Venezia 70 la conferenza stampa di presentazione

venezia-70Si è svolta oggi la conferenza stampa di presentazione della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia , arrivata quest’anno alla sua 70esima edizione, di scena nella città lagunare dal 28 agosto al 07 settembre 2013.

 

L’evento è stato presentato dal direttore artistico del Festival Andrea Barbera e dal presidente della Bienalle, Paolo Baratta che hanno preso la parola all’inizio della conferenza, articolando prima notizie di carattere logistico, poi sul Festival vero e proprio, svelando film in gara e quant’altro potesse riguardare la competizione di per se stessa. Una terza parte è stata poi riservata, come di consueto, alle domande della stampa.

In particolare, Barbera si è soffermato su come si sia lavorato per proporre un’istantanea sulla situazione del cinema contemporaneo e dunque si sia assortita una selezione di opere stratificata e non omogenea. Ci saranno quindi gli autori affermati, dai quali non è possibile prescindere; gli autori esordienti o comunque quei registi in attesa del salto di qualità, anche mediatico; e i cosiddetti film di genere, nei confronti dei quali, ha tenuto a precisare, non esiste alcuna forma di pregiudizio ma che non è sempre facile collocare all’interno dei tanti festival.

Toccato più o meno direttamente anche il tema del finanziamento pubblico al mondo dello spettacolo, questione particolarmente calda che si trascina per la verità da molto tempo, senza regalare mai risposte soddisfacenti.

Tra le novità più importanti di questa edizione, che vedrà Bernardo Bertolucci presidente della giuria per i film nella categoria In concorso, c’è quella che si chiama Venezia 70 – Future Reloaded. Gli addetti ai lavori hanno chiesto a 70 registi di tutto il mondo di realizzare un corto(micro)metraggio di durata tra i 60 e i 90 secondi, in totale libertà creativa. Questo per celebrare appunto la 70esima edizione del Festival, un traguardo sicuramente importante. Tali cortometraggi saranno poi proiettati durante la mostra (le modalità non sono state ancora rese note) e comunque disponibili in rete e liberamente visualizzabili a competizione conclusa.

Il Festival aprirà e chiuderà i battenti con proiezioni 3D. La pellicola d’apertura sarà Gravity, (Fuori Concorso) di Alfonso Cuaròn, con George Clooney e Sandra Bullock, proiettata subito dopo la cerimonia d’apertura il 28 agosto. Per la chiusura spazio invece a Amazonia (Fuori Concorso – Documentari) di Thierry Ragobert, che verrà invece proiettato il 7 settembre al termine della cerimonia di premiazione. Due film in 3D che vogliono evidentemente cogliere il momento (e il futuro) del cinema.

Qualche numero in più ci sembra doveroso, anche per capire meglio la portata del Festival più antico del mondo. Saranno 54 i film in totale, di cui 20 In Concorso e i restanti a dividersi le categorie Fuori Concorso e Orizzonti (a cui dovremmo aggiungerne 29 sotto l’etichetta Venezia Classici, ovvero 29 lungometraggi del passato, restaurati).

Tra i film In concorso, 3 sono italiani: Gianni Amelio parteciperà con L’interpido. Emma Dante sarà in concorso con Via Castellana Bandiera. Infine ci sarà Sacro GRA di Gianfranco Rosi, un documentario sul Grande Raccordo Anualare, che insieme al film americano The Unkown Known: the Life and Times of Donald Rumsfeld di Errol Morris, costituisce una prima volta assoluta per quel che riguarda film-documentario nella categoria In Concorso.

Uscendo dalla sfera italiana, da tenere sott’occhio il nuovo film d’animazione di Hayao Miyazaki intitolato Kaze Tachinu (uscito già in Giappone, dunque si tratterà di un’anteprima internazionale e non mondiale), Child of God di James Franco e The Zero Theorem di Terry Gilliam, solo per citare qualche nome già abbondantemente affermato nel panorama globale.

Sottolineiamo anche quello che dovrebbe essere un esperimento interessante e che sarà presente nella categoria Fuori Concorso: Che strano chiamarsi Federico, Scola racconta Fellini, un film (di cui viene svelato poco) dove Ettore Scola tenterà di raccontare Federico Fellini.

Tanta carne al fuoco come per ogni Festival, con una programmazione che sembra molto variegata e una dose di novità e sorprese che per ora vengono solo annunciate e non palesate, ma che dovrebbero aggiungere quella postilla in più per far valere a pieno il prezzo del biglietto.

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