I paesi scandinavi sono noti per i loro racconti thriller, che dalla letteratura al cinema e fino alla televisione appassionano ormai tutto il mondo. Per l’audiovisivo, è nota la trilogia di Uomini che odiano le donne ma anche titoli come Hatching – La forma del male, Paziente 64 – Il giallo dell’isola dimenticata o la serie The Investigation, basata su un reale fatto di cronaca. Si tratta di opere capaci di costruire grandi misteri spesso legati al passato dei protagonisti o della storia del paese di riferimento. Anche Midsommar – Il Villaggio dei Dannati, sebbene di produzione statunitense, ci aveva portato a confrontarci con quelle realtà. A questi si può aggiungere anche il film The Twin – L’altro volto del male.
Diretto dalla regista finlandese Taneli Mustonen, The Twin – L’altro volto del male è un film horror psicologico del 2022 che racconta la storia di Rachel e della sua famiglia intenti ad affrontare il dolore per la perdita del figlio Nathan in un incidente stradale. La visione del film è un’esperienza molto contrastante, in quanto suscita un certo interesse nei primi minuti, per poi prendere direzioni impreviste e condurre verso un finale piuttosto ambiguo, che se anche risponde ad alcune domande ne solleva delle altre, lasciando allo spettatore l’onere di darsi delle risposte. In questo approfondimento, cerchiamo dunque di fornire una spiegazione del finale del film.
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La trama di The Twin – L’altro volto del male
The Twin – L’altro volto del male ha per protagonisti Rachel (Teresa Palmer) e suo marito Anthony (Steven Cree), i quali hanno un terribile incidente d’auto mentre vivono negli Stati Uniti. Sebbene i due adulti ne escano illesi, l’incidente uccide il loro giovane figlio Nathan (Tristan Ruggeri). Colpiti da un tremendo dolore, decidono di lasciare il paese con l’altro figlio gemello, Elliot, e di stabilirsi in una cittadina pastorale della Finlandia, dove Anthony ha origini. L’improvvisa morte del fratello gemello ha però ovviamenteavuto un forte impatto su Elliot, che ancora fatica a capire cosa significhino la morte e la successiva assenza. L’evento ha però avuto un forte impatto mentale anche su Rachel.
La famiglia si trasferisce così nella nuova casa, che prima era una canonica, dove sono ancora presenti fotografie dell’epoca, tra cui quella di un bambino in una bara, che sconvolge molto Rachel. La madre in lutto ha ancora incubi quasi ogni notte, nei quali si vede assalita dagli abitanti del villaggio mentre Elliot è steso in una bara. Nel mentre, dopo aver scelto la sua stanza, Elliot aveva poi chiesto ai suoi genitori di sistemare un letto identico a quello di Nathan accanto al suo, e aveva anche chiesto di tenere con sé un labirinto di legno che era appartenuto a Nathan. Dopo essersi sistemati, la famiglia ha costruito un piccolo santuario in memoria di Nathan nel loro giardino ed Elliot ora seppellisce il giocattolo davanti ad esso, in ricordo del suo defunto fratello.
Passano alcuni giorni e Anthony porta moglie e figlio in giro per la sua città d’infanzia e mostra loro un luogo in cui le macchie rosse preistoriche sulle rocce sembrano impronte di mani. Anthony racconta che la leggenda locale vuole che chiunque metta la mano su questa roccia e desideri qualcosa venga esaudito, e il giovane Elliot – naturalmente – lo fa. Più tardi, si recano a una festa di benvenuto organizzata per loro dai vicini, che sembrano interessati a Rachel, ma poco inclini ad aprirsi con lei, poiché non parla la lingua locale. Una strana donna inglese fa conoscenza con Rachel e cerca di spiegarle il significato dei sogni e, molto misteriosamente, afferma che suo figlio ha chiesto qualcosa e che quel qualcosa è arrivato.
Insiste anche sul fatto che non è pazza o eccentrica come tutti intorno a lei potrebbero affermare, prima di allontanarsi rapidamente mentre Anthony e alcuni abitanti del villaggio arrivano sulla scena. Quel giorno, però, durante una cerimonia organizzata per la coppia, Rachel vede Elliot allontanarsi da qualche parte. Spaventata, lo segue e sembra infine salvarlo da qualche pericolo, con il ragazzino che riporta segni e sporcizia sul viso e sui vestiti. Sembra tutto ok ma ben presto Elliot inizia a dichiarare di non essere Elliot ma Nathan e che Elliot non c’è più.
Che cosa si è impadronito di Elliot?
Rachel riferisce al marito le strane espressioni del figlio, ma Anthony non presta attenzione alle sue parole e sembra essere piuttosto distante dalla sua famiglia. Nei giorni successivi, la donna nota che il comportamento del figlio sta cambiando verso un’aggressività passiva e lo trova a disegnare immagini della sua famiglia che viene bruciata. Nel frattempo, i suoi incubi continuano ad assumere forme più sinistre: ora sogna di vedere Elliot davanti al cancello della loro proprietà, che si trasforma in qualcosa di mostruoso quando lei gli si avvicina. Chiede ad Anthony di portare lei ed Elliot da uno psicologo, ma le parole del dottore non la aiutano, anzi la fanno infuriare ulteriormente.
Non trovando altro a cui rivolgersi, Rachel si reca a casa della donna inglese, che le aveva dato il suo numero e si era presentata come Helen (Barbara Marten). Helen rivela a Rachel che il villaggio in cui vivono è abitato da seguaci di un qualche culto demoniaco, che cercano di condurre le persone verso il diavolo come sacrificio, forse per compiacerlo e tenersi al sicuro. Le mostra le immagini di come ogni cosa nel villaggio sia disegnata in modo circolare e come tutto conduca alla roccia sacrificale. Anche suo marito era stato sacrificato al diavolo dagli abitanti del villaggio, e ora suggerisce che lo stesso viene fatto al figlio di Rachel, e che in realtà è il diavolo che sta cercando di impossessarsi di Elliot e vuole fare di Rachel la sua madre.
Helen mostra a Rachel una fotografia con, tra i presenti, anche suo marito in cui tutti appaiono nitidi tranne lui, il cui volto è innaturalmente sfocato, suggerendo che il demonio si è ormai impossessato di lui. Rachel, che in passato è stata una fotografa professionista, decide di fare lo stesso con Elliot e lo fotografa sull’altalena, con grande disappunto del ragazzo, e consegna la bobina di pellicola alla vicina città per farla sviluppare. Al suo ritorno trova Elliot ancora arrabbiato e scopre che il ragazzo ha dissotterrato il puzzle giocattolo del fratello defunto. Spaventata e arrabbiata allo stesso modo, Rachel porta via il giocattolo e lo brucia nel suo camino.
Quella notte viene svegliata dai sussurri di Elliot, che le chiede di seguirlo perché Nathan vuole parlarle. Terrorizzata, Rachel cerca di svegliare il marito e di accendere la luce, ma le viene detto di non farlo entrambe le volte da Elliot. Il ragazzo porta la madre in salotto e la fa sedere davanti a una candela accesa e a uno specchio; afferma che Nathan è ora con loro e le riferisce i suoi messaggi. Rachel chiede di vedere il figlio defunto e le viene detto di guardare Elliot attraverso lo specchio. Lo fa e scopre che suo figlio ha in mano il puzzle che aveva distrutto in precedenza. Una mano nera la raggiunge, facendole cadere lo specchio e mandandolo in frantumi.
Sorprendentemente, ora il marito arriva sulla scena insieme ad altri abitanti del villaggio e afferma che vogliono solo portarle via Elliot. Rachel è spaventata a morte e cerca di proteggere il figlio, ma scopre che è già scomparso dalla stanza. Gli abitanti del villaggio si riuniscono intorno a lei e il medico, visto in precedenza, le inietta del liquido. Rachel si sveglia la mattina dopo e trova Elliot e Anthony che giocano tra loro; pensa che gli eventi della notte scorsa siano stati un altro incubo, ma trova vetri in frantumi nella pattumiera della cucina e dolori da ago sul suo corpo. Le fotografie arrivano quel pomeriggio e, con una svolta sconcertante, si vede che tutte le foto sono dell’altalena vuota, senza alcuna traccia di Elliot.
Il ragazzo, o qualunque cosa abbia le sembianze di Elliot, chiede di vedere le foto e Rachel lo nega con veemenza. Si reca freneticamente da Helen e le chiede aiuto. L’anziana signora le chiede di accompagnarla da Elliot e, durante il tragitto, le spiega che non aveva capito il vero punto fin dall’inizio. Anthony aveva sacrificato il figlio Nathan al diavolo per il proprio successo e l’incidente d’auto era solo uno stratagemma del demonio. Anche Anthony era stato ricompensato, dato che il suo libro pubblicato aveva avuto molto successo, ma il demone e gli abitanti del villaggio che agivano per suo conto volevano di più.
Ora voleva il fratello gemello e stava cercando di adescare il ragazzo, dato che ora controlla la sua coscienza gemellare. A casa, Rachel porta Helen nella stanza di Elliot e li presenta l’uno all’altro, ma l’anziana donna stranamente lascia la stanza, dando a Rachel della pazza e della malata. Segue Helen nel salotto, dove vengono nuovamente intercettate da Anthony e dagli abitanti del villaggio. Questi arrestano Helen mentre cerca di estrarre la pistola e il dottore inietta nuovamente il misterioso liquido a Rachel.
Cosa vogliono gli abitanti del villaggio da Rachel? Qual è la verità dietro Elliot?
Quando Rachel si sveglia con una visione sfocata, si trova sulla riva di un lago o di un fiume e nota la testa decapitata di Helen che giace lì vicino tra un mucchio di teste di capra. Gli abitanti del villaggio sono tutti vestiti di nero o di bianco e anche lei è stata vestita con un abito e una veste bianca e una corona di fiori sul capo. Ben presto vede Elliot vestito in modo simile e disteso in una bara bianca con il coperchio aperto, e poi Anthony appare sulla scena e taglia la gola al ragazzo con un pugnale, ricoprendo l’intera scena di sangue scuro e zampillante.
Il sangue viene poi dato in pasto a una Rachel svenuta e un po’ di esso viene strofinato in cerchio sul suo ventre, che cresce immediatamente come se fosse incinta. Gli abitanti del villaggio intonano quindi un incantesimo e gettano Rachel nel lago. La mattina dopo, la donna si sveglia nel suo letto e si accorge che la sua porta è stata ostruita da una sedia posta davanti ad essa. Il suo istinto materno la spinge a fuggire e ad andare in soffitta, dove trova Elliot intrappolato in un baule come la notte precedente. Ormai convinta che gli abitanti del villaggio siano contro Elliot e che vogliano trasformare il ragazzo in un mostro, Rachel fugge dalla casa con il bambino, correndo nel bosco dietro la loro proprietà.
Anche Anthony se ne accorge e corre dietro di loro, chiamando Rachel e gli abitanti del villaggio la seguono. Il marito la raggiunge e la blocca a terra; ne nasce una lotta, in cui Rachel è finalmente in vantaggio e si appresta a spaccare una pesante pietra sul volto di Anthony. Ma decide di non farlo, vedendo Elliot proprio di fronte a loro, e Anthony rivela la scioccante verità. Rivela che in realtà non c’era nessuno di nome Elliot, non c’era mai stato, e Rachel aveva solo immaginato il loro figlio gemello dopo la morte di Nathan. La moglie aveva perso la sua stabilità mentale dopo la morte del loro unico figlio, poiché era stata lei a guidare l’auto durante l’incidente, e come parte del suo metodo contorto per affrontare il dolore, aveva creato l’intera esistenza di Elliot.
Il marito aveva tenuto la cosa lontana dagli occhi del pubblico per un po’ di tempo, ma ben presto i vicini intervennero e chiesero che la donna fosse sottoposta a un trattamento di salute mentale. Per qualche tempo era stata tenuta in una struttura dove i medici le avrebbero tolto dalla testa l’identità creata di Elliot, ma Anthony non voleva che ciò accadesse per amore di lei, poiché sosteneva che Elliot era l’unica cosa che rendeva felice Rachel. L’aveva portata via dalla struttura e si era trasferito in Finlandia, lontano dagli Stati Uniti, per iniziare una nuova vita. Ma l’ossessione di Rachel per il figlio immaginario crebbe pericolosamente in questo nuovo paese, dato che lei stessa disseppellì il giocattolo di Nathan, fotografò le altalene vuote e si spaccò lo specchio in testa. Incapace di aiutarla da sola, aveva chiesto l’aiuto degli abitanti del villaggio, e non era mai esistito un demone o una possessione.
La spiegazione del finale: cosa significa l’ultima scena?
Rachel si rifiuta di credere a tutto questo e segue Elliot in un granaio, dove Anthony rilascia dei grani sul ragazzo per dimostrare che la sua esistenza è solo nella mente di Rachel. La madre cerca ancora una volta di proteggere il figlio e, nel farlo, spinge Anthony giù da un’altezza considerevole. Cercando nel mucchio di grano, si rende conto che non c’è il corpo di Elliot o di un altro ragazzo e nota che Anthony è ferito a morte. Tornata negli Stati Uniti, depone dei fiori sulle tombe di Nathan e Anthony, morto poco dopo, e poi entra da sola nella sua auto. Vede Anthony e i loro due figli seduti all’interno dell’auto e conversa animatamente con loro prima di ripartire.
Quest’ultima scena suggerisce ovviamente il crescente delirio nella mente di Rachel, che ora immagina non solo il figlio immaginario Elliot, ma anche il figlio e il marito morti. The Twin – L’altro volto del male, dunque, si svolge quasi interamente all’interno della mente della protagonista o comunque proponendoci un racconto fortemente definito dalla sua instabilità mentale. In sostanza, si tratta di un film che esplora il tema del lutto e i traumi che esso può provocare, portando anche a costruirsi realtà differenti da quella originale per cercare di sopravvivere al dolore.
Il trailer del film e dove vederlo in streaming e in TV
È possibile fruire di The Twin – L’altro volto del male grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Apple iTunes, Tim Vision e Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e ad un’ottima qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di mercoledì 27 novembre alle ore 21:15 sul canale Italia 2.