Il film più atteso dell’anno, degli ultimi dieci anni, arriva in sala con un pesantissimo carico di ansie, aspettative, curiosità e timore. Mettiamo subito l’anima in pace ai curiosi: Star Wars: Il risveglio della Forza è tutto quello che ci si poteva aspettare dal famigerato e temuto Episodio VII.
J. J. Abrams non sbaglia un colpo, riportando la magia della galassia lontana lontana sul grande schermo, così come George Lucas aveva fatto nel 1977. Nel film c’è il dovuto rispetto per il passato e la storia non sfugge al commovente effetto nostalgia, tuttavia ogni citazione, ogni rimando, ogni personaggio della trilogia originale che ritroviamo in questa nuova avventura non assume la dimensione di omaggio perché, semplicemente, occupa il posto che gli spetta.
Quello che più motiva lo spettatore a divorare con gli occhi Star Wars: Il risveglio della Forza è il futuro, quello che accadrà, lo sviluppo di una vicenda che ricorda in maniera inevitabile e rassicurante i film precedenti ma che allo stesso tempo proietta in avanti situazioni e personaggi del tutto nuovi. La regia di J. J. Abrams si conferma solida, personale, sapientemente adattata alla naiveté della saga originale, a quel gusto retrò che si colloca pienamente nella scenografia polverosa, erede di trent’anni di magia cinematografica.
La sceneggiatura, condita da un paio di colpi di scena ben piazzati, rispetta i tempi narrativi dell’avventura fantasy, con rocambolesche fughe, battaglie spaziali, sequenze d’azione, un pizzico di romanticismo e tanto divertimento. Il cuore pulsante del film è però l’emozione, e la commozione, che travolge e soggioga quasi senza sosta, mozzando il fiato di uno spettatore inevitabilmente coinvolto, con il cuore in tumulto e la meraviglia negli occhi.
Non si poteva chiedere nulla di più ad Abrams, che risulta il vero vincitore di questa sfida folle e insana che era riportare sul grande schermo Star Wars. Menzione d’onore ovviamente al cast. L’emozione e la consapevolezza di trovarsi di fronte a qualcosa che segnerà la storia sopraffà con immediatezza e estrema chiarezza lo spettatore che vede tornare in scena Han Solo, Leia e Luke, ma anche i droidi, che si evolvono, in questo capitolo, nell’empatico, coraggioso e rotolante BB-8, vera star della prima parte del film.
Chi però conquista davvero il cuore della scena sono le new entry, il giovane e intraprendente cast che dipinge una giovinezza smarrita, dubbiosa, eppure piena di iniziativa e speranza ma con tanto bisogno di uno scopo e di una guida. Tutti, come Finn e Rey(Daisy Ridley), cerchiamo un posto cui appartenere, tutti, come Kylo Ren (Adam Driver), siamo sedotti dal sentiero che porta al Lato Oscuro, tutti, come Poe Dameron (Oscar Isaac), combattiamo per un ideale e per la gioia di volare nella Luce della Forza.
Qualunque sia il nostro posto nel mondo, che le nostre battaglie siano difficili ed epiche o semplici e quotidiane, la poltrona del cinema e lo schermo della sala ci faranno compagnia in un abbraccio che ci farà sentire davvero a casa, per un viaggio che vorremmo non finisse mai.