Red Amnesia è un racconto denso e interessante, che gioca con il linguaggio del cinema e si muove con fare liquido tra un genere e l’altro. Il regista Wang Xiao-shuai sceglie di fuorviare lo spettatore abbozzando una storia che sembra volersi concentrare sulla solitudine umana, che sfocia poi in un racconto di fantasmi e a seguire si conclude nell’indagine sociale e nel percorso di espiazione di una protagonista eccellente.
Accompagnati dalla straordinaria protagonista, entriamo in un mondo che si trasforma sotto i nostri occhi, coinvolgendoci con la delicatezza e i tempi cadenzati di un grande racconto capace di assumere toni mutevoli, senza mai sembrare fuori luogo o disturbante per lo spettatore che, appassionato, segue con interesse le vicende. Red Amnesia è un film enigmatico, che sfugge alle etichette, e che come una festa danza a ritmi diversi per far divertire coloro che sono capaci di tenere il passo.
Red Amnesia, la trama
In Red Amnesia Deng è una signora anziana, vive da sola e non ha bisogno di alcun aiuto, ma non accetta il fatto che i suoi due figli sono cresciuti e hanno una vita loro, sentendosi così sempre in dovere di dover cucinare per loro e occuparsene come se fossero ancora bambini. Si dedica alla cura degli anziani che sono ricoverati negli ospizi, tra cui anche sua madre, e partecipa alle attività sociali insieme alle sue coetanee. Tuttavia, mentre la sua vita scorre tranquilla, l’arrivo di uno sconosciuto interrompe la sua placida routine e la mette di fronte a fatti misteriosi. Chi è questo personaggio, un giovane, che la segue in strada? Chi assale e deruba gli anziani che vivono da soli nel vicinato? Perché questo ragazzo entra nella vita di Deng e sembra scombussolarla? L’anziana signora si troverà di fronte a fantasmi del suo passato, e sarà costretta a fare i conti con delle scelte che tanti anni prima hanno condizionato la sua vita.