Buon Compleanno Leonardo Di Caprio

Leonardo DiCaprio film

Si chiama come Leonardo Da Vinci perché ha dato il primo calcio nel pancione mentre la mamma ammirava un dipinto del celebre artista. E il nome ha portato fortuna a Leonardo Di Caprio, che esordisce a soli 3 anni in uno show per bambini e, dopo la gavetta in TV, nel ‘93 debutta al cinema con De Niro in Voglia di ricominciare. Nello stesso anno è anche il fratello handicappato di Johnny Depp in Buon compleanno Mr. Grape, per cui si becca le nomination al Golden Globe e all’Oscar.

 

Anche i personaggi successivi sono impegnativi – vedi il tossico di Ritorno dal nulla e il tormentato Rimbaud in Poeti dall’inferno – per non parlare dell’eroe shakespeariano in Romeo + Giulietta  di Baz Luhrmann, con cui conquista il Festival di Berlino e milioni di ragazze. La sua faccia monopolizza diari e pareti, e le cose peggiorano quando nel ‘97 esce Titanic. Jack Dawson è il re del mondo, ma anche dei cuori delle spettatrici che assistono impotenti al tragico epilogo.

Quanti accidenti si è presa la povera Rose! È vero, quella zatterella bastava per tutti e due, ma la licenza artistica dove la mettiamo? Il colossal di Cameron lancia Leo nell’olimpo di Hollywood, eppure, malgrado la scia del Titanic, La maschera di ferro e The beach non fanno faville, e Di Caprio vira verso progetti più tosti, dando il via al suo sodalizio con Scorsese, che nel 2002 lo dirige in Gangs of New York, per poi riconfermarlo come protagonista in The aviator (2004), The departed (2006), Shutter Island (2010) e l’imminente The wolf of Wall Street.

Ma Leo collabora anche con altri registi DOC come Spielberg (Prova a prendermi), Edward Zwick (Blood Diamod), Ridley Scott (Nessuna verità), Sam Mendes (Revolutionary Road, dove torna a lavorare con la naufraga Kate Winslet), Christopher Nolan (Inception), Clint Eastwood (J. Edgar), e Tarantino, che finalmente lo convince a fare il cattivo in Django Unchained (dopo il no di Leo all’Hans Landa di Bastardi senza gloria – p.s. Christoph Waltz ringrazia per l’Oscar). Ultimamente lo abbiamo rivisto al servizio di Luhrmann nelle bianche vesti di Gatsby, che si strugge d’amore per la Daisy di Carey Mulligan; nella vita vera, invece, frequenta una modella tedesca appena ventenne, Toni Garnn, l’ultima di una lunga serie di top. Ci si potrebbe organizzare un defilé con le sue ex: Gisele Bundchen, Bar Rafaeli, Erin Heatherton; magari lasciamo fuori Aretha Wilson, una modella che nel 2005 a un party gli ha tirato in testa una bottiglia rotta (= 17 punti di souvenir), ma buttiamo in passerella un’altra fiamma di Leo, l’attrice Blake Lively (ora Mrs Reynolds).

Ha buon gusto Di Caprio (pur essendo vegetariano) e di certo gradirà la nostra torta. Speriamo che ci inviti nella sua isola del Belize con gli amichetti del cuore – Winslet, Haas, Maguire – per spegnere le candeline (rigorosamente eco-compatibili). HAPPY BIRTHDAY LEO!

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Giuditta Martelli
Giovane, carina e disoccupata (sta a voi trovare l'intruso). E' la prova vivente che conoscere a memoria Dirty Dancing non esclude conoscere a memoria Kill Bill, tutti e due i Volumi. Tanto che sulla vendetta di Tarantino ci ha scritto la tesi (110 e lode). Alla laurea in Scienze della Comunicazione seguono due master in traduzione per il cinema. Lettrice appassionata e spettatrice incallita: toglietele tutto ma non il cinematografo. E le serie tv. Fra le esperienze lavorative, 6 anni da assistente alla regia in fiction e serie per la televisione (avete presente la Guzzantina in Boris?). Sul set ha imparato che seguire gli attori è come fare la babysitter. Ma se le capita fra le mani Ryan Gosling...