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Tutti i film di Superman, classificati in base al valore di intrattenimento

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Superman è senza dubbio il primo e più grande supereroe del mondo. Dalla sua creazione nel 1938, ha avuto una lunga storia nei media. Ha ispirato un programma radiofonico che ha definito il personaggio, numerosi programmi televisivi, videogiochi e persino un musical di Broadway di breve durata. Tuttavia, sono state le sue apparizioni cinematografiche a definire, nel bene e nel male, il personaggio nel panorama dell’intrattenimento della cultura pop moderna.

Dai classici film di Richard Donner ai controversi film epici di Zack Snyder, fino all’ultima interpretazione di James Gunn, Superman ha continuato a ispirare, affascinare e intrattenere il pubblico per quasi cinque decenni. Attori come Christopher Reeve, Brandon Routh, Henry Cavill e David Corenswet hanno tutti aggiunto qualcosa di unico alle loro interpretazioni, pur mantenendo vivo il ricordo di tutto ciò che il personaggio rappresenta e della speranza che ispira. Le sue continue imprese sullo schermo hanno contribuito a mantenere vivo il personaggio e la sua incessante battaglia per la verità e la giustizia nella mente delle persone di tutto il mondo.

Ecco di seguito tutti i lungometraggi cinematografici dedicati a Superman, messi in ordine in base al valore di intrattenimento:

8‘Superman III’ (1983) – Regia di Richard Lester

Sebbene The Quest for Peace sia un film complessivamente peggiore di Superman III, i suoi aspetti così brutti che positivi lo rendono molto più divertente di quest’ultimo. Mentre Clark Kent (Christopher Reeve) si dirige alla riunione del liceo di Smallville, i magnati dell’industria Ross (Robert Vaughn) e Annie Webster (Annie Ross) cercano di eliminare Superman dai loro piani di totale dominio finanziario del mondo. Il loro piano? Ricatta l’idiota ma talentuoso hacker Gus Gorman (Richard Pryor) per creare una macchina alimentata a kryptonite artificiale e uccidere l’uomo d’acciaio una volta per tutte.

I cattivi sono dolorosamente insignificanti e generici, gli effetti speciali sono scadenti e i tentativi di umorismo rendono il film per lo più noioso. Mentre alcune scene, come quella in cui Superman combatte una versione malvagia di se stesso e il suo ritorno alla fattoria dei Kent, creano momenti interessanti, il film è frenato dal tono eccessivamente comico e dalla mancanza di collegamenti con un mondo più ampio al di là dell’ambientazione. Superman III è una noiosa fatica.

7‘Superman IV: The Quest for Peace’ (1987) – Regia di Sidney J. Furie

Mentre affronta l’acquisizione del Daily Planet da parte dei giornalisti scandalistici, Superman prende atto delle crescenti tensioni della Guerra Fredda. Per risolvere questo conflitto, annuncia alle Nazioni Unite un piano per racchiudere tutte le armi nucleari del mondo in una gigantesca rete e scagliarle verso il sole. Il piano viene accolto con entusiasmo dall’ONU e rappresenta un’opportunità d’oro per Lex Luthor (Gene Hackman).

Con effetti speciali ridicoli, opinioni politiche insopportabilmente ingenue e interpretazioni imbarazzanti da parte di tutti tranne Christopher Reeve, Superman IV: The Quest for Peace è uno dei film più stupidi e brutti che si possano mai vedere. Dalle nuove e assurde abilità di Superman, al suo clone malvagio nato completamente in spandex, agli umani che improvvisamente riescono a respirare nello spazio, la sua scienza è fragile persino per gli standard dei fumetti. Spesso descritto come uno dei peggiori film di supereroi della storia, Superman IV: The Quest for Peace può ancora essere guardato con piacere, essendo talmente tanto brutto che acquisisce un certo fascino.

6“Batman V Superman: Dawn of Justice” (2016) – Regia di Zack Snyder

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Tre anni dopo la battaglia di Superman (Henry Cavill) contro Zod (Michael Shannon), due uomini sono diventati ossessionati dall’uomo d’acciaio: Bruce Wayne (Ben Affleck) e Lex Luthor (Jessie Eisenberg). Il primo, in particolare, dopo aver assistito in prima persona ai danni collaterali, ha giurato di uccidere quella che considera la più grande minaccia per l’umanità. Mentre Bruce indossa nuovamente il cappuccio di Batman, Luthor si propone di usare la mazza a suo vantaggio, il tutto tenendo d’occhio un gruppo di metaumani che hanno iniziato a spuntare nel mondo.

Uno dei film di supereroi più divisivi mai realizzati, Batman V Superman: Dawn of Justice non ha soddisfatto le aspettative né della critica né dello studio, ma ha le sue qualità di intrattenimento. Ben Affleck interpreta un Batman intimidatorio, l’ingresso di Wonder Woman (Gal Gadot) è uno dei momenti più epici nella storia dei supereroi e la ricostruzione della rappresentazione di Frank Miller della battaglia più epica tra Superman e Batman è davvero interessante da vedere, nonostante la conclusione notoriamente goffa.

5‘L’Uomo d’Acciaio’ (2013) – Regia di Zack Snyder

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Indubbiamente amato da una certa cerchia di fan DC, L’Uomo d’Acciaio è volutamente un’opera più dark rispetto alla serie originale. Rivisitando le origini classiche, da Krypton a Smallville a Metropolis, questa versione è raccontata meno come un’avventura fantascientifica supereroistica, ma come una grande epopea sullo stile di Excalibur o Avatar, con un’interpretazione più concreta e sobria dei suoi esordi. La parte super dell’uomo è enfatizzata sopra tutte le altre, il che può essere inconciliabile per alcuni, ma essenziale per altri.

Questo è un Superman che non fa battute né sorride alla luce del sole, ma rimugina nell’ombra, interrogandosi costantemente su se stesso, il suo posto nel mondo, pur continuando a cercare di fare ciò che ritiene giusto. Ma ha anche i suoi momenti più leggeri, come spiccare il volo per la prima volta e rivelare che la “S” sul petto è il simbolo di speranza del suo mondo. Questa interpretazione può essere piuttosto coinvolgente in termini di ciò che cerca di fare, ma in termini di puro intrattenimento, manca dell’umorismo, della leggerezza e del cuore necessari per cui il personaggio del titolo è noto.

4‘Superman Returns’ (2006) – Regia di Bryan Singer

Superman Returns film

Ambientato in una linea temporale alternativa post-Superman II, Superman (Brandon Routh) ha lasciato la Terra cinque anni fa alla ricerca di eventuali resti di Krypton. Nel tempo trascorso, Lex Luthor (Kevin Spacey) è diventato notevolmente ricco, mentre Lois Lane (Kate Bosworth) ha voltato pagina dalla loro relazione e ha scritto un articolo in cui mette in discussione la necessità stessa di un Superman. Dopo il suo ritorno sul pianeta che chiama casa, Clark e Lois iniziano a riallacciare i rapporti, mentre Luthor dà inizio al suo più grande piano immobiliare.

Superman Returns è un ammirevole tentativo di riconquistare il fascino classico dei film di Christopher Reeve, ma sembra ancora frenato da una durata troppo zelante, una notevole mancanza di azione e colore e decisioni sui personaggi a volte discutibili. Brandon Routh fa un ottimo lavoro nel catturare la somiglianza e il fascino giovanile di Christopher Reeve, e non c’è da stupirsi che abbia potuto riprendere la sua interpretazione nell’Arrowverse. Ma anche un film con un cast perfetto non può salvare completamente Superman Returns dal deludere le aspettative.

3‘Superman II’ (1980) – Regia di Richard Donner/Richard Lester

Girato consecutivamente al film originale di Superman, Superman II riprende l’ambientazione della sequenza iniziale di quel film, in cui il generale kryptoniano rinnegato Zod (Terence Stamp) e i suoi compari Non (Jack O’Halloran) e Ursa (Sarah Douglas) vengono banditi nella Zona Fantasma. Liberatisi dalla loro prigione triangolare e godendosi le loro nuove abilità, partono per conquistare la Terra e distruggere l’ultimo dei discendenti di Jor-El, anche se ciò significa allearsi con Lex Luthor.

Entrambe le versioni di Superman II hanno i loro punti di forza, anche se gli elementi più esagerati introdotti nella versione di Richard Lester lo abbassano rispetto al primo film. L’interpretazione di Terence Stamp nei panni di Zod, in particolare, si muove su un sottile confine tra l’essere deliziosamente divertente e l’essere autenticamente intimidatorio, catturando l’attenzione dello spettatore ogni volta che appare sullo schermo. Lo sviluppo della relazione tra Lois Lane (Margot Kidder) e Clark Kent è affascinante, nonostante una conclusione ridicola nel montaggio di Lester, e il tono generale rimane epico, spensierato e divertente.

2‘Superman: The Movie’ (1978) – Regia di Richard Donner

Anche se un po’ datato per gli standard moderni, Superman: The Movie continua a stabilire un modello e uno standard non solo per i film DC, ma per tutti i film di supereroi in generale. Descrivendo in modo impeccabile le origini dell’Uomo d’Acciaio, la prima metà mostra le fondamenta di Clark Kent che passa dall’essere un ragazzo all’essere un uomo. Una volta arrivato a Metropolis, inizia a costruire la sua nuova identità di mite reporter, la sua prima notte a salvare persone e la sua prima battaglia contro le forze del male.

Sebbene il pubblico moderno possa essere sorpreso da alcuni degli stravaganti elementi fantasy e dal ritmo più lento rispetto ad altre storie sulle origini, ciò non ha impedito a Superman: The Movie di essere citato nel materiale futuro di Superman o nella maggior parte dei moderni film sulle origini dei supereroi. Dall’introduzione alla rivelazione del costume fino al grande e diabolico cattivo, tutto ciò che uno spettatore può aspettarsi da un film del genere è in piena mostra. Senza questo film, il genere dei supereroi come lo conosciamo oggi probabilmente non esisterebbe nemmeno.

1‘Superman’ (2025) – Regia di James Gunn

Il film originale potrebbe essere più iconico e amato, ma è la nuova interpretazione di James Gunn di Superman a essere la più divertente per il pubblico moderno. Eliminando la classica storia sulle origini, mostra Superman (David Corenswet) a tre anni dall’inizio della sua carriera come metaumano più potente della Terra, subito dopo essere intervenuto in un conflitto internazionale. Questa piccola azione metterà in moto il piano più grande di Lex Luthor (Nicholas Hoult), che si propone di distruggere Superman con ogni mezzo possibile.

Si potrebbe sostenere che il film originale di Richard Donner sia superiore in termini di pura qualità tecnica, ma la nuova iterazione di The Man of Tomorrow è ricca di battute, azione e legami con un universo più ampio di qualsiasi altro film di Superman precedente. Sebbene non tutti i suoi elementi siano perfettamente bilanciati, presenta comunque un inizio divertente, gioioso e premuroso per un nuovo universo DC, mantenendo un tono veloce ma senza dimenticare di prendersi dei momenti per respirare.

Redazione
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