L’89esima edizione degli Oscar è quasi alle porte. La notte del 26 febbraio si avvicina. E mentre cresce l’attesa, continua il nostro viaggio alla scoperta di film, registi e attori che hanno avuto l’onore di vedere il loro lavoro riconosciuto dall’Academy. Oggi è la volta di uno dei premi più attesi della lunga notte delle stelle: quello relativo alla migliore attrice protagonista.
Non importa di che nazionalità siano, quanta esperienza abbiano alla spalle o quale regista abbia avuto il privilegio di dirigerle. Quest’anno ci troviamo alla presenza di cinque “cavalli di razza”, tra veterane che continuano ad onorare la categoria e gradite sorprese sulle quali non sembra aver gravato né l’età anagrafica né la longevità della carriera.
Oscar 2017: le nomination della 89ª edizione
Conosciamo insieme le cinque nominate a Migliore attrice protagonista
Ecco nel dettaglio le cinque nominate al premio Migliore Attrice Protagonista di questa 89esima edizione degli Academy Awards: Isabelle Huppert, Ruth Negga, Natalie Portman, Emma Stone e Meryl Streep.
Isabelle Huppert per Elle

Ruth Negga per Loving

La battaglia di Mildred e Richard contro lo stato della Virginia, portata avanti per oltre nove anni e passata alla storia con il nome “Loving contro Virginia”, aprì finalmente la strada alla possibilità per neri e bianchi di potersi sposare tra loro. Nonostante sia lontana dal riuscire a sbaragliare la concorrenza e a stringere l’ambita statuetta tra le mani, grazie all’interpretazione di Mildred, madre amorevole, timorosa e sempre composta, Ruth Negga si è imposta in un solo colpo come una delle più promettenti attrici della sua generazione. Per la sua performance ha ricevuto anche una nomination ai Golden Globes e ai BAFTA
Natalie Portman per Jackie

La vacuità di un riconoscimento è però nulla se paragonata alla profondità e alla raffinatezza che fanno di Jackie (dal 23 febbraio nelle sale italiane) un autentico capolavoro, sicuramente il miglior film sui Kennedy mai realizzato. Natalie Portman è Jackie Kennedy in tutto e per tutto, incantevole e struggente nei panni di una regina detronizzata, senza marito e senza corona. Una creatura tanto splendida quanto contraddittoria, che l’attrice di origini israeliane ripropone sul grande schermo dando vita all’interpretazione più sentita (forse proprio la migliore) della sua carriera. Grazie a Jackie la Portman arriva a quota tre nomination, dopo quella del 2005 come non protagonista per Closer e quella del 2011 come protagonista per Black Swan, che la vide finalmente brillare con un’indimenticabile e tenerissimo pancione sul palco del Dolby Theatre.
Emma Stone per La La Land

Saltata alla ribalta con la commedia Easy Girl e raggiunto il successo grazie al ruolo di Gwen Stacy nei due (fallimentari purtroppo) capitoli di The Amazing Spider-Man, Emma Stone è riuscita ad imporsi all’attenzione della critica e a conquistare un posto speciale nel cuore del pubblico non solo grazie ai suoi meravigliosi occhioni da gatto che ci permettono di poterla paragonare ad una Joan Crawford dei giorni nostri, ma anche ad alcuni dei titoli più apprezzati degli ultimi anni, come Birdman e Irrational Man. In La La Land di quel “piccolo” genio chiamato Damien Chazelle (uscito nelle nostre sale il 26 gennaio), la Stone canta, balla e recita. Ci ipnotizza, ci emoziona; ci accompagna per mano nella vita di un’inguaribile sognatrice, una talentuosa attrice in cerca dell’occasione della vita nella città delle opportunità, la magica Los Angeles. Quello di Mia Dolan è uno di quei ruoli che ti cambiano la vita e la carriera: una carriera in ascesa che quasi certamente troverà la giusta e meritata consacrazione durante la “notte delle stelle” il prossimo 28 febbraio. Per la sua interpretazione Emma Stone ha anche ricevuto il Golden Globe come migliore attrice protagonista in un film musical/commedia e lo Screen Actors Guild Award come migliore attrice protagonista.
Meryl Streep per Florence

La nomination di quest’anno arriva per Florence, biopic diretto da Stephen Frears e uscito al cinema in Italia lo scorso dicembre, che vede l’attrice calarsi – con quel manierismo che la contraddistingue da sempre – nei panni di Florence Foster Jenkins, soprano statunitense che divenne famosa per la sua completa mancanza di doti canore. Altro da aggiungere? Nulla, diremo! Siamo di fronte a Meryl Streep. Tutto è superfluo. Una cosa però è giusto sottolinearla: è davvero un peccato che la sua ennesima candidatura abbia precluso la possibilità a Amy Adams (una delle grandi protagoniste di questa season award) di gareggiare per Arrival (o magari per Animali Notturni). È davvero arrivato il momento, dunque, che l’Academy riveda quelle che sono le sue “priorità”. Voi cosa ne pensate?
