Un altro mondo è un film
documentario che vuole raccontare la nostra vera forza e chi siamo
realmente, sfidando la visione moderna del mondo e riscoprendo i
sistemi di valori delle società antiche, come quella dei nativi
americani. Si tratta di un viaggio che mette in luce come la fisica
quantistica stia riscoprendo le conoscenze degli antichi popoli
tribali, di come loro interpretavano la connessione tra l’uomo e
l’universo. Il film dimostra anche scientificamente come siamo
tutti collegati, concetto meglio espresso nel saluto Maya In
Lak’ech, che significa “Io sono un altro te stesso” e dimostra
anche quanto sia innaturale il senso di separazione che
caratterizza gran parte del pensiero moderno.
Thomas Torelli, che già ha realizzato documentari di inchiesta come “Zero-Inchiesta sull’11 settembre” e “Sangue e cemento” che indagava sul terremoto avvenuto a L’Aquila nel 2006, sposta ora l’attenzione dagli eventi esterni alla forza interiore della persona. Indagando, questa volta su come la forza interiore possa essere la valvola di attivazione di una vera rivoluzione, personale e globale.
A coadiuvare la tesi ci sono
interviste realizzate in giro per il mondo, dal Messico al
Giappone, con studiosi, scenziati, filosofi, di culture ed
estrazioni diverse, da Masaru Emoto, ricercatore giapponese
scrittore di numerosi saggi, tra i quali il best seller I
messaggi dell’acqua, Vittorio Marchi, fisico
quatistico italiano e Rainbow Eagle, nativo americano e scrittore
di saggi sui nativi americani.
La trattazione di una tematica di fatto astratta porta ad una opera in cui il valore della visione e l’impressione della visione ha un ruolo fondamentale, come conferma lo stesso regista nelle note di regia: “E’ un documentario che nasce dall’idea e forse dall’ambizione di provare a raccontare un cambiamento che volenti o nolenti, e che ci si creda o no, il mondo si sta preparando ad affrontare. Un cambiamento nelle coscienze, nei costumi, e nel modo di vedere le cose. In sostanza, una diversa consapevolezza di noi stessi. Un cambiamento di cui si sta parlando molto in questo periodo, perché legato agli anni che stiamo vivendo, ma che in realtà durerà molto più tempo. Con questo film, cercheremo di raccontare come l’uomo, concentrandosi su un certo tipo di stile di vita si sia perso e che per ritrovarsi, dovrà guardarsi in dietro (nelle culture passate) e avanti (nelle scienze che sempre di più confermano antiche saggezze). Tutto il film dovrà sembrare un lungo sogno che però non finisce con il nostro risveglio, ma che può ricominciare con una nuova consapevolezza”
Il documentario inoltre ha sfruttato
dei nuovi canali di distribuzione e
realizzazione: è attiva una campagna
su Indiegogo, portale di progetti per il crowdfunding, per
il sostegno alla finalizzazione dell’opera e il produttore
associato è Own air piattaforma italiana per lo streaming
legale di film e documentari.
Per invece vedere il documentario “alla vecchia maniera” in una sala cinematografica, lo si potrà fare il prossimo 22 Marzo all’interno del Rome Independent Film Festival, presso il Nuovo Cinema Aquila di Roma.
Ecco il link per saperne di più e sostenere il progetto è il seguente.