Lanterne magiche alla corte di Venaria

 

Fino al 7 novembre prossimo, la Reggia di Venaria Reale, alle porte di Torino, ospita nelle Sale delle Arti al primo piano, la mostra “Le macchine delle meraviglie: Lanterne magiche e film dipinto, 400 anni di cinema”, incentrata sulle origini dello spettacolo visivo, le lanterne magiche appunto, molto amate sia dai reali nelle loro corti, che nelle case della nuova classe borghese, dove secoli prima dei cartoni animati, diventarono uno dei passatempi preferiti dei bambini.


La mostra nasce da una collaborazione tra il Museo nazionale del cinema, che festeggia in questi giorni il decimo anniversario della sua apertura, e la Cinémathèque française, e inaugura anche una nuova collaborazione tra Museo del cinema e Reggia di Venaria, già utilizzata come location per numerosi film. Il percorso di visita si sviluppa su quindici stanze, presentando varie centinaie di pezzi, organizzati per aree tematiche. Quasi tutto il materiale presentato, proviene proprio dalle collezioni del Museo del cinema di Torino e della Cinémathèque française, che hanno i due patrimoni più ricchi al mondo dedicati all’archeologia del cinema: a Torino tutto fu iniziato da Maria Adriana Prolo.
La lanterna magica comparve alla fine del Seicento in Olanda, dove era stato inventato pare dall’astronomo Christiaan Huygens: il suo scopo era quello di proiettare su uno schermo bianco, di svariate dimensioni, da sale simili ai nostri cinema a salotti privati, immagini fisse o in sequenze animate dipinte con molta cura su lastre di vetro. Non si sanno i nomi degli ignoti artisti che diedero vita a sogni di vario genere, ma erano davvero tante le tematiche proposte dalle proiezioni di lanterna magica: immagini di vita di bambini, leggende e fiabe a vignetta, ma anche propaganda religiosa e politica, in particolare durante la Rivoluzione francese, immagini di luoghi esotici, erotismo, spettacoli dell’orrore, fino ad arrivare all’astrattismo ripreso da Guido Nespolo in tempi recenti.
Fino agli anni Dieci gli spettacoli di lanterna magica convissero con il cinema, aiutandolo anzi per effetti speciali come colorazioni: poi furono soppiantati, anche se hanno continuato ad ispirare cineasti per alcune sequenze di loro film. Si vedono lanterne magiche in La camera verde e in Jules et Jim di François Truffaut, una delle più suggestive sequenze di Fanny ed Alexander di Bergman è incentrata proprio sulla lanterna magica, così come i titoli di testa de La donna che visse due volte di Hitchcock, senza dimenticare le suggestioni con lanterne magiche di film come Dracula di Francis Ford Coppola (che ha curato la prefazione al catalogo), Roma di Federico Fellini e Che la festa cominci di Bertrand Tavernier.
La mostra permette un vero e proprio viaggio nel tempo, in un divertimento che può sembrare lontano, ma che ha ispirato tante forme di intrattenimento di oggi, dai cartoni animati al cinema in 3D, anticipato dagli spettacoli horror con le lanterne magiche.
Parallelamente alla mostra vengono proposti alcuni spettacoli con la lanterna magica, proprio per rivivere meglio le atmosfere di allora: il 31 luglio alle 21 e 30 presso la Cappella di Sant’Uberto ci sarà il primo (prenotazioni allo 0114992333), altri ne seguiranno il 15 e il 20  di settembre alla Cavallerizza, il 13 ottobre al Cinema Massimo.
Per tutto il periodo estivo infine è da segnalare una promozione per visitare la reggia di Venaria, i giardini, la mostra di Gesù e la mostra sulle lanterne magiche con un biglietto cumulativo di 18 euro, ridotto a 15.
Gli orari di apertura sono dal martedì al venerdì dalle 9 all 17 (dal 4 agosto al 5 settembre dalle 9 alle 18), sabato dalle 9 alle 21 e 30, domenica e festivi (con apertura eccezionale lunedì 16 agosto) dalle 9 alle 20.

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