Gli spiriti dell’isola di Martin McDonagh ha vinto tre Golden Globe nel 2023 – compreso quello per il miglior film nella categoria musical/commedia – e ha ottenuto nove nomination all’Oscar, distinguendosi come uno dei film più interessanti del 2022. Tuttavia, il complesso finale di questa commedia dark è difficile da decifrare alla prima visione. I film e le opere teatrali di McDonagh sono infatti tipicamente pieni di allusioni a grandi testi della letteratura, di battute sottili e di motivi non facilmente riconoscibili, oltre al loro immaginario complesso.
La trama stravagante del film Gli Spiriti dell’isola vede l’amicizia tra il bonario Pádraic (Colin Farrell) sgretolarsi gradualmente dopo che il suo ex migliore amico Colm (Brendan Gleeson) si rifiuta bruscamente di parlargli. Anche se la sorella di Pádraic, Siobhán (Kerry Condon), e un tormentato ragazzo del posto, Dominic (Barry Keoghan), tentano di disinnescare l’escalation della battaglia tra i due, i loro sforzi si rivelano vani. Alla fine del film, Dominic è morto, Siobhán ha lasciato Inisherin e Colm ha commesso un atto irreversibile di automutilazione, trasformando involontariamente Pádraic in un nemico a vita.
Cosa accade nel finale de Gli spiriti dell’isola
Sorprendentemente,
nessuno dei protagonisti del film muore nel finale de
Gli spiriti dell’isola (non si può dire lo
stesso per Dominick, che non è così fortunato).
Detto ciò, questo rompe notevolmente la tendenza alla morte nei
film di Martin McDonagh. Pádraic
parla con Colm nonostante quest’ultimo lo abbia
ripetutamente avvertito che si sarebbe tagliato le dita se lo
avesse fatto. Nel frattempo, Siobhán respinge gentilmente le
avances romantiche di Dominic e si trasferisce sulla terraferma per
un lavoro in biblioteca. Mantenendo la parola data, quando Pádraic
tenta ancora una volta di ricucire il loro rapporto, Colm si mozza
le dita con un paio di cesoie, lanciandole contro la porta del
cottage di Padraic. L’amato asinello domestico di Pádraic,
Jenny, mangia una delle dita mozzate, si strozza e
muore.
Per vendicarsi, Pádraic, con il cuore spezzato, brucia la casa di Colm con Colm dentro. Il poliziotto locale, Peadar (Gary Lydon), che è anche il padre violento di Dominic, se ne accorge e si precipita a casa di Pádraic per picchiarlo senza pietà. Durante il tragitto, incontra l’anziana signora McCormack (Sheila Flitton), che lo conduce senza parole al cadavere del figlio sommerso dall’acqua. Il personaggio di Barry Keoghan, si è suicidato, disilluso dalla profondità della crudeltà di Pádraic, dalla partenza di Siobhán e dagli abusi sessuali e fisici del padre. Il mattino seguente, Colm incontra Pádraic e gli suggerisce che la loro faida è giunta al termine. Pádraic informa il suo ex amico che il debito di Colm non sarà saldato finché uno dei due non sarà morto.
L’inquietante signora McCormack sembra inizialmente una vecchietta fastidiosa quando viene introdotta all’inizio de Gli spiriti dell’isola. Tuttavia, in seguito, il suo personaggio assume un significato più sinistro, poiché agisce più come le figure mitologiche del titolo, avvertendo Pádraic che una o due morti colpiranno l’isola prima della fine del mese. Sebbene non si vedano “spiriti” letterali nel film, la previsione della signora McCormack si rivela giusta, anzi, cruciale per il vero significato del finale de Gli spiriti dell’isola, illustrato dalla tematica mitologica di cui il film si nutre. La prima morte è quella di Dominick, ed è proprio la signora McCormack a ritrovarne il corpo, mentre il prezioso asinello di Pádraic, Jenny, può essere considerato la seconda morte anticipata dalla sua profezia.
Tuttavia, è più che probabile che si tratti di una profezia che si autoavvera. La signora McCormack è stata inizialmente definita come una vicina ficcanaso e una sgradevole pettegola, quindi potrebbe aver detto a Pádraic di queste potenziali morti per peggiorare la sua paranoia esistente e intensificare la sua lotta con Colm. Come la maggior parte dei devoti e dispettosi abitanti di Inisherin, la signora McCormack fatica a lasciare in pace Pádraic quando c’è la possibilità di mettergli i bastoni tra le ruote. Per questo motivo, se la sua profezia si avvera, è tanto perché gioca con Pádraic quanto perché è la prova di un’azione soprannaturale. In ogni caso, la signora McCormack è sicuramente uno dei motivi per cui Gli spiriti dell’isola rientra tra i migliori film di Martin McDonagh.
La faida tra Pádraic e Colm è finalmente finita?
La faida tra
Pádraic e Colm non è ancora
terminata, almeno dal punto di vista emotivo, nel finale de
Gli spiriti dell’isola. Se, da un lato è
talmente sconsiderato da tagliarsi le dita per far sì che Pádraic
lo lasci in pace, dall’altro Colm mostra per la prima volta un vero
rimorso quando viene a sapere di aver accidentalmente causato la
morte di Jenny. Questo, insieme alla perdita della
sua casa dopo l’incendio, porta Colm a pensare che lui e Pádraic
siano ormai pari. Tuttavia, anche il personaggio di Pádraic ha
subito un cambiamento significativo, abbandonando la gentilezza e
l’ingenuità che ne definivano il carattere dall’inizio del film.
Nel finale de
Gli spiriti dell’isola, Pádraic decide dunque
per la distruzione reciproca assicurata piuttosto che per la
pace.
Anche se Colm spera di assicurarsi un’eredità musicale come violinista prendendo le distanze dal suo ex amico, finisce invece per accendere una faida che sembra destinata a uccidere entrambi, in netto contrasto con l’ambiente idilliaco che Gli spiriti dell’isola stabilisce all’inizio. Infatti, mentre Pádraic, all’inizio del film, è beatamente ignaro dei limiti della sua esistenza di provincia, nel finale diventa quasi uan figura dispettosa e piena di odio che non ha alcun interesse a riconciliarsi con Colm. Sebbene i due abbiano mantenuto la loro comune umanità – come dimostra il momento tragicomico in cui Colm ringrazia Pádraic per essersi preso cura del suo cane e Pádraic gli assicura che non è stato un problema – il loro rapporto è irrimediabilmente distrutto. Senza che nessuno dei due abbia intenzione di lasciare l’isola, la faida tra i due è destinata a peggiorare sempre di più.
Il vero significato del finale de Gli spiriti dell’isola
Come il finale di
Tre manifesti a Ebbing, Missouri, il film
precedente di Martin McDonagh, le scene finali di
Gli spiriti dell’isola sono volutamente
ambigue. Per comprendere il finale di questo film, è importante
tenere conto del contesto storico e culturale in cui è ambientato.
Il film è ambientato nel 1923,
al culmine della guerra civile irlandese, su un’isola irlandese
fittizia il cui nome si traduce in “isola d’Irlanda”. Mentre la
letteratura, la poesia e la musica irlandese di qualche anno prima
celebravano e immortalavano giustamente la trionfale sconfitta del
dominio coloniale inglese in Irlanda, le opere che mitizzavano la
guerra civile che ne era seguita erano poche. Non c’era nulla di
bello, di edificante o di impressionante in una guerra che divideva
le famiglie e metteva gli amici l’uno contro l’altro, il che aiuta
anche a individuare esattamente il periodo in cui si svolge
Gli spiriti dell’isola.
Nel film, Colm cerca di consolidare quella che pensa sarà la sua eredità artistica abbandonando la gentilezza, ma questo porta Pádraic a notare che Colm non vede, in maniera molto ipocrita, nulla di sbagliato nel fare amicizia con un poliziotto corrotto che abusa di bambini, mentre si rifiuta di parlare con Pádraic perché è “ottuso”. Alla fine de Gli spiriti dell’isola, Colm desidera tornare all’ottusità della sua precedente amicizia, non più affascinato da ideali romantici di sofferenza ora che ha perso le sue dita e la sua casa a causa di un’inutile battaglia di volontà.
Tuttavia, Colm e Pádraic non possono tornare indietro, poiché, come il paese a cui sono così legati, sono ora divisi dalle loro differenze, bloccati in una lotta che alla fine costerà loro la vita. L’evoluzione drastica ma credibile del personaggio sottolinea perché Padraic è tra i migliori ruoli cinematografici di Colin Farrell. Nel finale de Gli spiriti dell’isola, Colm ottiene la terribile bellezza, l’ispirazione artistica e il significato profondo che stava cercando, ma ciò avviene a costo della sua amicizia con Pádraic, della sua casa e, ironia della sorte, anche della capacità di suonare la musica struggente che tanto ama.
Il significato del film secondo il regista Martin McDonagh
Il finale de
Gli spiriti dell’isola – spiegato dal punto di
vista del regista Martin McDonagh – riguarda anche
l’importanza di raccontare una storia autenticamente umana. Sebbene
McDonagh sia stato criticato per l’uso di archetipi irlandesi nella
rappresentazione degli abitanti dell’isola, queste
caratterizzazioni esagerate servono anche come strumenti allegorici
per la vera storia che il regista voleva raccontare. “Il punto
di partenza era catturare la tristezza di una rottura, sia essa
d’amore o d’amicizia“, ha dichiarato McDonagh
in un’intervista (via IndieWire).
“Essere da entrambe le parti è una posizione ugualmente orribile. Trattare la tristezza di entrambe le parti nel modo più veritiero possibile era la cosa principale che volevo ottenere con questo film“. Questo spiega anche perché la faida tra Colm e Pádraic non si risolve mai: è per evocare il trauma insito in ogni relazione umana significativa. Considerando che Gli spiriti dell’isola ha ottenuto il Golden Globe 2023 come miglior commedia e nove nomination agli Oscar, McDonagh è indubbiamente riuscito nel suo intento.
Il finale di The Banshees of Inisherin ha impressionato l’Academy
Martin McDonagh ha sicuramente fatto centro con il suo ultimo film, visto che Gli spiriti dell’isola ha ottenuto un totale di nove nomination agli Oscar 2023. Due di questi premi sono stati assegnati al solo McDonagh, per la miglior regia e la miglior sceneggiatura originale, a riprova del fatto che i suoi sforzi nel tessere una storia intricata e avvincente sono stati ampiamente ripagati.
Agli Oscar 2023, Gli spiriti dell’isola ha ricevuto ben nove candidature, per il Miglior attore (Colin Farrell), due alle Migliori attori non protagonisti (Brendan Gleeson e Barry Keoghan), Miglior attrice non protagonista (Kerry Condon), Miglior film, Miglior montaggio e Miglior colonna sonora originale. Anche se il film ne è uscito sconfitto, non aggiudicandosi neanche una statuetta, Gli spiriti dell’isola sarà ricordato come una solida voce nella filmografia di McDonagh, ed è certo che i cinefili di tutto il mondo continueranno a tenere d’occhio le prossime produzioni del regista.