Endangered Species – Caccia mortale: la storia vera dietro il film

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Endangered Species – Caccia mortale è un thriller d’azione del 2021 diretto da M.J. Bassett, regista britannica nota per la sua predilezione per storie ambientate in territori ostili, dove la natura diventa teatro di violenza e sopravvivenza. Bassett ha costruito la propria carriera su un linguaggio visivo ruvido e dinamico, come dimostrano titoli precedenti quali Solomon Kane e Rogue, quest’ultimo ambientato anch’esso in Africa e incentrato su un gruppo di soldati alle prese con un leone assetato di sangue. Con questo suo nuovo film, la regista continua a esplorare il rapporto tra essere umano e natura selvaggia.

Il film si inserisce perfettamente all’interno del sottogenere man vs nature, dove l’ambiente ostile diventa non solo lo sfondo, ma un vero e proprio antagonista. Come in The Grey con Liam Neeson o in Beast con Idris Elba, la lotta per la sopravvivenza si carica di tensioni psicologiche e morali, mettendo alla prova i legami tra i personaggi e il loro senso di identità. In Endangered Species – Caccia mortale, tuttavia, Bassett arricchisce la componente avventurosa con una critica sociale, toccando temi come il bracconaggio, lo sfruttamento ambientale e l’arroganza occidentale nei confronti dei territori africani.

L’incontro con la natura selvaggia, più che una sfida fisica, diventa un percorso di espiazione e trasformazione per i protagonisti. Nel prosieguo dell’articolo analizzeremo la trama e i momenti più intensi del film, per poi concentrarci su una delle domande più ricorrenti tra gli spettatori: Endangered Species – Caccia mortale è ispirato a fatti realmente accaduti? La narrazione realistica, il contesto africano e la brutalità delle situazioni sembrano suggerire un legame con vicende autentiche. Cercheremo di chiarire se la sceneggiatura poggia su eventi veri o se si tratta di una fiction costruita per sensibilizzare lo spettatore attraverso l’intrattenimento e la suspense.

Endangered Species - Caccia mortale cast

La trama di Endangered Species – Caccia mortale

Protagonista del film una benestante famiglia americana che giunge in Kenya per un safari. Jack Halsey, sua moglie Lauren, i figli Noah e Zoe, accompagnata da suo ragazzo Billy, hanno deciso di concedersi un’avventurosa vacanza sotto il cocente sole della savana africana nella speranza di riavvicinarsi e superare le costanti e crescenti tensioni che mettono a dura prova la loro famiglia.

Ma quello che sembra cominciare come un soggiorno da sogno si trasforma nel peggiore degli incubi. Partiti senza guida verso la zona più selvaggia del paese, a causa di un imprevisto rimangono senza mezzo di trasporto, senza acqua né viveri e senza possibilità di comunicare con il resto del mondo. Per i cinque inizierà una disperata lotta per la sopravvivenza in un ambiente che li vede in fondo alla catena alimentare.

La storia vera dietro il film

Partiamo con il dire che Endangered Species – Caccia mortale non è tratto da una storia vera. La regista e sceneggiatrice M.J. Bassett ha scelto di scriverlo come thriller avventuroso in formato “what if”, ispirandosi però a rischi reali incontrati durante un safari nel 2019: un rinoceronte che ha quasi investito la sua auto ha fornito il catalizzatore per la scena iniziale, ma la trama nel complesso nasce da pura fiction. Quella della famiglia protagonista del film è infatti una vicenda puramente inventata o, comunque, non basata su situazioni realmente verificatesi.

Endangered Species - Caccia mortale finale

Tuttavia, Bassett inserisce nella narrazione un contesto molto reale: il bracconaggio in Africa e la crisi delle specie in pericolo. Nel film, si vedono rinoceronti e elefanti vittime di bracconieri per corni e avorio, cifre che nelle scene finali vengono confermate con dati veritieri – tra cui circa 2.000 rinoceronti uccisi nel periodo 2015–2019, e 20.000 elefanti all’anno. Questi numeri non sono invenzione cinematografica, bensì fonti ufficiali su scala globale. È proprio nella ricostruzione di questo contesto che emerge la realtà oltre il film.

Per quanto non si basi su un singolo fatto realmente accaduto, Endangered Species – Caccia mortale incrocia dunque il genere survival col tema “man vs. nature”, creando un prodotto che, pur di finzione, risuona con reali emergenze ambientali.  Film legati a eventi autentici includono Spiriti nelle tenebre (1996), basato sui leoni di Tsavo che tra il 1898 e il 1899 uccisero decine di lavoratori durante la costruzione della ferrovia kenyota – un esempio storico di uomo messo in pericolo dalla fauna selvatica.

Allo stesso modo, il cinema ha spesso declinato il survival ambientale a partire da eventi tragici, anche se in modo interpretato o romanzato, come successo con gli attacchi veri da parte di animali predatori, usati per suspence e tensione. Endangered Species – Caccia mortale propone dunque una storia originale, non un adattamento biografico: un ibrido thriller d’azione e denuncia, pensato per sensibilizzare sulle piaghe del bracconaggio e sui pericoli reali che minacciano sia le famiglie in safari sia la fauna africana.

Gianmaria Cataldo
Gianmaria Cataldo
Laureato con lode in Storia e Critica del Cinema alla Sapienza e iscritto all’Ordine dei Giornalisti del Lazio come giornalista pubblicista. Dal 2018 collabora con Cinefilos.it, assumendo nel 2023 il ruolo di Caporedattore. È autore di saggi critici sul cinema pubblicati dalla casa editrice Bakemono Lab.
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