Negli Stati Uniti la tradizione dello Spring Breakers (le vacanze di primavere) è consolidata, e tutti gli adolescenti collegiali non vedono l’ora di poter partire, per una settimana all’anno, per andare a far baldoria con gli amici in luoghi caldi, su spiagge affollate piene di alcool e ragazzi con gli ormoni a fior di pelle.
Questo è l’argomento da cui parte Spring Breakers, l’ultimo film di Harmony Korine che vede protagonista un inedito poker di ninfette che faranno sicuramente sognare gli spettatori più sensibili. Selena Gomez, Vanessa Hudgens, Ashley Benson e Rachel Korine sono le quattro bellissime adolescenti (o appena post adolescenti) che cadano più o meno inconsapevolmente nelle grinfie di uno straordinariamente irriconoscibile James Franco e trasformano il loro spring break in un lungo incubo ad occhi aperti.
La voglia di evadere, l’esagerazione in ogni impulso, la violenza gratuita e la caccia alla ricchezza diventano per le ragazze uno scopo fine a se stesso che le trascinerà in un vortice di violenza ed estasi che finirà per distruggere alcuni e per innalzare altri.
Spring Breakers, il film
Il regista Harmony
Korine si confronta per la prima volta con un cast di
professioniste, cimentandosi in un film tutto nuovo per il suo
consueto stile, e pescando dallo star system hollywoodiano quelle
che sembravano le meno adatte a dare vita alle sue sconsiderate
protagoniste.
La Gomez e la Hudgens, vere e proprie star sia negli USA che da noi diventano le protagoniste di un film che le vede avere a che fare con una parte pubblica di loro che non avevano ancora mostrato, e se la più pudica Selena mantiene il suo status di brava ragazza nonostante il contesto, la Vanessa cinematografica si scatena diventando l’”anti-Disney” per eccellenza, allontanandosi, una volta e per sempre, dallo stereotipo di ragazzina dolce e canterina con cui ha trovato il successo.
Da parte sua Korine realizza un film che lungi dall’infastidire, con la sua ostentata esibizione dei corpi e del sesso, ma anche della violenza, dell’alcool e della droga nel mondo dei giovani e delle gang di strada, crea un fortissimo senso di noia, nella reiterazioni delle voci over, dei dialoghi deliranti e delle solw motion esasperate.
Nota di merito invece alla straordinaria colonna sonora firmata dal Dj Skrillex, che da un ritmo incalzante e allo stesso tempo trasognato alle nostre protagoniste, che alla fine, o si amano o si odiano, così come si amerà o si odierà Spring Breakers.
Spring Breakers
Sommario
Korine realizza un film che lungi dall’infastidire, con la sua ostentata esibizione dei corpi e del sesso, ma anche della violenza, dell’alcool e della droga nel mondo dei giovani e delle gang di strada, crea un fortissimo senso di noia, nella reiterazioni delle voci over, dei dialoghi deliranti e delle solw motion esasperate.