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MCU: 10 attori che non assomigliano ai personaggi dei fumetti

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Se pensate che il MCU sia immenso, sappiate che non è nulla in confronto al mondo dei fumetti. Infinity War ha riunito tantissimi supereroi in un film solo, ma c’è ancora un’infinità di nuovi personaggi che potrebbero arrivare sul grande schermo.

Trasportare i supereroi dai fumetti al MCU non è un lavoro da poco: per produttori, registi e scrittori significa prendere delle decisioni importanti. Il personaggio deve assomigliare esattamente a quello del fumetto, o è meglio che il MCU lasci la propria impronta? I cambiamenti ci sono stati. Alcuni personaggi sono stati cambiati in modo tale da rendere i film più realistici, aggiornando eroi un po’ troppo retrò e stereotipi oramai superati. Alcuni, invece, non hanno avuto bisogno di modifiche, e il MCU li ha rappresentati alla perfezione. La difficoltà sta anche, inoltre, nello scegliere l’attore più adatto: meglio un attore che somigli fisicamente al personaggio, uno che ne sappia renderne al meglio la personalità, o uno che riesca a dare una svolta e svecchiare un personaggio?

Sono scelte difficili. Quali sono stati i cambiamenti più importanti? Ecco i 10 attori del MCU che non assomigliano assolutamente ai personaggi dei fumetti.

Winston Duke e M’Baku

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È sicuramente stato uno dei cambiamenti fatti per il meglio. Un’immagine invecchiata in fretta, quella di M’Baku come “uomo scimmia” dei fumetti, è stata scartata immediatamente dal MCU per Black Panther. La Marvel Studios ha scelto l’attore Winston Duke per interpretare il personaggio, creando con lui un personaggio complesso e a tutto tondo, piuttosto che riprodurre il bizzarro originale dei fumetti. E con successo: M’Baku ha finito per diventare uno dei personaggio più interessanti di Black Panther. Nonostante sia un oppositore di T’Challa, ha la capacità di vedere il quadro generale. Non è più il personaggio animalesco che voleva distruggere T’Challa a tutti i costi. Nel film del MCU, M’Baku mette da parte i propri problemi con lui per concentrarsi sullo sconfiggere quella che è la minaccia più grande: Eric Killmonger.

Jeff Goldblum e il Gran Maestro

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La più grande differenza tra il Gran Maestro nei fumetti Marvel e quello in Thor: Ragnarok è la pelle blu. Originariamente, infatti, il gran maestro è un alieno umanoide dalla pelle blu e i capelli bianchi. Nel MCU, invece, il Gran Maestro è Jeff Goldblum con dei capelli pettinati in modo un po’ creativo e una striscia blu che parte dal labbro e arriva al mento (e una giacca dorata). Meglio così: lo spaventoso alieno azzurro sarebbe stato un po’ troppo per Ragnarok, che è un film dai toni leggeri e giocosi, e nel quale la versione di Goldblum funziona alla perfezione. I capelli, la giacca dorata, e la linea blu sul viso richiamano il personaggio dei fumetti, ma il film regala una versione del personaggio più moderna e meno inquietante.

Tessa Thompson e Valchiria

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Il personaggio di Valchiria è cambiato radicalmente per Thor: Ragnarok, e ne è valsa la pena. Tessa Thompson, una delle nuove stelle del film, ha portato qualcosa di molto nuovo al personaggio. Nei fumetti, infatti, Valchiria è una donna bionda e alta (come la maggior parte degli Asgardiani), mentre la Thompson ha dato a Valchiria una vena più impetuosa e ruvida, a volte comica. Ne è valsa la pena, e la sua Valchiria si è addirittura aggiudicata una versione fumettistica.

Kurt Russel e Ego

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In Guardiani della Galassia Vol. 2 vediamo molto Ego nella sua incarnazione umana, interpretata da Kurt Russel. Addirittura, entriamo all’interno del sistema nervoso di Ego, alla fine del film. Ego, quindi, non è esattamente il Pianeta Vivente dei fumetti. Nei fumetti Marvel, Ego appare in più di una occasione, interagendo con Thor più di una volta nelle sue storie. Ego è conosciuto per essere un gigantesco pianeta violaceo senziente. Fortunatamente, in Guardiani della Galassia, non lo vediamo in tutta la sua bizzarra gloria violetta.

Marisa Tomei e Zia May

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Chi ha un po’ di familiarità con i fumetti di Spider-Man, saprà che la Zia May è sempre stata una donna relativamente anziana, con i capelli bianchi, che si prende cura del nipote Peter Parker. Con il succedersi degli adattamenti cinematografici del supereroe, però, abbiamo visto dei cambiamenti nell’età di May. E il cambiamento più notevole è stato sicuramente quello di Spider-Man: Homecoming. Interpretata da Marisa Tomei, infatti, Zia May è diventata tutto tranne che una donna fragile dai capelli bianchi. Infatti, è talmente bella da essere l’argomento di alcune battute del film. Ma l’apporto dell’attrice non è solo visivo: ha portato con sé una certa dinamicità, che funziona.

Jeremy Renner e Occhio di Falco

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Jeremy Renner è un altro esempio di opportunità mancata, per quanto riguarda i costumi (e non solo). Ok, Occhio di Falco non sarà l’Avenger più importante, ma se avesse avuto l’aspetto che ha nei fumetti, forse avrebbe avuto un po’ di rilevanza in più. Nei fumetti, Occhio di Falco ha l’aspetto di un vero supereroe, quelli vecchia scuola, e non semplicemente quello di un tizio equipaggiato con arco e frecce. Nei fumetti, infatti, il supereroe ha un costume viola completo di maschera, che lo fa un po’ assomigliare a Batman, è un arciere abile, e possiede altre abilità fisiche come fare incredibili acrobazie, oltre a una forza notevole. Nel MCU, invece, non ha purtroppo le stesse abilità, né la stessa apparenza. Sfortunatamente, è opinione diffusa che Occhio di Falco sia uno dei personaggi meno riusciti del MCU. E addirittura Renner è d’accorso, e ha detto pubblicamente di essere aperto alla possibilità di essere eliminato nel prossimo film degli Avengers. Intanto, non è apparso in Infinity War.

Tilda Swinton e l’Antico

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Quando è stato rivelato che Tilda Swinton avrebbe interpretato l’Antico in Doctor Strange, i fan hanno reagito con sorpresa. Perché? Perché nei fumetti l’Antico è un uomo tibetano. La decisione di sostituirlo con un personaggio bianco,  cambiandone anche il sesso, chiaramente, ha suscitato parecchie polemiche. Ma il regista del film, Scott Derrickson, ha spiegato la decisione: ha ammesso di avere scritto il ruolo appositamente per la Swinton, e di non aver mai avuto l’intenzione di basarsi sull’originale. Inoltre, ha parlato di etnie e stereotipi, affermando che l’Antico dei fumetti è sì un uomo tibetano, ma basato su stereotipi americani, in particolare quelli sulle persone asiatiche, che il regista ha voluto evitare.

Michael B. Jordan e Erik Killmonger

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Michael B. Jordan nei panni di Erik Killmonger è una presenza fantastica nel cast di Black Panther. Non somiglierà alla versione dei fumetti, ma Jordan è riuscito a renderlo altrettanto terrificante. Nei fumetti, Erik Killmonger, o N’Jadaka, è un uomo dalle dimensioni sovrumane, che nel MCU avrebbe avuto bisogno di CGI. La decisione di smorzare un po’ il personaggio, anziché correre il rischio di creare qualcosa di troppo finto, ha sicuramente funzionato. Jordan è stato capace di mostrare potere e forza in modo interessante e più umano.

Elizabeth Olsen e Scarlet Witch

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Il costume di Elizabeth Olsen nei panni di Scarlet Witch è una di quelle modifiche che tutti hanno apprezzato, in particolare per quanto riguarda l’assenza della maschera /tiara attorno al viso. Detto questo, c’è da ammettere una cosa: la giacca rossa non fa esattamente giustizia all’eroina. Parlando della possibilità di un film dedicato a Scarlet Witch, la Olsen stessa ha affermato di desiderare un nuovo costume per il proprio personaggio. Immaginate, per un momento: Scarlet Witch accanto a Visione, in un lungo mantello rosso.

Daniel Bruhl e Zemo

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Quando Zemo ha fatto la propria apparizione in Captain America: Civil War, qualcuno avrà notato che la somiglianza con il personaggio dei fumetti è davvero, davvero ridotta. Non è il personaggio che molti conoscevano: il MCU ha deciso di liberarsi dell’uniforme violacea e senza volto, preferendo dare a Bruhl un look comune. Inoltre, non solo l’aspetto di Zemo è diverso nel MCU, ma anche le sue intenzioni, e la sua cronologia. Il che ci fa chiedere perché mai, a questo punto, non abbiano deciso di creare un altro cattivo: divergere così tanto dall’originale ha appunto reso Zemo irriconoscibile. Detto ciò, la tendenza del MCU a rendere i cattivi più umani aggiunge profondità a storie e personaggi che sarebbero stati altrimenti un po’ troppo sopra le righe.

Fonte: Screen Rant

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