True Detective 1×03: recensione dell’episodio con Matthew McConaughey

True Detective 1x03 recensione episodio
HBO © 2014

True Detective 1×03 si apre nel 1995. Hart (Woody Harrelson) e Cohle (Matthew McConaughey) incontrano Joel Theriot (Shea Whigham), il predicatore della Chiesa che frequentava Dora Lange, e scoprono che la vittima era spesso accompagnata da un uomo alto con una cicatrice da ustione sul volto.

 

Hart deve affrontare la crescente frustrazione di Maggie (Michelle Monaghan), stanca dell’assenza del marito, e la sua violenta gelosia nei confronti dell’amante Lisa. Cohle, invece, passa le notti a studiare vecchi fascicoli, scoprendo che il caso di una certa Rianne Oliver è molto simile a quello di Dora Lange.

Riuscendo a ottenere un altro paio di giorni per risolvere il caso, i due detective incontrano il nonno di Rianne che li mette sulle tracce del suo ultimo ragazzo: Reggie Ledoux, ricercato per aver violato la libertà vigilata, aveva condiviso per quattro mesi la cella con Charlie Lange, ex-marito di Dora.

True Detective 1x03 Michelle Monaghan
HBO © 2014

Poi True Detective 1×03 passa al 2012. I detective Papania (Tory Kittles) e Gilbough (Michael Potts) continuano a interrogare Hart e Cohle, scoprendo sempre di più la fragile moralità del primo e la visione nichilistica del secondo.

“The Locked Room” continua a scavare nella mente e anche nell’anima dei nostri protagonisti, portandoci nelle zone d’ombra più lontane dalle luce. Nel raccontare il caso Lange ai due detective, Hart e Cohle ricordano anche la fatica e, forse, l’incapacità di mantenere tra loro un rapporto equilibrato e funzionale, ignari del fatto che fiducia e supporto reciproci avrebbero aiutato entrambi ad affrontare quel periodo della loro vita. Invece, i due partner continuavano a prediligere strade separate fuori dall’orario di lavoro e compagnie complicate nelle ore libere.

L’instabilità emotiva di Marty, che pensava di avere tutto sotto controllo, e l’affinità tra Maggie e Rust, che vedeva nella solitudine la scelta migliore, sono ben presto messe da parte. Così la negazione (verso ciò che sono, ciò che li circonda) si rivela una cosa che li accomuna e non che li differenzia. Nic Pizzolatto continua ad averci in pugno: con una narrazione lenta senza scene madri lascia che siano i personaggi e i loro pensieri rivelati a dare il ritmo alla storia, anzi alle storie, perché qui non si tratta solo di un’indagine ma di due persone, due uomini fragili e soli.

True Detective 1x03
HBO © 2014

L’ospite d’eccezione di questo episodio è Shea Whigham (Boardwalk Empire, Il Lato Positivo, The Lincoln Lawer) che nei panni di un predicatore quasi d’avanspettacolo sul piccolo palco della sua Chiesa itinerante mostra con bravura una delle realtà rurali più diffuse degli Stati Uniti del sud.

True Detective 1×03 di True Detective recupera il 39% dei 660 mila telespettatori che avevano saltato il precedente appuntamento, arrivando a quota 1.93 milioni. Il prossimo episodio, Who Goes There, andrà in onda su HBO il 2 febbraio.

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Silvia Brancato
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Silvia Brancato
Laureata al DASS dell'Università degli Studi di Roma La Sapienza in "Stereoscopia: Cinema, Televisione e Teatro", consegue successivamente il Master Digital Audio/Video Editing presso La Sapienza con la speranza di diventare una montatrice cinematografica. Gran divoratrice di libri, appassionata di serie tv e frequentatrice assidua della sala cinematografica.
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