Cocainorso: la storia vera che ha ispirato il film

La storia vera che ha ispirato Cocainorso, il film di Elizabeth Banks che racconta la furia di un orso che ha ingerito quintali di cocaina.

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Gli anni ’80 – tra le altre cose – sono ricordati per l’ingestibile quantità di traffico e importazione di cocaina negli Stati Uniti, che avrebbe lasciato un’eredità contorta per i decenni a venire: ci sono state numerose storie, film, programmi televisivi e persino canzoni ispirate al traffico di droga degli anni ’80, da Scarface a Narcos, che non invecchiano mai.

L’ultimo a questa aggiunta è Cocainorso di Elizabeth Banks, in uscita nei cinema italiani il 20 aprile, in cui ci viene presentata la storia di un orso che si è divertito un po’ troppo con lo stupefacente che ha afflitto i prepotenti anni ’80, lanciandosi in una furia omicida e terrorizzando coloro che incrociano il suo cammino dopo averne ingerita una grossa quantità. Con una violenza oltraggiosa e un cast stellare che comprende Keri Russell, O’Shea Jackson Jr., Isiah Whitlock Jr., Jesse Tyler Ferguson e il grande Ray Liotta, Cocainorso ha tutte le caratteristiche di un film classico ispirato all’epoca che parte da una tragicomica storia vera.

Cosa accadde al vero Cocainorso

La storia vera, sebbene interessante, è molto meno mostruosa di quanto il film voglia farci credere. Il 22 dicembre 1985, l’Associated Press riportò che, mentre le autorità cercavano la cocaina persa da un ex ufficiale che contrabbandava la droga negli Stati Uniti, vennero trovati i resti di un orso nero che sembrava essersi impossessato della cocaina ed essere morto di overdose. All’epoca, l’orso era morto da circa un mese. Vicino alla carcassa, sono stati trovati un borsone e 40 chilogrammi di cocaina aperti e dispersi nell’area. L’autopsia dell’orso ha rivelato che questo ha sofferto di tutte le afflizioni tipiche di un’overdose massiccia, dall’emorragia cerebrale all’ictus: chi ha eseguito l’autopsia ha poi detto che il suo stomaco era pieno di cocaina “fino all’orlo”. L’orso è stato trovato nella Chattahoochee National Forest vicino a Blue Ridge, in Georgia.

Venne poi imbalsamato e passò di proprietario in proprietario, di Stato in Stato, per oltre 25 anni. A un certo punto, si suppone che sia finito nelle mani di Waylon Jennings. Arrivò perfino a guadagnarsi il soprannome di “Pablo Escobear“, un omaggio scherzoso al boss della cocaina Pablo Escobar. Ora, dovrebbe aver trovato la sua casa (si spera) definitiva in Kentucky, dove è esposto al Kentucky Fun Mall.

L’ultima “missione” di Andrew Thornton

Come se la storia dell’orso non fosse già abbastanza cruda, quella del contrabbandiere non è da meno. Questi si chiamava Andrew Thornton ed era un ex agente della narcotici corrotto. Secondo il Los Angeles Times, la carriera di Andrew Thornton come agente di polizia è iniziata a Lexington, nel Kentucky. Prima della sua carriera di ufficiale e contrabbandiere, ha prestato servizio nella 101esima Divisione Aviotrasportata e ha ricevuto una medaglia al valore. I suoi amici lo avrebbero descritto come un “esperto” di paracadutismo, proprio grazie alla sua carriera militare. Nel 1968 entrò nella polizia di Lexington, dove rimase per nove anni; dal 1970 al 1973 ha fatto parte della squadra narcotici del dipartimento. Mentre lavorava per Lexington, studiò legge all’Università del Kentucky e, nel 1977, divenne avvocato praticante.

Tra gli anni ’70 e ’80, Thornton si dedicò al contrabbando di droga e armi. È stato incriminato per la prima volta nel 1981 a Fresno, in California, in relazione a un caso di furto di armi dal China Lake Naval Weapons Center e di traffico di marijuana. Sebbene non sia stato incriminato in questo caso, è stato accusato di cospirazione per l’importazione e la distribuzione di una sostanza controllata. Tra i reati di cui è stato accusato c’è quello di essere stato il pilota di una spedizione di droga in Kentucky dal Sud America nel 1979. Non è stato accusato di un reato, ma è stato condannato a sei mesi di carcere e la sua licenza di esercitare la professione di avvocato è stata sospesa.

La carriera di contrabbandiere di droga di Thorton non finì però così, ed è qui che si collega alla storia del Cocainorso. Continuò a contrabbandare droga e l’11 settembre 1985 tentò un altro traffico, questa volta di cocaina, da consegnare a una fonte sconosciuta. Mentre sorvolava il sud-est, Thornton si rese conto che il suo aereo stava cominciando a non funzionare. Iniziò quindi a gettare la cocaina fuori dall’aereo, se ne legò circa 75 libbre al corpo e tentò di lanciarsi in volo verso la salvezza. Tuttavia, a differenza dei suoi precedenti lanci nell’esercito, il suo paracadute non si è aperto completamente ed è caduto morendo. È stato trovato con due pistole, un giubbotto antiproiettile, mocassini Gucci, occhiali per la visione notturna, 34 grossi pacchi di cocaina e diversi altri oggetti vari. Tra l’autunno e quattro settimane prima del 22 dicembre 1985, il Cocainorso trovò uno dei pacchetti di cocaina che Thornton aveva gettato dall’aereo, lo ingerì e morì.

Attraverso questa serie di eventi che sembra poter provenire solo dagli ’80, il mondo ha conosciuto la storia davvero unica del Cocainorso. Anche se la maggior parte del film in sé non sembra essere basata su eventi veri, dato che l’Orso delle Nevi ha probabilmente incontrato una rapida fine poco dopo aver trovato la droga stessa, il modo in cui viene rielaborata nel film di Eizabeth Banks è più edulcorato e dimostra ancora una volta che la verità è spesso più strana e cruda della finzione.

Agnese Albertini
Agnese Albertini
Nata nel 1999, Agnese Albertini è redattrice e critica cinematografica per i siti CinemaSerieTv.it, ScreenWorld.it e Cinefilos.it. Nel 2022 ha conseguito la laurea triennale in Lingue e Letterature straniere presso l'Università di Bologna e, parallelamente, ha iniziato il suo percorso nell'ambito del giornalismo web, dedicandosi sia alla stesura di articoli di vario tipo e news che alla creazione di contenuti per i social e ad interviste in lingua inglese. Collaboratrice del canale youtube Antonio Cianci Il RaccattaFilm, con cui conduce varie rubriche e live streaming, è ospite ricorrente della rubrica Settima Arte di RTL 102.5 News.
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