Bruce Willis è ricordato come una vera e propria icona del genere action anni ’90, sin da quando nel 1988 recitò in Trappola di cristallo – Die Hard. A renderlo tale ci hanno pensato sia 58 minuti per morire – Die Harder e Die Hard – Duri a morire, sia film come Pulp Fiction, The Jackal e Armageddon – Giudizio finale. Uno dei film che ha confermato questo status è stato sicuramente anche Codice Mercury, diretto nel 1998 da Harold Becker. Si tratta di un thriller che, pur configurandosi come un classico film hollywoodiano, si muove a partire da una vicenda reale.
La storia vera dietro il film
La trama, come anticipato, ha un’impressionante somiglianza con un evento storico reale, come riportato da Bruce Watson sul sito DailyFinance il 24 dicembre 2009: “… Nel dicembre 1955, Sears Roebuck pubblicò un annuncio sui giornali con quello che sosteneva essere il numero diretto di Babbo Natale. Sfortunatamente, il numero di telefono offerto era sbagliato di una cifra; invece di Sears, si collegava a una linea top secret del CONAD, il Continental Air Defense Command. Quando il colonnello Harry Shoup, direttore delle operazioni del comando, rispose al telefono, si aspettava di sentire di un attacco missilistico contro gli Stati Uniti”.
“Invece, ricevette un bambino che voleva parlare con Babbo Natale. Anche se la conversazione si concluse con il pianto del bambino e l’ira di Shoup, alla fine il colonnello si ricredette e iniziò a fornire ai bambini aggiornamenti sui viaggi di Babbo Natale nel cielo notturno. L’anno successivo, la CONAD offrì un nuovo numero di telefono non segreto che i bambini potevano chiamare. Nel 1958, quando il CONAD divenne NORAD, il nuovo comando continuò la tradizione…”.
La trama e il cast di Codice Mercury
L’agente FBI Art Jeffries (Bruce Willis), sotto copertura durante una rapina in banca finita male, viene usato come capro espiatorio e retrocesso a un noioso lavoro da scrivania. Tempo dopo, un bambino autistico di nove anni di nome Simon Lynch (Miko Hughes), dotato di grandi abilità per i numeri e lettere, risolve un puzzle numerico, che era stato pubblicato su una rivista: lo scopo era vedere se qualcuno fosse in grado di decifrarlo, ritenendo che il codice, chiamato “Mercury”, utilizzato per missioni spionistiche americane, fosse inviolabile.
Dopo aver ricevuto la telefonata di Simon, il capo della divisione NSA, il tenente colonnello Nicholas Kudrow (Alec Baldwin), comprende che le capacità del ragazzino di decifrare il codice sono un pericolo per la sicurezza nazionale: decide così di mandare due assassini per uccidere lui e la sua famiglia. Il bambino riesce però a sfuggire al massacro e viene poi ritrovato proprio da Art, che decide di portarlo via con sé e scoprire perché qualcuno possa volere un bambino autistico di nove anni morto. Con l’NSA che gli dà la caccia e i problemi del bambino, proteggerlo risulterà il compito più difficile mai affrontato dall’agente.
La spiegazione del finale
Nel corso del film, su suggerimento di Art, l’agente speciale dell’FBI Thomas “Tommy” Jordan fa in modo che Simon entri nel Programma di Protezione Testimoni, ma Kudrow, non volendo rivelare il suo fallimento e deciso a uccidere Simon, prende con la forza il comando della Protezione Testimoni e rivela a Lomax, l’agente speciale dell’FBI incaricato, che Jordan ha falsificato i documenti della protezione testimoni. Tuttavia, all’insaputa di Kudrow, Tommy mostra la prova su carta carbone a Lomax.
Questa conferma che le impronte digitali su di essa sono di Pedranski, convalidando le prove contro Kudrow. Stacey e Simon partono per il punto di raccolta in cima a un grattacielo, dove Kudrow e Burrell si preparano a portare via Simon con un elicottero, ma Jeffries, con l’aiuto di Jordan e di una task force dell’FBI, tende una trappola nel luogo dell’incontro. Segue uno scontro a fuoco tra Burrell e l’FBI, che si conclude con Burrell che viene ferito mortalmente da schegge di vetro quando le finestre di plexiglass vengono fatte esplodere verso l’interno.
Nel mentre, Art combatte Kudrow uno contro uno e Simon lo assiste recuperando la sua pistola. Kudrow tenta di gettare Simon dal tetto, ma Jeffries gli spara più volte, facendolo cadere dal bordo e morire. In seguito, Art e Siebring fanno visita a Simon, che ora vive con i genitori adottivi, nella sua scuola. Simon accoglie Art come un amico gradito, avendolo accettato come persona di fiducia. Si conclude così la vicenda, con il bambino che può dunque tornare ad una vita quanto più normale possibile dove sviluppare il suo talento.
Il trailer del film e dove vederlo in streaming e in TV
È possibile fruire di Codice Mercury grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Apple TV e Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e ad un’ottima qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di mercoledì 25 settembre alle ore 23:35 sul canale Italia 1.