Durante una missione su Marte, una violenta tempesta di sabbia obbliga i membri dell’equipaggio della sonda Ares 3 ad abbandonare il pianeta. Tuttavia, l’astronauta Mark Watney non riesce a mettersi in salvo. La NASA lo considera morto ma l’astronauta è sopravvissuto e, con le scarse risorse a disposizione, si adopera per riuscire a sopravvivere sul pianeta fino all’arrivo di un’altra sonda, prevista 4 anni dopo. Utilizzando il proprio ingegno e le proprie abilità, Watney riuscirà a sopravvivere nonostante le condizioni avverse ma la situazione precipita e la NASA sarà costretta a prendere una decisione rischiosa.
Sopravvissuto – The Martian è liberamente ispirato al romanzo di Andy Weir, che ha collaborato con Drew Goddard per la stesura della sceneggiatura. L’autore del romanzo ha affermato di non aspettarsi un tale successo: infatti, aveva inizialmente pubblicato il romanzo gratuitamente sul proprio blog e poi l’aveva lanciato su Amazon a soli 0.99$.
A quanto pare, però, il romanzo di Weir non sarebbe stato l’unica fonte d’ispirazione per la sceneggiatura. Il regista russo Mikhail Raskhodnikov, infatti, ha denunciato la Fox per plagio. Raskhodnikov sostiene di aver inviato nel 2008 una sua sceneggiatura, intitolata Marsianin, alle maggiori case di produzioni nazionali e internazionali, tra cui la Fox, che avrebbe poi utilizzato alcuni dettagli della sceneggiatura russa nel film in uscita a breve.
Probabilmente queste accuse non hanno alcun fondamento, come ribadisce la Fox, poiché la casa di produzione ha avuto la NASA come collaboratore d’eccezione. James L. Green, direttore della Planetary Science Division della NASA, ha lavorato come consulente scientifico al film e la NASA stessa si è occupata della redazione di circa 50 pagine di sceneggiatura, per assicurarsi la veridicità della pellicola. Nonostante ciò, in alcuni casi la sceneggiatura discosta dalla realtà. Un esempio? La gravità marziana corrisponde al 40% di quella terrestre ma nonostante ciò, il regista, Ridley Scott, ha deciso di non mostrare tale differenza, affermando che il peso delle tute è tale da rendere invisibile la differenza.
E a proposito di tute spaziali, anche queste non sono esattamente quelle utilizzate dalla NASA: Ridley Scott e la costumista Janty Yates trovavano le tute originali troppo ingombranti. Per questo, le tute usate sul set assomigliano a quelle originali ma sono più leggere e pratiche da indossare.
Incorrettezze a parte, la pellicola ha ottenuto un indice di gradimento molto alto all’estero: merito, senza dubbio, di Matt Damon e Jessica Chastain, che interpretano i protagonisti del film, in uscita il 1 Ottobre nelle sale italiane.