Doom Patrol 2: recensione della stagione della serie DC

Lo spin-off di Titans vede protagonisti Larry Trainor / Uomo Negativo, Cliff Steele / Robotman, Niles Caulder / Chief, Victor Stone / Cyborg, Jane / Crazy Jane e Rita Farr / Elasti-Girl.

Doom Patrol 2 recensione serie tv

Arriva il 28 settembre su Amazon Prime Video Doom Patrol 2, seconda stagione dello show basato sulla singolare squadra DC Comics degli anni ’60 creato da Bob Haney e Arnold Drake. Con lo show tornano anche le bizzarrie e le stranezze che avevano caratterizzato il primo ciclo di episodi. La prima stagione era composta da 15 puntate, mentre questa seconda si ferma a 9: il progetto iniziale era di 10 episodi, tuttavia la chiusura dei set a causa della pandemia ha cambiato i piani in corso d’opera e il risultato è stato ottimizzato per dare alla serie una conclusione degna della sua “anarchia” tematica.

 

La storia riparte da dove si era interrotta, con i protagonisti rimpiccioliti a causa della battaglia contro Mr. Nobody. I loro sforzi, ora, sono tutti rivolti a recuperare le dimensioni normali, mentre la squadra da una parte fa i conti con le proprie debolezze e dall’altra cerca di accogliere al meglio la piccola Dorothy, nuovo membro del team e figlia di Niles Caulder (Timothy Dalton).

Doom Patrol 2, dove eravamo rimasti

Questa seconda stagione rielabora tutti gli elementi della prima, cercando di mantenere sempre alto il livello di stramberia messo in piazza dagli showrunner, che si avvalgono dei personaggi insoliti che la serie stessa mette a disposizione, ma si concentra anche molto sui legami affettivi che legano proprio questi personaggi, in particolare riflette sul legame padre figli e su quello che può voler dire anche in situazioni in cui le famiglie coinvolte non sono esattamente canoniche.

Nonostante questo approccio insolito, la serie abbraccia comunque i canoni del racconto di formazione dell’eroe, che deve fare i conti con il proprio corpo, con le proprie abilità, e deve scegliere in che modo sfruttarle. Una parabola classica che si inserisce nel contesto strambo e originale di Doom Patrol e la incorona il prodotto più originale che il panorama cine-tele fumettistico offre ad oggi, nonostante l’inflazione di eroi dei fumetti arrivati su grande e piccolo schermo.

Questioni di famiglia

Doom Patrol 2 conferma anche che il lavoro della DC sulle produzioni televisive è molto più efficace rispetto a quello che è stato fatto fino ad ora al cinema, in netto contrasto con ciò che è accaduto in casa Marvel, in cui fino ad oggi vale il contrario. Entrambe le famiglie di supereroi, però, si stanno affacciando ad un rimescolamento importante che da una parte vede riscrivere la storia delle serie tv di genere, con Disney+ come teatro principale, dall’altra vede il mondo del cinema, con Warner Bros a guida, ridisegnare le sue storie e attingere anche dalla tv, per rimettere in carreggiata gli eroi DC, mettendo sotto i riflettori anche i meno noti.

Doom Patrol 2 porta avanti i punti di forza della prima stagione e si conferma un prodotto molto interessante ed originale, dai toni dark, ma anche dal cuore grande, come sempre accade quando i supereroi protagonisti formano anche una strampalata. Il cliffhanger finale lascerà con il fiato sospeso, ma anche con il bruciante desiderio di sapere cosa accadrà poi.

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RASSEGNA PANORAMICA
Chiara Guida
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Chiara Guida
Laureata in Storia e Critica del Cinema alla Sapienza di Roma, è una gionalista e si occupa di critica cinematografica. Co-fondatrice di Cinefilos.it, lavora come direttore della testata da quando è stata fondata, nel 2010. Dal 2017, data di pubblicazione del suo primo libro, è autrice di saggi critici sul cinema, attività che coniuga al lavoro al giornale.
doom-patrol-2Doom Patrol 2 porta avanti i punti di forza della prima stagione e si conferma un prodotto molto interessante ed originale, dai toni dark, ma anche dal cuore grande, come sempre accade quando i supereroi protagonisti formano anche una strampalata.