I personaggi femminili sono soltanto tre

Forse questo è l’aspetto più ovvio di tutti: nella trilogia de Il Signore degli Anelli ci sono soltanto tre personaggi femminili. Eppure, a ben pensarci, è qualcosa che ancora oggi lascia decisamente perplessi. Se si sono letti tutti i libri e visti tutti i film, è qualcosa che si dà ovviamente per scontato, sulla quale – forse – non ci si è soffermati mai realmente. Eppure, è così: tutti i personaggi della saga sono principalmente uomini. Per fortuna, i tre personaggi femminili della saga sono donne sfaccettate, forti e decisamente dure da sconfiggere. Siamo così abituati a vedere storie con protagonisti maschili che è importante soffermarsi su quest’aspetto e riflettere su quanto sia facile dare per scontato qualcosa che non dovrebbe esserlo…

Frodo lascia la Contea per Sam

Nella nota che lascia a Sam prima di lasciare definitivamente la Contea, Frodo afferma che il suo amico non può essere “diviso in due” per sempre. Sebbene venga palesato in modo ambiguo, c’è davvero poco a cui questa affermazione possa fare realmente riferimento, se non alla relazione di Frodo e Sam. Quest’ultimo adesso è sposato, ma conoscendo la sua devozione per l’amico, si preoccuperà sempre per lui. Al contempo, Frodo non si è mai realmente integrato nella vita della Contea, ed è perfettamente consapevole che dopo il viaggio sarà quasi impossibile tornare a quell’esistenza. Invece di restare e di permettere a Sam di continuare a prendersi cura di lui per sempre, Frodo decide di andare, permettendo a Sam di concentrarsi sulla sua famiglia e di scrivere finalmente un capitolo della vita che sia soltanto suo.

Fonte: ScreenRant