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The Falcon and the Winter Soldier: cosa ha funzionato e cosa no

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The Falcon and the Winter Soldier: cosa ha funzionato e cosa no

The Falcon and the Winter Soldier doveva essere la prima serie ambientata nel MCU a debuttare su Disney+. Tuttavia, a causa della pandemia di Covid-19, i piani dei Marvel Studios sono stati stravolti, e ad inaugurare la Fase 4 dell’Universo Cinematografico Marvel, alla fine, è stato WandaVision. A differenza di quest’ultima, la serie con Anthony Mackie e Sebastian Stan non è stata esente da critiche, soprattutto per quanto riguarda la trama. Vediamo, nello specifico, cosa ha funzionato e cosa no:

Il legame tra i protagonisti

In tutti i film del MCU – e si spera anche in quelli che arriveranno in futuro – il rapporto tra gli eroi protagonisti è sempre basato sull’ironia e sullo scherzo, elemento che conferisce alla trama un tono leggero e assai giocoso.

Naturalmente, ciò è alla base anche del rapporto tra Sam e Bucky, che si sono ritrovati a litigare come una vecchia coppia sposata persino durante i più importanti e pericolosi combattimenti. In qualche modo, gli stessi cattivi del MCU si prendono gioco del loro legame e delle continue battute. La serie ha quindi mantenuto quel tono non troppo serioso che era già stato anticipato nei trailer.

I villain

Potrebbe ormai sembrare ritondante affermare che un supereroe è tanto valido quanto lo è il suo nemico principale. Tuttavia, i fan speravano in qualcuno di migliore di Karli e del Globale Repatriation Countil.

Nello specifico, il GRC è stato presentato nella serie come un sistema burocratico mondiale inefficace, mentre del personaggio di Karli Morgenthau (Erin Kellyman) sono state messe in evidenza principalmente le sue insicurezze e alcune azioni di poco conto (come il fatto che avesse minacciato il nipote di Sam). Gli sforzi degli sceneggiatori nel cercare di far immedesimare il pubblico con il personaggio sono stati vanificati dal suo stesso comportamento omicida.

I wakandiani

Il pubblico non avrebbe mai voluto lasciare Wakanda dopo gli eventi di Avengers: Infinity War, considerata la ricchezza dell’ambientazione e la simpatia degli abitanti. Tuttavia, The Falcon and the Winter Soldier ha coinvolto nella storia alcuni personaggi chiave della popolazione – e le loro abilità di combattimento – in modo che potessero unirsi al conflitto in Europa.

Sebbene la serie abbia dato per scontato chi fosse questi personaggi proveniente da Blank Panther, al tempo stesso ha ricordato che ci sono ancora tanti aspetti di Wakanda che meritano di essere esplorate.

Legami di famiglia

Le dinamiche familiari vengono trattate raramente nel MCU (in tale senso, Ant-Man e Ant-Man and The Wasp rappresentano due eccezioni degne di nota. È stato quindi interessante vedere Sam Wilson impegnato ad sostenere la sua famiglia nonostante l’enorme conflitto personale che stava vivendo. 

Sfortunatamente, la sorella e i nipoti di Sam sono state sfruttati male nella storia e sono stati spesso dimenticati quando altri temi hanno preso il sopravvento. The Falcon and the Winter Soldier non è chiaramente una sitcom, ma una maggiore attenzione alla famiglia di Sam Wilson avrebbe aggiunto un senso di maggiore realtà alla caratterizzazione del personaggio. 

Zemo

Il Barone Zemo è stato un personaggio forse incompreso in Captain America: Civil War, ecco perché in molti si aspettavano che venisse maggiormente approfondito in The Falcon and the Winter Soldier. Zemo ha dimostrato di essere sardonico e astuto come in passato, ma anche divertente e intelligente, nonché un pessimo ballerino.

Gli ultimi momenti di Zemo, in cui lo abbiamo visto partecipare ad un memoriale di Sokovia, sono stati perfetti considerato il background del personaggio e il ruolo che ha svolta nella serie, anche se forse è stato troppo breve.

Steve Rogers è morto

The Falcon and the Winter Soldier sembra insistere sul fatto che Captain America, ossia Steve Rogers, sia morto e che il mondo deve andare avanti anche senza di lui. La verità è che Cap non è morto, come sappiamo bene dagli eventi di Avengers: Endgame. Dopo aver consegnato lo scudo a Sam, infatti, è tornato nel passato per vivere finalmente la sua vita insieme a Peggy Carter.

Francamente, si tratta di una presa di posizione da parte della serie parecchio irritante, poiché nonostante lo spirito di Cap – inteso come simbolo di una nazione, portatore di determinati valori, ecc. – sia davvero morto all’inizio della serie, non si capisce perché i personaggi principali appaiano come sprezzanti nei confronti dell’uomo che hanno visto l’ultima volta seduta su una panchina a New York.

John Walker

Quando John Walker (Wyatt Russell) ha assunto il ruolo di Captain America per volere del governo, i fan del MCU aveva già anticipato la sua disfatta. La cosa interessante è che era proprio quello il cuore pulsante del suo arco narrativo, mentre cercava di entrare in sintonia con la sua nuova identità assumendo atteggiamenti tanto buoni quanto cattivi.

Tuttavia, la serie ha fatto bene a presentare Walker come un personaggio comprensivo che il pubblico avrebbe potuto potenzialmente odiare, indipendentemente da dove il suo destino lo condurrà…

Sharon Carter

Al personaggio di Sharon Carter non è stato dato molto spazio in film come Captain America: The Winter Soldier o Captain America: Civil War, tant’è che alla fine i fan l’hanno considerata soltanto un interesse amoroso per Steve Rogers.

Tuttavia, quel background di Sharon viene totalmente ignorato in The Falcon and the Winter Soldier, che presenta un nuovo lato del personaggio, accompagnato da tutta una serie di rinnovate abilità. La verità è che ciò non è servito a riempire degli enormi buchi di trama in merito al suo arco narrativo, per non parlare di quello che abbiamo visto nella scena post-credits, che avrebbe meritato un maggiore approfondimento, mentre così è apparso soltanto come qualcosa che Sharon non meritava davvero.

Bucky Barnes

Uno dei temi principali di The Falcon and the Winter Soldier è stato la redenzione di Bucky Barnes, introdotta e poi sottolineata nei primi due episodi. La storia di una storia costellata di omicidi inconsapevoli è chiaramente avvincente e l’episodio finale è riuscito a dare una degna conclusione ai suoi tormenti in maniera convincente.

Al personaggio di Sebastian Stan è stata data la possibilità di esplorare qualcosa che andava oltre il mero combattimento o l’uccisione di altri esseri umani. Dal punto di vista emotivo, si tratta di qualcosa di estremamente gratificante per un attore che viene chiamato ad interpretare un supereroe.

Troppe tematiche

The Falcon and the Winter Soldier ha mescolato al suo interno numerose storyline. Tuttavia, le varie tematiche esplorate – i legami familiari, l’imperialismo, la redenzione, il razzismo, il coraggio, la moralità, ecc. – sono stati spesso o abbandonati o ignorati.

Il vero tallone d’Achille dello show è forse quello di aver voluto trattare troppi temi che alla fine non sono riusciti a sposarsi bene l’uno con l’altro e non trovare sufficiente spazio all’interno della serie.