Buon Compleanno Mark Wahlberg

Mark Wahlberg

Per essere uno che ha lasciato la scuola a soli 13 anni, età in cui ha manifestato anche i primi problemi con la coca (che non è non la bibita) e i primi impulsi teppisti, Mark Robert Michael Wahlberg alla fine non se l’è cavata affatto male. E dopo 25 lunghi anni, oltre alla sua personale stella sulla mitica Walk of Fame di Hollywood, il giovanotto è riuscito a prendersi pure il diploma superiore.

 

Probabilmente i signori Wahlberg non avrebbero scommesso nemmeno un centesimo sul futuro del loro ultimo nato (il 9°), visto che l’adolescenza Mark la passa sulle strade a scippare il prossimo e spacciare droga con la sua gang. Le ripetute bravate lo portano addirittura ad una condanna per tentato omicidio dopo che il ragazzo ha pestato di brutto un vietnamita, e la galera (sebbene abbreviata) lo convince a dare una svolta alla sua vita e cambiare rotta, a cominciare dal nome. Ecco quindi che il signorino diventa Marky Mark e, con l’aiuto del fratello Donnie, membro della boy band New Kids on the Block, entra anche lui nel mondo della musica, fondando i Marky Mark & the Funky Bunch. Il gruppo non scala le classifiche, ma ai concerti il frontman usa vestirsi ben poco, e spesso e volentieri si mostra al pubblico solo con le mutande.

È così che attira l’attenzione di Calvin Klein, che nei primissimi anni Novanta lo sceglie per una campagna pubblicitaria di intimo al fianco di Kate Moss. Un trionfo. Le foto girano il mondo e lui diventa un sex symbol a tal punto da permettersi di dedicare un’autobiografia al suo amato pistolino. Abbandonata l’attività di musicista e modello, Mr Wahlberg decide di cimentarsi col mestiere di attore, debuttando ufficialmente sul grande schermo nel 1994 con Mezzo professore tra i marines, seguito da Ritorno dal nulla (primo set con Di Caprio) e Paura, che lo vede protagonista in veste di stalker a scapito di una sciagurata (e giovanissima) Reese Witherspoon. Il ruolo decisivo arriva nel ‘97 ed è quello della pornostar di Boogie Nights – L’altra Hollywood by P.T. Anderson,  dopodiché Mark comincia a prender parte a produzioni importanti, fra cui Three Kings (prima collaborazione col regista David O. Russell, che lo chiamerà poi in I Heart Huckabees e The Fighter), La tempesta perfetta, e una serie di remake più o meno fortunati, fra cui Planet of the Apes – Il pianeta delle scimmie (versione Tim Burton), The Italian Job e, soprattutto, The Departed – Il bene e il male, con cui Scorsese gli regala la sua prima nomination all’Oscar (da non protagonista).

Nel frattempo il signorino ha quasi recitato ne I segreti di Brokeback Mountain col quasi-collega Joaquin Phoenix, ma ha finito per rifiutare il progetto perché a disagio con le scene di sesso previste dal copione. Poco male: i due attori saranno comunque partner più avanti ne I padroni della notte, film che, come tutti gli altri titoli dal 2001 in poi, Mark ha rischiato di non fare mai, visto che quell’11 settembre di infausta memoria il nostro eroe avrebbe dovuto essere sul volo United 93. Un cambio di programma last minute gli ha salvato la vita, ma gliel’ha segnata per sempre; in Shooter (2007) si scorge anche un libro intitolato 9/11, omaggio di Wahlberg al ricordo di quella tragedia sfiorata. E Shooter è anche il film per cui l’attore ha imparato a mirare il bersaglio da un chilometro di distanza al suo secondo giorno di allenamento, traguardo generalmente raggiunto dopo settimane di esercizio.

Il signorino è davvero portato per i ruoli fisici ed è pure un appassionato body-builder, come dimostrano gli altri titoli del suo CV: E venne il giorno, Max Payne, il già citato The Fighter, Pain & Gain – Muscoli e denaro, Cani sciolti, Lone Survivor. Certo, ci sono anche opere di altro genere, come lo straziante Amabili resti, o l’irriverente Ted, in cui Mark perde un po’ della conclamata virilità facendosi menare di santa ragione dal Ted del titolo, ovvero il suo orsetto di peluche/‘rimbombamico’. Menomale che c’è Michael Bay, che presto lo riporterà a sfoderare i bicipiti nel IV Transformers, L’era dell’estinzione. A casa Wahlberg sicuramente di estinzione non si parla, dato che Mark e la moglie/modella Rhea Durham (dopo anni di fidanzamento e le nozze del 2009) hanno prodotto 4 eredi. Finora.

Prima che mettano in cantiere un altro pargolo, spegniamo queste 43 candeline. Oggi il nostro festeggiato dovrà fare a meno dei suoi integratori (la linea “Marked”, manco a dirlo, è la sua), per buttarsi faccia in giù sulla torta. HAPPY BIRTHDAY MARKY MARK!

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