Hellboy – L’uomo deforme: la spiegazione del finale del film

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Hellboy – L’uomo deforme è l’ultimo tentativo di portare sul grande schermo l’investigatore dell’occulto creato da Mike Mignola. Si potrebbe inoltre dire che è l’adattamento più fedele: The Crooked Man (questo il titolo originale) è infatti basato su una miniserie di Mignola – che ha anche collaborato alla sceneggiatura – e del compianto Richard Corben, che segue da vicino gli eventi dell’omonimo fumetto. Il racconto si svolge nel 1958, Hellboy (Jack Kesy) e la novellina Bobbie Jo Song (Adeline Rudolph) finiscono intrappolati nelle montagne Appalachi.

Lì incontrano il veterano di guerra Tom Ferrell (Jefferson White), tornato nella sua casa d’infanzia per affrontare i demoni del suo passato. In questo caso, l’espressione è da prendere nel senso letterale, dato che l’Uomo Deforme (Martin Bassendale) ha stretto un patto con Tom per la sua anima. Hellboy, Bobbie Jo e Tom si trovano dunque ben presto a combattere contro quest’entità e altre forze soprannaturali mentre cercano di emergere in quei luoghi. Come finirà questa battaglia: con Hellboy vittorioso o sconfitto?

Hellboy e il suo “team” salvano la situazione

Nei film di Hellboy di Guillermo del Toro e Neil Marshall, Hellboy è solitamente la persona che riesce a salvare la situazione, sia che si tratti di colpire il male in faccia con la sua caratteristica Mano Destra del Destino o di usare la sua fidata pistola, il Buon Samaritano, per farlo fuori. Nel caso di Hellboy – L’Uomo deforme, anche Tom e Bobbie Jo giocano un ruolo chiave nella sconfitta dell’antagonista. Hellboy accompagna Tom in una villa in rovina dove risiede l’Uomo Deforme, mentre Bobbie Joe si addentra nelle catacombe della città con il predicatore locale Watts (Joseph Marcell).

Jack Kesy e Adeline Rudolph in Hellboy - L'uomo deforme
Jack Kesy e Adeline Rudolph in Hellboy – L’uomo deforme

Entrambe le parti si trovano poi in difficoltà: Hellboy è tormentato da visioni che includono sua madre, che cerca di convincerlo a uccidersi – e che allude al ruolo che lui avrà nel provocare l’Apocalisse – mentre Bobbie Jo e Watts incontrano un enorme ragno che lei e Hellboy erano venuti a cercare sulle montagne. Durante tutto il film, Bobbie Jo ha cercato di attingere alle sue innate capacità magiche – e affrontare il ragno le dà la spinta di cui ha bisogno. Lancia un incantesimo che espelle la magia oscura dal ragno e diminuisce il potere dell’Uomo Deforme.

Tom poi costringe l’Uomo Deforme a ingoiare una “palla delle streghe”, un oggetto mistico creato dalle streghe della sua comunità, che lo indebolisce ulteriormente. A quel punto, Hellboy picchia selvaggiamente il demone e gli fa saltare la testa con il Buon Samaritano. Questo fa sì che dalla testa dell’Uomo Deforme piovano monete d’oro, che rappresentano le anime che ha rubato nel corso degli anni. Hellboy dà a Tom una di quelle monete, liberandolo così dalla maledizione. Lui e Bobbie Jo vengono poi trasportati in elicottero dal BPRD, con Bobbie Jo che trova conforto tra le braccia del suo compagno demoniaco.

Hellboy – L’uomo deforme ha in serbo un destino poetico per uno dei suoi cattivi

Come anticipato, l’Uomo Deforme non è l’unica forza malvagia che Hellboy e i suoi amici incontrano sulle montagne. Tom rivela che la sua maledizione è nata quando ha incontrato la strega Effie Kolb (Leah McNamara), che gli ha detto che stringere un patto con l’Uomo Deforme lo avrebbe reso uno stregone. Per mantenere la sua parte dell’accordo, Tom ha dunque ucciso un gatto nero e lo ha bollito fino a ridurlo in ossa, offrendone una al demone. Sebbene alla fine abbia cambiato idea, il destino di Tom era ormai segnato: l’osso lo ha protetto dai pericoli durante la seconda guerra mondiale e, per quanto abbia cercato di sbarazzarsene, è sempre tornato da lui.

Martin Bassindale in Hellboy - L'uomo deforme
Martin Bassindale in Hellboy – L’uomo deforme

Effie ha anche preso il controllo dell’anima del padre di Tom, trasformandolo in un cavallo con una briglia maledetta. Alla fine, Effie subisce un destino piuttosto poetico. Dopo che Hellboy uccide l’Uomo Deforme, lui e Tom trovano la strega che sta invecchiando rapidamente nel bosco. Tom aveva precedentemente menzionato che, nonostante il passare degli anni, lei sembrava non essere invecchiata, il che significa che probabilmente aveva venduto la propria anima all’Uomo Deforme in cambio dell’eterna giovinezza. In un momento tratto direttamente dai fumetti, Tom si avvicina a Effie con la briglia che lei aveva messo a suo padre, che la trasforma nel cavallo bianco che vediamo nel finale, con le parole “Attenzione! Sono una strega!” dipinte sul fianco.

Hellboy – L’uomo deforme avrà un sequel?

Durante un panel dedicato a Hellboy – L’uomo deforme al San Diego Comic-Con di quest’anno, al regista Brian Taylor è stato chiesto se volesse realizzare altri film su Hellboy. Taylor ha risposto che, pur essendo aperto all’idea di esplorare altre storie di Hellboy, L’uomo deforme è stato concepito come un film a sé stante. “Odio quando la gente cerca di fare un film e poi ti vende un intero franchise… se il primo è buono, ci tornerò”, ha detto. Questo è abbastanza fedele al fumetto L’uomo deforme e alle storie di Hellboy in generale: la maggior parte di esse sono racconti autonomi che si possono leggere per farsi un’idea della storia di Hellboy.

In un’epoca in cui quasi tutti i franchise cinematografici sono in forte espansione o i film vengono realizzati con lo scopo di lanciarne uno proprio, il fatto che Hellboy – L’uomo deforme sia una storia singola è sorprendentemente rinfrescante. Purtroppo, l’accoglienza riservata al film è stata piuttosto tiepida. Il fatto che abbia poi sofferto di una distribuzione limitata (negli Stati Uniti è uscito direttamente in streaming e home-video), rende incerta la possibilità di altri film dedicati al personaggio. D’altronde, anche i precedenti lungometraggi, Hellboy del 2019 ed Hellboy – The Golden Army non avevano goduto di risultati economici tali da giustificare ulteriori capitoli.

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Gianmaria Cataldo
Gianmaria Cataldo
Laureato con lode in Storia e Critica del Cinema alla Sapienza e iscritto all’Ordine dei Giornalisti del Lazio come giornalista pubblicista. Dal 2018 collabora con Cinefilos.it, assumendo nel 2023 il ruolo di Caporedattore. È autore di saggi critici sul cinema pubblicati dalla casa editrice Bakemono Lab.
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