Ecco i titoli dei film al cinema a partire dal 15 giugno 2017. Di seguito le trame delle pellicole.
Parigi può
attendere di Eleanor
Coppola: “Guidare è il solo modo per conoscere un
Paese”, parola di Jacques, chauffeur per qualche giorno e
accompagnatore della protagonista nel movimentato viaggio in auto
attraverso l’entroterra francese. Saranno i pittoreschi scorci
afferrati dal finestrino e le avventure vissute durante le soste
non programmate a persuadere Anne che, in fondo, Parigi può
attendere.
Anne (Diane Lane) è sposata da
molti anni con un impegnatissimo produttore hollywooddiano
(Alec Baldwin), che le sottrae
tempo e attenzioni per soddisfare le imprevedibili richieste della
capricciosa industria cinematografica. Stanca di un uomo che mette
continuamente il matrimonio in secondo piano, Anne accetta un
passaggio in macchina da un socio in affari del marito (Arnaud
Viard) in procinto di mettersi al volante da Cannes alla Capitale.
L’amichevole Jacques ha una visione infantile della vita, si
meraviglia delle scoperte, assapora il buon cibo e sa apprezzare
gli effetti di un ottimo bicchiere di vino. In sua compagnia, il
tragitto calcolato di sette ore si trasforma in un lungo viaggio
alla scoperta di se stessa, grazie a quei piccoli gesti che
risvegliano in lei passioni sopite e una gioia di vivere che
credeva perduta.
Una doppia verità di Courtney Hunt: Sorpreso sulla scena del crimine, vicino al corpo senza vita di suo padre e per di più con un coltello insanguinato in mano, il giovane Mike Lassiter (Gabriel Basso) viene immediatamente accusato di omicidio volontario. Una doppia verità racconta le fasi del processo e le indagini condotte dall’avvocato difensore Richard Ramsey (Keanu Reeves) nel tentativo di scagionare il ragazzo. Ottenere la fiducia del cliente è il fulcro del suo lavoro, che spesso consiste nell’architettare elaborate versioni dei fatti che risultino convincenti alle orecchie della giuria. Ma Mike, dopo un’incerta ammissione di colpevolezza, si è barricato dietro un silenzio impenetrabile, escludendo ogni possibilità di collaborazione e menzogna, e affidando a Ramsey l’insolito, ingrato compito di scavare in cerca della verità. I testimoni che depongono in aula e gli agenti arrivati per primi sul luogo del delitto non hanno dubbio, sono convinti di essere portatori di una verità assoluta e innegabile che punta il dito contro Mike. Ma è davvero così semplice? Mentre nuove prove emergono a complicare la situazione e a indebolire la difesa già traballante di Richard, l’avvocato deve fare i conti con i metodi della nuova collega Janelle (Gugu Mbatha-Raw) e la reticenza della vedova Loretta (Renée Zellweger). In un gioco di depistaggi e colpi di scena, personaggi ambigui e poco affidabili, i segreti più oscuri della famiglia Lassiter vengono alla luce e la storia prende una piega inaspettata.
Lady Macbeth di William Oldroyd: Inghilterrra, 1865. Se la moda dell’epoca imprigiona la donna dentro minuscoli corsetti e pesanti crinoline, le convezioni sociali la vogliono incatenata a un marito padrone e prepotente, senza slanci di passione o indipendenza. Abnegazione e modi compassati sono gli insegnamenti impartiti alle giovani fanciulle in età da marito, e le fondamenta solide su cui poggia un matrimonio resistente. La giovane Lady Macbeth rifiuta di vivere un’esistenza misera alle dipendenze di un marito negligente, e imbocca una strada di egoismo e violenza nel tentativo di affrancarsi dal vincolo tanto detestato. “Venduta” in moglie a un uomo che non ama e per di più con il doppio dei suoi anni, la diciassettenne Katherine (Florence Pugh) inizia una relazione clandestina con un giovane stalliere. La storia passionale giunta a interrompere la monotonia e la solitudine della vita di campagna, diventa una vera ossessione per la ragazza, tanto da spingerla a compiere gesti estremi e spietati. Il film segna l’esordio cinematografico di uno dei maggiori registi del teatro inglese, William Oldroyd.