I contenuti audiovisivi sui serial killer sono oggiggiorno molto popolari: un sondaggio ha rivelato che quasi due terzi degli adulti americani (e quasi l’80% dei millennial) ne sono fan. Lo Strangolatore di Boston di Hulu sarà sicuramente l’ultimo della lista dei film del genere da vedere, disponibile su Disney+ per l’Italia dal 17 marzo 2023. Il famigerato assassino ha in gran parte evitato di essere oggetto di contenuti mediatici e, infatti, l’unico progetto sul caso degno di nota è stato il film The Boston Strangler del 1968, con Tony Curtis e Henry Fonda.

È interessante notare che l’uomo dietro i “Silk Stocking Murders” resta in qualche modo nell’ombra anche in questo progetto, che si concentra principalmente sulle giornaliste Loretta McLaughlin (Keira Knightley) e Jean Cole (Carrie Coon) e su come hanno lottato per informare le donne di Boston attraverso una serie di articoli sull’assassino. Ma chi si nascondeva effettivamente dietro questo terrificante soprannome? Scopritelo con noi in questo articolo.

4La paura invade Boston nei primi anni ’60

Keira Knightly è la giornalista nel film Hulu Lo strangolatore di Boston
 

La polizia di Boston dovette affrontare la terrificante realtà che un serial killer, che si guadagnò il soprannome di “Strangolatore di Boston“, era a piede libero, probabilmente uno psicopatico mosso dall’astio nei confronti di donne anziane. Il commissario di polizia Edmund McNamara annullò il congedo delle forze di polizia, richiedendo l’intervento delle stesse a causa della grave situazione.

I media inviarono avvertimenti, suggerendo alle donne di chiudere a chiave le porte di casa e di essere caute con gli sconosciuti. La popolazione dell’area di Boston era paralizzata dalla paura e, nonostante l’aumento della presenza della polizia e gli avvertimenti, altre 9 donne, di età compresa tra i 19 e gli 85 anni, sarebbero state vittime dell’assassino. L’ultima vittima fu trovata il 4 gennaio 1964, dopodiché gli omicidi cessarono.