Russel Crowe rievoca il suo primo incontro con Henry Cavill, ma non è stato quello sul set di Man of Still

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Russell Crowe ha appena rivelato di aver conosciuto per la prima volta il suo co-protagonista di Highlander, Henry Cavill, quando quest’ultimo era ancora un adolescente. I due attori avevano già lavorato insieme in Man of Steel, dove Crowe interpretava Jor-El e Cavill Clark Kent/Superman. Più di dieci anni dopo, si ritrovano fianco a fianco per il reboot di Highlander.

Durante la promozione del suo nuovo film Norimberga, Crowe è stato ospite del The Joe Rogan Experience, dove ha raccontato di aver incontrato Cavill molti anni prima delle riprese di Man of Steel.

All’epoca, Crowe stava lavorando a un film intitolato Proof of Life (Rapimento e riscatto), uscito nel 2000. Una delle scene veniva girata alla Stowe School in Inghilterra, durante una partita di rugby. Mentre cercava di concentrarsi sulla scena, Crowe non poteva fare a meno di osservare il gioco, colpito dalle straordinarie abilità di uno dei ragazzi in campo.

Durante una pausa dalle riprese, quel ragazzo — che altri non era se non un giovanissimo Henry Cavill — si avvicinò a Crowe, si presentò e gli chiese come si potesse iniziare una carriera da attore. I due ebbero così una breve conversazione, prima di essere circondati dagli altri studenti e separarsi.

Qualche giorno dopo, Crowe tornò alla Stowe School per partecipare a un evento in onore di Merlin Hanbury-Tenison, il ragazzo che nel film interpretava suo figlio in Proof of Life.

Mentre era lì, decise di firmare una foto per il giovane giocatore di rugby che lo aveva colpito, scoprendo che il suo nome era Henry. Sulla foto scrisse: “A Henry, un viaggio di mille miglia inizia con un solo passo. Russell.”

Crowe ha ricordato quell’incontro con affetto: “Adoro Henry. Lo conosco da tanto tempo, da quando era ancora uno scolaro. L’ho incontrato in un posto chiamato Stowe School, in Inghilterra. Stavo girando una scena per un film intitolato Proof of Life, in cui parlavo con mio figlio nel film, mentre sullo sfondo si giocava una partita di rugby. Stavo cercando di concentrarmi, ma continuavo a guardare il campo: c’era un ragazzo che aveva un vero talento, un’intelligenza naturale per il gioco. Quando abbiamo finito la scena e lo sfondo si è svuotato, quel ragazzo si è avvicinato a me. Era proprio lui, quello che avevo osservato. Voleva fare due chiacchiere. Si è presentato e mi ha chiesto come si fa a diventare attore. Abbiamo avuto una conversazione molto breve, poi siamo stati sommersi dagli altri studenti.”

“Qualche giorno dopo stavo preparando un regalo per il ragazzo che interpretava mio figlio, Merlin Hanbury-Tenison. Mi erano avanzate alcune foto e ho pensato: come si chiamava quell’altro ragazzo? Henry. Così ho scritto su una foto di Il gladiatore — che non era ancora uscito all’epoca — ‘A Henry, un viaggio di mille miglia inizia con un solo passo. Russell.’ A quanto pare, Henry ha conservato quella foto con sé ovunque vivesse, continuando a tenere vivo e ardente il suo sogno.”

L'Uomo d'AcciaioAnni dopo, Russell Crowe e Cavill si ritrovarono nella stessa palestra, in Illinois, per prepararsi alle riprese di L’Uomo d’Acciaio. “La volta successiva in cui ho visto Henry Cavill è stata in una palestra, vicino a Chicago. Io mi allenavo da una parte, lui dall’altra. E pensavo tra me e me: beh, io sono il padre di Superman… quindi quello dev’essere Superman, no? In effetti gli somiglia. Abbiamo passato una settimana o più ad allenarci nello stesso posto prima di parlarci. Un giorno si è avvicinato, mi ha stretto la mano e abbiamo cominciato a parlare. A un certo punto gli ho chiesto: ‘Ti conosco, vero?’ E lui mi ha risposto: ‘Sì, signore, mi conosce.’ Poi mi ha ricordato dove ci eravamo incontrati. E io: ‘Henry? Quell’Henry? Sei tu, Henry?’ È stato pazzesco. Davvero incredibile, no?”

Crowe ha definito quella coincidenza “assolutamente folle” e “incredibile”. Secondo l’attore, Cavill ha conservato la foto autografata indipendentemente da dove vivesse o da che lavoro stesse facendo, mantenendo sempre viva la passione per la recitazione.

Con i due attori ora pronti per il reboot di Highlander, si scopre che è stato proprio Cavill a voler fortemente Crowe nel cast, nel ruolo di Ramirez, il personaggio interpretato originariamente da Sean Connery nel film del 1986. Per Cavill, Crowe era “l’unica opzione possibile”.

Crowe, entusiasta della scelta, ha dichiarato: “Ora ci troviamo in questa nuova situazione, con Henry nel ruolo del nuovo Highlander. Gli hanno chiesto chi volesse come Ramirez, e lui ha risposto: ‘Ho una sola opzione, dovete prendere lui.’ È fantastico. Sarà molto divertente quando finalmente potremo girarlo. Questo è il terzo capitolo della nostra connessione, e quando arriverà il momento, sarà bellissimo.”

Le riprese di Highlander sarebbero dovute iniziare già da tempo, ma Cavill ha subito la rottura del tendine d’Achille, costringendo la produzione a rinviare il progetto.

Highlander è una saga fantasy nata nel 1986 con Christopher Lambert nei panni di Connor MacLeod (lo stesso personaggio che interpreterà Cavill nel reboot) e Sean Connery come suo mentore, Ramirez. Il film originale ha dato vita a quattro sequel, un film d’animazione e tre serie televisive. La storia ruota attorno a Connor, che scopre di essere immortale e di dover combattere contro un guerriero rivale per sopravvivere.

Il reboot di Highlander è in sviluppo da diversi anni, con vari attori e registi associati al progetto in momenti diversi. Oltre a Crowe e Cavill, nel cast figurano anche Marisa Abela, Karen Gillan, Djimon Hounsou, Max Zhang, Dave Bautista e Drew McIntyre. La produzione dovrebbe iniziare nel 2026, una volta che Cavill si sarà completamente ripreso dal suo infortunio.

Infine, il film Norimberga con Russell Crowe uscirà nelle sale il 18 dicembre 2025.

Chiara Guida
Chiara Guida
Laureata in Storia e Critica del Cinema alla Sapienza di Roma, è una gionalista e si occupa di critica cinematografica. Co-fondatrice e Direttore Responsabile di Cinefilos.it dal 2010. Dal 2017, data di pubblicazione del suo primo libro, è autrice di saggi critici sul cinema, attività che coniuga al lavoro al giornale.
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