Nel 1849 Baltimora è
scossa da una serie di brutali omicidi. Queste morti, però, agli
occhi del Detective Emmett Fields (Luke Evans già visto in Scontro
tra Titani e I tre moschettieri), non sono casuali, ma seguono una
logica e una metodologia ben precisa: il killer uccide seguendo
meticolosamente i passi che descrivono gli assassinii più cruenti
dei racconti di Edgar Allan Poe. Lo
scrittore, interpretato da John Cusack (Grace is gone, 2012) viene
dunque chiamato in prima persona per aiutare la polizia nelle sue
indagini. Prima di rendersene conto, però, quella che doveva essere
una vicenda collegata soltanto ai suoi racconti, si trasforma in un
incubo reale quando l’assassino rapisce sua moglie Emily (Alice
Eve). Allan Poe, quindi, si troverà a dover sfruttare il suo
potenziale immaginativo e le sue doti deduttive non per scrivere un
nuovo racconto, ma per poter salvare la donna che ama da morte
certa.
Il film, che si giostra tra i racconti del genio letterario e la realtà (filmica), prende il suo titolo in prestito dalla celebre poesia di Edgar Allan Poe, Il Corvo, e mette in scena una storia dai colori cupi, dark, a metà tra il thriller psicologico e il film in costume, tra From Hell e Seven. Lo scopo del regista James McTeigue, famoso per la trasposizione filmica del fumetto di Alan Moore, V per Vendetta, era quello di riuscire a conferire al film la suspense di un thriller unita alle atmosfere cupe rintracciabili nei racconti di Edgar Allan Poe. Gli scritti di quest’ultimo, infatti, non solo fanno da filo conduttore per la trama, ma sono una vera fonte d’ispirazione per la trasposizione del clima d’inquietudine in cui si muovono i personaggi.
Per la sua centralità, quindi, il
ruolo di Allan Poe, tutt’altro che facile, è stato assegnato ad un
attore come John Cusack, che, per calarsi completamente nella
parte, ha perso peso, si è fatto crescere il pizzetto e ha cercato
di avvicinarsi alla figura dell’artista, cercando di comprenderlo
sia come scrittore che come uomo.
Il film, distribuito dalla Eagle Pictures, sarà nelle sale italiane a partire dal 23 marzo, ma, nel frattempo, sono già sorte delle polemiche da parte degli estimatori di Edgar Allan Poe. Questi ultimi, infatti, lamentano l’apparente mancanza di qualunque pretesa biografica e celebrativa nei confronti dello scrittore e un appiattimento della sua figura geniale; un atteggiamento un po’ prevenuto se si considera che la pellicola sarà visibile tra non meno di un mese… Bisognerà infatti aspettare la fine di marzo per capire se la ragione è dalla loro! Fin d’ora, però, si potrebbe obiettare a tali critiche che, per la valutazione di un film di questo genere, l’aspetto celebrativo/biografico forse non è poi così importante…