Dopo il già straordinario sesto posto nella Top 10 di Netflix USA durante il fine settimana del Ringraziamento, Dampyr di Riccardo Chemello è guadagnato la vetta della classifica raggiungendo il terzo posto e occupandolo stabilmente, dietro soltanto a due film Netflix Original (Leo e Best. Christmas. Ever!), superando The Killer della coppia Fincher/Fassbender, Spider-Man: Accross the Spider-Verse, I Minions e Lone Survivor, action con Mark Wahlberg.
Un risultato davvero incredibile per un film tutto italiano, che non gode certo di una fan-base negli States, e che è non solo l’opera prima del regista Chemello, ma anche “il primo tassello“ del Bonelli Universe, prima produzione per il cinema di Bonelli Entertainment che proprio con Dampyr ha esordito sul grande schermo.
Abbiamo raggiunto telefonicamente i protagonisti di questo grande e insperato successo, gli autori del film che dal 2018 al 2022 hanno lavorato, affrontando difficoltà, pregiudizio e, per non farsi mancare nulla, anche una pandemia, affinché il film arrivasse al cinema e che ora, a un anno dall’uscita nelle sale italiane del film, si godono un successo che non era arrivato a suo tempo. E magari vedono farsi più concreta un’idea, un’ipotesi caldeggiata dai fan della prima ora: Dampyr 2 si farà?
Andrea Sgaravatti, di Brandon Box, co-produttore del film, ha dichiarato entusiasta: “Facciamo ancora fatica a riprenderci, dopo quest’anno passato in attesa. L’uscita theatrical è arrivata in un momento in cui si faceva fatica a prevedere il box office, ma abbiamo deciso che era giusto che il film uscisse, visto che era pronto da tanto tempo. Vedere ora come sta reagendo il pubblico statunitense è uno shock, positivo certo, ma che comunque ci lascia senza parole.”
Commentando invece la concorrenza in piattaforma, Sgaravatti sottolinea: “Tutti i film che Dampyr ha superato hanno avuto una campagna marketing pazzesca, ad esempio Fincher è stato lanciato a Venezia 80, per non parlare della campagna promozionale di Spider-Verse. Netflix USA ha promosso anche l’uscita di Dampyr, ma si tratta di potenze di fuoco che non si possono paragonare. È un fenomeno che ci lascia in estasi e basiti.”
La stessa incredulità la esprime Michele Masiero, Direttore Editoriale di Sergio Bonelli Editore: “È un esito inaspettato. Chiaramente il fatto che SONY, già l’anno scorso, avesse acquistato il film per distribuirlo worldwide per noi era stato un riconoscimento della bontà del nostro lavoro. Quello che sta succedendo adesso è stato un evento favoloso e sorprendente. Non ci aspettavamo di entrare in Top 10, né di salire in terza posizione, in compagnia di film che sono dei giganti da un punto di vista produttivo. Siamo lì in bella compagnia.”
Parlando del futuro e del programma del Bonelli Universe, Masiero prosegue: “Il film è stato lanciato sulla piattaforma nel fine settimana del Ringraziamento, e vederlo arrivare in Top10 solo attraverso il passaparola è stata per noi una gioia infinita. Cosa significa questo per i piani di Bonelli Entertainment, resta da vedere. Noi abbiamo continuato e continuiamo a lavorare ai progetti che abbiamo. Avremmo voluto che alcuni di essi vedessero la luce prima, ma sono progetti in movimento, ci lavoriamo costantemente e arriveranno presto. Tra questi c’è ovviamente la famosa serie di Dylan Dog (a cui Bonelli sta lavorando con la Atomic Monster James Wan, ndr), le serie animate che stiamo già realizzando (Dragonero stagione due e Martin Mystère, ndr) e altri progetti a cui stiamo lavorando sotto traccia. Sul fronte Dampyr, questo risultato ci rincuora, perché quel film era un progetto nato con ambizioni di proseguire il lavoro, e questo successo Oltreoceano è sicuramente una spinta che ci conferma che la strada che avevamo intrapreso è quella giusta.”
“Questo risultato è anche una soddisfazione per il cinema italiano – continua Michele Masiero – e allo stesso tempo un piccolo dispiacere, perché sembra che il riconoscimento per un lavoro ben svolto debba arrivare sempre dall’estero. Dampyr ha un elemento di vantaggio rispetto all’estero per il fatto che è girato in inglese e ha attori anglofoni. Ma il regista è italiano, è alla sua opera prima, le maestranze sono italiane, la produzione è italiana, e italiana è la tradizione del grande cinema di genere a cui il film si riferisce. È stato il primo tassello del Bonelli Universe e ora ci godiamo questo successo un anno dopo la sua uscita ufficiale. Mi piace pensare che l’intera industria cinematografica italiana può sentirsi soddisfatta.”
Per commentare questa seconda primavera che Dampyr sta vivendo negli Stati Uniti, e in parte anche nel nostro Paese, grazie alla sua uscita su Sky e NOW e in Home Video, abbiamo parlato anche col regista Riccardo Chemello e gli sceneggiatori Giovanni Masi, Alberto Ostini e Mauro Uzzeo.
Giovanni Masi: “La lavorazione di questo film è stata un’esperienza professionale importante e di crescita. Avere in mano un personaggio che si è sviluppato per 30 anni, con storie di altissimo livello e una continuity così amata dagli appassionati e così curata da Mauro Boselli, non è stato per niente semplice. Dovevamo sì prendere i primi due albi, ma dovevamo già cominciare a pensare a quali elementi inserire dalla serie a fumetti per valorizzare il più possibile la storia che stavamo raccontando. In più, traducendo il materiale di partenza dal linguaggio fumetto a quello cinematografico. Un’enorme mole di lavoro e di una tale portata che mi sento fortunato ad aver potuto lavorare con Mauro Boselli, Alberto Ostini e Mauro Uzzeo. Ognuno di loro ha portato la propria esperienza e la propria voce unica al servizio di un affresco narrativo incredibile. E, personalmente, le riunioni con loro sono state anche una bellissima esperienza al di là del lavoro. Un divertimento e un’emozione.”
Alberto Ostini: “Una battuta famosa di Gracie Allen, attrice degli anni Trenta, fa così: “Quando sono nata ero così sorpresa che non ho parlato per un anno e mezzo.” Più o meno è stato così anche per me con Dampyr. Sia quando mi hanno chiesto di partecipare al progetto, quando ho visto i personaggi sulla carta diventare corpi reali, sia quando ho visto il film la prima volta al cinema. E naturalmente oggi con il successo negli Stati Uniti. Ora che ci penso, può darsi che gli altri abbiano pensato “perché abbiamo preso un muto nella squadra?” Ma in realtà i miei erano silenzi dettati dalla meraviglia di quello che stavo vivendo È stato tutto un riprovare lo stupore, quello bello, quello dei bambini che rimangono senza parole. Che per uno sceneggiatore è un divertente paradosso…”
Mauro Uzzeo: “In veste di sceneggiatori del film abbiamo avuto la possibilità di partecipare all’esperienza sul set. Sono stati giorni freddissimi, riscaldati dalla professionalità di tutta la crew e dal lavoro straordinario fatto da attori e maestranze, ma soprattutto dal grande calore umano che si è generato all’interno della produzione. Ricordo ancora la commozione sul volto di tutti nel momento dell’ultimo ciak che è coinciso con la rivelazione di una serie di sorprese che erano state silenziosamente preparate nel tempo e mostrate solo in quel momento. Tra tutte, quella che più mi è rimasta nel cuore è quella che ci ha fatto Stuart Martin, che ha raccolto ogni singolo proiettile sparato durante le riprese interpretando il ruolo del “soldatino” Kurjak e ne ha fatto tanti piccoli portachiavi brandizzati “Dampyr” che ha personalmente regalato a tutta la crew. Quello stesso calore lo sto rivivendo proprio in questi giorni, perché l’incredibile successo internazionale che sta avendo il film, raggiungendo il podio dei film più visti di Netflix USA, sta spingendo gli attori a pubblicare sui loro social le immagini girate nel backstage in quei giorni. Ed è ogni volta come tornare lì, senza la nostalgia di chi si volta indietro, ma con lo sguardo proiettato in avanti verso tutto quello che ancora possiamo fare insieme.”
Chemello, che sul set di Dampyr non aveva ancora 30 anni, aggiunge: “Questo successo rappresenta la chiusura di un cerchio, secondo me, perché all’uscita Dampyr non aveva avuto il successo che meritava. Credo sia importante ricordare che il film è stato il frutto di un rischio, una vera e propria impresa, un investimento economico di produttori privati, che di tasca loro hanno scommesso su un regista di 29 anni all’opera prima, credo che questa impresa sia una bella storia che forse non è mai stata raccontata. Ora, grazie a questo successo, c’è la possibilità di farla conoscere. Questo film rappresenta anche la volontà da parte dei produttori di dare spazio e voce a me, nonostante la mia età e la mia inesperienza.”
“Vedere un film che non è Netflix Originals che entra in classifica è davvero incredibile: Dampyr non ha la fanbase di Spider-Man, io non sono Fincher, il film non era spinto e promosso dalla piattaforma, eppure è saldo lì, in terza posizione, per ora.” aggiunge Chemello.
Parlando del cinema italiano di oggi, Riccardo Chemello spiega: “Stiamo assistendo a un’altra grande impresa, oggi nel nostro cinema, con un’altra opera prima sta avendo un successo di sala insperato, il film è di Paola Cortellesi (C’è ancora domani), un attore importante nella storia del cinema italiano contemporaneo. Noi non avevamo quella componente di fama, il nostro mercato non poteva essere quello che oggi è il suo – prosegue – Personalmente ero molto interessato a vedere come il film sarebbe stato accolto in Nord America, era quello il nostro banco di prova, secondo me. Netflix USA non è soltanto la piattaforma di una nazione, è anche un indice del mercato di riferimento, perché ancora oggi il mercato internazionale è definito e influenzato da quello statunitense.”
Quando gli chiediamo della possibilità di un Dampyr 2, ora che il primo film sta avendo questo riscontro internazionale (è pronto a esordire sui mercati di tutto il mondo e all’inizio del 2024 arriverà in Giappone, ndr), Chemello ci dice: “Dal mio punto di vista, una delle cose più importanti, è portare avanti il progetto Bonelli. Questo film era un pioniere, non poteva piacere certo a tutti, ma ha un grande valore e un grande compito all’interno dell’azienda Bonelli, di Eagle Pictues e di Brandon Box. A questo punto, credo che sarebbe un peccato non sfruttare l’esperienza fatta con questo set, con questa produzione. Vorrei continuare a portare avanti questo know-how, voglio fare Dampyr 2, anche per mettere in pratica quello che ci siamo detti e che abbiamo imparato in questi anni. Ma che ci sia io o altri alla regia, l’importante è che questa conoscenza venga messa in pratica e che il progetto Bonelli continui.”
Dampyr è disponibile in Italia su Sky e NOW e in Home Video.