La nuova settimana cinematografica è
inaugurata da Nymphomaniac – Voulme 1 (leggi la recensione), prima parte dell’ultimo
film di Lars Von Trier. Dopo Melancholia,
grazie al quale Kirsten Dunst vinse il premio come Miglior
Attrice al Festival
di Cannes nel 2011, il regista danese torna con un’opera che
farà parlare di sé, presentata all’ultimo Festival di Berlino. Joe
(Charlotte Gainsbourg), una donna di cinquant’anni,
ritrovata in un vicolo dall’anziano Seligman (Stellan
Skarsgård) racconta all’uomo di essere una ninfomane e gli
narra le proprie vicende sessuali dall’infanzia ai
cinquant’anni.
Nelle locandine, gli attori sono ritratti nel pieno di un orgasmo, operazione che sicuramente contribuisce a far parlare del film. Nel cast anche Uma Thurman, Christian Slater, Willem Dafoe e Shia LaBoeuf.
Per quanto riguarda la
produzione italiana, I corpi estranei (leggi la recensione) di Mirko
Locatelli affronta un tema delicato, quello del tumore
infantile, raccontando la nascita di un’amicizia in un contesto di
dolore. Filippo Timi (Saturno Contro,
Vallanzasca – Gli angeli del male) interpreta Antonio,
il cui figlio di appena un anno è ricoverato per un cancro che deve
essere rimosso. In ospedale, Antonio farà amicizia con Jaber
(Jaouher Brahim), un ragazzo tunisino in visita ad un amico
malato.
Francesco Prisco, al suo esordio cinematografico, dirige Nottetempo (leggi la recensione), film drammatico in cui due persone apparentemente senza nulla in comune si incontrano a causa di un incidente. Gli interpreti principali sono Giorgio Pasotti (L’ultimo bacio, Distretto di polizia) e Nina Torresi (La bellezza del somaro).
Ti ricordi di me? (leggi la recensione) è il titolo della nuova
commedia di Rolando Ravello (Tutti contro
tutti, Il paese delle spose
infelici), con Ambra Angiolini (Saturno
contro, Immaturi), Edoardo Leo (La
mossa del pinguino) e Paolo Calabresi (Boris –
Il film, Diaz – Non pulire questo sangue). Il titolo
del film è dovuto all’insistente domanda che Roberto rivolge con
insistenza a Bea, prima sua innamorata, poi fidanzata e madre si
suo figlio.
Francesco Pannofino è il protagonista de Il pretore, regia di Giulio Base. Augusto (Pannofino), pretore in un paesino sul Lago Maggiore, pur essendo sposato con Evelina (Sarah Maestri), frequenta tutte le donne paese, indipendentemente dalla loro età e dal fatto che siano nubili o meno.
Dal Giappone arriva
Father and Son (leggi la recensione), diretto da Hirokazu
Koreeda, una riflessione sulla paternità incentrata su uno
scambio di neonati, che costringerà un padre a chiedersi se debbano
prevalere l’affetto e il tempo o se invece sia il legame di sangue
a decidere tutto. Il regista è già autore di Nobody
Knows, film drammatico che raccontò la storia vera,
ambientata nel Giappone degli anni ’80, di quattro fratellini
abbandonati dalla madre.
Nell’ambito dei documentari, il regista Sebastian Junger è al cinema con un omaggio a al coraggioso Tim Hetherington, fotoreporter di guerra morto in Libia. Junger ed Hetherington erano stati candidati all’Oscar per Restrepo – Inferno in Afghanistan, con il quale avevano raccontato la vita di un plotone di soldati americani in Afghanistan.
Un’altra, attesissima
uscita della settimana è Divergent (leggi la recensione) di Neil Burger,
tratto dal primo capitolo dell’omonima trilogia di romanzi di
Veronica Roth. Siamo in un futuro non lontano, in cui la
società umana è divisa in cinque caste: al compimento della
maggiore età, ogni ragazzo deve scegliere a quale di esse
appartenere, in base alle proprie inclinazioni. Protagonisti sono
Shailene Woodley (La vita segreta di una
teenager americana), nella parte di Beatrice “Tris Prior” e
Theo James (Incontrerai l’uomo dei tuoi sogni,
The Domino Effect), nei panni di Tobias “Quattro”
Eaton.