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Iron Man: 10 cose che non sapevi sul dietro le quinte della trilogia

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Iron Man: 10 cose che non sapevi sul dietro le quinte della trilogia

Tony Stark è senza dubbio il personaggio più importante dell’universo cinematografico Marvel: nel 2008, Iron Man lanciava definitivamente il franchise ottenendo più tardi un secondo e un terzo capitolo che hanno contributo a legare tutti i film del MCU.

Ma cosa non sappiamo della trilogia con Robert Downey Jr.? Ecco 10 segreti che arrivano dal dietro le quinte:

Molte battute del primo film sono state improvvisate da Robert Downey Jr.

Dato che l’obiettivo principale della pre-produzione di Iron Man era capire quali scene sarebbero state necessarie per la trama, durante le riprese la sceneggiatura non era completa. Questo significa che sul set gli attori hanno improvvisato la maggior parte delle loro battute, specialmente Robert Downey, Jr, protagonista di alcuni momenti memorabili.

Downey Jr. ha lottato affinché Gwyneth Paltrow avesse più scene d’azione

La sceneggiatura originale di Iron Man 3 presentava Pepper Potts in un’altra classica situazione da damigella in pericolo, che doveva essere salvata da Tony Stark. Fu poi Robert Downey Jr. a convincere gli sceneggiatori ad offrire a Gwyneth Paltrow più scene d’azione.

Mickey Rourke ha pagato personalmente alcuni accessori di Ivan Vanko

Quando è stato scelto per interpretare Ivan Vanko, meglio noto come Whiplash, in Iron Man 2, Mickey Rourke ha contribuito alla creazione del suo costume, pagando di tasca propria alcuni oggetti come i denti dorati e altri gadget per un totale di svariate migliaia di dollari.

Paul Bettany ha registrato la voce di Jarvis per Iron Man in sole due ore

Paul Bettany ha registrato tutte le sue battute di J.A.R.V.I.S. per il primo film di Iron Man in sole due ore. L’attore ha poi scherzato sul fatto che questo lavoro gli era sembrato come un rapimento, e che al termine dell’impegno è andato direttamente in vacanza con sua moglie, Jennifer Connelly.

I segreti del villain di Iron Man 3

Ike Perlmutter, dirigente dei Marvel Studios prima del pieno controllo di Kevin Feige, ha pensato di eliminare un villain donna dalle prime bozze di Iron Man 3, e questo perché all’epoca credeva che i bambini non avrebbero mai comprato una action figure di una femmina…Di conseguenza il personaggio di Rebecca Hall è stato ridotto per favorire quello di Guy Pearce.

Scarlett Johansson si è tinta i capelli perché voleva assolutamente far parte del cast

A quanto pare, Scarlett Johansson era così determinata a interpretare Natasha Romanoff nel MCU da tingersi i capelli di rosso per ottenere il ruolo in Iron Man 2. Tutto questo prima di entrare ufficialmente nel cast, forse solo per entrare meglio nei panni dell’eroina?

“Io sono Iron Man”

colpi di scena

Come se non bastasse un’intera carriera a renderlo formidabile, sapere che è Robert Downey Jr in persona ad aver improvvisato la battuta forse più celebre di Tony Stark fa comunque un certo effetto. In origine Iron Man prevedeva un finale molto diverso, con il personaggio che leggeva il suo discorso nella conferenza stampa, ma per qualche ragione l’attore ha avuto una sorta di epifania proclamando la frase “Io sono Iron Man“.

La prima versione di Iron Man 3 durava 3 ore e 15 minuti

iron man

Il montaggio iniziale di Iron Man 3 ultimato da Shake Black arrivava a 3 ore e 15 minuti, mentre la versione vista in sala era di 2 ore e 10 minuti. Quasi un terzo del film è stato eliminato insomma, togliendo una tonnellata di elementi della trama, tra cui flashback della giovinezza di Tony Stark.

L’intromissione della Marvel durante le riprese di Iron Man 2

Mentre Jon Favreau stava realizzando Iron Man 2, sul set ha dovuto affrontare continue interferenze da parte dei Marvel Studios che, da parte loro, hanno costretto il regista a riscrivere gran parte della sceneggiatura mentre stava ancora girando in modo da connettere il film con l’universo Marvel in preparazione per The Avengers.

La pubblicità a Burger King

Al suo ritorno dall’Afghanistan nel primo film, Tony Stark arriva in conferenza stampa mangiando un cheeseburger, e non uno qualsiasi, ma firmato Burger King. A quanto pare, Robert Downey Jr. aveva una ragione per promuovere il noto brand, come rivelato in un’intervista con Empire, dove si affermava che l’azienda era responsabile della sua sobrietà. Ebbene si, quando era dipendente da alcool e altro, Downey sedeva nella sua macchina mangiando hamburger così disgustosi da indurlo a ripensare la sua vita e scaricare tutte le droghe nell’oceano.

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Fonte: Screenrant