Assassinio sul Nilo: le differenze tra il libro e il film

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Assassinio sul Nilo (qui la recensione) del 2022 è un adattamento diretto del romanzo di Agatha Christie, ma cosa cambia rispetto al libro originale? Il film di Kenneth Branagh è stato accolto da recensioni decisamente contrastanti dopo la data di uscita dell’11 febbraio 2020, con molti critici che hanno citato l’insistenza del film nell’utilizzare uno stile antiquato in contrasto con un vivace cast di star contemporanee. Di conseguenza, Assassinio sul Nilo di Branagh introduce diversi cambiamenti radicali rispetto al materiale originale della Christie, che cospirano a smorzare l’effetto di una storia altrimenti classica.

Uscito per la prima volta il 1° novembre 1937, Morte sul Nilo della Christie è considerato uno dei suoi romanzi più belli di una lunga e illustre carriera di scrittrice di gialli. È il diciottesimo dei romanzi su Hercule Poirot della Christie e vede il detective titolare dedurre una serie di omicidi a bordo del Karnak mentre viaggia lungo il fiume Nilo. Oltre alla rivisitazione di Branagh, tale romanzo ha ricevuto diversi altri adattamenti, tra cui il sorprendente film di John Guillermin del 1978, un adattamento radiofonico della BBC, una graphic novel e persino un videogioco a tema.

Nonostante l’evidente affinità con l’iconica storia della Christie, come già detto il regista Branagh apporta comunque modifiche sostanziali alla sua versione di Assassinio sul Nilo. Le maggiori deviazioni dall’originale libro giallo arrivano sotto forma di modifiche ai personaggi, con diversi volti nuovi a bordo della Karnak oltre a due omissioni degne di nota. Ecco dunque tutti i cambiamenti che il film apporta al romanzo originale di Agatha Christie, oltre a ciò che il film di Branagh ha riproposto fedelmente.

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Kenneth Branagh e Tom Bateman in Assassinio sul Nilo
Kenneth Branagh e Tom Bateman in Assassinio sul Nilo. Foto di © 2020 Twentieth Century Fox Film Corporation. All Rights Reserved.

Il personaggio di Bouc

Uno dei maggiori cambiamenti rispetto alla storia è il personaggio di Bouc (Tom Bateman), che non compare affatto nel romanzo originale. Il personaggio è invece qui stato ripreso da Assassinio sull’Orient Express del 2017. Secondo quanto riferito, il regista di origine britannica è rimasto così colpito dall’interpretazione di Bateman nel suo primo film di Poirot che ha scritto una parte per lui in Assassinio sul Nilo. Nel contesto della storia, l’ingresso di Bouc ha portato alla sostituzione del personaggio di Tim Allerton, presente invece nel libro.

Ciò ha permesso a Bateman di riprendere il ruolo di spalla che aveva interpretato in modo così convincente nel precedente film. Tuttavia, i cambiamenti nel ruolo di Bouc non si fermano qui: Bouc è anche l’ultima vittima della follia omicida di Simon Doyle (Armie Hammer) e Jacqueline de Bellefort (Emma Mackey). Bouc subentra in questo ruolo poco invidiabile a Salome Otterbourne (Sophie Okonedo), l’ultima vittima del finale della storia originale di Christie.

Il ruolo di Salome Otterbourne

Salome Otterbourne è un altro importante cambiamento del personaggio rispetto al libro originale della Christie: la versione della Okonedo è una cantante jazz. Questo è un netto distacco dalla storia originale di Morte sul Nilo, in cui Otterbourne è un’ubriacona lasciva che ostacola accidentalmente le indagini di Poirot. In origine, Otterbourne è anche l’ultima vittima dell’omicidio di Doyle e de Bellefort, anche se nel film di Branagh del 2022 le viene concessa la sua dignità e la sua vita, chiudendo il film cantando per un Poirot senza baffi e riaccendendo la loro nascente storia d’amore.

Kenneth Branagh in Assassinio sul Nilo
Kenneth Branagh in Assassinio sul Nilo. Foto di © 2020 Twentieth Century Fox Film Corporation. All Rights Reserved.

La relazione tra Van Schuyler e Bowers

Nel tentativo di sfruttare le iconiche doti comiche di Dawn French e Jennifer Saunders, il film di Branagh vede la signora Bowers e Marie Van Schuyler vivere una relazione romantica come coppia lesbica. Il film mantiene il precedente lavoro della Bowers come infermiera di Van Schulyer dal libro originale, ma elevando la loro relazione permette un esilarante avanti e indietro tra le due amanti segrete che il libro originale della Christie non contiene. Sebbene molti dei cambiamenti apportati da Branagh ai personaggi siano stati criticati, questa è una modifica per la quale il regista merita elogi.

Un’esplorazione del passato di Poirot

Uno dei contrasti più evidenti tra Assassinio sul Nilo di Branagh e il libro originale di Agatha Christie è quanto il film dsi addentri nei demoni del passato di Poirot. Il film esplora infatti l’origine degli iconici baffi dell’investigatore, nonché il trauma del suo passato di soldato nella Prima Guerra Mondiale. Inoltre, inserisce Poirot in diverse conversazioni e situazioni di cui non era a conoscenza nel libro originale, consentendo alla storia di essere raccontata quasi interamente dalla prospettiva di Poirot, come il libro di Christie non può fare.

L’aggiunta di Euphemia

Oltre a Bouc che attraversa l’universo condiviso di Poirot per recitare in Assassinio sul Nilo, anche sua madre Euphemia (Annette Bening) è un personaggio completamente nuovo pensato per il film. Viene utilizzata come veicolo per la narrazione dell’adattamento del 2022: la sua natura soffocante è un fattore chiave nella morte di Bouc, che viene colpito alla gola dopo essersi allontanato dalla loro discussione. È anche la vernice rossa di Eufemia che permette a Simon di fingere una ferita (al contrario dello smalto rubato nel libro originale), consentendogli di evitare la cattura più a lungo di quanto avrebbe fatto altrimenti contro il perspicace Poirot.

Gal Gadot e Emma Mackey in Assassinio sul Nilo
Gal Gadot e Emma Mackey in Assassinio sul Nilo. Foto di © 2020 Twentieth Century Fox Film Corporation. All Rights Reserved.

Ciò che Assassinio sul Nilo adatta fedelmente dal libro

Anche se i cambiamenti radicali alla storia originale non sono sempre in meglio, il film di Branagh traduce con successo l’elemento migliore del libro della Christie. Assassinio sul Nilo fa infatti un lavoro fenomenale nell’intrecciare il mistero originale della Christie attraverso i suoi nuovi personaggi, pur mantenendo i punti chiave della trama che hanno reso il giallo della Christie un tale successo nel 1937. Jacqueline e Simon rimangono i cattivi intriganti che tentano di rubare i soldi di Linnet in una riproduzione quasi perfetta del giallo di Agatha Christie.

Jacqueline finge ancora di sparare a Simon alla gamba durante una discussione, dando a Simon il tempo di sgattaiolare via, uccidere Linnet e poi spararsi (questa volta sul serio) per consolidare il suo alibi. Con Jacqueline in carcere per aver sparato a Simon e quest’ultimo presumibilmente ferito nel momento in cui Linnet è stata uccisa, entrambi vengono scagionati dai sospetti. Questa svista di Poirot permette a Simon e Jacqueline di uccidere altre due volte per coprire le loro tracce, proprio come nella storia della Christie, uccidendo prima la cameriera di Linnet per aver tentato di ricattarli, e poi un terzo testimone che si rivela essere Bouc nello svelamento finale.

Assassinio sul Nilo di Branagh riesce anche a infondere nella sua narrazione lo stesso misticismo e lo stesso stupore che hanno reso il romanzo della Christie una lettura così avvincente nel 1937. Ambientato in uno scenario di tensione prebellica alla fine degli anni Trenta, il film riesce perfettamente a tradurre l’opulenza, la paura e il contrasto di ricchezza tra i personaggi di Karnak e il resto della popolazione, oltre a presentare l’Egitto come una proposta quasi ultraterrena per i visitatori stranieri dell’epoca. Morte sul Nilo di Branagh non è assolutamente un film perfetto, ma cattura accuratamente l’essenza del fondamentale libro giallo di Christie.

Gianmaria Cataldo
Gianmaria Cataldo
Laureato con lode in Storia e Critica del Cinema alla Sapienza e iscritto all’Ordine dei Giornalisti del Lazio come giornalista pubblicista. Dal 2018 collabora con Cinefilos.it, assumendo nel 2023 il ruolo di Caporedattore. È autore di saggi critici sul cinema pubblicati dalla casa editrice Bakemono Lab.
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