È ancora in produzione Ready Player One, il film basato sull’omonimo romanzo di Ernest Cline e diretto da Steven Spielberg.
Durante un’intervista con Collider, Tye Sheridan, giovane protagonista del film, già vinsto in The Tree of Life di Terrence Malick e nuovo Ciclope nel franchise degli X-Men alla Fox, ha parlato del film e del lavoro con Spielberg.
Tye Sheridan parla della trama di Ready Player One
“Il 60% del film è ambientato in una realtà virtuale da videogame, il 40% nel mondo reale. L’idea di base del film è che questo mondo virtuale è molto meglio del mondo reale, un posto più glamour in cui le persone hanno un lavoro, e questo gioco si chiama OASIS, e le persone passano la loro vita in questo gioco (…) Il mio personaggio è un perdente nel mondo reale, ma in questo videogame il creatore del gioco muore e lascia un indizio nascosto dentro al gioco che conduce ai suoi tre miliardi di dollari e al controllo del gioco e dice che chiunque troverà l’indizio sarà il padrone del gioco OASIS. A distanza di 5 anni dalla morte del creatore del gioco, nessuno ha ancora trovato nulla e ci sono tre chiavi che conducono all’indizio. Lui è il primo a trovare la prima chiave. Quindi il suo avatar nel videogioco diventa famoso, anche se nella vita reale resta un perdente, quindi lui si destreggia tra due realtà completamente diverse per lui.”
La mo-cap in Ready Player One
Sheridan ha poi continuato parlando delle tecniche di riprese: “Per le prime sette otto settimane di riprese abbiamo girato con la Mo-Cap. Tutto quello che accade in OASIS è tutto girato in motion capture.”