
ATTENZIONE: L’articolo contiene spoiler del film Spider-Man: No Way Home!
L’hype attorno all’uscita di Spider-Man: No Way Home continua. Uscito nelle sale italiane il 15 dicembre scorso, nel weekend ha incassato 13 milioni di euro: è il film con gli introiti maggiori del 2021! Sarà la tripletta degli interpreti di Spider-Man o il ritorno sullo schermo di altri personaggi cari al pubblico, come MJ, Happy Hogan e May Parker, sarà la coppia Tom Holland e Zendaya o il periodo natalizio, ma l’ultimo film Marvel è carico di emozioni.
Ogni personaggio ha la sua storia nel film: alcune finiscono bene altre non hanno propriamente un lieto fine… Vediamo come si sviluppano (e avviluppano) le linee dei protagonisti di Spider-Man: No Way Home.
Doctor Octopus
In Spider-Man: No
Way Home torna Alfred
Molina a interpretare Otto Octavius come in
Spider-Man 2 (2004). Il film Marvel riprende la storia
del personaggio dagli attimi successivi alla sua morte nel
precedente film. Il Dottor Octopus è inizialmente
restio alle cure del nuovo Peter (Tom
Holland) nei suoi confronti, ma si lascia aggiustare e
affianca Holland nelle sue imprese.
Inoltre, ha un ricongiungimento con il Peter Parker del suo mondo in cui realizza che il giovane ragazzo che conosceva è ormai cresciuto. Dopo aver perso una delle sue armi meccaniche in battaglia, Otto torna finalmente al suo mondo, una dimensione completamente rinnovata e non più controllata da impulsi oscuri.
Goblin. In Spider-Man: No Way Home è in prima linea
Quello di Willem Dafoe non è l’unico personaggio ad avere una doppia personalità, ma il gioco tra Norman Osborn e Goblin è al centro di Spider-Man: No Way Home.
Lizard. Il nemico impazzito in Spider-Man: No Way Home
Nel film, incontriamo per la prima volta
Lizard nel momento in cui ha completamente perso
la testa: ha deciso di trasformare l’intera popolazione umana in
lucertole. Pe mettere in
pratica il suo piano complicato, si unisce a Norman, ma
viene infine battuto dagli Spider-Men.
Anche in No Way Home, Parker mette in azione la cura che ha creato in The Amazing Spider-Man per ridare a Lizard la sua forma umana e far uscire Curt Connors dalla cella del Sanctorum.
L’Uomo Sabbia
Figura alquanto marginale
nel film, Flint Marko (Thomas Haden Church) ha solo
un obiettivo: tornare a casa dalla figlia. Grazie all’unione
dell’intelligenza dei tre Spider-Men, è possibile creare
una cura che permette all’Uomo Sabbia di far ritorno in
modo permanente allo stadio umano.
Con No Way Home si chiude la storia di Marko, iniziata in Spider-Man 3: l’uomo riesce a ripiombare nel suo mondo e, presumibilmente, anche a ricongiungersi con la bambina. Un happy ending per l’Uomo Sabbia.
Electro
Arrivando alla MCU, Max
Dillon viene investito di un nuovo tipo di potere che gli
permette di generare un corpo superiore a quello precedente: ora,
per Electro la sete di elettricità è altissima e si
scontra con l’idea di cura di Peter. Inoltre, grazie
a Norman, che crea un
reattore ad arco, il cattivo è ancora più forte.
Alla fine viene comunque sconfitto dall’Uomo Ragno del suo mondo. Max è devastato per che non si sente più “speciale” ma il suo Peter, in una scena commovente, gli spiega che lo è sempre stato, al di là del controllo sull’elettricità.
MJ, Ned e Flash Thompson
Dopo l’incantesimo di
Strange, i percorsi di Michelle Jones-Watson
(Zendaya), Ned Leeds e Flash
Thompson sembrano allontanarsi da quello di Peter.
Flash rimane all’M.I.T. e anche MJ e Ned
riescono a entrare nella scuola a cui ambivano, ma, contro la loro
volontà, sono costretti a non avere più nessun ricordo
di Parker. Almeno per il momento…
May
In Spider-Man: No Way Home,
la scena in cui zia May viene uccisa è di uno strazio
incredibile. Dopo essere stata colpita dall’aliante di
Goblin, continua a ripetere al nipote che sta bene, fino a
non farcela più. May è più ferita di quanto crede.
Muore tra le braccia di Peter, ma non prima di avergli ricordato che con un grande potere viene sempre un’enorme responsabilità. May, fino all’ultimo, ricopre il ruolo di zio Ben nella MCU, è lei che mette Peter sulla giusta strada che lo porta a essere un vero supereroe.
Harold ”Happy” Hogan
Hogan arriva sulla scena e vede che
May è stata uccisa. Provando dei sentimenti per lei, è affranto ma trova la forza
di supportare Peter: lo invita a fuggire prima che le
autorità possano arrestarlo.
Il braccio destro di Tony Stark, ricompare nel finale con Peter sulla tomba di zia May. Anche Happy, a causa dell’incantesimo, non ricorda chi sia Parker. Gli chiede ignaro se conosceva May per via di Spider-Man: il loro legame viene spezzato da Strange in modo permanente.
Gli altri Spider-Man di No Way Home
Il ritorno di Tobey
Maguire e Andrew Garfield e delle loro
rispettive versioni di Spider-Man accanto a quella di
Tom Holland, è un evento davvero incredibile. Sono
essenziali entrambi: guidano l’eroe protagonista nella giusta
direzione e usano la loro conoscenza dei cattivi provenienti dai
due mondi per creare le cure adatte ad ognuno. La loro
collaborazione è magica e incanta qualsiasi fan di
Spider-Man. In un momento altissimo, le tre
versioni dell’eroe si scambiano un abbraccio, prima che ognuno
torni alla propria realtà.
Non ci sono molti cambiamenti per l’Uomo Ragno di Maguire. Dal canto suo, Garfield ha una nuova motivazione: la possibilità di salvare MJ potrebbe essere utile a farlo uscire dall’oscurità in cui è caduto da quando non è ha potuto salvare Gwen Stacy.
Tom Holland / Spider-Man
Alla fine di tutto, il
mondo si ricorda di Spider-Man, ma nessuno sa che
Peter Parker esiste. Il volto sotto la maschera è sconosciuto a
tutti: gli amici, gli altri eroi, persino a Jameson.
Spider-Man non è dispiaciuto per ciò, anzi!
MJ e
Ned saranno più felici e al sicuro senza di lui.
Peter affitta un appartamento a New York e mette lì i pochi ricordi
della sua vecchia vita e, con indosso un nuovo simpatico costume fatto in casa,
si muove nella notte per combattere il crimine.
Quale sarà la prossima avventura dell’Uomo Ragno, resta in sospeso. Per ora, deliziamoci, guardando e riguardando l’incredibile storia raccontata in Spider-Man: No Way Home.