Molto Forte e Incredibilmente Vicino: prossimamente al cinema

Un famoso detto afferma: “tre indizi fanno una prova”; qui più che indizi abbiamo tre nomi: Stephen Daldry, Johnatan Safran Foer ed Eric Roth.
Il primo è uno straordinario regista britannico che dal 2000 ad oggi ha collezionato tre candidature agli Oscar per Billy Elliot (2000), The Hours (2002) e The reader – A voce alta (2008); il secondo è uno dei giovani scrittori statunitensi più apprezzati e geniali già autore di Ogni cosa è illuminata da cui è stato tratto l’omonimo film; il terzo e non ultimo è lo splendido sceneggiatore di uno dei film più amati degli ultimi vent’anni, Forrest Gump.

 

Questi tre signori dall’indubbio talento si sono uniti nella lavorazione di Molto forte, incredibilmente vicino uno dei film più attesi del 2012, presentato al pubblico americano solo a gennaio, sebbene fosse già pronto, proprio per concorrere alla vittoria dell’ambita statuetta. E questa è la prova. Sì la prova che molto probabilmente siamo di fronte ad un grandissimo film, un film nato per essere ricordato.

La storia narra le vicende del giovane Oskar (Horn) figlio del gioielliere Thomas (Hanks) eccentrico ed affettuosissimo padre rimasto vittima nell’attentato delle Torri Gemelle. Dopo la morte dell’amato genitore Oskar non trova conforto nella madre (Bullock) con la quale ha un rapporto freddo e scostante. Abituato a sfidare il padre in complicati giochi intellettuali, Oskar interpreta il ritrovamento di una chiave con sopra scritto Black come l’ultima sciarada di Thomas. Comincerà così un lungo e avventuroso viaggio attraverso New York per interrogare tutti i Black della città e scoprire l’ultimo e misterioso segreto legato al padre.

Molto forte, incredibilmente vicino oltre ad uno strepitoso cast tecnico presenta un cast artistico di primissimo livello in cui spicca la presenza di Tom Hanks. Oltre al due volte premio Oscar, troviamo un’inedita Sandra Bullock, un grandissimo Max Von Sidow nei panni di un vecchio volutamente muto, Jeffrey Wright, John Goodman, James Gandolfini e la candidata all’Oscar Viola Davis.

Ma la scena è indubbiamente dominata dall’incredibile interpretazione di Thomas Horn, il giovanissimo debuttante sul grande schermo. Il ragazzo, selezionato in seguito ad un’estenuante casting terminato nel dicembre del 2010, si era precedentemente fatto notare per aver vinto il quiz televisivo Jeopardy. Ritrovatosi improvvisamente accerchiato da grandissimi attori e con una sceneggiatura per niente facile, Horn ha risposto con incredibile talento, sostenendo con caparbia efficacia il ruolo del ragazzino dall’intelligenza non convenzionale.

La Bullock, intervistata nel corso dell’anteprima americana, ha confessato l’emozione e l’iniziale difficoltà nel cimentarsi in un ruolo tanto drammatico che mai aveva ricoperto in precedenza, ma che ha affrontato con fiducia ed entusiasmo tanta era la voglia di lavorare con Stephen Daldry. Oltre che dal regista la Bullock è rimasta ammaliata dal carisma di Hanks “il più grande attore della sua generazione” con cui ha instaurato immediatamente un feeling naturale; l’unico rammarico dell’attrice è stato “ l’aver avuto così poche scene insieme”.

Per capire al meglio il senso della tragedia che ha colpito chi ha perso qualcuno nell’attentato alle Twin Towers, il cast ha ascoltato per ore le registrazioni dei messaggi lasciati dalle vittime l’11 settembre; per scongiurare un eccessivo coinvolgimento si è evitato però di incontrare i parenti delle vittime.

Nel trailer di presentazione le immagini sono accompagnate dalle commoventi note di un vecchio capolavoro degli U2, Where the streets have no name, giusto per confezionare una presentazione dal fortissimo impatto emozionale.

Prodotto dalla Paramount Pictures e dalla Warner Bros, il film è distribuito dal 25 dicembre negli Stati Uniti dalla stessa Warner che gestirà anche la distribuzione italiana a partire dal prossimo 16 marzo.

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