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Quijote: recensione del film con Peppe Servillo

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Arriva al cinema Quijote, il Don Chisciotte di Mimmo Paladino con Peppe Servillo, Lucio Dalla, Ginestra Palladino, Enzo Moscato, Alessandro Bergonzoni.

Nello spazio del pensiero l’uomo è solo e da solo si parla, si guarda. I suoi pensieri costruiscono la coscienza, divengono forti, più forti di tutto il resto… più forti di lui. Così, nei suoi pensieri, l’uomo non si trova più. Cos’è dentro di me e cos’è fuori? Chi può dirlo? Nessuno.

Il Don Chisciotte di Paladino mette in scena i luoghi e le perdizioni della mente in un’opera visiva di estrema grandezza ed originalità. Ormai radicato nell’immaginario occidentale, il capolavoro di Cervantes non necessita più di un racconto, ma di una rappresentazione: questa la tacita intenzione a cui sembra obbedire l’opera prima di Paladino, artista tra i più ammirati della transavanguardia.

Come in un teatro, gli interpreti creano spazio e tempo, incastrati in installazioni artistiche di altissimo livello evocativo. Lo spettatore assiste inerme allo spettacolo dell’uomo e si smarrisce a sua volta in esso: è sogno, è allucinazione o è realtà? Ogni fotogramma è un affresco perfettamente concluso, eppure sempre aperto e costellato di citazioni, da Kounellis a Borges a Bergman. In un periodo in cui i mondi espressivi sembrano essersi chiusi in circuiti perfettamente autosufficienti e conclusi, Paladino amalgama sapientemente tutte le arti per far sì che ritrovino il loro centro: l’emozione.

Un cast ricchissimo, a partire da Peppe Servillo a Ginestra Paladino, Angelo Curti, Remo Girone e Lucio Dalla, nel ruolo di Sancho. Nelle parole del cast lavorare con due artisti e maestri dell’ “intuizione all’improvviso”, come Paladino e Dalla è stata un’esperienza tanto strana quanto illuminante.

Presentato a Venezia nel 2006, Quijote  ha avuto uno straordinario successo di premi a livello internazionale… ora non resta che apprezzarlo in Italia a partire da Venerdì 23 Marzo nelle sale del circuito di Distribuzione indipendente.

Dalila Orefice
Dalila Orefice
Studentessa di Arti e Scienze dello Spettacolo con una passione per Harry Potter che sfiora i limiti del patologico. Il sogno di una vita? Carta, penna e un buon film.

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