Sliding Doors: la spiegazione del finale del film

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Il concetto di What if… è ormai estremamente diffuso nella cultura popolare, con film, serie, romanzi e altro ancora pronti a chiamarlo in causa per far interrogare su quanto determinati momenti della vita possano stabilire il futuro di un’intera esistenza. Tra i film che hanno riflettuto su tale dinamica, uno dei più popolari ed esplicativi è senza dubbio Sliding Doors, il lungometraggio del 1998 diretto da Peter Howitt e prodotto da Sydney Pollack. Naturalmente, un film che affronta le possibili ramificazioni della vita a partire da precisi eventi non poteva che prendere spunto da un episodio realmente avvenuto.

L’idea per il film è infatti venuta a Howitt dopo che il regista è stato quasi investito da un’auto. In ritardo ad un appuntamento, Howitt ha impulsivamente attraversato la strada, rischiando di andare incontro alla morte. È stato quel mancato incidente che ha spinto Howitt a domandarsi cosa sarebbe potuto accadere se fosse effettivamente stato investito e quali eventi si sarebbero potuti generare in seguito. Il regista ha così iniziato a sviluppare la sceneggiatura del film, riprendendo l’idea centrale dai film Destino cieco e Le doppia vita di Veronica, entrambi del regista polacco Krzysztof Kieslowski.

Ancora oggi, il suo Sliding Doors rimane un titolo molto apprezzato, capace di rendere perfettamente il concetto filosofico e psicologico che investe chi si trova a porsi domande relative alle proprie scelte di vita. In questo articolo approfondiamo alcune delle principali curiosità relative ad esso. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e alla spiegazione del suo finale. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Gwyneth Paltrow in Sliding Doors
Gwyneth Paltrow in Sliding Doors. Foto di Miramax – © 1998 Miramax Films

La trama e il cast di Sliding Doors

Protagonista del film è Helen Quiley, una giovane donna che lavora nel mondo delle pubbliche relazioni, almeno fino a quando non viene improvvisamente licenziata. Da quel momento, mentre se ne torna sconsolata verso casa, la sua vita si divide in due distinte ma parallele realtà. La prima si genera quando perde per un soffio la metropolitana, evento che la porterà a vivere una precisa serie di conseguenze, mentre la seconda ha luogo dal suo riuscire a prendere la metro, cosa che la porterà dunque ad imbattersi in tutt’altri eventi. Ben presto, però, le due versioni inizieranno ad intrecciarsi tra loro.

Ad interpretare Helen vi è l’attrice Gwyneth Paltrow, anche se il ruolo era originariamente stato offerto a Minnie Driver (Will Hunting – Genio ribelle). Per distinguere le due Helen, Paltrow ha poi accettato di indossare una parrucca castana per la Helen che non riesce a prendere la metro. Accanto a lei, nel ruolo del fidanzato Gerry vi è invece l’attore John Lynch, mentre John Hannah è James, nuovo interesse amoroso di Helen. Hannah ha raccontato che dopo questo film ha smesso di preoccuparsi di prendere i treni. “Non corro più per prendere i treni. Se devo prendere il treno, lo prendo“, ha dichiarato. “Se non lo prendo, ce ne sarà un altro qualche minuto dopo“.

Gwyneth Paltrow e John Hannah in Sliding Doors
Gwyneth Paltrow e John Hannah in Sliding Doors. Foto di Miramax – © 1998 Miramax Films

La spiegazione del finale del film

Nella linea narrativa in cui Helen ha preso la metro, la protagonista si rifà una vita con l’affascinante James, di cui rimane incinta. Scopre però che lui è già sposato ma lui le spiega che sta ottenendo il divorzio e che finge di essere ancora sposato regolarmente per non turbare la madre. I due si chiariscono e riconfermano i loro sentimenti reciproci. Subito dopo, mentre Helen attraversa la strada, passa però un’auto che la investe. Nella linea narrativa in cui ha perso la metro, invece, Helen scopre solo molto dopo che il suo fidanzato Gerry la tradisce. Mentre scappa da lui sconvolta, cade dalle scale perdendo i sensi. Viene allora portata in ospedale.

È a partire da qui che le due linee narrative iniziano ad intrecciarsi. Nella prima, Helen viene portata in ospedale e i medici dicono al fidanzato James che era incinta e che ha perso il bambino. Mentre James tiene la mano di Helen ancora in coma, lei infine muore. Nella seconda, invece, Helen si risveglia dall’intervento e chiude definitivamente la storia con Gerry. Dimessa dall’ospedale, incontra James che sta uscendo dopo la visita alla madre; mentre sono in ascensore le cade un orecchino e lui glielo raccoglie, proprio come aveva già fatto prima che lei perdesse la metropolitana.

Quando James prova a tirarla su di morale chiedendole cosa dicessero i Monty Python, lei risponde con la battuta “Nessuno si aspetta l’inquisizione spagnola”, che James usava spesso con la Helen della prima “storia”. I due si guardano sorpresi, mentre le porte dell’ascensore si chiudono, lasciando presumere che in questa linea narrativa potranno vivere più serenamente il loro amore. Questo scambio di battute, inoltre, lascia intendere che pur se distinte le due linee narrative sembrano risentire l’una degli eventi dell’altra, riuscendo in un qualche modo ad influenzarsi.

Il trailer del film e dove vederlo in streaming e in TV

Sfortunatamente il film non è presente su nessuna delle piattaforme streaming attualmente attive in Italia. È però presente nel palinsesto televisivo di lunedì 23 settembre alle ore 21:15 sul canale Cielo.

Gianmaria Cataldo
Gianmaria Cataldo
Laureato con lode in Storia e Critica del Cinema alla Sapienza e iscritto all’Ordine dei Giornalisti del Lazio come giornalista pubblicista. Dal 2018 collabora con Cinefilos.it, assumendo nel 2023 il ruolo di Caporedattore. È autore di saggi critici sul cinema pubblicati dalla casa editrice Bakemono Lab.
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