Messo da parte il total black dei Golden Globes e dei BAFTA (ma conservate le spillette e il mood, durante tutta la cerimonia) che ha caratterizzato l’adesione totale del mondo del cinema americano ed Europeo al movimento Time’s Up, il tappeto rosso degli Oscar 2018 si è concesso il colore e la gloria frivola e maestosa dei magnifici abiti che hanno sfilato davanti al Dolby Theatre, prima che le statuette venissero consegnate.
Oscar 2018 – i vincitori
A differenza degli altri anni, però, sembra che il movimento Time’s Up sia stato seguito nella parziale sobrietà degli abiti da sera, tutti elegantissimi ma forse un po’ più cauti, con qualche eccezione, nell’ostentare scelte eccentriche. Di seguito una piccola guida a ciò che abbiamo visto sul tappeto, più rosso del solito, di questi 90° Acacdemy Awards.
Oscar 2018, commento: torna il fantasy all’eco di Time’s Up
Un tappeto molto rosso
E partiamo proprio dalla tinta che
maggiormente ha catturato la scelta delle attrici che hanno
partecipato alla cerimonia. Due delle nominate di punta,
Meryl Streep e Allison Janney,
hanno scelto di “mimetizzarsi” con il tappeto rosso, e dello stesso
avviso sono state moltissime invitate, tra cui Maya
Rudolph e Felicity Hoffman. Si tratta
prevalentemente di tessuti pesanti e tagli lineari. Un colpo
d’occhio vivace e passionale, in linea con le donne che quest’anno
ci ha proposto il cinema.
Total White
In netto contrasto con la vivacità del rosso, in moltissime hanno scelto l’abito bianco, colore difficilissimo da indossare ma che è stato proposto in diverse modalità. Straordinaria la scelta di Jane Fonda, che si conferma una donna di grandissima classe, con linee sobrie ed eleganti. Nonostante l’età, le altre giovani colleghe possono solo imparare da tanta classe e sicurezza. Anche le nominate Margot Robbie e Laurie Metcalf hanno scelto in bianco, in due modelli molto diversi, adatti all’età e alla corporatura delle stesse. Tutte scelte sicure, che hanno abbinato all’eleganza, la sobrietà.
Belle in rosa
Quando si pensa al rosa sul tappeto
degli Oscar, l’immaginario collettivo va immediatamente al 1999,
all’abito che Gwyneth Paltrow scelse per la notte
che la incoronò migliore attrice dell’anno (per Shakespeare
in Love). Non ha avuto la stessa fortuna Saoirse
Ronan, che con un abito molto fine dello stesso colore,
che ricorda da lontano lo stile di Grace Kelly, ha scelto di
partecipare alla sua terza Notte degli oscar da nominata. Il suo
abito si pone in mezzo ad altri due “rosa” molto diversi: da una
parte la vincitrice dell’anno scorso per il ruolo da non
protagonista, Viola Davis, che ha sfoggiato con
sicurezza un abito a sirena rosa shocking; dall’altra
un’elegantissima Danai Gurira in rosa pallido. Una
delle più belle della serata.
Le principesse
Non passa mai di moda lo stile romantico da fiaba, che alcune delle invitate hanno abbracciato con grande consapevolezza e ottimi risultati. Dalla casta Emily Blunt, alla sensualissima Camila Alves, l’abito voluminoso e ampio, dai colori chiari, è stato una buona scelta, pur incasellandosi bene in un mood collettivo di sobrietà. Certo questa scelta non paga molto al momento di prendere posto in sala, sulle strette sedioline del Dolby, ma quando si ha la possibilità di sedere in prima linea, come Camila, un abito abbondante non dà poi tanto fastidio.
Oro e Argento
Moltissime attrici hanno scelto il
look da sirena d’argento (o dorata) e tutte con risultati
differenti. Sally Hawkins, per esempio, ha optato
per un abito largo, che ricorda vagamente l’estrema eleganza di
Isabelle Huppert lo scorso anno, ma con un
risultato sicuramente più scarso. Altro discorso invece Jennifer
Lawrence, capace sempre di stupire con scelte d’abito che ne
esaltano la figura e la femminilità. Ricchissimi gli abiti di
Gal Gadot e Lupita Nyong’O,
entrambe reduci da un anno straordinario, grazie alla loro
partecipazione ai cinecomic di maggiore successo al box office
degli ultimi dodici mesi. Nel complesso, quella dell’abito
luminoso, una scelta “classica”, molto frequente per questa
circostanza.
Nero
Protagonista dei precedenti
appuntamenti grazie al Time’s Up, il nero è sempre una buona
scelta, alquanto frequente. Basti pensare che era uno dei trend del
red carpet degli Oscar dello scorso anno. Per parlare di un
classico senza tempo, abbiamo scelto due abiti in particolare, un
confronto tra due scelte simili per trasparenze ma con esiti molto
molto diversi. Taraji Henson è ancora una volta
molto molto sexy, ai limiti del buon gusto a dire il vero,
Leslie Bibb invece dimostra classe e gusto, pur
giocando sul sicuro e scegliendo un abito che si confà alla sua
forma longilinea e slanciata.
Rotondità
Questa “categoria” è
particolarmente cara a chi scrive, perché mostra in che modo chi
non possiede un fisico propriamente incluso nel canoni classici del
cinema hollywoodiano possa affrontare il red carpet con una grande
varietà di opportunità. Whoopi Goldberg e
Octavia Spencer hanno affrontato la scelta
dell’abito con un approccio opposto. La prima si è concessa un
variopinto eccesso, con fiori, colori e tante balze, un tocco di
vivacità su un red carpet, come dicevamo, alquanto composto. La
seconda si conferma una delle meglio vestite degli Oscar 2018, dal
momento che riesce quasi sempre a scelgliere odelli e tagli che
esaltano la sua forma naturale e le calzano a pennello.
Sfumature di blu (e derivati)
Non è certo un colore che passa
inosservato, soprattutto nella tonalità scelta da
Jennifer Garner, tuttavia la morbidezza del
tessuto ha addolcito il colpo d’occhio, regalando all’attrice una
figura e un look molto elegante. Tutt’altro che morbido invece
l’abito di Nicole Kidman, che in un anno molto
fortunato per lei sembra aver riacquistato la bellezza della
giovinezza, prima del botox, e anche un nuovo gusto nel vestire.
Splendido il suo blu, così come magnifica è Helen
Mirren, praticamente impassibile agli anni e sempre di
grande classe.
Gialli diversi
Come il blu elettrico, anche il
giallo è un colore che si fa notare, soprattutto sulle forme di
Eiza Gonzalez. Altro discorso invece per
Greta Gerwing che sceglie un modello
semplicissimo, che si sposa con il suo approccio a metà tra i
timido e il dimesso, una vera bambolina da red carpet, nonostante
l’altezza e le forme. Un po’ gialla e un po’ nera, la meno glamour
del tappeto rosso, Frances McDormand, riesce
ancora una volta a fare una scelta interessante, senza mai venire
meno al suo stile acqua e sapone, più bello ogni anno che passa, e
risultando comunque elegante e all’altezza della circostanza. Con
un carisma tale, l’abito scende decisamente in secondo piano.
Fiori
Su un tappeto rosso che ha
prediletto le tinte unite e i tagli sobri, Agnes
Varda e Paz Vega hanno portato la
primavera. Fiori su sfondo bianco, scelte diverse e glamour, allo
stesso modo, adeguate allo stile, all’età, allo spirito di chi le
ha operate.
Menzione speciale 1
Non potevano mancare le voci fuori
dal coro: nel 1962 Rita Moreno vinse il suo Oscar
per West Side Story. Ieri sera, chiamata a
premiare il miglior film straniero dall’Academy, la Moreno si è
presentata sul tappeto rosso con lo stesso abito, perfettamente
ri-indossato per l’occasione. Un’energia e una simpatia senza
tempo.
Menzione speciale 2
La stella più splendente dello
scorso anno si merita un posto tutto suo in questa rapida
carrellata. Una delle poche, se non l’unica in pantaloni,
Emma Stone ha sfoggiato un look castigato, che
forse non si adattava molto alla serata. Ma la scelta è sembrata
consapevole, come se l’attrice volesse dire che non era la sua
serata, quest’anno, e che andava bene così. Non si è sforzata,
dunque, eppure è difficile rimanere impassibili di fronte a un tale
fascino solare.