Weapons: la storia vera che ha ispirato il film horror

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Il nuovo film di Zach Cregger con Julia GarnerJosh Brolin e Benedict Wong dal titolo Weapons segna il ritorno del regista dopo il suo acclamato debutto con Barbarian. Questa volta, però, Creggers affronta il tema della drammatica realtà dei bambini scomparsi. Con l’uscita del trailer di Weapons, i fan hanno dunque mostrato interesse verso le ispirazioni reali (se ce ne sono state) alla base del film. Sebbene sia un’opera di finzione, il film presenta effettivamente alcuni elementi ispirati a storie vere.

Il film narra di una piccola città americana dove un’intera classe di studenti delle elementari si è inspiegabilmente alzata e se n’è andata nel buio della notte. Il film si concentra poi sui genitori dei bambini scomparsi, che puntano il dito contro l’insegnante (interpretata da Julia Garner) come principale sospettata. Parlando con Entertainment Weekly, il regista ha ammesso che, sebbene il nuovo film sia una storia completamente fittizia, è stato ispirato da alcune esperienze personali e da casi reali di bambini scomparsi.

Cregger ha in quell’occasione descritto cosa ha portato alla scrittura del suo secondo film, raccontando: “ho vissuto una tragedia nella mia vita che è stata davvero molto dura. Una persona molto, molto, molto cara è morta improvvisamente e, onestamente, ero così affranto dal dolore che ho iniziato a scrivere Weapons, non per ambizione, ma solo come un modo per fare i conti con le mie emozioni“. Il regista ha poi definito Weaponsuna storia incredibilmente personale”, aggiungendo che ci sono elementi che sono “autenticamente autobiografici, che mi sembra di aver vissuto”.

Josh Brolin in Weapons
Josh Brolin in Weapons

Su quali storie vere è basato Weapons?

Come descrive il regista Zach Cregger, Weapons non è necessariamente una storia vera, ma è saldamente radicato in esperienze di vita reale. Il famoso regista horror ha dunque utilizzato alcune delle sue esperienze personali (qualunque esse siano) come spunto per iniziare a scrivere il nuovo film. Tuttavia, come da lui dichiarato in altre interviste, si è basato su alcuni reali casi di scomparsa di bambini per la scrittura del film ed il racconto di come i genitori gestiscono l’evento.

Secondo il Centro statunitense per la prevenzione dei crimini contro i minori e la loro sicurezza, ogni 20 secondi negli Stati Uniti un bambino scompare o viene rapito. Tra i tanti casi di questo genere si possono citaer quello di Madeleine McCann, scomparsa mentre era in vacanza a LAgos con la sua famiglia, o ancora quello di Etan Patz. Perdere un figlio è il peggior incubo di un genitore, quindi Weapons pone la domanda: cosa succederebbe se decine di bambini scomparissero tutti in una volta?

Per il film, Cregger ha dunque esaminato casi di questo genere, dando vita a quest’incubo nel suo nuovo film. Non si è però ispirato a nessun caso in particolare, preferendo partire da questo scenario per dar vita ad un film che sfocia poi nel puro horror, con situazioni agghiaccianti e misteri ancor più spaventosi. È il racconto di una comunità sconvolta e senza risposte, proprio come quella che potrebbe presentarsi qualora si verificasse uno scenario simile a quello narrato dal film. In Weapons, dunque, ritroviamo il dolore e la paura per la scomparsa di qualcuno a fare da motori dell’intero racconto.

Gianmaria Cataldo
Gianmaria Cataldo
Laureato con lode in Storia e Critica del Cinema alla Sapienza e iscritto all’Ordine dei Giornalisti del Lazio come giornalista pubblicista. Dal 2018 collabora con Cinefilos.it, assumendo nel 2023 il ruolo di Caporedattore. È autore di saggi critici sul cinema pubblicati dalla casa editrice Bakemono Lab.
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